Settembre 1943

1° settembre
Pacifico.Reparti americani sbarcano sull’Isola Baker (a est delle Gilbert, poco a nord dell’Equatore) che sarà trasformata in una base per le future operazioni nel Pacifico centrale.
I reparti vi costruiscono una pista per aerei nel giro di una settimana.
Le basi americane nel Pacifico centrale, da cui i bombardieni possono colpire le Gilbert, sono ora 5: Funafuti, Nanomea e Nukufetau nel gruppo delle Isole Ellice, oltre a Canton e alla stessa Isola Baker.
Isole Salomone.Elementi avanzati della forza sbarcata su Vella Lavella si spingono fino alla zona di Orete Cove, a circa 25 km dalla testa di sbarco di Barakoma.
Nuova Guinea.Si intensifica l’offensiva aerea preliminare all’attacco contro Lae. L’azione degli aerei alleati si concentra contro i depositi, gli aeroporti e i trasporti nipponici.

Il governo italiano invia un telegramma al Comando Alleato in cui si annuncia implicitamente l’accettazione dell’armistizio: “La risposta est affermativa ripeto affermativa. In conseguenza nota persona arriverà mattinata giovedi 2 settembre ora et località stabilita. Punto. Prego confermare”.
2 settembre
Fronte sovietico.I sovietici premono in direzione del Dnepr avanzando su un vasto fronte che va dalla zona di Smolensk, a nord, al Mar d’Azov a sud. Raggiungono la linea ferroviaria Brjansk-Konotop, riconquistano Sumy (fra Konotop e Charkov), minacciano direttamente Stalino.
Italia.Continuano gli attacchi aerei americani sulla Calabria in preparazione dell’invasione alleata: tutti gli aeroporti dell’Italia meridionale, ad eccezione di quello di Foggia, sono neutralizzati.

Il gen. Castellano parte per Termini Imerese dove prosegue alla volta di Cassibile.
3 settembre
Sicilia.Ore 17: a Cassibile, nella grande tenda della mensa dello Stato Maggiore, presente il gen. Eisenhower, il gen. Giuseppe Castellano firma le tre copie dell”’armistizio corto”, “per delega del maresciallo Badoglio”. Per gli Alleati firma il gen. americano Bedell Smith. L’armistizio diverrà effettivo l’8 settembre.
Italia.Sotto copertura aerea e navale l’8à armata inglese del gen. Montgomery sbarca sulle coste della Calabria tra Reggio e Villa San Giovanni:ha inizio la lunga e devastante risalita delle truppe alleate lungo la penisola.
L’attacco è in realtà un diversivo tendente ad attirare verso sud,lontano dalla zona di Salerno, le truppe tedesche: ma Kesselring, comandante delle forze tedesche nell’Italia meridionale, non abbocca. La resistenza infatti è nulla: il solo reggimento tedesco posto a difesa delle coste calabre sale sulle montagne ritirandosi verso nord.
Pacifico.Isole Salomone.Gli americani estendono il loro controllo sull’Isola di Arundel e consolidano la loro testa di sbarco a Vella Lavella, nella zona di Barakoma.
4 settembre
Nuova Guinea.Si avvia a conclusione l’azione diversiva impostata dalla 5à div. australiana e dal 162° regg. fanteria americano contro Salamaua, e si apre la grande offensiva contro Lae, la maggiore base nipponica in Nuova Guinea. Dopo un breve bombardamento navale, 2 brigate australiane e alcuni reparti speciali americani sbarcano in due diversi punti distanti rispettivamente 23 e 29 km da Lae, a est di questa. I nipponici non contrastano lo sbarco se non con l’aviazione, che danneggia parecchi mezzi da sbarco ma è poi volta in fuga dall’aviazione alleata, numericamente molto superiore.
Mentre una brigata australiana si dirige dopo lo sbarco verso Lae, a ovest, alcuni reparti si spingono a est verso Hopoi, per conquistare quella posizione e proteggere il fianco orientale della forza di sbarco.
Fronte sovietico.Le truppe di Konev e Malinovskij chiudono l’ultima via di uscita che restava ai tedeschi del settore di Charkov conquistando Merefa, nodo ferroviario a sud della città.
