Shock

Shock, è un termine inglese traducibile con "trauma, colpo", e sta ad indicare un grave stato di malessere dell'organismo che si può manifestare dopo grandi incidenti, emorragie, ampie scottature, fratture ed ogni altro evento che abbia avuto estese ripercussioni sull'organismo stesso.

Due condizioni che caratterizzano lo shock sono la gravita e l'instabilità della situazione: il malato necessita di un trattamento medico urgente e deve essere sorvegliato strettamente fino a quel momento.
La persona in shock è molto debole; pallida; coperta di sudore freddo soprattutto sulla fronte intorno alla bocca o nel palmo delle mani; spesso è agitata per il senso del malessere; il polso è frequente e anche irregolare.

Il primo soccorritore deve:

 Tenere la vittima sdraiata, avvolta in una o più coperte in modo che stia calda; rassicurarla;

 alzare le gambe rispetto a1 resto del corpo per far affluire più facilmente sangue al cervello. Eccezioni a questa regola sono gli shock conseguenti a malattie di cuore (di solito il paziente stesso riferisce la cosa) nei quali la posizione migliore è quella semiseduta;

 se lo shock è conseguente ad emorragie, fratture o ustioni gravi e se il paziente è ben cosciente e non presenta ferite addominali, dar da bere acqua con qualche pizzico di sale. In questa situazione di solito è il paziente stesso a lamentare intensa sete;

  mantenere controllata la respirazione perché le condizioni del paziente possono rapidamente peggiorare (vedi Respirazione Artificiale e Massaggio Cardiaco).

 

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