MONTECASSINO
Montecassino è situata sul monte che si leva presso la città di Cassino. Secondo la testimonianza di Papa Gregorio Magno, Benedetto da Norcia al suo arrivo nella acropoli di Casinum, trasformò un tempio dedicato ad apollo in un oratorio, con il nome di S. Martino, vescovo di Tours. S. Benedetto si dedicò subito all’evangelizzazione delle popolazioni della valle. Benedetto muore in marzo del 547 d.C. dopo aver scritto la regula Monandrum. Durante l’invasione dei Longobardi anche Montecassino subì la funesta prova della distruzione, quella che lo stesso Benedetto aveva predetto circa 40 anni prima. Intorno al 377 il duca longobardo Zotone assalì l’abbazia lasciando dietro di sè morte e distruzione. Verso il VII sec. Papa Gregorio II inviò a Montecassino il pellegrino Petronaca da Brescia per ricostruire il monastero. Negli anni successivi ne furono ampliati i territori. Intanto orde di saraceni, provenienti dalla Puglia, iniziarono i loro saccheggi su tutto il territorio controllato dall’Abbazia e nel 883 d.C. assalirono proprio il monastero uccidendo vari uomini. Fu ricostruita nel 949 grazie all’abbate Aligerno che fece costruire sulle pendici del monte un castello ben fortificato chiamato Rocca Janula. Cassino intanto cresceva di importanza fino a che, con l’abate Desiderio, raggiunse l’apice dello splendore: questo periodo verrà chiamato periodo aureo. Ancora oggi si conservano la porta bronzea, i pavimenti della basilica e i codici preziosissimi. L’abate Desiderio di questo periodo scrisse molti codici ancora ben conservati. Coinvolto nella lunga lotta tra papato e impero, Montecassino spesso dovette pagare il suo tributo di fedeltà a Roma: così nella guerra tra Innocenzo II e Ruggiero II a rimetterci fu il tesoro dell’Abbazia, così come nel lungo conflitto tra la Sede Apostolica e Federico II. Tra le benemerenze culturali dell’Abbazia di questo periodo basti ricordare la formazione del giovane Tommaso d’Aquino, che per 7 anni apprese nel Monastero le prime nozioni del sapere e il gusto della ricerca sugli argomenti teologici. Una catastrofe segnò gravemente l’Abbazia nel 1349: forti scosse di terremoto distrussero gran parte dell’edificio, provocando danni irreparabili al patrimonio artistico con la perdita delle mirabili costruzioni desideriane e di parte del fondo archivistico e bibliotecario. Dopo il crollo ci furono molti saccheggi. Anche Giovanni Boccaccio dopo la sua visita non scordò di portarsi qualche “souvenir”. Montecassino fu ricostruito grazie a Urbano V. Seguì un lungo periodo di pace e prosperità artistica. Alla fine del 1798 il re di Napoli e la sua corte si rifugiarono a Montecassino, ma agli inizi del 1799, 2000 soldati al comando generale Championnet, occuparono l’abbazia e fecero razzia e scempio do opere d’arte, di ogni oreficeria della basilica e di preziosi documenti d’archivio. Con l’ insediamento di Giuseppe Bonaparte, fu abolita la signoria feudale ed ordinata la soppressione degli ordini religiosi, ma grazie a Gioacchino Murat, Montecassino poté continuare a vivere, sia pure come “stabilimento reale”. L’auspicata unità di Italia non fu benefica per il monastero, in quanto il parlamento italiano nel 1866, con la soppressione generale degli ordini religiosi, tolse a Montecassino anche la personalità giuridica. La perdita delle giurisdizioni temporali, si rivelò comunque positiva, dal momento che i monaci poterono dedicarsi con maggiore impegno agli studenti e all’arricchimento del patrimonio artistico della Badia. Nel 900 la cripta fu decorata dagli stessi monaci tedeschi secondo la nuova corrente asiatica dei Nazareni. Ma tutto era destinato a perire tragicamente nell’ ultima disastrosa distruzione avvenuta nel corso della II guerra mondiale il 15 Febbraio del 1944, quando il monastero fu distrutto dagli anglo americani. Fortunatamente i soldati germanici prevedendo ciò che sarebbe accaduto, nel mese di Ottobre, avevano provveduto a mettere in salvo il patrimonio del monastero.
