DURI A MORIRE (titolo provvisorio)
di Jevvidy di Loxly
Dedicato a chi ancora crede in qualcosa, soprattutto nella parola data.
Dedicato ad Aeris, Laguna e alla piccola Selphie
Premessa 1: questo racconto è il seguito de "La lunga notte", un altro racconto scritto da me medesimo in un giorno di ferie. Sono solo un perito elettronico, non ho letto molti libri, non ho mai preso più di sei e mezzo nei temi... ma visto che non dovete pagare niente per leggere, almeno non parlatene male.
Premessa 2: Se non conoscete il videogioco Final Fantasy 8 lasciate perdere, perché questo racconto è praticamente un possibile seguito dell’avventura. Se invece volete leggerlo lo stesso, potete visitare i siti delle mie amiche: http:\\www.geocities.com\Selphietill (Il diario di Selphie Tilmitt) oppure http:\\utenti.tripod.it\Aerithric (Il sito di Aeris). Vi consiglio anche il sito di Laguna, che ha persino riscritto a modo suo "La lunga notte": http:\\www.geocities.com\lagunaloires
Premessa 3: I personaggi, gli incantesimi, le armi ecc. sono stati brutalmente (e ovviamente) ispirati e copiati dal videogioco Final Fantasy 8 e da fumetti che sto leggendo (Bastard!! Che non s’intende come parolaccia). Non ho l’autorizzazione di nessuno per utilizzare tutti questi nomi e quindi se a qualcuno non sta bene, è pregato di farsi sentire (non mandatemi la finanza a casa).
Premessa 4: come al solito, essendo un seguito, questo racconto non sarà mai bello come "La lunga notte" (se si poteva definire bello), per cui, quattro gatti che fate lo sforzo di leggerlo, mandate i vostri insulti a questo indirizzo: jevvidy128@tin.it
Premessa 5: Non ho ancora finito di scriverlo e non so se finirò, per cui prendetelo così com’è per adesso... magari riuscirò a finirlo prima o poi.
Premessa 6: non sono capace di fare le scene d’amore, per cui aspettatevene una o due forse.
<< Rapporto del comandante Kinneas in perlustrazione nelle paludi di Timber: nessuna anomalia riscontrata… proseguimento missione di rilevamento… passo!>> la ricetrasmittente diede come risposta una scarica, quasi come una beffa…<<non si riceve niente… siamo forse fuori copertura?>><<No comandante, siamo sotto il settore dell’antenna di Dollet, ma è possibile che si sia verificato un guasto… dopo che Adele è stata sconfitta non c’è più stato bisogno di mantenere la gabbia di contenimento, ma le strutture di trasmissione sono comunque obsolete e malfunzionanti…>> Le spiegazioni di Keldo erano come al solito fuori luogo in una situazione del genere, impantanati nelle paludi di Timber senza un contatto con il Garden. Irvine non sapeva se apprezzare o meno la puntigliosità del subalterno o meno, ma in quel momento la sua vera preoccupazione era difendersi dagli insetti che lo stavano punzecchiando.
<<Per Stanotte ci fermiamo qui, su queste rocce per poi ripartire subito all’alba. I turni di guardia sono gli stessi di ieri notte, quindi comincio io…>> la voce di Irvine spezzò il mistico silenzio della marcia. Si erano accampati in una zona insolita per essere una palude: un roccione si alzava dal terreno ed era levigato e spoglio, con solo un albero su un fianco e qualche cespuglio. Vicino scorreva il lento canale di scolo della palude, ma noncuranti dell’umidità notturna, i Seed preferivano dormire per quella notte un po’ più in alto rispetto al terreno.Una luna piena e luminosa faceva da cornice a quel paesaggio comunque tetro.Consumate le razioni fredde i sette si prepararono per la notte, mentre le bestie della palude cominciavano la loro vita da predatori e prede.
…Eccomi di nuovo qua quindi, alle prese con una nuova missione assieme a delle reclute, sono nervoso, troppo nervoso, soprattutto dopo quella volta a Balamb tre mesi fa. È difficile lavarti via una situazione di quel tipo anche dopo così tanto tempo. Potrebbe accadere ancora, ma nonoStante i miei buoni propositi di comandante sono certo che non sarà l’ultima volta, e ciò mi spaventa…
Mi hanno affidato ancora la vita di quattro persone, e benché io faccia quello che dà gli ordini sono comunque quello che deve essere sempre più attivo… devo riportarli a casa…
—SCRICK— subito il Seed si girò di scatto puntando l’Exeeter in avanti come se fosse la cosa più naturale del mondo.
<<Sei morto!… Jvelin Keldo, non hai sonno? Mi avresti dovuto sorprendere nel buio>> il cadetto non sembrava affatto sorpreso dall’ammonimento del suo comandante e si sedette su un tronco mentre cercava di scaldarsi con una scheggia di piros rimediata chissà dove , con Irvine che gli voltava le spalle.
<<Non avevo sonno, e visto che lei era qua da solo, ho pensato che magari le avrebbe fatto piacere un po’ di conversazione…>> Irvine rimase sorpreso dalle parole di Keldo,. Gli sembrava strano che dopo tutta la missione di pattuglia del giorno il cadetto non crollasse dal sonno, ma gli piacque l’idea di fare due chiacchiere.
