Il campo di Sobibor entrò in funzione il 16 Maggio
1942, era stato costruito con lo scopo preciso di sterminare gli ebrei
rastrellati in Polonia, Austria, Francia, Cecoslovacchia e Olanda. Era
suddiviso in tre sezioni: una era adibita a luogo di lavoro, un’altra comprendeva
le baracche, una terza la camera a gas, il crematorio e il locale dove
avveniva il taglio dei capelli. Si calcola che a Sobibor siano stati uccisi
350.000 ebrei. Il 14 Ottobre 1943 trecento deportati guidati da un ufficiale
russo evasero dal campo, molti furono ripresi, ma circa quaranta riuscirono
a salvarsi e testimoniarono in seguito sui misfatti e le atrocità
avvenute nel campo. Dopo questo episodio il campo fu sgomberato e distrutto
dalla stesse SS.
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