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  Ultimo aggiornamento: 24-03-04

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Comunicato Stampa

                                                                                                          Montichiari, 21/03/04

Intervento sulla proposta di cambiar nome a  Piazza Garibaldi
 Alla Padania preferisco l’Europa
  

Si discute molto in questi giorni della possibilità ventilata dall'amministrazione leghista di cambiare il nome della piazza principale da Piazza Garibaldi a Piazza S. Maria Assunta e di erigervi una colonna con il Leone di S. Marco (finto storico), che insieme ai cartelloni stradali "bilingue" in italiano e dialetto, dovrebbero servire ai cittadini monteclarensi a valorizzare le cultura locale e a riscoprire le nostre origini e le nostre tradizioni, e dimenticare, magari, anche figure scomode, soprattutto per la cultura leghista, come appunto Giuseppe Garibaldi. Noi manifestiamo tutte le nostre perplessità su questo poco chiara operazione. I cittadini di montichiari sono giustamente orgogliosi della loro piazza, non sentono la necessità di cambiargli nome, anzi a pochi mesi dalle elezioni amministrative vivono questo gesto come un sopruso. Perché i nostri amministratori non chiedono ai cittadini cosa vogliono fare della loro piazza anziché ai loro pochi referenti politici? Il colmo poi lo si raggiunge con la statua del Leone di S. Marco. Cosa c'entra ci chiediamo, vogliano portare al centro di Montichiari un simbolo che molto tempo fa è stato segno di occupazione straniera??? Noi siamo contrari a queste operazioni di mera facciata, ma che nascondono la volontà di allontanare la cultura dello Stato a noi tanto cara e fondamentale per la crescita armonica della società del futuro.
D'altra parte il fenomeno di movimenti politici che si richiamano apertamente ad alcuni periodi storici, svalutandone altri, non è affatto nuovo, già questo dovrebbe farci riflettere. Ci sono cose che tuttavia non si possono tacere alla vigilia di una campagna elettorale: il silenzio sconcertante dell'amministrazione che avvolge il piano d'area attorno all'aeroporto, che in questi anni non è decollato; il silenzio sui fondi tagliati dalla finanziaria promossa dal governo delle destre al Comune di Montichiari, il silenzio su una serie di insuccessi che ha fatto perdere manifestazioni d'eccellenza al Centro Fiera (Nautic Show), che ha allontanato strutture importanti (stadio del Brescia Calcio) o ritardato e annullato certe altre (Velodromo, Stadio del Montichiari Calcio - con annesse permute già avvenute), il silenzio attorno al piano cave, su cui invece sale alto il grido di protesta delle amministrazioni limitrofe, il silenzio sul futuro dell'ospedale, sul futuro del PRG stravolto e si potrebbe continuare. D'altra parte quale risposte può dare la Lega alle esigenze di solidarietà e socialità di alcuni bisogni, come la sanità, la scuola, il lavoro, l'ambiente, il futuro economico: l'unica loro soluzione a tutti questi problemi è l'erezione della Padania come unico riferimento e referente. E il valore su cui si basa la Padania, come la propone la Lega, è il valore etnico. Chi tace questo tace la verità. Noi proponiamo un modello opposto. È con la solidarietà tra i popoli e la sussidiarietà tra gli Enti Locali che si può uscire da un profondo stato di crisi economico e di smantellamento dello Stato Sociale a protezione dei cittadini. Chiudendosi su se stessi, pensando che questo sia sufficiente a tener lontano i "problemi" che affliggono prima altri territori è pura utopia. A meno che non si voglia erigere un muro di cinta come avviene in Israele oggi ed in Cina in epoche passate. Che clamorosi sbagli, la storia ha da sempre dimostrato i fallimenti di questi tentativi, piccoli o grandi che fossero. Occorre essere seri: La Padania non è mai esistita! Gli abitanti delle sponde del Po e della pianura hanno una secolare tradizione di socialità, spirito di apertura, lavoro collettivo e difesa di uno spirito pubblico e non individualista, proprio a causa della forza dei fiumi e delle sue inondazioni per il cui controllo era impossibile fare da sé. I fiumi prima, e la Chiesa poi, con la diffusione dello spirito comunitario, hanno imposto quello spirito collettivo che invece è assente nella politica leghista; Montichiari in particolare, terra di mercato, è da sempre stata aperta ai commerci ed agli scambi, crocevia naturale tra Brescia e Mantova, Verona, Cremona e Parma. Al mito della Padania, opponiamo dunque l'Europa che deve essere, per dirla con Prodi, "un sogno e un progetto": "il sogno di un mondo più libero, più giusto e più unito. Un' Europa di libertà e di giustizia, come diritto alla pace. Europa di giustizia, come libertà per tutti di godere in modo autentico e pieno dei diritti democratici. Europa di libertà, come scelta di giustizia sociale". Solo così potremo far fronte ai problemi del nostro tempo. Noi stiamo preparando un progetto per la nostra Città che rimetta Montichiari al centro del territorio comprensoriale che gli compete, consapevole e coerente con la sua storia, faremo in modo che non si chiuda in se stesso, ma si apra alla Provincia, alla Regione, allo Stato e all'Europa. In questo modo sapremo liberare quelle potenzialità economiche e sociali, che hanno fatto crescere Montichiari più di altri comuni e le coniugheremo con quell'esigenza di solidarietà, di amore per il territorio e di qualità della vita che ci impongono di trasmetterlo migliore alle generazioni future. Siamo certi che i cittadini, le donne e gli uomini liberi di Montichiari, sapranno scegliere.
Felice Garzetti
Candidato Sindaco dell'Ulivo Centrosinistra
 

 


 

Si

 

Felice Garzetti

Candidato Sindaco dell’Ulivo Centrosinistra

   

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