<<allora Keldo, come ti senti in questa missione con me, visto che la volta scorsa ci stavamo quasi facendo ammazzare?>>
Keldo sorrise, e mentre sistemava le braci del fuoco che si stava estinguendo, rispose immediatamente: <<Come vuole che mi senta… se voglio diventare Seed mi ci dovrò abituare, altrimenti andavo a lavorare in un negozio di souvenir… piuttosto, qual è in definitiva l’obbiettivo di questa missione?>>. Irvine rimase in silenzio per un attimo ad ascoltare i rumori della palude, e poi si rivolse a Keldo: << con la caduta di Winzer Deling la morsa di Galbadia su Timber si è allentata, e ciò ha permesso a molte organizzazioni di rivoltosi di nascere. Il problema è che non tutte seguono le stesse idee di rivolta. Alcuni gruppi estremisti non mirano solo alla libertà ma anche ad un annientamento di Galbadia con dimostrazioni terroristiche che come al solito potrebbero colpire molti innocenti proprio nella capitale. Pare che tali organizzazioni abbiano in un certo senso dichiarato guerra a gruppi già esistenti tipo i famosi "Gufi del Bosco" in quanto dichiarati traditori>> <<Ma ciò è assurdo!!! Ho letto un po’ di tempo fa che i Gufi cercarono di rapire il presidente Deling…>> Irvine sorrise e ripensò ai momenti in cui Selphie gli raccontava la missione dello scambio dei vagoni di molti mesi prima. <<Difatti si pensa che dietro a queste vere e proprie organizzazioni terroristiche ci sia una mente più grande… sono nate troppo facilmente ed hanno raccolto molta gente probabilmente con falsi ideali e false promesse, senza considerare che bisogna avere a disposizione un certo potere anche economico per finanziare questi gruppi. Abbiamo puntato sulla palude perché è stata trovata una fattoria vicino al lago Obel praticamente rasa al suolo nella notte e la cosa più orrenda è che sembra essere stata usata solo come bersaglio d’esercitazione senza preoccuparsi dei civili all’interno. Il bilancio è stato di cinque morti: il fattore, sua moglie, due figli ed un dipendente. I residui magici presenti erano già svaniti all’arrivo del Lagunarock, ma una cosa è certa: il bersaglio era stato usato come se fosse un’esercitazione.>>
Keldo non si stupì molto, aveva letto riguardo all’accaduto su un giornale in cui si contemplava il fatto addirittura forse legato ad un avvistamento ufo, ma sapeva che erano tutte storielle. La verità era un’altra, anche se non ci voleva molto a capirlo.<< E dei nostri compagni cosa mi dici? Come ti sembrano? La zona che ci hanno affidato è tranquilla, quasi ordinaria amministrazione per un cadetto Seed pattugliare un posto di questo tipo. Quando rientreremo più che un rapporto dovrò dare una valutazione sulla disciplina ed il comportamento.Allora? Che mi dici?>>
Keldo era molto emozionato! Non credeva a tutta quella fiducia… Irvine gli stava chiedendo un parere! <<Allora? Sto aspettando… A rigor di logica sei il vicecomandante in quanto sei il secondo grado più alto di questa pattuglia, mi pare tu abbia già imparato le magie elementari di secondo livello ed hai stretto da parecchio tempo l’alleanza con due Guardian Force; mi pare un elementare del ghiaccio e della terra, giusto?
<<S-Si, giusto…>> rispose Keldo emozionato << ho dato l’esame del secondo livello di magie elementari il mese scorso ed adesso dovrei affrontare quelli di tecnica e tattica di combattimento e un primo livello sulle magie proibite. Sa come la penso sulla magia in generale; se fosse per me non userei nemmeno i Guardian Force, ma ormai sono così comuni che ci si bisogna adattare. Dove sono nato io, nel continente di Trabia, non facciamo molto uso di magia ed abbiamo imparato ad andare a caccia per mangiare, per cui abbiamo dovuto affinare delle tecniche per difenderci dalle magie delle nostre prede, ma questa è un’altra storia…>> Irvine si era girato verso il suo interlocutore e fissava lo stagno dietro di lui, come se cercasse qualcosa. << Ed alla fine, "vicecomandante cadetto Jvelin", che cosa mi dici?Tu li conosci meglio di me.>> Non gli piangeva quel titolo, non lo sentiva suo. Da un po’ di tempo Keldo meditava di andarsene dalla Seed, non gli piaceva dare ordini, non lo sentiva un suo compito ma non lo aveva mai detto a nessuno.
<< Si, ci stavo arrivando. Purtroppo non posso dirle molto di più di quello che c’è scritto sulle loro schede personali: Kai Milja, Sheen Radgil, Brain Strauss. Tutti e tre hanno lo stesso equipaggiamento e gli stessi GF e si differenziano solo nelle capacità individuali che comunque non gli sono state impartite dal Garden ma che hanno coltivato loro stessi. Dei tre però chi ha le capacità forse più utili è la ragazza, Sheen, che è sempre intervenuta fin dal principio nel corso Garden con tecniche di recupero ed è stata iscritta di conseguenza alle squadre di pronto soccorso.Poi ci sono le due nuove aggiunte dell’ultimo minuto: Grant Hydlin e Stan Lothos. Questi due sono stati aggregati come reclute, ma hanno già avuto esperienze di combattimento nella zona di Centra. Gli istruttori al Garden non ripongono in loro molta fiducia, ma a quanto pare hanno le spalle protette da qualcuno in alto. Bho?! Non so cosa dire. Le poche informazioni che ho raccolto su di loro dicono che al centro d’addestramento combattono solo contro gli archeosauri e vivono di spacconate verso anche i cadetti più grandi…. Ma non capisco una cosa comandante: come mai il Garden adesso cerca di definire l’equipaggiamento base dei nuovi arrivati con il solito gunblade, ognuno ha dei suoi talenti da sviluppare, vogliono dei Seed o dei soldatini come Galbadia? Ma comandante, mi sta ascoltando?…>>
Irvine, da qualche minuto era disinteressato e si muoveva lentamente e nervosamente come se stesse cercando qualcosa, ma cercava di non darlo a vedere.
<<Ci osservano, sono qui…>> disse il cowboy sommessamente<< non so chi siano ma sono qui>>
Keldo a quelle parole si innervosì subito, non voleva combattere..
<<Chi ci sta osservando? Chi è comandante?>> nella sua mente si susseguivano ancora le immagini dell’ultima situazione vissuta nei boschi di Balamb, e non gli piaceva…
<< Vai ad avvertire i ragazzi che fra poco si balla… Ah, Keldo, non fargli capire che te la stai facendo sotto, ce l’hai scritto in faccia… loro saranno più spaventati di te.>>
L’arciere era stupito: come l’aveva capito?
