Ottobre 1943
1° ottobre
Fronte sovietico.Durante la prima
settimana di ottobre, le armate del
Fronte centrale, del Fronte della
steppa e del Fronte sud-occidentale
sovietici esercitano un’intensa pressione sugli Heeresgruppen Centro e
Sud lungo la grande ansa del Dnepr,
riuscendo a forzare il passaggio e
a stabilire piccole teste di ponte in
prossimità di Kiev, Kremencug e
Dnepropetrovsk.
Fronte italiano.In mattinata i King’s
Dragoon Guards, del X corpo britannico,
entrano a Napoli senza incontrare resistenza. Il XIII corpo
britannico (5à armata) occupa gli aeroporti di Foggia e punta verso la
linea Vinchiaturo-Termoli: la 75à
divisione lungo la costa e la 1à divisione canadese all’interno, attraverso
le montagne.
Austria.Bombardieri alleati sganciano 187 t di bombe su Vienna.
2 ottobre
Fronte italiano.Nel settore in cui
opera il VI corpo USA, mentre la 3à
divisione si dirige verso il fiume Volturno
(sulla sinistra dello schieramento), la 34à e la 45à divisione
muovono su direttrici separate verso
Benevento, importante ganglio stradale.
Nella notte Commandos alleati sbarcano presso
Termoli e si impadroniscono del porto e della città:
immediatamente si affianca loro la 75à
divisione inglese che, portandosi verso nord lungo la costa, stabilisce
una testa di ponte oltre il fiume Biferno.
Pacifico centrale.La 27à divisione
USA, che doveva tenersi pronta per
l’invasione dell’Isola di Nauru, riceve l’ordine di preparare i piani per
la conquista di un nuovo obiettivo
(proposto dal viceamm. Spruance all’amm. Nimitz),
ossia l’atollo di Makin nel gruppo delle Gilbert.
Isole Salomone.Nella notte sul 3, i
nipponici completano, col loro “Tokyo Express” invano ostacolato dalla
marina e dall’aviazione USA, l’evacuazione
della loro guarnigione (circa 9400 uomini) da Kolombagara.
Nuova Guinea.La XX brigata australiana
conquista dopo duri combattimenti il villaggio e il porto di
Finschhafen, congiungendosi con la
XXII brigata che nel frattempo è
avanzata da Lae.
3 ottobre
Fronte italiano.Nel settore del VI
corpo, la 34à divisione e il 133° fanteria conquistano
Benevento e stabiliscono una testa di ponte oltre il
fiume Calore.
Nel settore di Termoli i tedeschi inviano rinforzi (la 16à Panzerdivision
che operava sul Voltumno) nel tentativo di ricacciare al di là del fiume
Biferno gli inglesi: si accende una
violentissima battaglia. Nella notte
una brigata della 78à divisione sbarca nel settore in cui gli inglesi
hanno conquistato la testa di ponte. Nel
frattempo la 1à divisione canadese,
ostacolata dal terreno, si trova a circa 20 km da Vinchiaturo.
Sul Volturno la 16à Panzerdivision
viene sostituita con la 3à divisione
Panzergrenadiere.
4 ottobre
Fronte italiano.Corsica: truppe italiane e francesi riconquistano Bastia;
tutta l’isola è sotto il controllo delle
forze alleate.
5 ottobre
Fronte italiano.Sulla costa adriatica,
dove opera il XIII corpo della 8à armata britannica,
continua la battaglia attorno alla testa di ponte del
Biferno presso Termoli, con i tedeschi che entrano temporaneamente
nella stessa Termoli.
Pacifico.Una Task Force americana
formata da 6 portaerei, 7 incrociatori,
24 cacciatorpediniere e navi ausiliarie, al comando del contramm.
A.E. Montgomery, bombarda dal
mare e dal cielo l’Isola di Wake
(quella che il 23 dicembre 1941
l’amm. Kajioka, prendendone uflicialmente
possesso in nome dell’imperatore,
ha ribattezzato “Isola degli uccelli”).
L’attacco, altamente distruttivo, viene ripetuto l’indomani.
