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  Ultimo aggiornamento: 26-04-04

 

La Margherita Presenta
Ferdinanda Busi per le provinciali
 

24-04-03

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“Sarò una spina nel fianco”: con questo inciso ha esordito nella presentazione ufficiale della propria candidatura al Consiglio provinciale  di Brescia, Ferdinanda Busi, per la lista della Margherita, nel collegio n. 26 che comprende i comuni di Montichiari, Carpendolo e Calvisano.

Ferdinanda Busi, che ironia della sorte si chiama anche Margherita, sostiene il candidato presidente Tino Bino, che è a capo di una coalizione che vede un ampio schieramento di forze  di centro sinistra. 

Ieri mattina, nella sala Treccani dell’Hotel Garda di Montichiari, a sostenere la candidatura di Ferdinanda Busi erano presenti Guido Galperti, Consigliere Regionale della Margherita, Valerio Signorini coordinatore della Margherita nel Comune di Calvisano e Felice Garzetti, candidato sindaco per lo schieramento dell’Ulivo  centro sinistra nel Comune di Montichiari, in veste però di Coordinatore della Margherita. “Un partito che non esisterebbe nella realtà monteclarense se Ferdinanda Busi non avesse dato il massimo del suo impegno per la costituzione insieme a Stefano Mutti, forza trainante del partito” ha sostenuto Garzetti nel suo intervento di presentazione.

Ferdinanda Busi è monteclarense ed ha sempre vissuto nel cuore della città insieme al marito e ai tre figli. La sua esperienza politica è iniziata a soli 23 anni  e nella giunta Badilini  che l’ha vista  prima Consigliere Comunale poi Assessore alla Pubblica Istruzione dal ’75 all’’85 e Consigliere Capogruppo  dei popolari per Montichiari dal ’95 al ’97. All’esperienza politica si associa  la formazione professionale umanistica: la laurea in pedagogia, l’esperienza come insegnante nella scuola di Montichiari e la carica dirigenziali in vari Comuni della provincia in particolare, per otto anni, fino al 2002, a Calvisano. “Una piena conoscenza del territorio” ha sottolineato Ferdinanda Busi nel suo intervento “Che mi darà la possibilità, se sarò eletta,  di attuare una politica moderna ed incisiva, basata sul confronto, sul dialogo, sullo scambio di sinergie tra le realtà locali”; in altre parole Ferdinanda Busi condivide in pieno il progetto di Tino Bino del nuovo “Sistema Brescia”, ossia la possibilità  per le istituzioni, per gli imprenditori e le varie categorie lavorative, di  continui confronti e scambi di idee prima di giungere a decisioni democratiche e comuni.

Gli altri punti  del programma elettorale puntano principalmente sull’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari, per il quale la linea provinciale concorda con l’impegno di Ferdinanda Busi e di Felice Garzetti: “Valorizzare l’infrastruttura sostenendone  lo sviluppo  attraverso la partecipazione dei Comuni, e delle società locali. L’aeroporto è una realtà da rivalorizzare e solo l’azione diretta e sinergica degli enti locali può contribuire affinchè ciò avvenga”. Ma Ferdinanda ha soprattutto puntato su due altri punti deboli della nostra provincia: il presidio ospedaliero di Montichiari in balia di decisioni attualmente prese solo dall’azienda “Lotteremo affinché la politica porti il suo contributo alla rivalorizzazione e al giusto utilizzo del nostro ospedale”. E ancora il Centro Fiera, ampliato nella sua struttura ma impoverito nella potenzialità e destinato a soccombere dinnanzi alla competitività del polo fieristico bresciano e di un nuovo Centro fiera milanese.

In ultimo, una nota dolente: “Nel Bresciano” conclude Ferdinanda Busi “esistono comuni più ricchi per risorse naturali, quali il turismo o per le entrate dovute alla collocazione di discariche e comuni notevolmente più poveri;  spesso molte amministrazioni non hanno saputo utilizzare nella giusta direzione, le suddette entrate. Sarà necessario valutare la possibilità che l’Ente Provincia ridistribuisca una parte delle risorse derivanti dai proventi delle discariche, in modo che le ricchezze non siano concentrato solo tra pochi enti, avendo a cuore la salvaguardia del territorio e la qualità della vita di tutti i comuni”. Un programma che troverebbe maggiore e più facile realizzazione se la vittoria del Centro sinistra avvenisse sia a livello locale che provinciale e a sostenerne le sorti ieri mattina erano in tanti monteclarensi e non solo.