Meglio avvisare gli altri, pensò. Passò silenziosamente tra i tre, ed all’ertati i compagni cominciò a chiudere silenziosamente la bocca del suo piccolo zaino dove custodiva circa due dozzine di frecce, e cercava di ricordare il numero e la posizione degli oggetti che si era portato. Nel suo piccolo rovistare incrociò lo sguardo con quello di Brain. Conosceva quello sguardo, era come quello di Tabiris, l’altra volta a Balamb, quella maledetta altra volta. Ma non era solo Brain che lo guardava, anche Kai e Sheen non gli toglievano gli occhi di dosso. Quelli sguardi lo opprimevano, era forse per questo che non voleva fare il comandante?Da sotto la loro coperta i tre stringevano il loro gunblade come se non ne avessero mai usato uno e si guardavano intorno con circospezione. Irvine intanto si era come calmato, teneva la testa bassa ed il fucile appoggiato ad una spalla, mentre con la mano sinistra stava sgretolando pian piano la scheggia piros di Keldo, per poi fermarsi poco dopo e raccogliendosi appoggiato ai piedi di un albero. Sheen, tesa per la situazione ma comunque incuriosita, lo guardava molto attenta, forse sperando di ricevere qualche segnale per fuggire o entrare in azione. Si concentrò al massimo quando vide Kinneas muovere ripetutamente la bocca e pensando ad una comunicazione per lei o da passare ai compagni, si avvicinò al comandante. A circa due metri si fermò, bloccata. Era riuscita a sentire cosa stava dicendo Irvine: stava pregando! Si era bloccata subito, non aveva intenzione di disturbarlo ma aveva paura, non voleva tornare al suo posto…
Il silenzio era sceso ed ogni tumore lontano era un’avvisaglia d’inizio della battaglia. I Seed, benché pronti a tutto, erano lì in attesa, intimoriti, forse dal luogo, forse dalla situazione.
Non deve accadere! Non di nuovo… ne ho sei e ne riporterò sei stavolta! Non sono impreparato, e non avrò pietà per nessuno. Vi ho sentiti bastardi. Siete troppo veloci nel muovervi e questo vi costerà caro … Su, venite a prenderci, io sono pronto.
Sheen notò Grant e Stan che le facevano segno di riavvicinarsi a loro e la ragazza non se lo fece ripetere due volte. Strisciò come un serpente fino ad arrivare dai due. <<Bene, adesso se vuoi arriva fino al sentiero e preparati a farci da copertura, poi veniamo anche noi…>> La ragazza non se lo fece ripetere due volte e sempre strisciando iniziò ad avvicinarsi al sentiero.
Keldo intanto perlustrava con lo sguardo quello che probabilmente sarebbe dovuto diventare il campo di battaglia. Cominciava a sentire anche lui la presenza fisica degli avversati… li sentiva strisciare e muoversi nel buoi rischiarato dalla luna e per un attimo era riuscito a seguirne uno solo dal rumore… Fu allora che vide Kai e Brain guardarlo di nuovo: aspettavano un cenno, un segnale per entrare in azione. Ed il segnale arrivò:
<<Ferma Sheen!!!>> urlò Irvine, ma ormai tutto si era innescato! Dall’oscurità della palude apparvero due lucine blu, due occhi carichi di odio e di potere.
…La temperatura scende! Una magia elementale gelo!!!
<< Ragazzi! Difese magiche! Subito!>> Irvine fece appena in tempo a dare l’ordine che per un soffio fu ricoperto da una coltre di ghiaccio. <<Bastardo, non mi hai preso!adesso tocca a me…>> L’Exeeter fece fuoco nella direzione dell’aggressore ma i suoi proiettili impattarono contro la barriera. << Merda! Non è impreparato! Keldo, dove sei? Keldoooooo!!!!!!>> Voltandosi però vide solo Kai e Brain, schiena contro schiena, con i gunblade sguainati, in attesa di un probabile attacco.
Ma dove diavolo è finito Keldo? Oh cazzo!!!
Dall’oscurità uscirono in tre. Erano tutti ragazzi giovani come quelli della sua pattuglia, ma nei loro volti c’era stampato un sorriso di sfida, quasi di compassione verso i Seed. Irvine riconobbe anche gli occhi che aveva visto un attimo prima di avvertire il freddo della magia elementare, quegli occhi di ghiaccio.
<<Bene bene, la nostra caccia Stanotte ha dato i suoi frutti! Seed di Balamb! Sarà un bel trofeo per la strega…>>
La strega? Ma quale strega? Le abbiamo eliminate tutte ed adesso l’unica è Rinoa… Ma cosa? Quello è un Lionheart!!!
Uno dei tre teneva in mano un gunblade ultimo modello ed era intenzionato ad usarlo. Irvine si radunò con le due matricole mentre il nemico con il gunblade avanzava calmo.
Ma dov’è Keldo? Qui ci sono brian e Kai! Ma dove sono i due fighetti? E Sheen? E Keldo?Merda, sono scappati cazzo! Qui si mette male! Non sono in grado di affrontare questo qui in un corpo a corpo e nemmeno i due dietro di me. Non mi resta che fuggire…Io odio fuggire!
<<Ehi, voi due, scappare, Ritirata! E adesso a noi quattro!>>
Kai e Brain avevano capito bene. Irvine voleva che scappassero via, come probabilmente avevano fatto tutti gli altri, ma la paura era tanta, non si sentivano a loro agio a combattere fuori dal centro di addestramento.
<< Hohoho , il prode comandante vuole sacrificare la sua vita per due matricole, guarda come tremano. Ok, se volete sapere chi ucciderà il vostro capo nonlo saprete mai. Chiamatemi semplicemente Killer… vi basti questo! Ed ora a noi, Kinneas!>>
Il gunblade era puntato in avanti ed era rivolto ad Irvine che aspettava. .
Un sibilo, uno schianto e sul protect del ragazzo chiamato killer si ruppe una freccia arrivata da un angolo del campo di battaglia
Keldo, idiota! Perché non sei scappato?
Basta adesso, mettiamoci al lavoro!
<< Dispel! Paramagia di annullamento, distruggi le sue barriere!>> Per il killer fu un attimo di stordimento e dopo un secondo di immersione nei colori dell’incantesimo di annullamento una freccia gli trapassò il torace…
<<Fuori uno, adesso ci siete solo voi due>> Irvine, pieno di orgoglio, era compiaciuto dell’intesa avuta con Jvelin Keldo, il suo comandante in seconda.
<<Maledetti bastardi, l’avete ucciso! Adesso subirete l’ira della Furia!!!>> il terzo personaggio, che fino a quel momento era stato in disparte, lanciò in aria un Med del mago.
Ora si che siamo nei casini! Contro quello non funziona il dispel!