6 ottobre
Fronte italiano.La 5à armata americana raggiunge la riva meridionale
del Volturno, concludendo in maniera felice
un’altra fase dell’avanzata lungo la penisola
italiana. Truppe della 10à divisione britannica,
aggregata alla 5à armata USA, si impadroniscono di Capua.
Pacifico.Isole Salomone.La conquista delle Salomone centrali da parte
degli americani può considerarsi un
fatto compiuto con lo sbarco indisturbato di reparti della 25à divisione
a Kolombagara, ormai evacuata dai
nipponici. A esclusione di Vella Lavella,
la cui occupazione non è ancora completa,
la campagna è costata agli americani 1100 morti e
circa 4000 feriti, ai giapponesi almeno 2483 morti
(contati dagli americani). Gli Alleati dispongono ora
di quattro aeroporti (Munda, Barakoma, Segi, Ondonga) da cui i loro
aerei possono attaccare il prossimo
obiettivo, Bougainville.
Nuova Guinea.Elementi della 7à divisione australiana prendono, con
inattesa facilità, la posizione di
Dumpu, ove sarà allestito un campo
per gli aerei da caccia.
7 ottobre
Fronte sovietico.Nel settore centrale, i sovietici occupano Nevel,
centro ferroviario a nord di Vitebsk.
Su tutto il fronte si irrigidisce la
resistenza tedesca, e l’avanzata russa
diventa assai meno spettacolare.
Fronte italiano.La 5à armata americana inizia i
preparativi per l’attacco alla linea del Volturno. La data dell’operazione è fissata per la
notte tra il 9 e il 10 (poi spostata
alla notte sul 13). Intanto le truppe rinforzano le loro posizioni sulla
riva meridionale del fiume.
8 ottobre
Germania.In un massiccio attacco
aereo, 357 bombardieri dell’8à Forza
aerea americana attaccano Brema e
Vegesack.
9 ottobre
Fronte sovietico.Il Fronte del Caucaso settentrionale (Petrov) liquida
ogni residua resistenza dei tedeschi
nella penisola di Taman.
10 ottobre
*****
11 ottobre
Fronte sovietico.Le truppe del Fronte di Brjansk (Popov) stringono la
loro morsa intorno a Gomel, di cui
riescono a conquistare un sobborgo.
Ma la resistenza tedesca è estremamente tenace.
Fronte italiano.Nel settore orientale
dello schieramento alleato, ove opera l’8à armata
britannica di Montgomery, viene affidato al V corpo
(78à divisione e 8à divisione indiana)
il fianco destro dello schieramento alleato, mentre il XIII corpo
presidia il settore centrale.
12 ottobre
Pacifico.Nuova Britannia.La 5à
Forza aerea USA, grazie al possesso dei nuovi
aeroporti nelle Salomone centrali,
come quelli di Munda e di Barakoma, è in grado di
iniziare una grande offensiva strategica volta a isolare e neutralizzare
l’intero arcipelago delle Bismarck.
Fronte italiano.Nella notte sul 13,
le truppe della 5à armata americana
iniziano gli attacchi contro i tedeschi sul Volturno
su un fronte di circa 60 km.
13 ottobre
Madrid.L’ambasciatore italiano a
Madrid consegna la dichiarazione di
guerra del governo Badoglio all’ambasciatore tedesco: in conseguenza
di ciò l’italia viene accolta tra gli
Alleati nello status alquanto ibrido
di “cobelligerante”.
Fronte italiano.Reparti della 5à armata
statunitense riescono a stabilire alcune teste di ponte sulla riva
nord del Volturno, ma i movimenti
delle truppe sono resi estremamente
difficili dalle condizioni disastrose
del terreno che le piogge incessanti
hanno trasformato in un pantano.
D’altra parte, le tre unità tedesche
cui è affidata la difesa della linea difensiva sul Volturno (XIV corpo
corazzato del gen. Hans Hube) e
cioè la 15à divisione corazzata, la
divisione corazzata Hermann Gòring
e la 3à divisione (rispettivamente
schierate a occidente, al centro e
ad oriente dello schieramento) oppongono una fiera resistenza alle
unità alleate del gen. Clark.
