Il mese della cultura.

Con una mostra riapre il "Corpo di Cristo" al Rione Terra. E si ricorda San Paolo. 

L

a prima impressione che si ricava nella riaperta chiesa del Corpo di Cristo al Rione Terra è un'emozione cromatica, che trasmette quiete e dolcezza. C'è, infatti, la luce del sole che dai lucernari si rispecchia nei marmi grigi, nelle pareti e nel soffitto, con un pizzico di ceruleo mescolato con sapienza al bianco intonaco. E quest'atmosfera di serenità, osservata alla riapertura del primo edificio della Chiesa di Pozzuoli sull'antica Rocca abbandonata dal lontano 1970, non può che essere augurale, in vista della restituzione alla città della Cattedrale: tempi ancora lontani, ma sicuramente più vicini rispetto alle preoccupazioni di qualche mese fa. Nel frattempo, vale la pena recarsi sul Rione Terra dove, all'ormai collaudato percorso archeologico sotterraneo, si affianca in questo mese di maggio, dedicato come di consueto alla cultura, una mostra ospitata appunto nella chiesetta del Corpo Cristo, nota anche come "Coretto" della Cattedrale. Sicuramente la riapertura del Corpo di Cristo è il primo pezzo del complesso Tempio di Augusto-Cattedrale che torna a Pozzuoli, un segno di un'inversione di tendenza (dalla dispersione all'aggregazione), così che si incominciano a rivedere i luoghi della storia diocesana e cittadina. Per la ripresa del culto, considerata la presenza dei cantieri all'esterno della chiesa, bisognerà invece aspettare ancora qualche mese: magari il 19 ottobre, in occasione della festa dei santi Eutichete e Acunzio, martiri con Procolo, e dunque ricorrenza significativa per l'utilizzo liturgico e spunto simbolico per la restituzione di "pezzi" del Rione Terra ai fedeli dei Campi Flegrei. Quanto alla mostra, in realtà si tratta di una doppia esposizione, visitabile in tutti i fine settimana fino all'8 giugno (si veda pagina 5). Il tema conduttore è "I Campi Flegrei nell'Archivio storico diocesano di Pozzuoli". L'Archivio, diretto dal professor don Angelo D'Ambrosio, è attualmente ospitato presso il Villaggio del Fanciullo e i funzionari della Soprintendenza Archivistica per la Campania (che da tempo, con il coordinamento della soprintendente Maria Rosaria de Divitiis, stanno lavorando sui materiali dell'Archivio: l'augurio è che da tale impegno nasca presto un catalogo), hanno estrapolato alcuni documenti tra i più antichi per farli conoscere al pubblico; contemporaneamente, nell'attigua sacrestia, sono esposti anche alcuni pregiati volumi della Biblioteca Diocesana, diretta da Andreana Moio: il tema riguarda "Le Terme puteolane nella storia, nell'arte e nella poesia". Ma non c'è solo la mostra sulla "Terra": maggio è pieno di iniziative all'insegna della cultura e della memoria religiosa. Il 18 maggio si tiene la tradizionale processione dei Santi Patroni, che dall'anno prossimo si spera possa finalmente partire dal Rione Terra. Il 30 si svolgerà la Benedizione del Mare, accompagnata dall'istituzione di dieci nuovi accoliti (mentre il giorno dopo, a Monterusciello verranno ordinati sacerdoti tre diaconi); nella stessa giornata verrà commemorato lo sbarco di San Paolo a Pozzuoli, evento che contrassegnò l'inizio dell'evangelizzazione dell'Occidente. Forse mai come quest'anno sarà opportuno sottolineare la manifestazione, riscoprendo l'itinerario paolino, anche alla luce dell'insensata proposta di intitolare lo stadio di Fuorigrotta all'ex calciatore (sia pure campionissimo) Maradona: agli amministratori napoletani converrà farsi una passeggiata ad Efeso, scopriranno così come in altre città viene perpetuato il culto di San Paolo, addirittura anche in senso turistico. Napoli e Pozzuoli hanno un primato cristiano che coinvolge l'intera Europa e neanche se ne accorgono....

Salvatore Manna

 

 ARTICOLO PRECEDENTE  ARTICOLO ARTICOLO SUCCESSIVO

Indice del mese