<< … E questo è solo uno degli oggetti che oggi vi propongo. Io sono il Mercante!!!>>
<<Ma un nome più stupido non lo potevi trovare? Keldo, dove sei? Hai finito di fare l’eroe? Muoviti! Dove sono gli altri tre?>>voltandosi Irvine vide solo Kai e Brain che avevano assunto la posizione di attacco, ma era evidente che non c’erano con la testa. Riuscì ad intravedere il riflesso della barriera magica che i due, in silenzio, si erano attivati. << Adesso tocca anche a me proteggermi!>> Portò come sua abitudine la mano al volto per poi spingerla in avanti:
<<Protezione magica di primo livello. Shell!>> il guscio lo racchiuse in un attimo.
<<Seed, Vi distruggerò con un frammento del nulla profondo, della forza bruta! Osservate la potenza della gemma ultima!>> Dalla sua sacca estrasse appunto una gemma ultima, che gettò verso Irvine. Il comandante, istintivamente riuscì a coprire dall’onda d’urto le due matricole, ma ne fu investito. Il colpo fù tremendo, tanto che Irvine rimase a terra.
D’un tratto Keldo emerse dall’oscurità e come un pazzo afferrò il nemico per il torace, spingendolo verso li torrente. << Sarai invulnerabile, ma ci sono altri modi per morire!>>
Keldo sembrava impazzito! Non mollava la presa benché il Mercante lo stesse colpendo ripetutamente sulla testa. Non mollava la presa, come un cane affamato alle prese con un osso. Sapeva bene che il suo arco, appollaiato su una spalla, era solo d’ingombro, ma ora poco importava, doveva uscire da quella situazione, da quel corpo a corpo. Era arrivato sul ciglio del torrente, sempre sballottando il corpo dell’avversario.
<< Cosa credi di fare, pazzo? Non avrò pietà per chi mi ha voluto affrontare, ti farò rimpiangere di aver trafitto il mio compagno! Ecco cosa ho in serbo per te!>> Il Mercante stava frugando nella bisaccia, quando Keldo, girandosi verso Irvine, urlò:<<Se devo morire lo farò combattendo!!!>>. Un tonfo sordo. Si erano buttati nelle acque melmose della palude e l’ultima cosa visibile fu una mano che cercava di trovare un appiglio, una salvezza. <<Noooooooooooo!>> urlò Irvine vedendo salire solo bolle dall’acqua. > Kai, Brain, tiratelo fuori!>>.I due si lanciarono sulla riva, ma improvvisamente il torrente si gonfiò e cominciò a ribollire...
Improvvisamente delle esplosioni attirarono la loro attenzione. << A quanto pare i miei colleghi hanno già braccato il resto della tua pattuglia! Me ne posso anche andare. Vorrà dire che la mia vendetta avrà luogo un’altra volta. Ma ricorda Kinneas: io non dimentico! Ora ti mostrerò la mia potenza co un incantesimo che pochi possono dominare! Osserva, perché sarà l’ultima cosa che vedrai!>>ai ebbe un sussulto:<< Comandante, Quella posizione rituale! Sta lanciando l’incantesimo proibito delle meteore! Via da lì!!!>>disse Brain e con uno sguardo fece capire a Kai il da farsi << Haste! Accelerazione!>> Irvine fu investito nuovamente dalla luce magica tipica della paramagia ed in un attimo fu assieme ai due che nel frattempo si erano dati alla fuga sul sentiero seguito dagli altri tre loro compagni.
<<Gamma Ray! La danza furiosa delle ottantasette comete divine!>> Kai solo si voltò, e vide una grandinata spaventosa di meteore devastare quel luogo dove un attimo prima si era svolta la loro prima battaglia, una battaglia persa. Una violenta esplosione li fece cadere a terra tutti e tre ed una volta rialzati, videro solo terra bruciata, ma del loro nemico più nulla
<<Bene ragazzi, la situazione è questa: abbiamo un nemico sconosciuto alle costole, e non illudetevi che si sia ritirato anche lui. Un nostro compagno è disperso, ma probabilmente è morto. La priorità ora è recuperare quei tre bastardi che sono fuggiti e portare a casa la pelle! Chiaro?>> i due non avevano mai visto Irvine così serio e deciso, ed un po’ ne avevano paura. Brain azzardò solo un flebile cenno di speranza di trovare Keldo vivo, ma il comandante smorzò subito le sue speranze. << Mi dispiace ragazzo, ma ora dobbiamo pensare ai vivi piuttosto che ai morti. Keldo sapeva a che cosa stava andando incontro, con coraggio e determinazione. Ha trascinato in acqua quello strano tipo perché lì nemmeno il suo Med l’avrebbe protetto dalla mancanza di ossigeno Non posso però rischiare altri uomini per una ricerca. Mi dispiace! Questione chiusa! La radio?>>.
<<Perduta nell’azione. Ma guardi comandante! In quella radura! due persone che trascinano una terza!>>
Davanti a loro una piccola radura divideva la palude dall’inizio dei boschi di Timber. Al centro due persone trascinavano una terza, probabilmente svenuta, verso uno strano veicolo con i propulsori in Stand by.
<<Bene ragazzi, quello che sta accadendo qui non mi piace, era tutto organizzato. Adesso dobbiamo ritrovare tre matricole fuggite, un mago da strapazzo e portare a casa la pellaccia perché non ho salutato Selphie quando siamo partiti e mi terrà il broncio minimo per un mese…>>
<<…Ma comandante>> disse Kai << non sarebbero permessi i rapporti tra Seed…>>
<< Signor Milja, stia zitto!... E poi burocraticamente non sono ancora un SEED. E poi, ti rendi conto che adesso che sai queste cose, dovrei ucciderti?>>. Tutti e tre si guardarono e sorrisero: erano pronti a partire.
<<Ok, muoviamoci: Kai, di copertura! Brain, ho bisogno di informazioni, puoi fornirmele?>>
Brain non se lo fece ripetere due volte: come da manuale si mise in posizione per la paramagia unendo i pollici e gli indici come a formare un cerchio e puntando verso la radura: << Scan, attivare. Analisi in corso... ecco i dati...maledizione, niente di buono comandante, guardi qua!>>
SCAN REPORT |
|||
1° life form |
2° life form |
3° life form |
Veicle |
Grant Hydlin |
Sheen radgil |
Stan Lothos |
Unknown |
Matricola Garden di Balamb |
Matricola Garden di Balamb |
Matricola Garden di Balamb |
Unknown |
Level 70 |
Level 12 |
Level 70 |
Unknown |
Elemental: no data |
Elemental: Carbuncle |
Elemental: no data |
Unknown |
Status: normal |
Status: morfeo |
Status: normal |
Unknown |
Abnormal magic activity |
Abnormal magic activity |
Unknown |
|
Unknown |
<<Che bella sorpresa! Avevamo due scorpioni negli stivali... e forse anche tre! Lo scopo mi sembra semplice: andiamo, li prendiamo a calci e poi li interroghiamo! Il problema è: il mio livello è a 100 come esperienza, ed il vostro?>>
Le due matricole di guardarono in faccia sbigottite: un livello 100 era il massimo livello raggiungibile da un essere umano, era la loro massima aspirazione da Seed!
