Settembre 1943
1° settembre
Pacifico.Reparti americani sbarcano
sull’Isola Baker (a est delle Gilbert,
poco a nord dell’Equatore) che sarà
trasformata in una base per le future operazioni nel Pacifico centrale.
I reparti vi costruiscono una pista
per aerei nel giro di una settimana.
Le basi americane nel Pacifico centrale, da cui i bombardieni possono
colpire le Gilbert, sono ora 5: Funafuti,
Nanomea e Nukufetau nel gruppo delle Isole Ellice, oltre a Canton
e alla stessa Isola Baker.
Isole Salomone.Elementi avanzati
della forza sbarcata su Vella Lavella
si spingono fino alla zona di Orete
Cove, a circa 25 km dalla testa di
sbarco di Barakoma.
Nuova Guinea.Si intensifica l’offensiva aerea preliminare all’attacco
contro Lae. L’azione degli aerei alleati si concentra contro i depositi,
gli aeroporti e i trasporti nipponici.
Il governo italiano invia un telegramma al Comando Alleato in cui si
annuncia implicitamente l’accettazione dell’armistizio:
“La risposta est affermativa ripeto affermativa. In conseguenza
nota persona arriverà mattinata giovedi 2 settembre ora et località stabilita.
Punto. Prego confermare”.
2 settembre
Fronte sovietico.I sovietici premono
in direzione del Dnepr avanzando su
un vasto fronte che va dalla zona
di Smolensk, a nord, al Mar d’Azov
a sud. Raggiungono la linea ferroviaria
Brjansk-Konotop, riconquistano Sumy (fra Konotop e Charkov),
minacciano direttamente Stalino.
Italia.Continuano gli attacchi aerei
americani sulla Calabria in preparazione dell’invasione alleata: tutti gli
aeroporti dell’Italia meridionale, ad
eccezione di quello di Foggia, sono
neutralizzati.
Il gen. Castellano parte per Termini Imerese dove prosegue alla
volta di Cassibile.
3 settembre
Sicilia.Ore 17: a Cassibile, nella
grande tenda della mensa dello Stato
Maggiore, presente il gen. Eisenhower,
il gen. Giuseppe Castellano firma le tre copie
dell”’armistizio corto”, “per delega del maresciallo
Badoglio”. Per gli Alleati firma il gen.
americano Bedell Smith. L’armistizio
diverrà effettivo l’8 settembre.
Italia.Sotto copertura aerea e navale
l’8à armata inglese del gen. Montgomery sbarca sulle
coste della Calabria tra Reggio e Villa San Giovanni:ha inizio la lunga e devastante
risalita delle truppe alleate lungo la
penisola.
L’attacco è in realtà un diversivo
tendente ad attirare verso sud,lontano dalla zona di Salerno, le truppe
tedesche: ma Kesselring, comandante delle
forze tedesche nell’Italia meridionale, non abbocca.
La resistenza infatti è nulla: il solo reggimento
tedesco posto a difesa delle coste
calabre sale sulle montagne ritirandosi verso nord.
Pacifico.Isole Salomone.Gli americani estendono il loro controllo
sull’Isola di Arundel e consolidano
la loro testa di sbarco a Vella Lavella, nella zona di Barakoma.
4 settembre
Nuova Guinea.Si avvia a conclusione l’azione diversiva impostata dalla
5à div. australiana e dal 162° regg.
fanteria americano contro Salamaua,
e si apre la grande offensiva contro
Lae, la maggiore base nipponica in
Nuova Guinea. Dopo un breve bombardamento
navale, 2 brigate australiane e alcuni reparti
speciali americani sbarcano in due diversi punti
distanti rispettivamente 23 e 29 km
da Lae, a est di questa. I nipponici
non contrastano lo sbarco se non
con l’aviazione, che danneggia parecchi mezzi da sbarco ma è poi
volta in fuga dall’aviazione alleata, numericamente molto superiore.
Mentre una brigata australiana si dirige dopo lo sbarco verso Lae, a
ovest, alcuni reparti si spingono a
est verso Hopoi, per conquistare
quella posizione e proteggere il fianco orientale della forza di sbarco.
Fronte sovietico.Le truppe di Konev
e Malinovskij chiudono l’ultima via
di uscita che restava ai tedeschi del
settore di Charkov conquistando Merefa, nodo ferroviario a sud della
città.