Hitler, arrendendosi per una volta all’evidenza, autorizza l’evacuazione delle residue forze tedesche che tengono la testa di ponte nel Kuban, la "linea azzurra” posscntemente fortificata e minata.
5 settembre
Italia.Le forze dell’operazione “Avalanche” (lo sbarco a Salerno) salpano dall’Africa settentrionale verso l’Italia. Una pesante incursione aerea su Napoli causa gravissimi danni.
Pacifico.Isole Salomone.Combattimenti nell’isola di Arundel, dove gli americani si trovano a dover fronteggiare un’inattesa resistenza da parte dei nipponici.
Nuova Guinea.Il 503° regg. paracadutisti americano e un distaccamento australiano, trasportati da aerei della 5à Forza aerea USA da Port Moresby, sono lanciati a Nazdab, presso il fiume Markham a nord- ovest di Lae, dopo che i cacciabombardieri hanno provveduto a “ripulire” la zona del lancio.
Ai paracadutisti si uniscono dopo poche ore reparti australiani provenienti da Tsili Tsili. Si dà subito mano alla costruzione di un campo di atterraggio per accogliere le forze della 7à divisione australiana che vi saranno aviotrasportate. Il campo di Nazdab diventerà presto una delle principali basi aeree alleate nel settore.
Nella notte sul 6, altre due brigate australiane sbarcano sulla costa a est di Lae.
6 settembre
Fronte sovietico.Il Fronte centrale sovietico (Rokossovskij), proseguendo la spinta verso ovest, conquista d’assalto Konotop, importante centro ferroviario sulle linee Kursk-Kiev e Mosca-Odessa. I tedeschi si ritirano combattendo dal bacino del Don facendo la terra bruciata davanti ai sovietici.
Pacifico.Isole Salomone.Gli americani avanzano nelle penisole di Bomboe e di Stima, energicamente contrastati dalla guarnigione nipponica. Sull’isola di Vella Lavella, un contingente neozelandese viene impegnato nelle operazioni di rastrellamento dei nipponici.
Cina.Il gen. Stilwell propone al Generalissimo Chiang Kai-shek che le forze nazionaliste collaborino con quelle comuniste per prevenire la prevedibile offensiva nipponica in risposta alle incursioni della 14à Forza aerea USA sui porti della Cina meridionale.
7 settembre
Fronte italiano.Le truppe inglesi dell’8à armata avanzano in Calabria sulla strada Nicastro-Catanzaro e a nord in direzione di Pizzo.
Fronte sovietico.I tedeschi evacuano Stalino. Quanto si è potuto salvare del Gruppo di armate A, ritiratosi dal Caucaso grazie all’abilità manovriera di von Kleist, è affiancato allo Heeresgruppe Sud di von Manstein.
Pacifico centrale.Il campo d’aviazione di Nanomea (Isole Ellice), appena completato dagli americani, è bombardato da aerei nipponici.
8 settembre
Fronte italiano.Alle 18,30, mentre l’operazione "Avalanche” è in pieno svolgimento con i convogli alleati in vista di Salerno (da una settimana la costa campana è sottoposta ad intensi attacchi in preparazione della invasione), da Algeri il gen. Eisenhower comunica la notizia dell’armistizio intervenuto tra gli Alleati e gli italiani. Ecco il testo del breve annuncio:"Qui è il gen. Eisenhower. Il governo italiano si è arreso incondizionatamente a queste forze armate. Le ostilità tra le forze armate delle Nazioni Unite e quelle dell’Italia cessano all’istante. Tutti gli italiani che ci aiuteranno a cacciare il tedesco aggressore dal suolo italiano avranno l’assistenza e l’appoggio delle nazioni alleate”.
Un analogo annuncio viene fatto alla radio italiana alle 19,45 dal capo del governo maresciallo Pietro Badoglio. Il messaggio al popolo italiano cosi' si conclude: “...Esse [le forze armate italiane] però reagiranno ad eventuali attacchi di qualsiasi altra provenienza”.
Continua dal Sud della penisola italiana l’afflusso delle forze tedesche nel settore di Salerno.