<< Noi siamo entrambi ad un livello 12 secondo l’ultimo esame,signore! È un livello poco più alto della media, ma a quanto pare è comunque basso per quei due. È strano perché ho sbirciato sulle loro schede ed erano ad un livello basso di esperienza benché abbiano già combattuto...>> Kai fu interrotto da Brain:<< Ma è impossibile! Con battaglie già sostenute non possono essere sotto il nostro livello! È impossibile! Ed il rilevamento con lo Scan ne dà conferma! C’è qualcosa che non quadra!>>
<<Silenzio! Adesso andiamo e ce lo facciamo spiegare! Sono proprio curioso di chiederlo ai due interessati!>> Irvine era molto deciso stavolta. Dopo l’attacco al palazzo di Artemisia, dove aveva rischiato di perdersi nel tempo, non aveva mai più condotto un attacco vero e proprio...
<<La strategia è semplice, voi due mi coprite ai fianchi, pronti per qualsiasi evenienza, sia di difesa che attacco, mentre io li stendo tutti e due con un colpo alla spalla o da qualche parte non vitale perché ci servono vivi. Ho una nomea da cecchino da difendere!>>
I due ragazzi si misero in posizione pronti al cenno di Irvine.
<<Brain, rifai la lettura dell’obbiettivo con un’altra Scan, voglio evitare sorprese come l’ultima volta...>>
--Allora... direi che il braccio destro di Grant è servito su un piatto d’argento, mentre Stan ha la ragazza svenuta... mmmh... Mi spiace Stan, ma tu sei il primo. E tu Sheen, spera che non ti muova troppo...--
Il cowboy si era disteso sull’erba. Vedeva tutto da dietro un cespuglio che sembrava messo li apposta per lo scopo. Avvitò il silenziatore ed appoggiò il calcio dell’Exeeter sulla spalla destra premendo con forza per attutire il rinculo e per guadagnare in precisione. La respirazione era lenta e prolungata, quasi inesistente. La spalla destra di Grant era inquadrata nel mirino del fucile che la seguiva in ogni suo movimento. Ecco... l’ultima inspirazione prima del colpo... l’aria stava uscendo gradualmente dai polmoni...
Sei mio! – pensò Irvine tirando il grilletto. Un tonfo sordo e spezzato si propagò nell’aria assieme all’odore della polvere da sparo, mentre un urlo fece sobbalzare i due principianti. Il secondo colpo non si fece attendere, e come il primo non mancò il bersaglio: tutte e due le vittime erano a terra con un braccio trapassato.
<<Muoviamoci! Non usate nessuna gentilezza, nemmeno con Sheen, non sappiamo chi siano i buoni o i cattivi per adesso!>>
I due novellini si lanciarono all’assalto incuranti di un qualsiasi potenziale pericolo. Il loro obbiettivo era immobilizzare i due feriti, ora più pericolosi che mai.
Il primo ad arrivare fu Brain che si buttò subito su Stan e Sheen: un calcio veloce al gunblade del nemico ed una mano sul polso del braccio integro. Kai lo imitò, ma non fù abbaStanza veloce perché Grant lo stava aspettando: <<Slayerd slayerd Balmore... fulmine delle tenebre profonde...>>
<<Kai, via da lì! É un incantesimo del fulmine! Toglitiiiiiiiiiii!>>
<<Levita!>> urlò Kai troppo vicino per evitare il colpo.
<<... Barvolt! Fulmine! Colpisci!>> L’incantesimo di Grant si completò in una scarica che investì il corpo di Kai, sbalzato via dalla piccola esplosione.
Ohmmerda!, me ne sto facendo ammazzare un altro... Grant! Sei morto!>> ed un colpo di exeter concluse il duello...
Il silenzio ero interrotto soltanto dai motori del veicolo sconosciuto che continuavano a ronzare...
Irvine si avviconò al corpo di Grant, dilaniato da un proiettile perforante di Irvine, mentre Brain aveva legato Stan mani e piedi e si proccupava di rianimare Sheen.
<<Comandante, e Kai? È morto?>> chiese preoccupato il medico improvvisato.
<< Kai dici? Non preoccuparti, è solo stordito. Fortunatamente attivando un incantesimo di levitazione non ha più avuto contatto con il suolo e il fulmine non si è scaricato attraverso di lui... ha solo preso un gran contraccolpo ed ha perso i sensi, ma si sta riprendendo. Piuttosto, Sheen?>>
Brain teneva la ragazza distesa ed a fatica formulava incantesimi di recupero, ma con scarsi risultati. << Non ce la faccio comandante. Sembra quasi che qualcosa la tenga in uno stato forzato di incoscienza e noi non possiamo fare altro, nemmeno con l’esna ... ma cos’era quell’incantesimo del fulmine? Non è roba che insegnano al Garden!>>
Irvine ebbe un sussulto... il ragazzo cominciava a disperarsi ed era un brutto segno: la disperazione porta all’incoscienza.
Facendo finta di niente Irvine si portò vicino allo strano veicolo: a prima vista sembrava una navetta da trasporto logistico, solida, stranamente corazzata e con il propulsore che ronzava incessantemente.
<< Kai, tutto intero?>> chiese Irvine alla matricola. <<Si direi di si ma non mi sono ancora alzato ... ecco, ora provo a camminare... cazzo, mi fa male una caviglia, haaa!!!>> e cadde rovinosamente a terra.
<<Mmmh, fa federe, forse con un energira si sistema tutto...>>
Ormai il gruppetto era intento a leccarsi le ferite: la caviglia di Kai era andata a posto in pochi secondi, mentre Brain era riuscito a far rinvenire Sheen, sottoposta all’iStante all’interrogatorio di Irvine.