Hitler, arrendendosi per una volta
all’evidenza, autorizza l’evacuazione
delle residue forze tedesche che tengono la testa di ponte nel Kuban, la
"linea azzurra” posscntemente fortificata e minata.
5 settembre
Italia.Le forze dell’operazione “Avalanche”
(lo sbarco a Salerno) salpano dall’Africa settentrionale verso
l’Italia. Una pesante incursione aerea su Napoli causa gravissimi danni.
Pacifico.Isole Salomone.Combattimenti
nell’isola di Arundel, dove gli
americani si trovano a dover fronteggiare
un’inattesa resistenza da parte dei nipponici.
Nuova Guinea.Il 503° regg. paracadutisti americano
e un distaccamento australiano, trasportati da aerei
della 5à Forza aerea USA da Port
Moresby, sono lanciati a Nazdab,
presso il fiume Markham a nord-
ovest di Lae, dopo che i cacciabombardieri hanno
provveduto a “ripulire” la zona del lancio.
Ai paracadutisti si uniscono dopo poche ore
reparti australiani provenienti da Tsili Tsili.
Si dà subito mano alla costruzione di un campo
di atterraggio per accogliere le forze della 7à
divisione australiana che vi saranno
aviotrasportate. Il campo di Nazdab
diventerà presto una delle principali
basi aeree alleate nel settore.
Nella notte sul 6, altre due brigate
australiane sbarcano sulla costa a
est di Lae.
6 settembre
Fronte sovietico.Il Fronte centrale
sovietico (Rokossovskij), proseguendo la spinta verso ovest, conquista
d’assalto Konotop, importante centro ferroviario sulle linee Kursk-Kiev
e Mosca-Odessa. I tedeschi si ritirano
combattendo dal bacino del Don facendo la terra bruciata davanti ai
sovietici.
Pacifico.Isole Salomone.Gli americani avanzano
nelle penisole di Bomboe e di Stima,
energicamente contrastati dalla guarnigione nipponica.
Sull’isola di Vella Lavella, un contingente neozelandese
viene impegnato nelle operazioni di rastrellamento dei nipponici.
Cina.Il gen. Stilwell propone al Generalissimo Chiang Kai-shek che le
forze nazionaliste collaborino con
quelle comuniste per prevenire la
prevedibile offensiva nipponica in risposta alle incursioni della 14à
Forza aerea USA sui porti della Cina
meridionale.
7 settembre
Fronte italiano.Le truppe inglesi dell’8à armata
avanzano in Calabria sulla strada Nicastro-Catanzaro e a
nord in direzione di Pizzo.
Fronte sovietico.I tedeschi evacuano
Stalino. Quanto si è potuto salvare
del Gruppo di armate A, ritiratosi
dal Caucaso grazie all’abilità manovriera di von Kleist,
è affiancato allo Heeresgruppe Sud di von Manstein.
Pacifico centrale.Il campo d’aviazione di Nanomea
(Isole Ellice), appena completato dagli americani, è
bombardato da aerei nipponici.
8 settembre
Fronte italiano.Alle 18,30, mentre
l’operazione "Avalanche” è in pieno
svolgimento con i convogli alleati
in vista di Salerno (da una settimana
la costa campana è sottoposta ad intensi attacchi in preparazione della
invasione), da Algeri il gen. Eisenhower
comunica la notizia dell’armistizio intervenuto tra gli Alleati
e gli italiani. Ecco il testo del breve
annuncio:"Qui è il gen. Eisenhower. Il governo italiano si è arreso
incondizionatamente a queste forze
armate. Le ostilità tra le forze armate delle Nazioni Unite e quelle
dell’Italia cessano all’istante. Tutti
gli italiani che ci aiuteranno a cacciare il tedesco aggressore dal suolo
italiano avranno l’assistenza e l’appoggio delle nazioni alleate”.
Un analogo annuncio viene fatto
alla radio italiana alle 19,45 dal capo del governo maresciallo Pietro
Badoglio. Il messaggio al popolo
italiano cosi' si conclude: “...Esse
[le forze armate italiane] però reagiranno ad
eventuali attacchi di qualsiasi altra provenienza”.
Continua dal Sud della penisola italiana l’afflusso delle forze tedesche
nel settore di Salerno.
