anno  2003,  pale di san martino

 

il tramonto dalla rosetta verso tofane e civetta

 

il sass maor dal passo pradidali

questo anno la meta prescelta era l’altopiano di san martino di castrozza, con alcune puntate verso le vette più alte, percorrendo parte dell’alta via n° 2 da nord a sud. eravamo i soliti cinque, il percorso era un po’ più breve del solito, in pratica in quattro giorni era già concluso. 

le pale di san martino sono un gruppo meraviglioso, che non finisce mai di stupire, con vette e crode bellissime a ogni angolo; inoltre panorami bellissimi sulle dolomiti

anche se all’inizio la temperatura era un po’ rigida, il tempo ci ha voluto bene, come si può notare dal cielo nelle foto

pagina delle foto

il mio diario 

martedì 2 settembre 2003

al passo valles all’ora di pranzo, e infatti lì si mangia poi si parte a piedi e in meno di tre ore (salite e discese lungo il sentiero n° 751, qualche tratto di corda metallica in salita) si arriva al rifugio volpi al mulaz, nostra prima tappa.

 

quasi arrivati al rifugio mulaz

mercoledì 3

partiamo subito per la cima del monte mulaz (m. 2940) tranquilla salita in 40’, bel panorama, poi si riprendono gli zaini al rifugio e si parte: sentiero 703 per forcella farangole (con corda, utile perché ghiacciato) poi lunga discesa. sosta pranzo su prato ma subito si riparte, anche qui utili corde perché si cammina accanto a un dirupo di 400 metri; presto si arriva al piano, c’è l’ultima salita e alle 2,15 siamo al rifugio pedrotti alla rosetta. dopo aver bevuto e essersi lavati, giretto di un’ora (nella nebbia) lungo il sentiero di domani.  

 camminando sul sentiero 703

giovedì 4 

si parte presto con zaino leggero, al passo bettega in 35’ poi si entra nel vallone dei cantoni, dove c’è da salire anche per “roccette”; si scollina al passo travignolo in meno di due ore, continua la salita per la cima della vezzana (m. 3190) dove arriviamo alle 10,40 e ci aspetta un panorama stupendo e ampio. lungo la discesa ci fermiamo a mangiare al passo, poi torniamo al rifugio rosetta e ci stendiamo al sole. salita poi in relax alla croce della rosetta, altro spettacolo panoramico, di nuovo al rifugio dove ci mettiamo in coda per la doccia calda, il rifugio è affollatissimo per cena, fuori c’è un tramonto molto bello.  

 

venerdì 5

si parte presto sul sentiero 707, poi 709 per il passo pradidali, presto si arriva al laghetto della fradusta; si attraversa il piccolo ghiacciaio, al bivio lasciamo gli zaini e in 35’ si sale alla cima della fradusta (m. 2940), anche da qui il panorama è superbo, il sentiero ora è il 708, direzione val canali. sosta alle 13 al passo canali, si mangia; lunga discesa fino al treviso, vecchio e suggestivo rifugio, da dove stiamo a vedere un gruppo che sale in ferrata su un vicino spigolo.

sabato 6

il nostro giro è già finito, ormai non ci resta che scendere a valle verso il cant del gal e sperare di prendere l’autobus o fare l’autostop per andare a fiera di primiero e da qui risalire al passo valles. siamo fortunati e con tre passaggi in auto arriviamo recuperare la nostra macchina per andare a pranzo e tornare a firenze 

 pagina delle foto

cartina della prima tappa

quarta tappa

 

 

vista sul cimon della pala

 

si sale lungo il sentiero 751

la campana in cima al mulaz

 nebbia al rifugio rosetta

in cima alla vezzana

cimon della pala e vezzana sullo sfondo

 

al ghiacciaio della fradusta

seconda tappa  e terza giornata

discesa nella val canali

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gennaio 2004