Fronte sovietico.In un ordine del giorno rivolto a Tolbuchin e Malinovskij, comandanti del Fronte meridionale e del Fronte sud-occidentale sovietici, Stalin esalta la liberazione di tutto il bacino minerario e industriale del Don (Donbass), avvenuta in soli 6 giorni di veementi combattimenti. Nella giornata, i sovietici occupano Stalino, sgombrata dai tedeschi.
Pacifico centrale.Nell’Isola Baker, è pronta una pista in grado di essere utilizzata dalla caccia.
Isole Salomone.Il 172° regg. fanteria americano viene rinforzato con un battaglione del 169° per accelerare l’eliminazione dei giapponesi dall’isola di Arundel.
Nuova Guinea.I reparti della 9à divisione australiana che avanzano verso Lae si trovano di fronte all’ostacolo del fiume Busu in piena e presidiato dai nipponici. Il comando nipponico ordina alle forze rimaste a Salamaua di ripiegare su Lae.
Frattanto la 5à divisione australiana, che avanza verso Salamaua, raggiunge il fiume Francisco nei pressi dell’aeroporto nipponico di Salamaua.
9 settembre
Fronte italiano.Alle 3,30 il gen. Mark Clark dà il via all’operazione “Avalanche”, che prevede lo sbarco delle truppe alleate sulla costa italiana presso Salerno.
La 1à divisione aerotrasportata si impadronisce di Taranto senza incontrare resistenza.
La famiglia reale e alcuni rappresentanti del governo italiano, con i capi di Stato Maggiore delle tre armi, lasciano Roma per Pescara (da dove si imbarcheranno per Brindisi).
A Roma i partiti antifascisti costituiscono il Comitato di Liberazione Nazionale. Nel Cuneese entrano in azione le prime formazioni partigiane di “Giustizia e Libertà”.
Corsica.Le divisioni Cremona e Friuli respingono i tedeschi a Bastia.
Fronte sovietico.Avanzando a ovest di Konotop, i russi riconquistano Bachmac sulla linea ferroviaria per Kiev. Più a nord, raggiungono il fiume Desna a sud di Brjansk.
Pacifico.Isole Salomone.L’amm. Halsey propone l’occupazione delle Isole Treasury e di parte di Choiseul, che potrebbero servire come basi per neutralizzare le basi nipponiche delle Isole Shortland e della parte meridionale di Bougainville. MacArthur respinge la proposta: ancora una volta si manifesta il non sanato “dualismo strategico” fra l’esercito e la marina USA.
Sull’Isola di Arundel, gli americani sospendono le operazioni della fanteria, martellando con le artiglierie le posizioni nemiche.
Nuova Guinea.La 9à divisione australiana riesce a forzare il passaggio del fiume Busu e a costituire una testa di ponte sulla sponda opposta.

I tedeschi assumono il controllo diretto della Croazia, della Grecia, delle coste e isole iugoslave.

L’Iran dichiara la guerra alle potenze del Tripartito. Aveva rotto le relazioni diplomatiche con la Germania e l’Italia il 16 settembre 1941.
10 settembre
Italia.I tedeschi occupano Roma dopo brevi scontri con le truppe italiane. Re Vittorio Emanuele III con la famiglia e il seguito giunge a Brindisi sulla corvetta Baionetta.
In Calabria il XIII corpo dell’armata di Montgomery giunge sulla linea Catanzaro-Nicastro, mentre le truppe tedesche accelerano la ritirata in direzione di Salerno al fine di rinforzare le difese nel settore dello sbarco alleato.
Malta.La flotta italiana si arrende formalmente all’ammiraglio Andrew B. Cunningham.
Fronte sovietico.Con uno sbarco a ovest della città, reparti delle armate di Tolbuchin e Malinovskij prendono da tergo e riconquistano Mariupoi, a ovest di Taganrog, sul Mar d’Azov.
Dalla testa di ponte di Novorossijsk, la 17à armata tedesca incomincia a ritirarsi in Crimea attraverso lo Stretto di Kerc.
In questo settore opera il Fronte del Caucaso settentrionale, del gen. Petrov, con l’assistenza delle forze navali del Mar Nero, agli ordini del viceamm. Vladimirskij.
Pacifico.Isole Salomone.Le truppe americane destinate alla conquista dell’Isola di Arundel, rivelatasi un osso molto più duro del previsto, vengono rafforzate con altri due battaglioni di fanteria.