<< Allora?! Come mai vi siete allontanati! Qual’era la consegna?>> Sheen, già intontita dal risveglio, sembrava non ricordare niente dell’accaduto. Ricordava solamente che Grant e Stan l’avevano invitata ad una rapida fuga, e lei sembrava attratta misteriosamente da loro...
<< Quindi vuoi dire che ti hanno rapita? Ma credi che me la beva? Tu sei scappata con loro ed hai abbandonato i tuoi compagni nell’agguato di quei tre coglioni, dove Keldo è morto!...>> La voce di Kai interruppe Irvine bruscamente
<< Comandante, abbiamo un problema! Il velivolo si sta attivando!>>
Un sibilo stava improvvisamente assordando tutti e le turbine dello strano mezzo di trasporto, che nel frattempo si erano disposte in posizione verticale, lo stavano sollevando da terra. Contemporaneamente la corazza, fino a quel momento liscia e monoblocco, si apriva per mostrare un armamento pesante da guerra.
<<Brain, porta via Sheen e tu Kai con me! Mi sa che questi ce l’hanno con noi.>>
Kai, impugnato il suo gunblade, cercò di ostruire delle aperture che sembravano le prese d’aria del velivolo, ma una forza misteriosa lo respinse, gettandolo a terra. <<Ma quello è un protect!>> disse Kai rialzandosi<< come fanno a generare un protect intorno ad un oggetto inanimato?>>
<<Proiettili perforanti!! Attenzione!! Liberi!!>> Irvine cercò di scalfire la barriera con l’arma più potente che aveva a disposizione, ma senza risultato: i colpi vennero bloccati a pochi centimetri dalla corazza dal protect. La navetta intanto si stava preparando al contrattacco ruotando su se stessa, pronta a colpire però Brain e Sheen. Brain, con il corpo di Sheen sulle spalle, si rese subito conto della situazione, ma non ebbe il tempo di reagire: due dozzine di proiettili di grosso calibro li investì in pieno, alzando un gran polverone. Kai impazzì alla scena, e non si accorse della mano di Irvine che lo trascinava per il colletto del vestito, fuggendo verso il rifugio da dove poco prima, era partito il loro attacco.
Una voce familiare bloccò però Irvine: << Hey, bellone! Credevi di dover fare tutto da solo?>>
Irvine riconobbe la voce di Rinoa. << Guarda più in alto! Sono quassù! Il cowboy alzò la testa e finalmente la vide, nel vano di carico del Lagunarock ad una cinquantina di metri dal suolo.
<<Non temere per quei due... guarda!>> il nuvolone di povere sollevato dai colpi del veicolo nemico di stava diradando rapidamente, e con grossa sorpresa Sheen e Brain erano avvolti in una barriera magica di alto livello, visibile anche ad occhio nudo. Kai si mise a piangere dalla gioia nel vedere i suoi amici ancora vivi, intontiti, ma vivi. Il Lagunarock intanto con le sue braccia retrattili aveva afferrato il velivolo nemico, probabilmente colto di sorpresa, e l’aveva schiantato al suolo...
<< Siamo arrivati qui subito appena ricevuta la notizia dalla stazione orbitante>> spiegò Rinoa... << Hanno rilevato due anomalie una di seguito all’altra: un passaggio dimensionale e una magia di classe duein questa zona, puù qualche sporadico combattimento... indovina a chi abbiamo pensato?>>
<< Grazie Rinoa, c’è anche Squall? Devo fare rapporto perché qui è successo un macello... non siamo tutti interi. Recuperate anche il corpo di Grant, mentre Stan è solo svenuto, ma lo possiamo
interrogare più tardi. Gli altri tre invece Stanno relativamente bene. La ragazza ha bisogno di cure, stato d’incoscienza, ma tenetela sotto osservazione: non mi fido di lei>>. Salendo sul vano di carico Irvine incontrò Squall, e dopo essersi salutati, si stinsero la mano.
<< allora Irvine, come è andata?>>
<< Mi stai prendendo in giro? Ho perso Keldo e due, forse tre, della mia squadra hanno tradito. Come se non bastasse il nemico sfrutta tecnologie e magie che non ho mai visto prima, che ho letto solo nei libri... Una magia simile ai nostri meteor, ma più potente. Non si tratta certo di paramagia...>> Squall rimase un attimo in silenzio, poi disse all’amico:
<< Per i dettagli ci penseremo dopo, piuttosto vai sul ponte di comando, il pilota ti vuole parlare... Quaggiù finisco io.>>
<< Il pilota? Ma che sarà mai? E che vorrà da me?>>
Irvine salì l’ascensore cercando di capire che volesse un pilota da lui, mentre in quel momento avrebbe voluto passare solo per la piccola cambusa dell’ aereo, per prendersi un caffè, liofilizzato, ma pur sempre caffè.
La risposta l’ebbe subito aperta la porta del ponte e trovandosi in un secondo le braccia di Selphie attorno al collo. << Ciao piccola! Ti sono mancato?>>
<< Un sacco tesoruccio, hai visto che sono venuta a prenderti?>>
Dalla plancia, improvvisamente, un sacco di lucine cominciarono a brillare incessantemente.
<<Mi dispiace interrompervi, piccioncini cari...>> interruppe Zell <<...ma abbiamo un problema: la navetta nemica si sta sollevando da terra ed a quanto pare ha attive ancora le armi. Che facciamo Selphie?>>
<< Che facciamo? Lo buttiamo giù... o hai qualche altra idea?>>
Sul ponte entrò correndo Quistis: << Operazioni di soccorso terrestre completate! Siamo pronti al decollo!>>.
Selphie si tuffò al suo posto afferrando i comandi ed impartendo ordini prontamente eseguiti da Quistis e Zell, seduti anche loro al proprio posto
<< Chiusura portello di carico.... prepararsi ad una partenza di emergenza...
Propulsori a mezza forza portarsi a quota Standard
Attivare assetto da guerra.
Obiettivo: veicolo sconosc....>>
Il ponte fu scosso da un urto violento.
