IL TRIBUNALE
Le guerre di indipendenza avevano, con la battaglia del Volturno del 1o ottobre 1860 e con l’incontro di Teano, consacrato l’Unità d’Italia. Uno dei primi atti del nuovo governo fu l’istituzione, nel 1861, del Tribunale di Cassino che comprendeva, fino al 1920, 18 mandamenti, Cerinola, Sessa Aurunca, Mignano, Roccamonfina, Cassino, Gaeta, Fondi, Minturno, Ponza, Atina, Sora, Alvito, Arce, Pontecorvo, Cervaro, Esperia, Roccasecca ed Arpino. La scelta di Cassino come sede di Tribunale fu determinata dalla sua “centralità” geografica, perché è il centro di confluenza dei traffici tra l’Italia centrale e quella meridionale e per il punto d’incontro dell’Abruzzo e del Molise. Dal 1923 per motivi politici ed anche a seguito delle revisioni delle circoscrizioni giudiziarie per farle coincidere con quelle amministrative, il Tribunale di Cassino subì una serie di amputazioni. Furono distaccati prima il mandamento di Cerinola, poi quelli di Sessa Aurunca, Ponza e poi ancora, nel 1928, a seguito della soppressione della provincia di Caserta e della creazione di nuove circoscrizioni provinciali, quelli di Gaeta, Fondi e Minturno. In quel periodo fu costituito un “comitato per la difesa e la reintegrazione territoriale del Tribunale di Cassino”, al fine di sventare due tentativi di ulteriori smembramenti di quel che restava della circoscrizione prefascista. Il primo tentativo fu quello con il quale, con un D.L. 5-5-1947 n. 946, si disponeva il distacco dei due mandamenti di Mignano e di Roccamonfina e la loro aggregazione al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il secondo tentativo fu messo in atto dalla proposta di legge n. 1438, avente ad oggetto “L’istituzione del Tribunale di Sora”. Tale proposta non poteva non fallire a causa della ferma opposizione del Comitato Cassinate che fece leva sull’ovvia considerazione che l’istituzione del Tribunale di Sora, prevedendo lo scorporo di altri 4 mandamenti, avrebbe ridotto ancora di oltre la metà l'ultimo lembo del Tribunale di Cassino, segnando l’inizio dell’estremo dissolvimento sia dell’istituto che della città che l’accoglieva. E tutto ciò in contrasto con i progetti ministeriali, già allora allo studio, di revisione e di riduzione del numero dei Tribunali e in omaggio al “nemo locupletari potest aliena iactura”. Questi tentativi di sopraffazione, dei quali la nuova Cassino è stata bersaglio nel durissimo periodo della sua nascita, sono stati sempre stornati dalla disperata energia dei superstiti e dall’onestà dei governanti dell’epoca. THE TRIBUNAL In 1861, the tribunal had its jurisdictional power on eighteen districts: Cerinola, Sessa Aurunca, Mignano, Roccamonfina, Cassino, Gaeta, Fondi, Minturno, Ponza, Atina, Sora, Alvito, Arce, Pontecorvo, Cervaro, Esperia, Roccasecca and Arpino. It was situated in Cassino because of its central position in Italy, From 1923 to 1928 some districts were detached, some new ones were added. Later there were several attempts to split up the tribunal, which had already been reduced. The all failed because the governors, at that time, strongly opposed against every action of dismemberment. LE TRIBUNAL Après L’Unité d’Italie, en 1861 le nouveau Gouvernement institua le Tribunal de Cassino qui comprenait 18 cantons : Cerinola, Sessa Aurunca, Mignano, Roccamonfina, Cassino, Gaeta, Fondi, minturno, Ponza, Atina, Sora, Alvito, Arce, Cervaro, Esperia, Roccasecca et Arpino. Le choix du Tribunal à Cassino fut déterminé par sa position centrale parmi les autres villes et les régions Abruzzo et Molise. En 1923 le canton de Cerinola d’abord, et ensuite ceux de Sessa Aurunca, Ponza , Caserta, Fondi et Minturno se détachèrent du Tribunal de Cassino. En 1928 le « Comité pour la défense et la réintégration territoriale du Tribunal de Cassino » s’opposa à deux autres essais de démembrements. Les divers essais de vexation ont été durement rejetés et le Tribunal de Cassino compte toujours ces cantons.
|