Trasporto di un ferito

La maniera di procedere cambia moltissimo secondo le condizioni dell'infortunato, la disponibilità di soccorritori, di attrezzature per il trasporto, la tempestività di un eventuale soccorso specializzato (ambulanza)

 

La prima decisione da prendere è se procedere autonomamente o attendere i soccorsi: in linea generale la seconda soluzione è preferibile per i feriti gravi, specialmente se con sospette lesioni alla colonna spinale; naturalmente vi sono delle evidenti eccezioni come l'allontanamento del ferito da un'area di rischio (es. incendi, crolli, ecc.), situazioni di pericolo di vita immediato (es. emorragie gravi in atto, arresto respiratorio ecc.) nelle quali anche i minuti contano. In tutte queste situazioni i soccorritori devono trovare un giusto equilibrio fra la prudenza e l'inettitudine, facendosi anche consigliare dagli adulti presenti.

 Se l'infortunato è dentro una vettura deve essere estratto con metodo, prevedendo se possibile una coperta stesa al suolo sulla quale adagiarlo immediatamente per trasportarlo in luogo più sicuro. Contemporaneamente un altro soccorritore corre a sistemare chiari segnali di pericolo (triangolo, segnalazioni a mano ecc.) a distanza di 100-150 metri dal punto dell'incidente sulle due carreggiate, a lato della strada e oltre eventuali curve.

 Il trasporto di un infortunato che non può camminare deve essere fatto di preferenza con una barella o in mancanza di questa con una barella di fortuna. Con un po' di inventiva questa può essere realizzata quasi sempre: una porta smontata dai cardini, due assi di legni unite, una coperta avvolta fra due pali, giacche a vento con le maniche legate a due pali, al limite anche una semplice coperta tenuta per i bordi arrotolati.

Estrazione di un ferito dalla vettura incidentata.

Prima di ogni altra cosa:

- spegnete il motore se è rimasto acceso e comunque spegnete il quadro comandi;
- fate attenzione alla benzina (può accendersi!), agli acidi della batteria, ai vetri che possono ferire, controllate se è necessario applicare l'ABC del primo soccorso ancor prima di estrarre i feriti;
- se non è indispensabile estrarre subito i feriti, è meglio attendere i soccorsi specializzati, se non è possibile penetrare nella vettura attraverso gli sportelli, rompete con attenzione il vetro posteriore.

Procedete quindi nel modo seguente:
a) se la vettura è rovesciata, un soccorritore sostiene l'infortunato sulla schiena, mentre altri lo liberano da eventuali impedimenti, ed esce poi a ritroso;
b,c) altrimenti, il soccorritore solo afferra l'infortunato preoccupandosi di bloccarne la testa fra la propria mano e la spalla e lo estrae mantenendo il blocco della testa;
d, e, f) se i soccorritori sono più di uno, e dispongono di una barella (o una coperta), l'infortunato viene fatto scivolare in modo che il corpo, bloccato dal braccio di un soccorritore, si appoggi all'estremo della barella; poi, mentre un soccorritore sostiene il capo, un secondo sostiene il corpo tirando su i vestiti, mentre un terzo dall'altra parte sostiene le gambe in modo da favorire il trasferimento completo sulla barella.


Il sollevamento dell'infortunato dal suolo per essere deposto sulla barella, vera o di fortuna, non è così semplice come si pensa. E importante infatti che il corpo venga sollevato in ogni sua parte e senza scosse che possono provocare vivo dolore.

 

 

 

Sollevamento di un ferito dal suolo

a. per sollevamento sulla schiena

b. per trascinamento

c,d. se i soccorritori sono due possono realizzare la cosiddetta "sedia gestatoria"

 

 

 


Potete usare una delle tecniche esemplificate scegliendola secondo il numero dei soccorritori e le circostanze.

Una situazione particolare è quella dei traumatizzati con sospetto di frattura vertebrale: se il trasporto non può essere effettuato da soccorritori professionisti, utilizzate con particolare cautela una delle tecniche di sollevamento, integrandola con quanto scritto nella voce fratture, distorsioni e lussazioni per disporre l'infortunato supino su di una barella rigida (possibilmente).

 Per trasporti brevi, se le condizioni dell'infortunato lo consentono e l'emergenza lo giustifica, un solo soccorritore può sostenere il ferito per gli avambracci e trascinarlo all'indietro o sollevarlo sulla schiena. Se i soccorritori sono due, possono agire l'uno sostenendo l'infortunato dalle ascelle, l'altro dalle ginocchia; oppure unendo le quattro mani, realizzare la cosiddetta "sedia gestatoria"

 In ogni caso evitate inutili spostamenti dell'infortunato che dovrà comunque essere coperto durante il trasporto: capita infatti che i soccorritori sudano per la fatica e non si rendono conto che il trasportato, immobile e magari sotto shock si raffredda.

 Il trasporto in barella deve essere effettuato con coordinazione dai soccorritori, evitando scossoni e pericolose cadute. Se i soccorritori sono sufficienti, si diano il cambio di frequente, e qualcuno vada avanti a cercare aiuti specializzati o ad organizzare il trasporto in auto o ambulanza.

Trasferimento di un ferito su barella.

a,b) In tre soccorritori la barella è accanto al ferito, i soccorritori sono a cavalcioni dell'infortunato; il soccorritore al centro è a cavalcioni anche della barella. Osservare la posizione dei piedi;

c, d) In quattro soccorritori la barella viene infilata fra le gambe dei soccorritori, oppure questi si spostano sulla barella. Notare come, in ambedue i gruppi, uno dei soccorritori si dedica prevalentemente, se non esclusivamente, a sostenere la testa.

Barella di fortuna.

Con una coperta semplicemente avvolta su due pali come in (e) o in altre ingegnose maniere (f,g) si possono realizzare valide barelle di fortuna. Nel caso di barelle non rigide, è bene che durante il trasporto, due soccorritori (h) si posizionino lateralmente tirando i pali verso l'esterno per tenerli distanziati fra loro.

 

TORNA ALLA PAGINA PRONTO SOCCORSO PRINCIPALE