<<Odio quando non mi fanno finire le frasi! Zell, situazione?>>
<<Male e bene Selphie: il nemico ha fatto fuoco per primo e ci ha portato via un braccio prensile e la mitragliatrice della spalla, ma nessun danno per nessun altro supporto della nave... Dagli strumenti sto rilevando che il nemico è schermato da una barriera molto simile a quella del Lunatic Pandora. Risonanza raggiungibile a 23gigacicli... è un’oscillazione troppo alta per la nostra barriera, non possiamo frantumarla!>>
Selphie intanto ascoltava, ma come al solito non dava molta importanza alla teoria, voleva fare a modo suo: << L’ho aperta una volta e non vedo perché non posso farlo ancora! Quistis, il principale è armato?>>
<<Siamo ancora a tre quarti con gli accumulatori, ma se ci si mette in coda è la fine, non potremo colpirlo!!>> rispose Quistis armeggiando sulla sua tastiera.
Irvine era caduto a terra. Selphie, per evitare una raffica del nemico, aveva virato bruscamente facendogli perdere l’equilibrio. << oggi io ho già combattuto troppo, adesso voglio assolutamente quel maledetto caffè...>> ed attaccandosi a tutto quello che trovava, si portò verso la piccola cambusa.
Selphie, il principale è pronto! Tutti i livelli nella norma, motori ancora a mezza forza>>
<<Grazie Quistis! Zell appena mi giro voglio quel bastardo nel mio mirino!>>
<<Quando vuoi baby, è da mezz’ora che lo tengo>>
<< Allora tenetevi forte. Si balla...>> Il giovane capitano tirò verso di sé la cloche e subito ribaltò la nave sulla destra e poi di colpo si rigirò su se stessa di mezzo giro, confondendo il nemico e portandolo fuori dalla scia del Lagunarock . Ora erano in caccia libera uno contro l’altro, uno di fronte all’ altro.
Zell, freddamente leggeva meccanicamente i dati dal suo pannello: << 500 piedi... quattrocento... aumento attività energetica, si prepara al fuoco! Trecento... Selphie, è tutto tuo! Un gil che lo manchi..>>
<< Andata Zell... preparalo perché è mio! ...E se lo perdo mi sa che non potrò onorare la scommessa... Fuoco!>>
Da sotto la cabina di pilotaggio il cannone a particelle cominciò a brillare, per poi emettere un proiettile di energia proiettato in avanti verso la navetta in avvicinamento...
<< Lo ha evitato! Selphie leviamoci di qui!!!
<<Non ce la faccio Zell, siamo troppo veloci per virare, e il colpo ci lascia per qualche minuto senza sistemi secondari!!! Quistis, dimmi qualcosa...>>
<<Sto ricevendo ora i dati sul bersaglio. Non ci crederete mai! Può mantenere una schermatura fisica perché la sua superficie esterna della corazza è organica, probabilmente appartiene a qualche animale, ma non chiedetemi di più...>>
<<Allora ci penseremo io e Rinoa>> nessuno si era accorto che Squall e Rinoa erano entrati; i tre erano troppo impegnati nella battaglia... << al mio segnale aprite il portello di carico posteriore, poi ci penserà Rinoa a sistemarlo...>>
<< Va bene Squall, non so cosa avete in mente ma buona fortuna...>> disse Quistis, intenta a cercare un punto debole della barriera nemica.
I due uscirono dal ponte di comando, scesero l’ascensore ed arrivarono alla stiva, dove trovarono Kai, Brain e Sheen ancora svenuta. Kai e Brain si misero subito sull’attenti alla vista del comandante dei Seed che subito li lasciò comodi: <<Ragazzi, per oggi avete già fatto abbaStanza, prendetevi cura di Sheen e portatela su alla cabina per il trasporto passeggeri, qui fra un po’ l’aria diventerà rovente...>> I due non se lo fecero dire due volte e, per quanto difficile, presero in braccio Sheen e uscirono dalla stiva, chiudendo dietro di loro la pesante porta presurizzata.
Adesso c’erano solo Squall e Rinoa.
Non era facile restare in piedi, la battaglia non era certo facile...
<< Seplhie, sono Squall, mi senti?>>
<<Si Squall, oti muovi oppure qui ci schiantiamo... mi sono portata sul continente di Centra, ma non so per quanto ce la farò a tenerlo alla larga... Il bastardo è sempre dietro di noi e ci ha colpito ai sistemi di raffreddamento delle armi. Abbiamo solo un colpo più ancora circa milleduecento munizioni per l’unica mitragliatrice rimasta... e l’assetto è abbaStanza precario, quindi o ti sbrighi oppure stasera niente cena...>>
<<Ancora un secondo Selphie... Rinoa sei pronta? Se non te la senti lasciamo perdere e mi invento qualcosa d’altro...>>
<<No Squall, se non scendevi tu qui, l’avrei fatto da sola... vedremo di far necessità virtù... Selphie! Apri pure...>>
Le due luci intermittenti ai lati della stiva cominciarono a lampeggiare mentre il portellone lentamente scendeva, mostrando la navetta nemica, più piccola del Lagunarock ma incredibilmente veloce e maneggevole.
-Ci siamo- pensò Rinoa. La ragazza cercò uno sguardo rassicurante nel ragazzo lì vicino a lei, che le sorrise, tenendo le mani appoggiate all’elsa gunblade, immobile nonoStante le turbolenze del volo.
Rinoa, in piedi di fronte all’apertura vedeva raffiche di colpi arrivare sempre più vicine ai motori della propria nave, ma questo non la turbava... spostò leggermente indietro all’esterno la mano destra tendendo l’indice ed il medio: tutt’intorno cominciarono a muoversi piccole raffiche d’aria prima e saette poi che aumentavano sensibilmente.
<<Kaisard alzard ki suk hanse gros silk>> La stiva della Lagunarock sembrava invasa da un tifone, mentre l’elettricità statica si scaricava dappertutto. Per Squall era un vero problema non venirne investito e cercava riparo sopra una cassa di legno tanto per rimanere isolato dal pavimento, ma a fatica resisteva alle raffiche rendevano difficile l’equilibrio, già precario per le turbolenze del volo fuori assetto del Lagunarock....
Tifa ora aveva portato in avanti il braccio destro e con il dito indice indicava la navetta inseguitrice.