Fronte sovietico.In un ordine del
giorno rivolto a Tolbuchin e Malinovskij,
comandanti del Fronte meridionale e del
Fronte sud-occidentale sovietici,
Stalin esalta la liberazione di tutto il bacino minerario e
industriale del Don (Donbass), avvenuta in soli 6 giorni di veementi
combattimenti. Nella giornata, i sovietici occupano Stalino, sgombrata
dai tedeschi.
Pacifico centrale.Nell’Isola Baker,
è pronta una pista in grado di essere utilizzata dalla caccia.
Isole Salomone.Il 172° regg. fanteria americano viene rinforzato con
un battaglione del 169° per accelerare l’eliminazione dei giapponesi
dall’isola di Arundel.
Nuova Guinea.I reparti della 9à divisione australiana
che avanzano verso Lae si trovano di fronte all’ostacolo del
fiume Busu in piena e presidiato dai nipponici. Il comando
nipponico ordina alle forze rimaste
a Salamaua di ripiegare su Lae.
Frattanto la 5à divisione australiana,
che avanza verso Salamaua, raggiunge il fiume
Francisco nei pressi dell’aeroporto nipponico di Salamaua.
9 settembre
Fronte italiano.Alle 3,30 il gen.
Mark Clark dà il via all’operazione
“Avalanche”, che prevede lo sbarco
delle truppe alleate sulla costa italiana presso Salerno.
La 1à divisione aerotrasportata si impadronisce
di Taranto senza incontrare resistenza.
La famiglia reale e alcuni rappresentanti del governo italiano, con i
capi di Stato Maggiore delle tre armi, lasciano Roma per Pescara (da
dove si imbarcheranno per Brindisi).
A Roma i partiti antifascisti costituiscono il Comitato di Liberazione
Nazionale. Nel Cuneese entrano in
azione le prime formazioni partigiane di “Giustizia e Libertà”.
Corsica.Le divisioni Cremona e
Friuli respingono i tedeschi a Bastia.
Fronte sovietico.Avanzando a ovest
di Konotop, i russi riconquistano
Bachmac sulla linea ferroviaria per
Kiev. Più a nord, raggiungono il
fiume Desna a sud di Brjansk.
Pacifico.Isole Salomone.L’amm.
Halsey propone l’occupazione delle
Isole Treasury e di parte di Choiseul,
che potrebbero servire come basi per
neutralizzare le basi nipponiche delle Isole Shortland
e della parte meridionale di Bougainville. MacArthur
respinge la proposta: ancora una
volta si manifesta il non sanato
“dualismo strategico” fra l’esercito
e la marina USA.
Sull’Isola di Arundel, gli americani
sospendono le operazioni della fanteria, martellando con le artiglierie
le posizioni nemiche.
Nuova Guinea.La 9à divisione australiana riesce a forzare il passaggio
del fiume Busu e a costituire una testa di ponte sulla sponda opposta.
I tedeschi assumono il controllo
diretto della Croazia, della Grecia,
delle coste e isole iugoslave.
L’Iran dichiara la guerra alle potenze del Tripartito. Aveva rotto le
relazioni diplomatiche con la Germania e l’Italia il 16 settembre 1941.
10 settembre
Italia.I tedeschi occupano Roma
dopo brevi scontri con le truppe
italiane. Re Vittorio Emanuele III
con la famiglia e il seguito giunge a
Brindisi sulla corvetta Baionetta.
In Calabria il XIII corpo dell’armata di Montgomery giunge sulla linea
Catanzaro-Nicastro, mentre le truppe tedesche accelerano la ritirata in
direzione di Salerno al fine di rinforzare le difese nel settore dello
sbarco alleato.
Malta.La flotta italiana si arrende
formalmente all’ammiraglio Andrew
B. Cunningham.
Fronte sovietico.Con uno sbarco a
ovest della città, reparti delle armate
di Tolbuchin e Malinovskij prendono da tergo
e riconquistano Mariupoi, a ovest di Taganrog, sul Mar
d’Azov.
Dalla testa di ponte di Novorossijsk,
la 17à armata tedesca incomincia a
ritirarsi in Crimea attraverso lo Stretto di Kerc.
In questo settore opera il Fronte
del Caucaso settentrionale, del gen.
Petrov, con l’assistenza delle forze
navali del Mar Nero, agli ordini del
viceamm. Vladimirskij.
Pacifico.Isole Salomone.Le truppe
americane destinate alla conquista
dell’Isola di Arundel, rivelatasi un
osso molto più duro del previsto,
vengono rafforzate con altri due battaglioni di fanteria.