Nuova Guinea.La 7à divisione australiana, organizzatasi, dà il cambio al 503° regg. paracadutisti USA a Nazdab e incomincia la marcia in direzione est verso Lae. La grande base nipponica è cosi minacciata sia da ovest che da est.
11 settembre
Fronte italiano.La 1à divisione aerotrasportata inglese conquista Brindisi senza incontrare resistenza.
Sardegna.La guarnigione tedesca dell’isola si imbarca per la Corsica.
Pacifico.Isole Salomone.Nell’Isola di Arundel, il 27° fanteria della 25à divisione USA sbarca sulla punta occidentale della penisola di Bomboe e avanza verso la base della stessa penisola, dove è schierato il 172° fanteria. Per la prima volta nel Pacifico, gli americani impiegano contro le posizioni nipponiche i nuovi mortai da 105 mm.
Nuova Guinea.La 5à divisione australiana varca il fiume Francisco presso l’aeroporto di Salamaua. La guarnigione nipponica è in ritirata verso Lae.
Isole Aleutine.Il gen. Davenport Johnson assume il comando dell’11à Forza aerea americana che dalle basi delle Aleutine ha iniziato un’offensiva contro le Isole Curili, subendo gravi perdite per la reazione della caccia e della contraerea nipponiche.
12 settembre
Italia.Mussolini, prigioniero sul Gran Sasso, viene liberato da un Commando tedesco agli ordini del capitano Otto Skorzeny.
Nuova Guinea.La 9à e la 7à divisione australiane avanzano su Lae da est e da ovest. La 5à occupa Salamaua, l’aeroporto e l’istmo di Salamaua, mentre i nipponici proseguono la ritirata verso Lae.
13 settembre
Corsica.A Bastia la resistenza delle divisioni Cremona e Friuli è sopraffatta dalle forze tedesche.
Cefalonia.La divisione italiana Acqui, al comando del gen. Antonio Gandin, rifiuta di consegnare le armi e decide di difendersi dall’attacco delle truppe tedesche. Oltre 6500 uomini cadono combattendo o sono trucidati dai tedeschi dopo la resa.
Altri 3000 muoiono in mare, per l’affondamento di tre navi che li portavano prigionieri.

Mussolini raggiunge Monaco dove può abbracciare la moglie.
Fronte italiano.Il gen. tedesco Heinrich von Vietinghoff, comandante della 10à armata tedesca, sferra un contrattacco contro la testa di ponte alleata e minaccia di spezzare in due le forze alleate. Il comando della 5à armata USA prepara il piano per un’eventuale evacuazione.
Nella notte inizia l’afflusso di nuove truppe a rinforzare la testa di sbarco, che si stabilizza.
Pacifico.Isole Salomone.Dall’isola di Arundel, un battaglione americano si sposta sulla vicina isoletta di Sagekarasa, mentre altri reparti occupano altre piccole isole a ovest di Sagekarasa, a nord-est della penisola di Bomboe.
Mare Egeo.Truppe britanniche occupano l’Isola di Kos, dove viene subito installata una base della RAF.
14 settembre
Germania.Mussolini raggiunge Rastenburg, la Wolfsschanz, la “Tana del lupo” di Hitler. Testimonia il figlio del duce Vittorio Mussolini: “Entrambi, profondamente commossi, si strinsero a lungo la mano”.
Fronte italiano.Unità della 1à divisione aerotrasportata inglese conquistano Bari.
La 5à divisione inglese (XIII corpo britannico), proseguendo la marcia verso nord sulla costa tirrenica, giunge a sud di Sapri.
Pacifico.Isole Salomone.A Vella Lavella, dopo intensa preparazione di fuoco dell’artiglieria, gli americani avanzano nella Baia di Kokolope e occupano Horaniu, già evacuata dal nemico.
Nell’isoletta di Sagekarasa, presso Arundel, i nipponici contrattaccano energicamente il battaglione amencano sbarcato il giorno prima. Gli americani inviano rinforzi a Sagekarasa, mentre i nipponici completano l’invio di un reggimento da Kolombagara ad Arundel.
Mare Egeo.Forze inglesi occupano Leros.