Nel settore in cui opera il X corpo
britannico, sulla sinistra del fronte
anglo-americano, mentre la 46à divisione tenta di sfondare in direzione
di Cancello, la 7à divisione corazzata e la 56à divisione,
rispettivamente al centro e sulla destra, compiono
alcune azioni diversive in direzione
di Grazzanise e Capua. Hanno successo i tentativi della 46à divisione,
che riesce a stabilire una testa di
ponte nel settore costiero, e della 7à divisione
corazzata che conquista alcune posizioni verso Grazzanise: la
56à invece è inchiodata e non riesce spingersi oltre Capua.
Sulla destra del punto di attacco, la
3à e la 34à divisione USA, del VI
corpo statunitense, riescono ad attraversare il Volturno:
la prima conquista i monti Majulo e Caruso e la
piana di Caiazzo e la 34à stabilisce
una testa di ponte dalla piana di
Caiazzo al punto in cui il fiume Calore sfocia nel Volturno. Sul fianco
destro, la 45à divisione americana
supera il Monte Acero.
14 ottobre
Fronte sovietico.Le truppe di Malinovskij
(Fronte sud-occidentale sovietico) conquistano dopo aspri
combattimenti Zaporozje, importante
centro industriale ucraino a sud di
Dnepropetrovsk. Più a sud, le truppe del Fronte
meridionale di Tolbuchin si battono nei sobborghi di
Melitopol. Scopo dei sovietici è isolare nella
penisola di Crimea la 17à
armata tedesca appena evacuata dalla penisola di Taman.
Germania.Circa 300 bombardieri
dell’8à Forza aerea americana attaccano le fabbriche di cuscinetti a
sfere di Schweinfurt. I danni non
sono particolarmente gravi, mentre
dei velivoli attaccanti ben 60 vengono abbattuti e 138 più o meno
danneggiati.
Fronte italiano.Il gen. Clark, comandante la 5à armata USA, sposta
verso est la linea che divide idealmente i suoi due corpi d’armata, il
X britannico e il VI americano, cambiando di conseguenza il piano di
attacco. L’operazione è dovuta al
fatto che la 56à divisione britannica
non riesce a sfondare in direzione
di Capua: con la mossa di Clark la
56à divisione può usare uno dei ponti costruiti sul Volturno dalla
3à divisione americana e, quindi, superare il fiume all’altezza del monte
Triflisco. Intanto la 3à divisione
americana, che nella mattinata si è
assicurata una testa di ponte profonda quasi 7 Km,
dirige i suoi attacchi su Dragoni, assieme alla 34à
divisione.Il V corpo americano
avanza a cavalcioni del Volturno
verso il settore Venafro-Isernia, conquistando l’alta valle del Volturno.
Nel settore del XIII corpo britarinico (8à armata di Montgomery),
Campobasso viene occupata dalla 1à
divisione canadese.
15 ottobre
Fronte italiano.Attraversato il Volturno, la 56à divisione inglese (X
corpo britannico) si ricongiunge alle altre unità della 5à armata che
stanno tentando di avanzare sul crinale che le divide dai fiumi Rapido
e Garigliano. A nord del Volturno
il XIV Panzerkorps tedesco del gen.
Hans Hube ha predisposto tre linee
difensive fortificate: la cosiddetta
linea Barbara, appena delineata,
che va dal Monte Massico alle alture
del Matese passando attraverso Teano e Presenzano;
la linea Reinhard (Bernhard), notevolmente più
lunga e robusta della prima, formata
da un’ampia fascia di appostamenti
fortificati difensivi, che congiunge la
foce del Garigliano a Castel di Sangro,
appoggiandosi ai monti la Difensa, Maggiore e Camino nella zona
tra Presenzano e Sant’Ambrogio, e
al Monte Sammucro, a ovest di Venafro; infine, più a nord, la linea
Gustav, il più solido dei tre schieramenti difensivi che segue i fiumi
Garigliano e Rapido appoggiandosi
alle posizioni naturalmente fortificate di Montecassino, poi procede in
direzione nord per terminare sulla
costa adriatica a sud di San Vito
passando attraverso Roccaraso e
Casoli : dietro le linee, la 10à armata del gen. Vietinghoff con il XIV
corpo corazzato del gen. Hube a
sud e il LXXI corpo corazzato del
gen. Trangott Herr a nord.