Nuova Guinea.La 7à divisione australiana, organizzatasi, dà il cambio
al 503° regg. paracadutisti USA a
Nazdab e incomincia la marcia in direzione est verso Lae.
La grande base nipponica è cosi minacciata sia
da ovest che da est.
11 settembre
Fronte italiano.La 1à divisione aerotrasportata inglese conquista Brindisi
senza incontrare resistenza.
Sardegna.La guarnigione tedesca
dell’isola si imbarca per la Corsica.
Pacifico.Isole Salomone.Nell’Isola
di Arundel, il 27° fanteria della 25à
divisione USA sbarca sulla punta
occidentale della penisola di Bomboe
e avanza verso la base della stessa
penisola, dove è schierato il 172°
fanteria. Per la prima volta nel Pacifico,
gli americani impiegano contro le posizioni nipponiche i nuovi
mortai da 105 mm.
Nuova Guinea.La 5à divisione australiana varca il fiume Francisco
presso l’aeroporto di Salamaua. La
guarnigione nipponica è in ritirata
verso Lae.
Isole Aleutine.Il gen. Davenport
Johnson assume il comando dell’11à
Forza aerea americana che dalle basi
delle Aleutine ha iniziato un’offensiva contro le Isole Curili, subendo
gravi perdite per la reazione della
caccia e della contraerea nipponiche.
12 settembre
Italia.Mussolini, prigioniero sul
Gran Sasso, viene liberato da un
Commando tedesco agli ordini del
capitano Otto Skorzeny.
Nuova Guinea.La 9à e la 7à divisione australiane avanzano su Lae da
est e da ovest. La 5à occupa Salamaua, l’aeroporto e l’istmo
di Salamaua, mentre i nipponici proseguono la ritirata verso Lae.
13 settembre
Corsica.A Bastia la resistenza delle
divisioni Cremona e Friuli è sopraffatta dalle forze tedesche.
Cefalonia.La divisione italiana Acqui, al comando del gen. Antonio
Gandin, rifiuta di consegnare le armi e decide di difendersi dall’attacco
delle truppe tedesche. Oltre 6500 uomini cadono combattendo o sono
trucidati dai tedeschi dopo la resa.
Altri 3000 muoiono in mare, per
l’affondamento di tre navi che li
portavano prigionieri.
Mussolini raggiunge Monaco dove può abbracciare la moglie.
Fronte italiano.Il gen. tedesco Heinrich von Vietinghoff, comandante
della 10à armata tedesca, sferra un
contrattacco contro la testa di ponte
alleata e minaccia di spezzare in due
le forze alleate. Il comando della 5à
armata USA prepara il piano per
un’eventuale evacuazione.
Nella notte inizia l’afflusso di nuove
truppe a rinforzare la testa di sbarco,
che si stabilizza.
Pacifico.Isole Salomone.Dall’isola
di Arundel, un battaglione americano si sposta sulla vicina isoletta
di Sagekarasa, mentre altri reparti
occupano altre piccole isole a ovest
di Sagekarasa, a nord-est della penisola di Bomboe.
Mare Egeo.Truppe britanniche occupano l’Isola di Kos, dove viene
subito installata una base della RAF.
14 settembre
Germania.Mussolini raggiunge Rastenburg, la Wolfsschanz, la “Tana
del lupo” di Hitler. Testimonia il
figlio del duce Vittorio Mussolini:
“Entrambi, profondamente commossi, si strinsero a lungo la mano”.
Fronte italiano.Unità della 1à divisione
aerotrasportata inglese conquistano Bari.
La 5à divisione inglese (XIII corpo
britannico), proseguendo la marcia
verso nord sulla costa tirrenica, giunge a sud di Sapri.
Pacifico.Isole Salomone.A Vella
Lavella, dopo intensa preparazione
di fuoco dell’artiglieria, gli americani
avanzano nella Baia di Kokolope e
occupano Horaniu, già evacuata dal
nemico.
Nell’isoletta di Sagekarasa, presso
Arundel, i nipponici contrattaccano
energicamente il battaglione amencano sbarcato il giorno prima. Gli
americani inviano rinforzi a Sagekarasa, mentre i nipponici completano
l’invio di un reggimento da Kolombagara ad Arundel.
Mare Egeo.Forze inglesi occupano
Leros.
