è
la mezzanotte di Natale. Il giorno proprio della celebrazione del Mistero,
giorno tanto atteso e preparato nelle maniere più diverse, si chiude. Sono in
cappella, solo, davanti al tabernacolo. Una fiammella fa pensare a Gesù vivo
nel tabernacolo…
Risuona nel mio cuore il grido di un canto ripetuto tante volte e cantato a
chiusura della giornata:
“Ecco il Messia, ecco il Messia e la Madre sua Maria…!”
Cerco di raccogliere nel cuore tutti e di offrirmi di nuovo con tutti al Padre,
con l’assistenza di Maria. Ripenso a tanti propositi e guardo avanti: il
Signore ha pure i suoi inviti sempre nuovi. Il Natale non ci ferma, ma ci invita
a continuare il mistero della vita di Gesù Salvatore.
Sono lieto, innanzitutto, di testimoniare le meraviglie operate da Gesù ogni
giorno e in questi giorni, meraviglie che vengono dal mistero
dell’Incarnazione e riconducono al mistero di Gesù che continua in noi la sua
vita e opera la salvezza e la santificazione; al mistero di Gesù che si fa uomo
per dare a noi creature la capacità di partecipare alla vita di Dio. Sono
contento di dire a nome di tutti, quello che tutti possono e desiderano
esprimere con me: la bontà di Dio che ama e fa crescere “in età, sapienza e
bontà (grazia)” i suoi figli. Occorre, dunque, che accettiamo tutta la
responsabilità del nostro posto e l’invito ad assumere le fatiche, le pene e
le speranze di tutti. Bisogna saper partecipare ai sentimenti e alla vita di
tutte le persone con cui viviamo e che incontriamo con l’animo aperto ai
sentimenti e alla vita di tutte le creature che sono nel mondo.
Vorrei parlare al cuore di ciascuno con una parola che riflette tutte le nostre
personali disposizioni di fede, di fiducia, di impegno, di pace: Gesù!
Tutto questo ritrovo oggi nel mistero di Gesù: Dio prende un corpo come il
nostro con la sua fragilità, coi suoi limiti, con le sue leggi di tempo, di
spazio, di sviluppo… Dio fa una vita come la mia, come quella di ciascuno, con
le sue incertezze, la sua provvisorietà, le sue difficoltà per farci partecipi
della sua vita divina fino a fare di noi un corpo solo con Gesù! E per farci
capire di godere più pienamente, per moltiplicare le nostre capacità ce la fa
vivere in comunione: in comunione tra noi nel Figlio con la forza dello Spirito
per giungere alla completa comunione col Padre.
Gesù, ti ringrazio e mi offro a te come sono, aiutami a distaccarmi da me per
amare tutti in Te, sinceramente e con tutto l’amore possibile, col Tuo Spirito
d’Amore, a camminare verso di Te più libero e più spedito.
Nella ricchezza dei doni di Dio attraverso Gesù ci sforziamo di scambiarci i
piccoli doni e di farci più attenti allo Spirito per crescere insieme a gloria
di Dio e a gioia di tutti.
Natale
1979