15 settembre
Fronte sovietico.I sovietici, nel settore centrale, si lanciano all’offensiva in direzione di Smolensk. In direzione di Kiev, il Fronte centrale sovietico conquista Nezin.
Fronte italiano.La 5à divisione inglese raggiunge Sapri nel tentativo di congiungersi al VI corpo statunitense, sbarcato a sud di Salerno.
Il gen. Alexander ordina alla 5à armata statunitense di proseguire la avanzata oltre il Volturno.
Nuova Guinea.Prosegue l’avanzata degli australiani su Lae. Il gen. MacArthur ordina un’operazione, specialmente appoggiata dall’aviazione, per la conquista di Kaiapit e Dumpu.
16 settembre
Fronte sovietico.Le truppe del gen. Petrov conquistano le rovine di Novorossijsk. Gran parte della 17à armata tedesca ha potuto ormai passare in Crimea per lo Stretto di Kerc.
Finisce cosi' l’avventura tedesca nel Caucaso.
Fronte italiano.Pattuglie della 5à armata americana e dell’8à britannica si ricongiungono nei pressi di Vallo della Lucania. Il gen. tedesco Kesselring, comandante del Gruppo di armate Sud, inizia una cauta ritirata verso nord.
Egeo.Forze inglesi occupano Samo.
Pacifico.Isole Salomone.Altri rinforzi, tra cui un battaglione di fanteria e alcuni carri leggeri dei Marines, sono sbarcati nell’isola di Arundel, onde avere finalmente ragione della resistenza nipponica.
Nuova Guinea.Attaccati dal cielo e dal mare e privi di rifornimenti a causa del blocco degli Alleati, i giapponesi di Lae (7500 uomini più i resti della guarnigione di Salamaua, decimati dai combattimenti) abbandonano furtivamente la posizione e si ritirano verso nord-ovest. Dopo un mese di marcia, giungeranno a Sio, sulla costa nord dell’isola, di fronte alla Nuova Britannia. Gli australiani della 7à e della 9à divisione convergono sulla base abbandonata e la occupano.
17 settembre
Francia.Nasce l’Assemblea consultiva francese di Algeri, primo organo “parlamentare” della Francia libera.
Fronte sovietico.I sovietici entrano a Brjansk, evacuata dai tedeschi.
Ormai I’OKW è rassegnato alla perdita di vasti territori e reputa essenziale che la Wehrmacht riesca a tenere la linea del Dnepr.
Fronte italiano.Il XIII corpo inglese avanza verso la linea Potenza-Auletta.
Continuano gli attacchi di unità del VI corpo USA contro Altavilla.
Pacifico.Isole Salomone.Si seguita a combattere nell’Isola di Arundel e nella vicina Sagekarasa; intensa l’attività di artiglieria. A Port Moresby, a una conferenza dei comandi alleati, il gen. MacArthur sostiene la necessità di impadronirsi al più presto di una testa di sbarco nell’Isola di Bougainville per stabilirvi una grande base grazie alla quale sarebbe possibile acquistare il controllo dell’intera area del Pacifico sud-occidentale e prendere lo slancio verso il Pacifico centrale.
Nuova Guinea.La 9à divisione australiana, secondo le decisioni del Quartier Generale dell’Area del Pacifico sud-occidentale, sarà impiegata per uno sbarco in forze a Finschhafen da effettuarsi il 22. Finschhafen, all’estremità della penisola che chiude la parte nord del Golfo di Huon, servirà come base avanzata per l’aviazione e per le unità leggere della marina.
18 settembre
Fronte sovietico.Il centro ferroviario di Pavlograd, a est di Dnepropetrovsk, è riconquistato dai sovietici.
Fronte italiano.Gli americani entrano ad Altavilla mentre la 45à divisione statunitense (VI corpo) entra a Persano senza incontrare resistenza.
Pacifico.Isole Salomone.Il comando delle operazioni nell’isola di Vella Lavella è assunto dal generale neozelandese H.E. Barrowclough, in sostituzione dell’americano McClure.
La XIV brigata neozelandese manovra allo scopo di aggirare il nemico in ritirata, ma i giapponesi riusciranno alla fine a sganciarsi e ad abbandonare l’isola. Ad Arundel, gli americani schierano nuove forze alla base della penisola di Stima.