15 settembre
Fronte sovietico.I sovietici, nel settore centrale, si lanciano all’offensiva
in direzione di Smolensk. In direzione di Kiev, il Fronte centrale
sovietico conquista Nezin.
Fronte italiano.La 5à divisione inglese raggiunge Sapri nel tentativo di
congiungersi al VI corpo statunitense, sbarcato a sud di Salerno.
Il gen. Alexander ordina alla 5à armata statunitense di proseguire la
avanzata oltre il Volturno.
Nuova Guinea.Prosegue l’avanzata
degli australiani su Lae. Il gen. MacArthur
ordina un’operazione, specialmente appoggiata dall’aviazione, per
la conquista di Kaiapit e Dumpu.
16 settembre
Fronte sovietico.Le truppe del gen.
Petrov conquistano le rovine di Novorossijsk.
Gran parte della 17à armata tedesca ha potuto ormai passare
in Crimea per lo Stretto di Kerc.
Finisce cosi' l’avventura tedesca nel
Caucaso.
Fronte italiano.Pattuglie della 5à armata americana e dell’8à britannica
si ricongiungono nei pressi di Vallo
della Lucania. Il gen. tedesco Kesselring, comandante del Gruppo di
armate Sud, inizia una cauta ritirata
verso nord.
Egeo.Forze inglesi occupano Samo.
Pacifico.Isole Salomone.Altri rinforzi, tra cui un
battaglione di fanteria e alcuni carri leggeri dei Marines,
sono sbarcati nell’isola di Arundel, onde avere finalmente ragione
della resistenza nipponica.
Nuova Guinea.Attaccati dal cielo e
dal mare e privi di rifornimenti a
causa del blocco degli Alleati, i giapponesi di Lae
(7500 uomini più i resti della guarnigione di Salamaua,
decimati dai combattimenti) abbandonano furtivamente la posizione e
si ritirano verso nord-ovest. Dopo
un mese di marcia, giungeranno a
Sio, sulla costa nord dell’isola, di
fronte alla Nuova Britannia. Gli australiani della 7à e della 9à divisione
convergono sulla base abbandonata
e la occupano.
17 settembre
Francia.Nasce l’Assemblea consultiva francese di Algeri, primo organo
“parlamentare” della Francia libera.
Fronte sovietico.I sovietici entrano
a Brjansk, evacuata dai tedeschi.
Ormai I’OKW è rassegnato alla perdita
di vasti territori e reputa essenziale che la Wehrmacht riesca a
tenere la linea del Dnepr.
Fronte italiano.Il XIII corpo inglese
avanza verso la linea Potenza-Auletta.
Continuano gli attacchi di unità del
VI corpo USA contro Altavilla.
Pacifico.Isole Salomone.Si seguita a
combattere nell’Isola di Arundel e
nella vicina Sagekarasa; intensa l’attività di artiglieria. A Port Moresby,
a una conferenza dei comandi alleati,
il gen. MacArthur sostiene la necessità di impadronirsi al più presto di
una testa di sbarco nell’Isola di
Bougainville per stabilirvi una grande base grazie alla quale sarebbe
possibile acquistare il controllo dell’intera
area del Pacifico sud-occidentale e prendere lo slancio verso
il Pacifico centrale.
Nuova Guinea.La 9à divisione australiana, secondo le decisioni del
Quartier Generale dell’Area del Pacifico sud-occidentale,
sarà impiegata per uno sbarco in forze a Finschhafen da effettuarsi il 22.
Finschhafen, all’estremità della penisola che
chiude la parte nord del Golfo di
Huon, servirà come base avanzata
per l’aviazione e per le unità leggere
della marina.
18 settembre
Fronte sovietico.Il centro ferroviario di Pavlograd,
a est di Dnepropetrovsk, è riconquistato dai sovietici.
Fronte italiano.Gli americani entrano ad
Altavilla mentre la 45à divisione statunitense (VI corpo) entra
a Persano senza incontrare resistenza.
Pacifico.Isole Salomone.Il comando
delle operazioni nell’isola di Vella
Lavella è assunto dal generale neozelandese
H.E. Barrowclough, in sostituzione dell’americano McClure.
La XIV brigata neozelandese manovra
allo scopo di aggirare il nemico in ritirata,
ma i giapponesi riusciranno alla fine a sganciarsi e ad
abbandonare l’isola. Ad Arundel, gli
americani schierano nuove forze alla
base della penisola di Stima.
