Josip Broz(questo il vero nome di Tito)nasce nel 1892 in un villaggio croato, da madre slovena e padre croato. Nella prima guerra mondiale è fatto prigioniero dai russi. Nel 1917 partecipa alla rivoluzione d’ottobre a Pietroburgo e nel 1921 ,tornato in patria, entra in clandestinità dopo che il Partito comunista è messo fuori legge. Nel 1928 è condannato a cinque anni di carcere, durante i quali approfondisce la sua formazione marxista, e in seguito è a Mosca dove lavora all’internazionale comunista. Nominato segretario generale dei comunisti jugoslavi,Tito rinnova l’apparato dirigente del partito e al momento dell’invasione delle truppe dell’Asse può contare su un’organizzazione efficiente e ramificata in Serbia,Slovenia e Croazia. È il principale leader delle formazioni partigiane jugoslave e alla fine del conflitto presiede il Comitato popolare di liberazione. Dopo il 1945 entra in conflitto con Stalin e instaura un regime comunista che si allontana dal modello sovietico. Guida la Jugoslavia nel difficile cammino verso l’autonomia e promuove lo sviluppo economico puntando sull’autogestione. Più tardi Tito sarà la figura di spicco del movimento dei paesi non allineati. Muore nel 1980. |