Pacifico centrale.Aerei decollati da portaerei USA bombardano Tarawa, Makin e Abemama, nel gruppo delle Isole Gilbert.
19 settembre
Fronte sovietico.Il Fronte di Kalinin (Eremenko) e il Fronte occidentale (Sokolovskij), proseguendo gli attacchi contro lo Heeresgruppe Centro (von Kluge), liberano larcevo e Duehovscina, minacciando ormai Smolensk, a ovest di Mosca. Nel settore meridionale, i tedeschi ripiegano sul Dnepr cedendo ai sovietici Priluki, Pirjatin, Lubny, Chorol, Krasnograd.
Fronte italiano.Le truppe del XIII corpo britannico raggiungono la linea Auletta-Potenza.
I tedeschi incendiano Boves, in provincia di Cuneo, e trucidano per rappresaglia 32 civili. Con quest’episodio ha inizio la lotta partigiana anche in Italia.
Nuova Guinea.Dopo strenui combattimenti, reparti australiani conquistano Kaiapit e respingono reiterati contrattacchi nipponici.
20 settembre
Fronte sovietico.Le truppe sovietiche del Fronte di Kalinin conquistano Veliz, a nord-ovest di Smolensk.
Fronte italiano.Il VI corpo statunitense (5à armata) viene affidato al comando del gen. John P. Lucas.
Pacifico.Isole Salomone.I reparti impegnati nell’isolotto di Sagekarasa, presso Arundel, scoprono che i nipponici hanno abbandonato nottetempo le posizioni, lasciando libero il campo.
21 settembre
Fronte sovietico.Le forze di Rokossovskij liberano Cernigov, tra Gomel e Kiev, già distrutta dalla Luftwaffe nel 1941.
Fronte italiano.Il gen. Alexander traccia il piano per le operazioni future. Le fasi previste sono 4:
1)Consolidamento delle posizioni sulla linea Salerno-Bari
2)Conquista di Napoli e Foggia
3)Conquista di Roma
4)Eventuale attacco contro Firenze e Arezzo.
I tedeschi completano l’evacuazione della Sardegna passando in Corsica.
Nuova Guinea.Una brigata australiana salpa da Lae per l’occupazione di Finschhafen; un’altra procede da Lae verso la Baia di Langemak, e altre due sono aerotrasportate da Nazdab a Kaiapit per inseguire la guarnigione nipponica di Lae che sta ritirandosi lungo la valle del fiume Markham.
22 settembre
Fronte sovietico.I tedeschi annunciano l’evacuazione di Poltava, a ovest di Charkov, ormai non più difendibile contro l’avanzata del Fronte della steppa (Konev). Prima di evacuare la città, hanno provveduto a una completa opera’ di demolizione.
Cefalonia.Le truppe italiane della divisione Acqui depongono le armi: i tedeschi per vendetta massacrano 5000 tra soldati e ufficiali italiani che, sommati ai 1200 (più 446 ufficiali) morti in combattimento e ai 3000 deceduti in seguito all’affondamento dei piroscafi che li trasportano nei Lager della Germania, porta a 9646 il numero delle vittime della resistenza ai tedeschi. Una vera e propria ecatombe: la divisione Acqui si è dissolta letteralmente.
Fronte italiano.Il X corpo britannico (5à armata USA) riceve l’ordine di marciare su Napoli mentre il VI corpo statunitense si dirige verso la linea Avellino-Teora preparandosi a proseguire in direzione di Benevento.
Nel settore dell’8à armata giunge dall’Africa l’8à divisione indiana.
Pacifico.L’amm. Halsey chiede al contramm. Wilkinson (che comanderà le forze di sbarco) di preparare piani dettagliati per l’invasione delle Salomone settentrionali. In seguito sarà deciso di occupare le Isole Treasury e la Baia dell’Imperatrice Augusta nell’Isola di Bougainville.
Pacifico sud-occidentale.Il comando di questo settore, che dipende da MacArthur, emana le direttive per l’operazione “Dexterity”, ossia lo sbarco a Capo Gloucester, all’estremità occidentale della Nuova Britannia. All’altro capo dell’isola si trova l’importantissima base nipponica di Rabaul. All’operazione parteciperanno anche paracadutisti e truppe aviotrasportate. La data d’inizio è fissata al 20 novembre. Sarà in seguito spostata al 26 dicembre.