Pacifico centrale.Aerei decollati da
portaerei USA bombardano Tarawa,
Makin e Abemama, nel gruppo delle
Isole Gilbert.
19 settembre
Fronte sovietico.Il Fronte di Kalinin (Eremenko)
e il Fronte occidentale (Sokolovskij), proseguendo gli
attacchi contro lo Heeresgruppe
Centro (von Kluge), liberano larcevo e Duehovscina,
minacciando ormai Smolensk, a ovest di Mosca. Nel
settore meridionale, i tedeschi ripiegano sul Dnepr cedendo ai sovietici
Priluki, Pirjatin, Lubny, Chorol,
Krasnograd.
Fronte italiano.Le truppe del XIII
corpo britannico raggiungono la linea Auletta-Potenza.
I tedeschi incendiano Boves, in provincia di Cuneo, e trucidano per
rappresaglia 32 civili. Con quest’episodio ha inizio la lotta partigiana
anche in Italia.
Nuova Guinea.Dopo strenui combattimenti,
reparti australiani conquistano Kaiapit e respingono reiterati
contrattacchi nipponici.
20 settembre
Fronte sovietico.Le truppe sovietiche del Fronte di Kalinin
conquistano Veliz, a nord-ovest di Smolensk.
Fronte italiano.Il VI corpo statunitense (5à armata) viene affidato al
comando del gen. John P. Lucas.
Pacifico.Isole Salomone.I reparti
impegnati nell’isolotto di Sagekarasa,
presso Arundel, scoprono che i nipponici hanno
abbandonato nottetempo le posizioni, lasciando libero il
campo.
21 settembre
Fronte sovietico.Le forze di Rokossovskij liberano Cernigov, tra Gomel
e Kiev, già distrutta dalla Luftwaffe
nel 1941.
Fronte italiano.Il gen. Alexander
traccia il piano per le operazioni future. Le fasi previste sono 4:
1)Consolidamento delle posizioni sulla linea Salerno-Bari
2)Conquista di Napoli e Foggia
3)Conquista di Roma
4)Eventuale attacco contro Firenze
e Arezzo.
I tedeschi completano l’evacuazione
della Sardegna passando in Corsica.
Nuova Guinea.Una brigata australiana salpa da Lae per l’occupazione
di Finschhafen; un’altra procede da
Lae verso la Baia di Langemak, e
altre due sono aerotrasportate da
Nazdab a Kaiapit per inseguire la
guarnigione nipponica di Lae che
sta ritirandosi lungo la valle del
fiume Markham.
22 settembre
Fronte sovietico.I tedeschi annunciano l’evacuazione di Poltava, a
ovest di Charkov, ormai non più difendibile contro l’avanzata del Fronte
della steppa (Konev). Prima di evacuare la città, hanno provveduto a
una completa opera’ di demolizione.
Cefalonia.Le truppe italiane della
divisione Acqui depongono le armi:
i tedeschi per vendetta massacrano
5000 tra soldati e ufficiali italiani
che, sommati ai 1200 (più 446 ufficiali) morti in combattimento e ai 3000
deceduti in seguito all’affondamento
dei piroscafi che li trasportano nei
Lager della Germania, porta a 9646
il numero delle vittime della resistenza ai tedeschi. Una vera e propria
ecatombe: la divisione Acqui si è
dissolta letteralmente.
Fronte italiano.Il X corpo britannico (5à armata USA) riceve l’ordine
di marciare su Napoli mentre il VI
corpo statunitense si dirige verso la
linea Avellino-Teora preparandosi a
proseguire in direzione di Benevento.
Nel settore dell’8à armata giunge dall’Africa l’8à divisione indiana.
Pacifico.L’amm. Halsey chiede al
contramm. Wilkinson (che comanderà le forze di sbarco) di preparare
piani dettagliati per l’invasione delle
Salomone settentrionali. In seguito
sarà deciso di occupare le Isole Treasury e la
Baia dell’Imperatrice Augusta nell’Isola di Bougainville.
Pacifico sud-occidentale.Il comando
di questo settore, che dipende da
MacArthur, emana le direttive per
l’operazione “Dexterity”, ossia lo
sbarco a Capo Gloucester, all’estremità occidentale
della Nuova Britannia. All’altro capo dell’isola si trova l’importantissima base nipponica
di Rabaul. All’operazione parteciperanno anche paracadutisti e truppe
aviotrasportate. La data d’inizio è
fissata al 20 novembre. Sarà in seguito spostata al 26 dicembre.
