LA STAZIONE

Inaugurata il 25 febbraio 1863, la stazione di Cassino si inserisce in quel complesso di opere che ha caratterizzato l’integrazione delle infrastrutture nel nuovo stato unitario. La riorganizzazione urbana è legata oltre che al nuovo stato unitario, anche alla nascita e allo sviluppo della rete ferroviaria nel Lazio. Quest’ultima, sviluppatasi a sud di Roma in età pontificia e a nord di Napoli sotto il Regno delle due Sicilie, trova nella città di S. Germano un’importante anello di congiunzione tra le due capitali. La costruzione della stazione ferroviaria costituirà per Cassino un elemento di forte alterazione del tessuto urbano preesistente, modificando il rapporto tra edificato e campagna. Intorno al 1858 si prospettava la costruzione della stazione ferroviaria nei pressi della piazza del mercato, in una conformazione di testata orientata verso nord. Tale situazione aveva spinto anche alcune facoltose famiglie del cassinate ad intraprendere investimenti immobiliari nei pressi della struttura.

Tuttavia la società concessionaria delle “Ferrovie Romane” aveva disposto che l’ufficio della stazione fosse edificato lontano dal centro urbano. La scelta del sito della stazione derivò principalmente da ragioni economiche;portare il tracciato della rete ferroviaria all’interno del tessuto urbano, avrebbe infatti comportato un aggravio di spese significative, per la necessaria realizzazione di una serie di opere d’arte e di rilevati, in conseguenza della particolare conformazione morfologica e plano-altimetrica del luogo;con ulteriore aggravio conseguente alla gestione di una stazione di testata.Tuttavia la decisione di collocare lo scalo ferroviario in località Monticelli e costruire una stazione passante rese necessari molteplici lavori di sistemazione che interessarono anche le strutture romane del complesso termale di Varrone, oltre alla realizzazione della “Via nuova della stazione”, meglio nota come Viale Dante, quale asse di collegamento tra la nuova struttura ed il centro urbano. Ciò influenzo il futuro assetto urbano della città, favorendo l’espansione della stessa nei quadranti sud-ovest e sud-est ai margini di Viale Dante. L’importanza del collegamento tra le due capitali Roma e Napoli, sulla linea per Cassino, si ridusse significativamente con la realizzazione della cosiddetta “direttissima”. Quest’ultima avrebbe dovuto essere terminata per legge entro il 1886 e non nel 1927,come avene poi sotto la spinata del governo fascista. Sempre intorno al 1915 i caratteri del fabbricato passeggeri erano stati realizzati secondo la tipologia ricorrente dell’epoca, costruendo un corpo centrale alto, tripartito in facciata, e due aree laterali basse, il tutto servito da un’ampia pensilina con strutture metalliche che copriva il marciapiede di attesa del primo binario.

THE RAILWAY STATION

The railway station was opened in 1863. It was an important link between Rome and Naples. It modified the connection between the town-planning and the country. Economical reasons influenced the choise of the site. So it was necessary to build it far from the town center. Several works were made on the Varronian Thermae and on a new road, called later “Viale Dante” in order to collect the new structure and the town center. The connection between Rome and Naples was completed by a “fast train line” during the fascist period.

LA GARE

Inaugurée le 25 février 1863, la gare de Cassino s’insère dans l’ensemble des travaux du nouvel état unitaire. Vers 1858 on annonçait la construction d’ une gare terminus près de la place du marché, mais puisque les frais de réalisation étaient excessifs les « Ferrovie Romane » disposèrent la construction d’une gare de passage dans la banlieue. Cela entraîna le développement de la ville autour de la rue reliant la gare au centre ville. Au cours des travaux les ruines romaines des thermes de Varron furent détruites entièrement.

 

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