Il martirio dell’ Abbazia ebbe termine il 18 Maggio 1944 quando il corpo di spedizione polacco con un secondo attacco riuscì ad occupare le macerie ove si erano asserragliati, dopo il bombardamento, un centinaio di soldati tedeschi. La sua ricostruzione fu assunta dallo Stato italiano a simbolo della ricostruzione nazionale. Paolo VI, il 24 Ottobre del 1964 salì a Montecassino e consacrò la nuova Basilica e proclamò S.Benedetto “Patrono d’ Europa”. Ora l’ Abbazia costituisce luogo di richiamo e di preghiera per i fedeli di tutto il mondo. MONTECASSINO Montecassino is situated on the mountain which stands over Cassino. Benedicte from Norcia changed the pagan temple into an oratory in honour of S. Martin. S. Benedicte christianised those people. He was very famous because of his “Regula Monachorum”. Montecassino was destroyed in 577 by Longobards, in 833 by Saracens but it was rebuilt. In order to defend this area, the abbot Aligerno built a castle called Rocca Janula. Under abbot Desiderio it reached its golden ages. He wrote many codes which are still well kept. Later long conflicts between the Emperors and Pops brought ruins. S. Thomas made his studies here. In 1349 a strong earthquake made heavy damages to the Monastery. Montecassino was built again thanks to Urbano V at the end of 1798. The king of Naples and his court settled in Montecassino but in 1799 some France soldiers occupied the Abbey and spoiled some treasures and precious documents. For a short period Montecassino lost its jurisdictional power. The monks devoted themselves to education and culture. In 900 the crypt was decorated by the German monks but all the Monastery was destroyed the last time on 15th February 1944. In October the Germans had saved the cultural artistic patrimony and of the Monastery. Today the Abbey is a meeting place for people from all over the world. MONTECASSINO L’abbaye de Montecassino est située sur le mont qui s’élève près de la ville de Cassino. A son arrivée à l’acropole de Casinum, Benedetto da Norcia transforma un temple dédié à Apollon en oratoire qu’il consacra à Saint Martin, évêque de Tours. Benedetto da Norcia se dédia à l’évangélisation des habitants de la vallée. Il mourut le 21 mars 549, après avoir écrit la « Regula Monachorum ». Pendant l’invasion des Lombards l’Abbaye fut détruite et saccagée. Benedetto da Norcia avait prévu cet événement 40 ans avant. En 577 le duc lombard Zotone attaqua l’Abbaye. Au VII siècle le pape Gregorio II envoya le pèlerin Petronaco da Brescia à Montecassino pour rebâtir le monastère. Plus tard les territoires de Montecassino s’étendirent mais en 883 les Sarrasins les saccagèrent et détruisirent le monastère. En 949 , grâce à l’abbé Aligerno il fut rebâti et un châteaufort, appelé « Rocca Janula » fut édifié afin de protéger le lieu saint et ses environs. L’Abbaye connut sa plus grande période de splendeur avec l’abbé Desiderio. Cette période sera nommée « Période d’or ». L’abbé Desiderio écrivait beaucoup de manuscrits qui sont toujours bien conservés. Impliquée dans la lutte entre l’Empire et Papauté, l’Abbaye paya lourdement sa fidélité à Rome. A cette époque le jeune Tommaso D’Aquino fit ses études dans ce monastère pour 7 ans. En 1349 un tremblement de terre toucha gravement l’Abbaye, ses archives et sa bibliothèque. Grâce à Urbano V elle fut reconstruite. En 1798 le roi de Naples s’y réfugia avec sa Cour. En 1799 2000 soldats français envahirent l’Abbaye et détruisirent beaucoup de documents et d’oeuvres d’art. Pour une certaine période Montecassino perdit son pouvoir juridictionnel, mais les moines continuèrent leurs activités culturelles.
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