anno 1996: lavaredo, cadini e altro |
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la forcella giralba e parte della croda de toni |
vista del gruppo dei cadini di san lucano |
nell'estate 1996 abbiamo scelto
un percorso che inizialmente seguiva l'alta via numero quattro, partendo dalla val pusteria (dolomiti di
sesto, sextener dolomiten), poi le tre
cime di lavaredo, i cadini, il sorapiss, ma non ha importanza perché il brutto tempo ci ha
condizionato dall'inizio alla fine, infatti abbiamo cambiato programma a metà
settimana, le nostre imbracature da sentieri
attrezzati sono rimaste nelle zaino e nessuno ha fatto fotografie
quest'anno siamo in sei, ecco la "formazione": g., d., m., m., l. e io il percorso previsto era bellissimo, tutti gruppi dolomitici incredibili, e dopo il sorapiss avremmo potuto decidere se addentrarci nelle marmarole o puntare direttamente verso l'antelao, ma come ripeto siamo stati indotti a interrompere il giro a metà, siamo rimasti in due e abbiamo cambiato zona, proseguendo verso il pelmo e il civetta
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1 settembre: parcheggiato a cortina, ore 12,45 pulman per san candido e val fiscalina; già comincia a piovere; salita al rifugio zsigismondi-comici (tè), poi forcella giralba e discesa al rifugio carducci 2 settembre: partenza per forcella maria; c'è il sole; discesa e salita (dura) per ghiaione verso il bivacco de toni, giro della croda de toni; "sentiero degli alpini", discesa al laghetto di cengia, salita al rifugio lavaredo (pranzo), rifugio auronzo; è presto, quindi passeggiata fino alla forcella da dove si vede la parete nord delle tre cime; comincia a piovere 3 settembre: piove, rinunciamo al sentiero "bonacossa" (via attrezzata), si va per il sentiero basso e poi si sale al rifugio fonda-savio (pranzo leggero), quindi ci dividiamo: sentiero "durissini" nei cadini, con salita a tre forcelle, poi ritroviamo gli altri, discesa fino al rifugio città di carpi, piccolo ma carino; ricomincia a piovere 4 settembre: piove, intanto non andiamo verso il sorapiss come da programma, ma scendiamo al lago di misurina; e poi decisione: bus per cortina, torniamo alle macchine e purtroppo ci salutiamo: tornano a firenze in quattro, rimaniamo solo in due, si risale al rifugio palmieri alla croda da lago; intanto è venuto tempo buono, passeggiata fino alla forcella e ozio sull'erba 5 settembre: c'è il sole; salita alla forcella del becco di mezzodì, discesa al rifugio città di fiume, salita della val d'arcia e forcella, discesa al rifugio venezia (pranzo); lunga discesa verso palafavera, risalita al rifugio sonino al coldai, e ancora fino al rifugio tissi al civetta, stanchi-morti per la tappa lunghissima, ma ceniamo di fronte al bellissimo tramonto sulla parete nord 6 settembre: tappa breve: val civetta verso il rifugio vazzoler, dove c'è un giardino botanico; discesa, salita verso il col d'ors; si mangia, riposo al sole; arrivo al rifugio carestiato, da dove inizierebbe la famosa ferrata della moiazza, il rifugio è completo e si dorme nel bivacco invernale 7 settembre: ci facciamo accompagnare dal gestore ad agordo, da lì pulman per belluno, poi per cortina dove abbiamo l'auto a - cartina della prima tappa e parte della seconda, dal parcheggio della val fiscalina al giro della croda de toni
da queste cartine non si capisce niente, ma se ci clicchi sopra qualcosa succede |
siamo all'inizio del percorso e si sale faticosamente nel bosco
foto delle tre cime di lavaredo viste da nord
in primo piano si vede il nuvolao, poi i lastoni di formin; là in fondo invece c'è la croda da lago
b - cartina della seconda (in parte) e terza tappa |
c - il percorso del quattro e del cinque, da cortina al civetta |
manca la tappa "di trasferimento" dal rifugio carpi a misurina e a cortina d - il percorso del cinque e del sei, intorno al civetta |
aggiornata ottobre 2001 |