vista del paese con il mont colmet (3020 m.)

 

lo stambecco avvistato al triolet

la valle di la thuile

  la valle di la thuile, alla confluenza fra il torrente rutor e la dora di verney, offre molti percorsi escursionistici e itinerari alpinistici, inoltre si trova a pochi chilometri dal massiccio del bianco con le sue spettacolari vette, creste e ghiacciai. 

  da un villaggio di minatori è nata non molti anni fa una località sciistica che si è fatta già molto famosa per la grande varietà di piste e per il collegamento con la francia attraverso il piccolo san bernardo; anche nella stagione estiva è interessantissima, circondata di pascoli, laghetti, con cime oltre i tremila metri; comunque qui propongo solo tranquille camminate

  un'avvertenza: in val d'aosta i vari  itinerari sono segnati da altri enti con vernice gialla, i segni bianco-rossi sugli alberi sono indicazioni forestali e non segnavia del cai

lago d'arpy

bel laghetto alpino (2060 m.), passeggiata tranquilla di un'ora da colle san carlo (1970 m.); da qui si può proseguire per il lago di pietra rossa (2550 m.), sentiero n° 19 con passaggi attrezzati;

oppure dalla parte opposta per il col de la croix (2380 m.) con panorama sul monte bianco; facile salita sul sentiero n° 17

per il ritorno può essere seguito il sentiero n° 16 che scende nel bosco e riporta al san carlo  

al col de la croix

ghiacciaio del rutor e grand assaly (3170 m.)

valletta  bella

percorso di cresta che parte da les suches (dal paese è lecito prendere la seggiovia); da qui la strada sterrata (itinerario 9c) porta al colle del belvedere (confine con la francia) poi su cresta rocciosa non difficile si sale verso il monte bella valletta (2810 m.) e si può proseguire verso il mont valaisan (2890 m:) in vista dei ghiacciai di bellacomba; tempo circa tre ore

per il ritorno si segue il sentiero 9d che ci fa rientrare per un paesaggio diverso 

rifugio  deffeyes

da la joux, al termine della strada asfaltata lungo il torrente rutor, inizia il sentiero panoramico n° 3  delle tre cascate (la più bella è la seconda) che poi prosegue verso i laghetti e da qui sale ripido verso il rifugio; tempo circa tre ore e mezzo.

qui bisognerebbe essersi portati piccozza e ramponi, dormire al rifugio e la mattina presto salire sul ghiacciaio del rutor - attenzione ai crepacci !

altrimenti è bello tornare con una variante: il sentiero n° 15 si mantiene in quota, con panorama da un lato sul rutor e dall'altro sul bianco, fino a una lunghissima discesa finale (n° 2) fino a la thuile

val  veny

si va con l'auto fino a la visaille fra spettacolari paesaggi sulle guglie del monte bianco, si parcheggia quasi alla sbarra (nei giorni festivi ci sono centinaia di auto lungo la strada - c'è anche il bus da courmayeur) e si prosegue; dapprima si incontra, sulla destra, la deviazione per il laghetto del miage.

proseguendo ci si dirige verso il rifugio elisabetta soldini (2190 m.) da dove si può proseguire per il n° 13 fino al bivacco hess (2900 m.) che si affaccia sul ghiacciaio della lex blanche, oppure sul sentiero n° 12 verso il col del la seigne (2500 m.)

 

 

il ghiacciaio del miage, ricoperto di detriti,

con il famoso laghetto

 

val  ferret

la valle è percorsa dalla strada asfaltata per 10 km. dopo aver parcheggiato proprio alla fine della strada, si imbocca il sentiero n° 32 oltre il torrente, che si addentra nelle grandes jorasses, prima lungo la morena, poi diventa un percorso attrezzato con corda fissa per il rifugio dalmazzi al triolet, edificio che ricorda un po' una base spaziale; tempo circa tre ore. anche qui sarebbe bello inoltrarsi sul ghiacciaio con piccozza e ramponi, altrimenti si rientra a valle.

un'altra gita più tranquilla è invece la salita al col ferret, confine con la svizzera, passando dal rifugio elena, sentiero 25 poi 24

 

cartine della val veny e val ferret

cartine di la thuile

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febbraio 2004