<<Saggio dell’oltretomba! Impugna le sette chiavi e spalanca I portali dell’inferno. Riduci in cenere il mio nemico!>> ora con tutte e due le braccia distese ed i palmi aperti in avanti Rinoa era concentrata solo sul suo obbiettivo:<< Hellow een!!! Il custode divino delle sette chiavi!!!!!>>
Un’immensa scarica elettrica partì da nemmeno un metro davanti alle mani di Rinoa ed arrivò fino alla navetta nemica, Migliaia di fulmini, o una folgore sola Si erano generati dall’incantesimo elementale della strega ed avevano terminato la loro corsa distruttiva sulla corazza dell’inseguitore. Sul ponte di comando Zell era impazzito davanti a tutti gli strumenti fuori scala, mentre Selphie a fatica cercava di manovrare il velivolo senza più l’ausilio dei servosistemi elettronici.
<<Selphie! Qui sto controllando tutti i sistemi in modalità manuale! Non so cosa abbiano combinato Squall e Rinoa di sotto, ma di sicuro si è verificata una forte emissione di energia elettromagnetica... Quistis, rilevi qualcosa?>> Zell non vide più nessuno alla console alle sue spalle, il posto di Quistis era vuoto e lei svanita.
<< Ma porcaputtana! Qui tutti vanno e vengono senza dire niente! Non possiamo andare avanti così! Adesso anche lai dov’é finita!>>
<<Zell, ce ne preoccuperemo poi, adesso non so cosa abbiano fatto Squall e Rinoa, ma il nostro inseguitore ha dei problemi! Ha perso l’assetto e non ci spara più... adesso tocca a me!>> Così dicendo la giovane pilota sposto la sua cloche leggermente a sinistra, per iniziare la manovra di intercettazione, ma dopo tre secondi un urlo strozzato fuoriuscì dall’impianto radio: era Squall che ordinava di interrompere la manovra.
<<Selphie, Interrompi! Il portello della stiva non si chiude e Rinoa sta per essere risucchiata fuori! Tieni orizzontale la nave.>> Improvvisamente il nulla. Zell prese il piccolo microfonino della radio per comunicazioni di bordo e cominciò ad urlarci dentro e chiamare l’amico, ma niente.. nessun suono.
<<Zell! Se la caveranno da soli. Tu non ti muovere di lì! Quistis è sparita ed a me serve un secondo per governare la nave ed il mio secondo sei tu!>> Il tono di Selphie era rigido e severo, Zell ne rimase pietrificato. <<Ricevuto Selphie, d’altronde ne hanno passate di peggiori. Comunque ci siamo girati abbaStanza, lo vedo sul radar, il velivolo nemico è davanti a noi e...>> Zell si alzò dal suo sedile ed andò alla posizione di Quistis:<<... e ... Selphie!!! Non ha più gli scudi!!! Lo puoi abbattere!>>
<<Era quello che volevo sentirmi dire! Energia nel principale?>>
Zell saltellava da una postazione all’altra per leggere continuamente dati sulle due consolle dedicate agli assistenti di navigazione e controllo senza curarsi dell’instabilità della nave.
<< Energia nel principale a due terzi ed abbiamo un solo colpo Selphie, non dimenticarlo>>
<< Non preoccuparti gallinaccio, adesso è impossibile sbagliare! Fuoco!>> La bocca del cannone principale sparò un colpo luminescente dritto davanti al Lagunarock senza lasciare scampo al suo obbiettivo.
Nella stiva intanto Squall era aggrappato ad una cassa con una mano mentre con l’altra cercava di afferrare Rinoa che rischiava di essere risucchiata dalla paratia di scarico.
<<Coraggio Rinoa! Afferra la mia mano! La paratia è stata danneggiata dal fulmine, ma hai centrato il bersaglio... non vorrai lasciarmi proprio adesso!>> Rinoa stava lasciando la presa. Era riuscita a trovare un appiglio in ina maniglia di ispezione sul pavimento e per pochi metri non veniva sbalzata fuori dalla nave.
<<Squall, non ci riesco... non – no ce la faccio più... Squall!>> Le dita di Rinoa lasciarono lentamente la presa, scivolando sulla maniglia di ferro. << Rinoa!!!>> Squall era disperato.. non poteva fare niente, altrimenti finiva fuori anche lui...
Rinoa vedeva davanti a sé Squall, impigliato con la mano alla corda che fino a prima aveva usato come appiglio che cercava il suo gunblade per tagliarla... << Non farlo amore mio...>> Ormai era rassegnata, non aveva più forza per un altro incantesimo, era troppo Stanca. I tutta quella disperazione vedeva solo colui che amava e gli sorrideva rassegnata, così rassegnata che quando sentì uno strattone al polso non si rese conto da subito di essere sospesa a mezz’aria tra il baratro e la salvezza. Alzando lo sguardo vide che attorno al suo polso c’era una frusta e a tenere la frusta, ovviamente c’era Quistis. <<Serve una mano ragazzi?>>
<<Quistis, potevi essere più delicata? Mi hai staccato quasi un braccio! E poi toglimi da qui che tutta questa corrente d’aria mi infreddolisce!>> Dal suo posto Squall tirò un sospiro di sollievo, anche stavolta era Andata. Quistis non era sola: con lei c’era Brain che seguendo gli ordini di Squall, attivò dal pannello di servizio della stiva, posto nel corridoio adiacente, la chiusura blindata da guerra. La paratia principale fu schiacciata da un’altra paratia che stava scorrendo, visibilmente più resistente della prima, ed in un attimo tutto nella stiva si quietò.
Squall corse ad abbracciare la sua Rinoa. Anche stavolta erano di nuovo insieme, lasciandosi andare in un tenero bacio.
In un angolo Quistis e Brain, arrossito, guardavano la coppietta.
<< Ecco ragazzo, vedi? A noi nemmeno grazie... Mpf, facevo meglio a restare attaccata alla mia cattedra al Garden... e smettila tu di fissarli ed andiamocene!>>.
Giunta in plancia Quistis ebbe il suo bel daffare a spiegare agli altri due il motivo per cui se ne era andata dal suo posto, ma la risposta della biondina era sempre uguale: "intuito di insegnante".
Anche Squall arrivò sul ponte di comando per constatare i danni subiti, riassunti dalla consolle di Zell con cinque lucine rosse lampeggianti principalmente nelle zone dei sistemi secondari e di attacco. Alla fine Squall tirò le conclusioni:
<< Ok ragazzi. Rendez-vous con il Garden al Fisherman Horizon. Ne approfitteremo per le riparazioni principali ed intanto vi voglio tutti a rapporto per discutere di questa missione e per interrogare il prigioniero. Tutti ai vostri posti e grazie per la collaborazione.>>
FINE PRIMA PARTE