BREVE, BREVISSIMA STORIA DELLA....
UNA
VOLTA LA CARTA NON C'ERA....
La conoscete la
storia di un foglio di carta? Ve la racconterò come una fiaba: infatti la
carta tantissimi anni fa non esisteva ed è nata un giorno, come nascono i
bambini, come sei nato tu.
La carta nasce e muore, si muove,
vola, suona, si arrotola, si strappa, si colora, si scolora: è viva.
Quando la terra sulla quale abitiamo era ricoperta di fitti boschi,
bagnata da grandi mari, popolata da pochi uomini e da animali, alti più
della vostra casa, la carta non c’era. E se i bambini volevano disegnare
dovevano procurarsi le cortecce degli alberi, le dure conchiglie, o le
pietre sulle quali tracciavano scarabocchi , parole o disegni. Allora
non esistevano neppure i pennarelli e le matite che vi comperano al
supermercato. I bambini a quei tempi avevano fantasia e provavano e
riprovavano per trovare il modo di poter realizzare un bel disegno da
regalare ai loro genitori. Un giorno, mentre giocavano con delle
pietre si accorsero che una di queste, la più dura, chiamata selce,
lasciava dei segni sulle altre pietre. Così la selce diventò il
pennarello dei bambini dell’antichità.
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Il
tempo passa alla svelta e i bambini crescono e diventano dei papà e
delle mamme capaci di inventare chissà che cosa, pur di far divertire i
loro piccoli.
La prima idea venne ad un papà che faceva il cacciatore;
abitava con la sua famiglia in una città di nome Pergamo, in Asia
Minore, una terra lontana e più grande dell’Italia. Questo papà non
riusciva a trovare il modo per far stare tranquillo il proprio bambino
che tutto il giorno correva per i boschi; che cosa gli poteva
interessare? Un giorno andando a caccia si accorse che la pelle di un
animale ucciso, stesa al sole ad asciugare, era diventata secca: provò a
lisciarla con una pietra e la fece diventare fine, sottile e leggera. Il
papà, ritornato a casa, disse a suo figlio di fare un disegno, con una
pietra appuntita, su quella specie di foglio.Era nata la pergamena. Da
quel giorno il bambino stava ore e ore a disegnare gli animali della
foresta su quei fogli incredibilmente trasparenti. |
Prima di
arrivare alla carta che noi oggi usiamo, strappiamo, coloriamo e
consumiamo, sono dovuti passare altri anni e sono successe ai bambini
tante storie, Infatti i bambini volevano disegnare, non abitavano a
Pergamo o non avevano un papà cacciatore e non trovavano la selce erano
tristi.
A questo
punto venne loro in aiuto una mamma che viveva con i suoi figli in
Egitto; tra i fiori e le piante del suo giardino, la mamma coltivava una
pianta chiamata papiro, dal fusto forte e dalla chioma strana come lo
scheletro di un ombrello senza tela. Un giorno mentre era lì a riposarsi
e a guardare le sue piante, incominciò per caso a tagliare con la punta
di un sasso la corteccia del papiro, ricavandone tante striscie; provò a
sovrapporle e a picchiettarle e si accorse che diventavano piatte.
Allora la mamma mise queste strisce sotto ad un cumulo di sassi e quando
le tirò fuori, le levigò con una pietra detta pomice: era nato un altro
tipo di carta. Su quei fogli i bambini potevano scrivere pensieri ai
loro amici.
I bambini
più fortunati, però furono quelli cinesi, perché la carta come quella
che usiamo noi è nata in Cina per una strana combinazione. “Si racconta
che un cinese inventò la carta osservando le vespe. Infatti il loro nido
è fatto tutto di cartone: la vespa prende le fibre del bambù, le
rammollisce con la saliva, in modo da ottenere una specie di pasta.
Quando questa si asciuga forma delle cellette molto rigide.”
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Gli
uomini sono dei grandi scopritori e sperimentano sempre strade nuove. La
storia più originale è quella di una lavandaia che viveva in Arabia: un
giorno, mentre sciacquava i panni in un ruscello, si accorse che la
corrente aveva portato in un punto dove l’acqua era ferma, i pezzettini
di lana e di cotone che si erano staccati, formando sul pelo dell’acqua
uno strato compatto. Gli arabi, che sono intelligenti, da quella
osservazione inventarono la carta, fatta di stracci di canapa, lino,
cotone.
Dall’idea della
lavandaia nacque un nuovo mestiere, quello del raccoglitore di stracci
che andava di casa in casa, a farsi dare i vecchi vestiti che i bambini
non portavano più. Dalla stoffa dei tuoi calzoni o della tua camicia può
nascere la carta. Non ti pare una magia? |
Con il tempo
gli uomini sostituirono la pasta di stoffa con quella di legno, ricavata
dagli alberi. Purtroppo oggi per far disegnare i bambini ed i grandi si
debbono abbattere troppi alberi e così i boschi scompaiono. LO SAI CHE DAI
TANTI PEZZETTI DI CARTA CHE NOI BUTTIAMO VIA SI PUO’ CREARE ALTRA CARTA? Se
ognuno di noi infatti raccoglie la carta vecchia, le carte delle caramelle,
i giornalini di Topolino, diventa il creatore di altra carta che si chiama
RICICLATA,
UNA
TONNELLATA DI CARTA RICICLATA SALVA LA VITA DI 8 PIANTE.
Non sei
felice?
( P. Tromellini-P. Giovannetti,
La carta e i suoi doppi, ELIOS RE)
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