16 ottobre
Nuova Guinea.Grazie a un documento nemico catturato,
la 9à divisione australiana ha potuto prendere
le necessarie misure per respingere
una serie di furiosi contrattacchi che
i nipponici lanciano dal loro caposaldo di Sattelberg, che domina
Finschhafen.
Cina.L’amm. Mountbatten, comandante supremo
alleato per il Sud-
est asiatico, giunge a Chungking, capitale provvisoria
della Cina nazionalista, per conferire col Generalissimo
Chiang Kai-shek.
Inghilterra.Il generale americano
Brereton assume il comando della
neocostituita 9à Forza aerea USA.
17 ottobre
Fronte sovietico.Nel settore meridionale, l’Armata Rossa infrange le
linee tedesche a Kremencug e preme
in direzione di Krivoj Rog, più a
sud. L’obiettivo è sempre quello di
isolare la Crimea.
Fronte italiano.Reparti della 3à divisione
americana, dopo alcuni scontri, si impadroniscono di Liberi e
Villa, abbandonate dai tedeschi.
Elementi della 34à divisione americana occupano Alvignano.
18 ottobre
Fronte italiano.Continua l’avanzata
delle divisioni americane 3à e 34à
(VI corpo USA) in direzione di Dragoni: occupata Roccaromana, le due
unità si preparano a compiere l’attacco decisivo
per conquistare Dragoni e i ponti sul Volturno.
Pacifico.Isole Salomone.Cospicue
forze aeree americane effettuano una
pesante incursione sulla base nipponica di Buin, a Bougainville.
Rinnovano anche, con notevoli effetti,
l’incursione su Rabaul, nella Nuova
Britannia. Il generale Hyakutake, Comandante la 17à armata nipponica,
predispone le sue forze, circa 33.000
uomini, per la difesa di Bougainville. 25.000 sono concentrati nella
parte sud dell’isola, presso gli aeroporti di Buin e di Kahili, 5000 sulla
costa nord, circa 3000 sulla costa
orientale (dove le foci di vari fiumi
si prestano a eventuali sbarchi). Piccole guarnigioni presidiano la poco
accessibile costa occidentale.
19 ottobre
Si riuniscono a Mosca i ministri degli Esteri sovietico (Molotov),
americano (Cordell-Hull) e britannico
(Eden). Rappresentanti cinesi saranno ammessi
saltuariamente alle riunioni, quando verranno esaminati
problemi di specifico interesse per
la Cina.
A Washington viene sottoscritto
il 3° Protocollo di Londra, che proroga al 30 giugno 1944 l’assistenza
americana all’URSS. Gli Stati Uniti
forniranno all’Unione Sovietica 2.700.000 t di
rifornimenti attraverso i porti russi sul Pacifico, e
altre 2.400.000 t attraverso il Golfo
Persico.
Fronte italiano.All’alba reparti della
34à divisione USA (VI corpo americano) iniziano
l’attacco contro Dragoni scoprendo, peraltro,
che i tedeschi si sono ritirati nella notte.
Nuova Guinea.Nuovi violenti attacchi nipponici
nella zona di Finschhafen sono contenuti dalla 9à divisione
australiana con l’appoggio dell’artiglieria.
20 ottobre
Nuova Guinea.La XXVI brigata australiana giunge via mare di rinforzo
alla 9à divisione, severamente impegnata dal nemico a Finschhafen.
Giappone.Il Quartier Generale Imperiale
decide l’invio di poderosi rinforzi aerei a Rabaul per ritardare
l’avanzata americana mentre viene
rinforzata la “seconda linea” difensiva nipponica nel Pacifico centrale.
L’amm. Koga, successore di Yamamoto, decide l’invio di forze navali
(non adeguate) nel settore delle Salomone e della Nuova Britannia.
In campo americano, l’amm. Halsey ha convenuto con la tesi del gen.
MacArthur, che non sia possibile
“saltare” Bougainville come è stato
fatto con Kolomhagara, e infatti gli
americani si preparano all’invasione
della grande isola, da cui sarà molto
più facile conquistare o neutralizzare
la nuova Britannia.
Fronte italiano.Nel settore del VI
corpo (5à armata USA), Alife e Piedimonte d’Alife
vengono conquistate rispettivamente dalla 34à e dalla
45à divisione statunitense. Mentre la
3à divisione americana continua la
sua marcia verso nord contro Mignano a ovest del Volturno, la 34à si dirige
verso Capriati al Volturno, a est del
fiume.