Nuova Guinea.Una forza anfibia di cacciatorpediniere e battelli da sbarco, comandata dal contramm. americano Barbey, sbarca nelle prime ore del mattino, dopo una breve preparazione di artiglieria navale, la XX brigata della 9à divisione australiana alla foce del fiume Song, 10 km a nord di Finschhafen. I nipponici hanno tentato con i loro aerei di attaccare il convoglio in navigazione, ma sono stati respinti dagli aerei alleati che ora proteggono anche lo sbarco e la marcia verso Finschhafen.
23 settembre
Italia.Ridotto a un fantoccio nelle mani di Hitler, Mussolini proclama la “Repubblica Sociale Italiana” formando un nuovo governo fascista la cui autorità si estende sul territorio della penisola occupato dai tedeschi.
L’italia deve tuttavia cedere in amministrazione diretta alla Germania la città di Trieste, l’Istria e il Trentino-Alto Adige.
La 5à armata USA inizia un’avanzata generale verso nord: il X corpo inglese attacca verso il Passo Nocera- Pagani e sulla strada Salerno-San Severino, ma la ferma reazione tedesca rallenta notevolmente l’avanzata alleata.
Le truppe dell’8à armata del gen. Montgomery occupano Altamura, scacciandone i tedeschi.
Fronte sovietico.Le truppe di Konev entrano a Poltava, evacuata dai tedeschi, e proseguono l’avanzata verso ovest, premendo in direzione di Kremencug.
Nuova Guinea.La XX brigata australiana, sbarcata il giorno prima presso Finschhafen, avanza verso questa località conquistando un aeroporto e raggiungendo il fiume Bumi, dove i nipponici hanno costituito una robusta linea difensiva.
24 settembre
Fronte sovietico.Aspri combattimenti sono in corso in prossimità di Smolensk e di Roslavl, di cui l’OKW annuncia l’evacuazione.
i sovietici non fanno ancora menzione dell’occupazione di Roslavl.
Pacifico.lsole Salomone.I primi aerei alleati atterrano all’aeroporto di Vella Lavella.
Nuova Guinea.Aerei nipponici attaccano con discreti risultati navi alleate che trasportano rifornimenti alla testa di ponte di Finschhafen. La XX brigata australiana sfonda le linee nipponiche sul fiume Bumi a nord di Finschhafen.
25 settembre
Fronte sovietico.Le truppe del Fronte occidentale sovietico (Sokolovskij) occupano Smolensk e Roslavl. La 4à armata tedesca, arretrata a ovest di Smolensk, regge la forte spinta sovietica in direzione del fiume Orsa.
Nel settore meridionale, i sovietici hanno raggiunto il Dnepr.
26 settembre
Fronte italiano.Il X corpo britannico continua gli attacchi per penetrare nella pianura di Napoli.
Pattuglie del XIII corpo britannico (8à armata del gen. Montgomery) conquistano Canosa.
Nuova Guinea.I nipponici lanciano violenti contrattacchi contro gli australiani nel settore di Finschhafen.
27 settembre
Fronte sovietico.Nel Kuban, i sovietici occupano la sponda settentrionale dell’omonimo fiume e conquistano Temruk (sul Mar d’Azov) nella penisola di Taman, riducendo ai minimi termini la testa di ponte della 17à armata tedesca.
Italia.La popolazione di Napoli insorge contro i tedeschi che hanno fatto della città una loro “riserva di caccia” saccheggiando negozi, requisendo i mezzi pubblici di trasporto, rastrellando migliaia di cittadini da inviare al lavoro coatto. La scintilla scocca nel pomeriggio quando l’ennesimo saccheggio da parte delle truppe tedesche, in un grande magazzino della centralissima via Roma, provoca la reazione di alcuni uomini che, asserragliatisi nel negozio, sparano sui tedeschi. Questi, ritirandosi, rispondono al fuoco e sparando all’impazzata uccidono un giovane che passa nei paraggi. In breve gli scontri si propagano in tutta la città.