Nuova Guinea.Una forza anfibia di
cacciatorpediniere e battelli da sbarco,
comandata dal contramm. americano Barbey, sbarca nelle prime
ore del mattino, dopo una breve preparazione di artiglieria navale, la XX
brigata della 9à divisione australiana
alla foce del fiume Song, 10 km a
nord di Finschhafen. I nipponici hanno tentato
con i loro aerei di attaccare il convoglio in navigazione,
ma sono stati respinti dagli aerei
alleati che ora proteggono anche lo
sbarco e la marcia verso Finschhafen.
23 settembre
Italia.Ridotto a un fantoccio nelle
mani di Hitler, Mussolini proclama
la “Repubblica Sociale Italiana” formando un nuovo governo fascista la
cui autorità si estende sul territorio
della penisola occupato dai tedeschi.
L’italia deve tuttavia cedere in amministrazione diretta alla Germania
la città di Trieste, l’Istria e il Trentino-Alto Adige.
La 5à armata USA inizia un’avanzata generale verso nord: il X corpo
inglese attacca verso il Passo Nocera-
Pagani e sulla strada Salerno-San
Severino, ma la ferma reazione tedesca rallenta notevolmente l’avanzata
alleata.
Le truppe dell’8à armata del gen.
Montgomery occupano Altamura,
scacciandone i tedeschi.
Fronte sovietico.Le truppe di Konev entrano a Poltava, evacuata dai
tedeschi, e proseguono l’avanzata
verso ovest, premendo in direzione
di Kremencug.
Nuova Guinea.La XX brigata australiana, sbarcata il giorno prima
presso Finschhafen, avanza verso
questa località conquistando un aeroporto e raggiungendo
il fiume Bumi, dove i nipponici hanno costituito
una robusta linea difensiva.
24 settembre
Fronte sovietico.Aspri combattimenti sono in corso in prossimità di
Smolensk e di Roslavl, di cui l’OKW
annuncia l’evacuazione.
i sovietici non fanno ancora menzione dell’occupazione di Roslavl.
Pacifico.lsole Salomone.I primi aerei alleati atterrano all’aeroporto di
Vella Lavella.
Nuova Guinea.Aerei nipponici attaccano
con discreti risultati navi alleate che
trasportano rifornimenti alla testa di ponte di Finschhafen. La
XX brigata australiana sfonda le linee nipponiche sul fiume Bumi a
nord di Finschhafen.
25 settembre
Fronte sovietico.Le truppe del Fronte occidentale sovietico (Sokolovskij)
occupano Smolensk e Roslavl. La 4à
armata tedesca, arretrata a ovest di
Smolensk, regge la forte spinta sovietica in direzione del fiume Orsa.
Nel settore meridionale, i sovietici
hanno raggiunto il Dnepr.
26 settembre
Fronte italiano.Il X corpo britannico continua
gli attacchi per penetrare nella pianura di Napoli.
Pattuglie del XIII corpo britannico
(8à armata del gen. Montgomery)
conquistano Canosa.
Nuova Guinea.I nipponici lanciano
violenti contrattacchi contro gli australiani nel settore di Finschhafen.
27 settembre
Fronte sovietico.Nel Kuban, i sovietici occupano
la sponda settentrionale dell’omonimo fiume e conquistano
Temruk (sul Mar d’Azov) nella penisola di Taman, riducendo ai
minimi termini la testa di ponte della
17à armata tedesca.
Italia.La popolazione di Napoli insorge contro i tedeschi che hanno
fatto della città una loro “riserva di
caccia” saccheggiando negozi, requisendo i mezzi pubblici di trasporto,
rastrellando migliaia di cittadini da
inviare al lavoro coatto. La scintilla
scocca nel pomeriggio quando l’ennesimo saccheggio da parte delle
truppe tedesche, in un grande magazzino della
centralissima via Roma, provoca la reazione di alcuni
uomini che, asserragliatisi nel negozio, sparano sui tedeschi.
Questi, ritirandosi, rispondono al fuoco e
sparando all’impazzata uccidono un
giovane che passa nei paraggi. In
breve gli scontri si propagano in
tutta la città.
