Nato nel 1896 e figlio di un ciabattino, si arruola in cavalleria nel 1914 e diventa rapidamente sottufficiale. Schieratosi con i rivoluzionari nell’ottobre 1917, compie una fulminante carriera nell’Armata Rossa. È il leggendario “generale che non ha mai perso una battaglia”. Nel 1939 comanda la controffensiva russa contro il Giappone, nel 1940 l’assalto alla Finlandia. Coordina la difesa di Leningrado assediata e blocca l’avanzata tedesca su Mosca, per poi ottenere la storica vittoria nella battaglia di Stalingrado. Come comandante in capo delle forze armate sovietiche guida tutte le maggiori operazioni militari e nel 1945 attraversa la Polonia per sferrare l’assalto finale a Berlino. Dopo la guerra, temendone la popolarità, Stalin lo relega nell’ombra. Ministro della Difesa nel 1955 e membro del Presidium del comitato centrale del PCUS, verrà collocato a riposo da Krusciov. Muore nel 1974. |