A Brindisi si incontrano i generali alleati Bedell Smith, Macmillan e Murphy con i delegati italiani Badoglio, Ambrosio, Acquarone per mettere a punto l’incontro che il capo del governo italiano Badoglio avrà con Eisenhower a Malta per la firma dell’ “armistizio lungo”.
Le truppe dell’8à armata inglese di Montgomery entrano a Foggia e occupano il suo aeroporto, fondamentale obiettivo delle forze alleate.
Germania.L’8à Forza aerea statunitense bombarda Emden.
28 settembre
Italia.A Napoli, al Vomero si costituisce il Fronte Unico Rivoluzionario, un organismo ufficiale che prende in mano le fila dell’insurrezione: la sede è il liceo Sannazzaro, il comando affidato ad Antonio Tarsia, un operaio di 70 anni.
Nel frattempo il colonnello Scholl, comandante la piazza di Napoli, ha messo in azione contro gli insorti i Panzer “Tigre” nella speranza di poter domare la rivolta. A prezzo di gravi perdite, 8 Panzer sono immobilizzati dagli insorti e incendiati, e impediscono il transito a quelli che li seguono. Si alzano barricate, la lotta è furibonda.
Fronte italiano.Nel settore in cui opera la 5à armata USA, il X corpo britannico e il VI americano sono in grado di riprendere gli attacchi rispettivamente in direzione di Napoli e Avellino. La XXIII brigata corazzata avanza in direzione di Castellammare di Stabia mentre i Rangers conquistano Sala Consilina.
Pacifico.Isole Salomone.Nella notte sul 29, i nipponici iniziano l’evacuazione dell’Isola di Kolombagara, le cui basi sono ormai diventate inutili a causa della strategia del “salto della rana” adottata dagli americani.
29 settembre
Fronte sovietico.Le truppe di Konev (Fronte della steppa) forzano il Dnepr a Kremencug e conquistano questa città. Anche la vitale “linea del Dnepr” sta dunque per cedere, Rokossovskij e Vatutin avanzano verso Kiev.
Italia.A Napoli continuano furiosi combattimenti tra gli insorti napoletani e le truppe tedesche: gli scontri più violenti avvengono nella zona di piazza Carità, negli alberghi “Universo” e “Bologna” e al campo sportivo del Vomero dove sono concentrati i nuclei germanici. Viene attaccato ripetutamente anche l”’Hotel Parco”, quartier generale del colonnello Scholl, comandante la piazza.
I tedeschi rispondono con i “Tigre” che sono riusciti a penetrare nel centro della città. Nel corso della notte, il colonnello Scholl incontra il “capitano” degli insorti Stimolo per trattare una tregua che viene fissata per le 7 del 30 settembre.
Fronte italiano.Il gen. Eisenhower e il maresciallo Badoglio firmano l”’armistizio lungo”.
Il gen. Alexander dirama le istruzioni per le future operazioni. Sono previste due fasi: la prima riguarda la conquista di Napoli e l’avanzamento del fronte sulla linea Sessa Aurunca- Venafro- Isernia- Castropignano-fiume Biferno-Termoli; la seconda prevede l’avanzata sulla linea Civitavecchia-Terni-Visso-San Benedetto del Tronto.
Nell’area di azione del VI corpo americano, reparti della 3à divisione convergono su Avellino e iniziano nella notte l’assalto contro la città.
Cina.Il gen. Stilwell divulga il “programma per la Cina”, in cui raccomanda la ricostituzione, con l’aiuto americano, di 60 divisioni dell’esercito nazionalista.
30 settembre
Fronte sovietico.Il governo sovietico dichiara ufficialmente che l’Armata Rossa avanza in Ucraina su Kiev e in Bielorussia su Vitebsk, Gomel e Mogilev. Il settembre ha visto la liberazione di vastissimi territori; il mese successivo vedrà il forzamento del Dnepr, e anche una ben più decisa resistenza tedesca.
Fronte italiano.Nonostante la tregua sottoscritta nella notte tra il colonnello Scholl e il “capitano” Stimolo, continuano i duri combattimenti a Napoli. Verso le 11 giunge la notizia che gli Alleati sono alle prime case nella zona meridionale della città.
Il V corpo d’armata inglese (5à armata USA) ha circondato il Vesuvio.
Avellino viene conquistata dalle truppe del VI corpo americano (5à armata USA).

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