A Brindisi si incontrano i generali
alleati Bedell Smith, Macmillan e
Murphy con i delegati italiani Badoglio, Ambrosio,
Acquarone per mettere a punto l’incontro che il capo
del governo italiano Badoglio avrà
con Eisenhower a Malta per la firma
dell’ “armistizio lungo”.
Le truppe dell’8à armata inglese di
Montgomery entrano a Foggia e occupano
il suo aeroporto, fondamentale obiettivo delle forze alleate.
Germania.L’8à Forza aerea statunitense bombarda Emden.
28 settembre
Italia.A Napoli, al Vomero si costituisce
il Fronte Unico Rivoluzionario, un organismo
ufficiale che prende in mano le fila dell’insurrezione:
la sede è il liceo Sannazzaro, il comando affidato ad Antonio Tarsia,
un operaio di 70 anni.
Nel frattempo il colonnello Scholl,
comandante la piazza di Napoli, ha
messo in azione contro gli insorti i
Panzer “Tigre” nella speranza di poter domare la rivolta. A prezzo di
gravi perdite, 8 Panzer sono immobilizzati dagli insorti e incendiati, e
impediscono il transito a quelli che
li seguono. Si alzano barricate, la
lotta è furibonda.
Fronte italiano.Nel settore in cui
opera la 5à armata USA, il X corpo
britannico e il VI americano sono
in grado di riprendere gli attacchi
rispettivamente in direzione di Napoli e Avellino.
La XXIII brigata corazzata avanza in
direzione di Castellammare di Stabia mentre i Rangers conquistano Sala Consilina.
Pacifico.Isole Salomone.Nella notte
sul 29, i nipponici iniziano l’evacuazione dell’Isola di Kolombagara, le
cui basi sono ormai diventate inutili
a causa della strategia del “salto della rana” adottata dagli americani.
29 settembre
Fronte sovietico.Le truppe di Konev
(Fronte della steppa) forzano il
Dnepr a Kremencug e conquistano
questa città. Anche la vitale “linea
del Dnepr” sta dunque per cedere,
Rokossovskij e Vatutin avanzano
verso Kiev.
Italia.A Napoli continuano furiosi
combattimenti tra gli insorti napoletani e le truppe tedesche: gli scontri
più violenti avvengono nella zona di
piazza Carità, negli alberghi “Universo”
e “Bologna” e al campo sportivo del Vomero
dove sono concentrati i nuclei germanici. Viene attaccato ripetutamente anche l”’Hotel
Parco”, quartier generale del colonnello Scholl, comandante la piazza.
I tedeschi rispondono con i “Tigre”
che sono riusciti a penetrare nel centro della città. Nel corso della notte,
il colonnello Scholl incontra il “capitano” degli insorti Stimolo per
trattare una tregua che viene fissata
per le 7 del 30 settembre.
Fronte italiano.Il gen. Eisenhower
e il maresciallo Badoglio firmano
l”’armistizio lungo”.
Il gen. Alexander dirama le istruzioni per le future operazioni. Sono
previste due fasi: la prima riguarda
la conquista di Napoli e l’avanzamento del fronte sulla linea Sessa
Aurunca- Venafro- Isernia- Castropignano-fiume Biferno-Termoli;
la seconda prevede l’avanzata sulla linea
Civitavecchia-Terni-Visso-San Benedetto del Tronto.
Nell’area di azione del VI corpo
americano, reparti della 3à divisione
convergono su Avellino e iniziano
nella notte l’assalto contro la città.
Cina.Il gen. Stilwell divulga il “programma per la Cina”,
in cui raccomanda la ricostituzione, con l’aiuto
americano, di 60 divisioni dell’esercito nazionalista.
30 settembre
Fronte sovietico.Il governo sovietico dichiara
ufficialmente che l’Armata Rossa avanza in Ucraina su
Kiev e in Bielorussia su Vitebsk,
Gomel e Mogilev. Il settembre ha
visto la liberazione di vastissimi territori; il mese successivo vedrà il
forzamento del Dnepr, e anche una
ben più decisa resistenza tedesca.
Fronte italiano.Nonostante la tregua
sottoscritta nella notte tra il colonnello Scholl e il “capitano” Stimolo,
continuano i duri combattimenti a
Napoli. Verso le 11 giunge la notizia
che gli Alleati sono alle prime case
nella zona meridionale della città.
Il V corpo d’armata inglese (5à armata USA) ha circondato il Vesuvio.
Avellino viene conquistata dalle
truppe del VI corpo americano (5à
armata USA).
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