anno  1998:  dolomiti centrali e bellunesi 

  

in vetta al col becchei, il due

la torre scotoni e la forcella da lago

per l'estate del 98 abbiamo scelto un percorso che in parte seguiva l'alta via numero uno, da nord a sud, ma provenendo dalla val badia, per dirigersi verso cortina d'ampezzo; in realtà in fase di programma eravamo tentati dalle alpi centrali, ma alla fine abbiamo cambiato idea e non abbiamo tradito le dolomiti; inoltre volevamo gli ultimi due giorni cambiare zona e andare sulla schiara in ferrata

nel gruppo c'è stato un nuovo ingresso, r., che si aggiunge al nucleo classico: g., d., m., m. e io; rispetto all'anno scorso manca l., siamo sette

la settimana inizia benissimo, poi il cattivo tempo ci costringe a cambiare programma dopo 5 giorni, ma i due che decidono di sfidare la pioggia e andare ugualmente nel bellunese per la ferrata della schiara sono ricompensati da una giornata stupenda 

vai in fondo alla pagina

carta della prima tappa; per vederla,

bisogna cliccarci sopra 

il  mio  diario :

1 settembre: lasciata un'auto a borca di cadore, proseguimento per la villa con l'altra; salita alla forcella de medesc e lunga discesa fino al rifugio la varella (4 ore e 45 di cammino in tutto)

 

e questa è la seconda

2 settembre: ci dividiamo, in tre saliamo al col becchei, (1 ora e 50) grande panorama; discesa, risalita forcella da lago, discesa ghiaione, sosta al laghetto lagazuoi, salita con il caldo del pomeriggio al rifugio lagazuoi  

3 settembre: ci dividiamo, alle gallerie del castelletto poi ferrata "giovanni lipella" (bellissima e lunga) alla tofana di rozes fino a tremila metri; discesa, ci incontriamo con gli amici e poi ci salutiamo di nuovo vicino al rifugio giussani, discesa, giro della tofana, rientro al rifugio lagazuoi dove avevamo lasciato gli zaini

 

cartolina che illustra la ferrata "lipella" 

che sale sulla tofana di rozes 

4 settembre: discesa dalle gallerie di guerra al passo falzarego, salita al rifugio scoiattoli, dove abbiamo fissato di riunirci con gli altri; cinque torri, discesa fino alla strada ponte di ru corto, salita alla forcella di formin, discesa dalla parte opposta, per sbaglio facciamo una scorciatoia, arrivo al rifugio palmieri; comincia a piovere

 

cartina della terza e quarta tappa; per vederla un po' meglio, si puo' cliccarci sopra

5 settembre (sabato): la forte pioggia ci fa cambiare programma: discesa fino a cortina, recupero delle auto con autostop, pranzo al ristorante tutti insieme e saluti; in due, si va a belluno - case bortot (700 m.), e mentre sta per smettere di piovere si sale, lungo il torrente in piena da guadare in qualche punto, al rifugio settimo alpini (1500 m.), con f. e o., due coniugi vicentini appena conosciuti per aver parcheggiato accanto

6 settembre (domenica): partiamo con la coppia di nuovi amici, ferrata "zacchi" fino alla gusela (panorama spettacolare), salita alla vetta della schiara (2570 m.); discesa dalla parte opposta, prima su creste (e io ho un po' paura) poi ferrata "marmol", lunghissima discesa fino al rifugio; salutiamo o. e f. che rientrano stasera a casa   

7 settembre: discesa, con calma, lungo il torrente (non più in piena) fino all'auto 

le due ferrate sono impegnative ma non c'è mai pericolo se si usano regolarmente i moschettoni: alcuni passaggi sono esposti ma ben attrezzati; anche la mia paura di allora sulla cresta non aveva senso (ci sono tornato nel 2003 e nel 2004, davvero non ci sono problemi). 

tempi della ferrata: mezz'ora dal rifugio all'attacco; un'ora e mezzo al bivacco della bernardina di fronte alla gusela del vescovà; 45 minuti per la vetta, dove ci si rifocilla un po'; due ore per la discesa; ultima mezz'ora dall'attacco al rifugio per un totale di cinque e mezzo/sei.  

inoltre due ore e mezzo dal parcheggio al rifugio (due ore in discesa). 

vista mattutina dalla finestra del rifugio lagazuoi, 

il tre: pelmo e civetta spuntano dalle nuvole

nota sulla tofana : si accede alla ferrata "lipella" dalla forcella dei bos o dal sentiero 404 che costeggia la parete, l'attacco è a quota 2470 e passa per la galleria attrezzata del castelletto - ci vuole la pila.

all'uscita, si cammina lungo una cengia in discesa, poi la ferrata segue la parete ovest della tofana - tutta in ombra di mattina - alternando gradoni e cenge di sfasciumi. 

la traversata si conclude con il raggiungimento della cresta nord-occidentale (2680 m) nei pressi delle tre dita, da dove è possibile rinunciare e scendere al rifugio giussani (2500 m.) oppure continuare la salita nella sua parte più difficile e entusiasmante, una ripida traversata diagonale fino all'anticima, a quota 3030; a questo punto la ferrata è conclusa, i tempi possono variare dalle 3 alle 5 ore.

dopo, per tracce di sentiero, in mezz'ora si giunge alla vetta (3225 m.), da dove la vista sulle dolomiti è davvero impressionante. 

per la discesa, dall'anticima la via normale scende per rocce e ghiaie al rifugio giussani, e in un paio d'ore si torna a quota 2080

questi siamo noi all'uscita dalla ferrata "lipella", il tre

 

schiara: l'inizio della ferrata "zacchi", il sei settembre 

 

note sul gruppo schiara - pelf - pale del balcon - burel: è la catena più "meridionale" delle dolomiti, affacciata sulla valle di belluno; bellissimo l'ambiente, fra torrioni e grandi pareti; la zona non è molto conosciuta ma merita una visita 

 

cartina

della

schiara

si sale verso la gusela; non ci crederai, ma da qui

si vedeva venezia e l'adriatico

 

 autoscatto sulla vetta: di questa foto c'è la possibilità di vedere la versione un po' più grande; clicca 

 

torna  su

 

 

su questa cartolina

ho scarabocchiato

il percorso delle due

ferrate, andata e ritorno

torna alla home page     torna a montagna     dimmi la tua 

aggiornamento autunno 2004