21 ottobre
*****
22 ottobre
Germania.Kassel, importante centro
per la produzione di carri armati e
locomotive, viene rasa al suolo al
65% dai bombardieri alleati. La
produzione industriale è paralizzata
per 3 mesi.
Fronte italiano.Nella notte un battaglione della 78à divisione (8à armata britannica), supera il fiume
Trigno: si tratta della prima azione
dell’8à armata dopo la riorganizzazione del settore
voluta dal comandante gen. Montgomery.
23 ottobre
Fronte sovietico.La dura battaglia
per Melitopol si conclude vittoriosamente per le forze sovietiche del
gen. Tolbuchin. Tuttavia i sovietici
non riusciranno nel corso del mese
a raggiungere il loro obiettivo, l’isolamento della Crimea.
24 ottobre
Fronte italiano.Unità della 34à divisione americana
entrano a Sant’Angelo. Si tratta tuttavia di una delle
poche azioni coronate da successo
in questa fase della battaglia : i tedeschi infatti continuano a rallentare
l’avanzata alleata con intelligenti e
poco costose azioni di disturbo.
25 ottobre
Fronte Sovietico.Malinovskij, con
un attacco di sorpresa, riesce a forzare il passaggio del basso Dnepr
a Dnepropetrovsk.
Nuova Guinea.Non avendo altre
forze da gettare nell’attacco, i nipponici incominciano a ritirarsi Verso
il loro caposaldo di Sattelberg. a
nord di Finschhafen.
26 ottobre
Pacifico.Il gruppo d’assalto delle Is.
Treasury. parte della Task Force 31
del contramm. Wilkinson,salpa per
I'obiettivo.
27 ottobre
Pacifico.Una brigata della 3à divisione neozelandese sbarca sulle Isole
Stirling e Mono, nel gruppo delle
Treasury. La prima isola è totalmente sguarnita, la seconda è difesa da
pochi giapponesi che si danno alla
fuga. L’operazione è appoggiata da
aerei di base nella Nuova Georgia.
Nella notte sul 28, il Il battaglione
paracadutisti dei Marines sbarca sull’Isola di Choiseul e
nei giorni successivi svolge attività dimostrative per
fingere la presenza di forze molto
superiori. Ciò non trae in inganno i
nipponici se non per qualche giorno.
Infatti Radio Tokyo annuncia l’indomani lo
sbarco di 20.000 americani a Choiseul.
Ma presto alla strategia della sorpresa si sostituisce la
guerra di Iogoramento.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
A (operativamente subordinato allo
Heeresgruppe Sud) contrattacca nella
zona di Melitopol per stabilizzare le
posizioni davanti a Nikopol e Krivoj
Rog e consentire lo sgombero della
Crimea da parte dei tedeschi (e romeni) della 17à armata. Lo sgombero
avrà inizio il 1° novembre.
28 ottobre
*****
29 ottobre
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Centro (al cui comando il feldmaresciallo Busch
ha sostituito von Kluge) si batte con grande energia per
contenere il nemico presso il fiume
Orsa (con la 4à armata) e davanti a
Vitebsk (con la 3à Panzerarmee).
30 ottobre
Si conclude la Conferenza di Mosca tra i ministri
degli Esteri di Unione Sovietica, Gran Bretagna e Stati
Uniti d’America. Viene confermato
il principio della "resa incondizionata" della Germania,
nonché la voIontà di fondare un’organizzazione
internazionale per la tutela della pace. Si decide anche di istituire a
Londra una Commissione consultiva europea per lo
studio dei problemi che insorgeranno nel continente
alla cessazione delle ostilità.
Fronte italiano.La 34à divisione
americana (VI corpo USA) continua
la sua faticosa marcia verso nord.
31 ottobre
Fronte italiano.Mentre nel settore in
cui opera la 7à divisione corazzata
e la 46à divisione di fanteria (X
corpo britannico), continuano gli attacchi contro i Monti Massico
e Santa Croce, la 56à divisione, che occupa il fianco destro del X corpo,
conquista Teano.
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