Rapporto riservato
Questo è il testo di uno dei
rapporti risetvati che il comando
generale della Guardia nazionale
repubblicana, con sede a Brescia, quotidianamente redigeva
e inviava alle massime autorità
della Repubblica di Salò per
informarle sugli umori della
popolazione e sul cosiddetto
fronte interno”. Qui di seguito
il contenuto del notiziario compilato in data 1° marzo 1944 che
concerne in particolare il morale degli italiani a seguito del
blocco dei prezzi di molti generi
di consumo:
I recenti successi germanici
sul fronte italiano sono seguiti sempre con maggiore
interesse e un felice coronamento
porterebbe senz’altro nuove correnti di simpatia verso i camerati
germanici e verso il Governo della Repubblica.
Non mancano però
le solite note allarmistiche e disfattiste.
Da rilevarsi altresì
che nell’ambiente
popolare si accoglie
sempre e ingenuamente la
propaganda nemica e antifascista anche la più
inverosimile.
Nei paesi manca la
propaganda patriottica nostra.
Necessiterebbe una buona
propaganda orale
da affidarsi a mutilati, combattenti,
fascisti di specchiato passato di fede e
morale ma soprattutto da sacerdoti cappellani
militari, in quanto il clero ordinario
svolge sempre larvatamente oropaganda contraria.
La popolazione, fondamentalmente religiosa,
segue molto la parola
del clero e una propaganda affidata a cappellani di fede darebbe ottimi risultati.
L’elemento giovanile è il
più assente ed il più
bacato sia moralmente
che patriotticamente. Si
notano sia in città sia
nelle campagne troppe
comitive di giovani dedicati al gioco d’azzardo,
alla borsa nera e agli
amoreggiamenti.
In essi si è spento ogni
sentimento altruistico,
patriottico e purtroppo
anche religioso e famigliare; preda facile della propaganda
comunista. Non è però in generale
gente decisa, ribelle, sul tipo di
quella operaia.
La situazione economica è rimasta invariata.Il mercato nero
continua la sua attività alimentate dalle continue richieste di tutti
i ceti della popolazione.
Il blocco dei prezzi sul mercato
orto-frutticolo fa scomparire sempre più la frutta e la verdura.
Ciò è causa di grave disagio nella popolazione che
in detti prodotti trovava un ripiego per completare e sostanziare la propria
mensa.
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