Novembre 1939
1° novembre
Vengono ufficialmente annessi al
Reich la Città Libera di Danzica
e il suo “Corridoio”, i territori di
frontiera ceduti alla Polonia nel 1919
in base al Trattato di Versailles, l’Alta Slesia orientale, la regione di Lodz
e il distretto di Ciechanow.z
2 novembre
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3 novembre
Continuano a Mosca i colloqui russo-finnici sulle richieste sovietiche
relative a uno scambio di territori
e a rettifiche di frontiera.
Gli Stati Uniti d’America modificano la loro legge sulla neutralità.
Nonostante la forte corrente d’opinione ancora tenacemente isolazionista,
il governo di Washington incomincia timidamente a tendere la
mano a Londra.
4-6 novembre
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7 novembre
La regina Guglielmina d’Olanda e
Leopoldo III re dei Belgi lanciano
un appello alla pace offrendosi come mediatori alle due parti in conflitto.
8 novembre
Su istruzioni segrete dello stesso Hitler una bomba viene fatta esplodere
contro uno dei sacrari del primo nazismo, la Burgerbràukeller,
una celebre birreria di Monaco. La propaganda nazista, orchestrata da Goebbels,
accusa quali mandanti dell’attentato l’Intelligence Service e, soprattutto,
Otto Strasser, ex nazista,
oppositore da sinistra di Hitler, riparato all’estero nel 1933. L’accusa
contro Strasser serve a Hitler per
eliminare una volta per tutte una
delle opposizioni interne della Germania,la sinistra appunto, a dispetto
della recente innaturale alleanza con l’URSS. Nonostante la popolarità del
regime, accresciuta dal successo della Blitzkrieg, la guerra lampo contro la Polonia, il Fùhrer sa di
aver ancora potenti avversari in
Germania: oltre alla sinistra più irriducibile, la Chiesa cattolica e quella protestante,e buona parte delle
alte gerarchie militari.
9-11 novembre
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12 novembre
Chamberlain e Daladier declinano
l’offerta di mediazione di Guglielmina d’Olanda e di Leopoldo del Belgio.
Churchill annuncia alla radio che
se gli inglesi riescono a superare l’inverno senza che accadano grossi avvenimenti,
la prima campagna della
guerra è vinta.
13 novembre
Re Carol di Romania si offre come
mediatore segreto tra i due contendenti.
I finlandesi interrompono le trattative con i sovietici e mobilitano
le loro non ingenti forze (circa
200.000 uomini) non facendosi illusioni sull’esito della disputa. Le trattative
erano iniziate il 12 ottobre
con l’arrivo a Mosca del plenipotenziario finlandese Juho Kusti Paasikivi che si trova di fronte a una serie
di proposte (quasi ultimative) dei sovietici per uno scambio di territori.
L’URSS dunque propone di cedere
alla Finlandia 5500 kmq nei distretti settentrionali di Repola e Porajorpi contro un arretramento del
confine finnico nell’istmo di Carelia
(tra il Lago Ladoga e il Golfo di
Finlandia), tale da mettere la città
di Leningrado fuori dalla gittata di
eventuali artiglierie nemiche. Il governo sovietico esige inoltre la cessione di alcune isole nel Golfo di
Finlandia e l’affitto trentennale del
porto di Hangò, all’imbocco dello
stesso golfo; reclama infine modifiche di frontiera anche nell’estremo
Nord in modo da disporre del porto di Petsamo (l’attuale Pecenga),
l’unico porto finlandese del mare di
Barents perennemente sgombro da
ghiacci. I finlandesi sono disposti a
soddisfare in tutto le pretese russe
salvo che per la cessione del porto
di Hangò, che darebbe all’URSS il
controllo completo del Golfo di Finlandia e della zona più importante
del paese. Ma i russi sono irremovibili e ai finlandesi non resta che
abbandonare il tavolo delle trattative.
14 novembre
Hitler respinge (ma con diplomazia)
la mediazione di Guglielmina d’Olanda e di Leopoldo del Belgio.
15 novembre
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16 novembre
Anche la proposta di re Carol di Romania viene respinta dai belligeranti.
17 novembre
Si riunisce a Parigi il Consiglio Supremo Alleato. Viene deciso, in caso di attacco tedesco attraverso il
Belgio, di difendere la linea Mosa-Anversa.
Tempo addietro il maresciallo Pétain si era opposto a un
prolungamento della munitissima linea Maginot fino alla Mosa,
sostenendo che la conformazione del terreno nelle Ardenne avrebbe « reso
impossibile un tentativo d’invasione
in quel settore ».
18 novembre
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19 novembre
Churchill propone di minare, mediante lanci aerei, le acque del Reno
fra Strasburgo e il fiume Lauter.
20 novembre
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21 novembre
L’incrociatore inglese Belfast è gravemente danneggiato da una mina
magnetica.
22 novembre
Verso sera un aereo tedesco lancia
presso Shoeburyness degli oggetti
non meglio identificati, appesi a paracadute. Vengono immediatamente
avvertite le autorità militari che inviano sul posto due ufficiali artificieri i quali,
la stessa notte, con il
sopraggiungere della bassa marea,
scoprono che gli oggetti in questione sono delle mine magnetiche sommerse.
Si tratta di un’arma segreta
di cui gli aerei tedeschi hanno disseminato le imboccature degli estuari
e gli approcci ai porti inglesi. Resi
innocui, gli ordigni vengono trasportati in un arsenale per essere sottoposti
a ulteriori esami onde studiare delle contromisure per renderli
inoffensivi. Tra settembre e ottobre
infatti le mine magnetiche tedesche
hanno distrutto 56.000 t di naviglio
alleato o neutrale.
23 novembre
L’incrociatore ausiliario inglese Rawalpindi, di pattuglia tra l’islanda e
le Faròer, viene affondato dall’incrociatore da battaglia Scharnhorst,
uscito in Atlantico con il “gemello”
Gneisenau per attaccare i convogli
inglesi. Il sacrificio del Rawalpindi
non è inutile perché i due incrociatori tedeschi devono rinunciare alla
missione e tornare alla base filtrando attraverso le unità nemiche che
in gran numero battono il Mare del
Nord per intercettarli. Alla caccia
prendono parte, tra navi inglesi e
francesi, 15 incrociatori e la corazzata Warspite, oltre alle forze aeree.
24-26 novembre
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27 novembre
Protestando violentemente per un
bombardamento di truppe russe nel
settore di Leningrado da parte dei
finlandesi, il governo sovietico denuncia il trattato di non aggressione
russo-finnico sottoscritto nel 1932.
Helsinki naturalmente nega che il
fatto sia mai avvenuto; intanto però
i sovietici si sono costruito il loro
“casus belli”.
28 novembre
Si intensificano i preparativi alla
frontiera russo-finnica.
29 novembre
L’Unione Sovietica rompe le relazioni diplomatiche con la Finlandia,
ignorando l’offerta finlandese dell’ultim’ora di ritirare unilateralmente le
proprie truppe dai confini.
30 novembre
L’esercito sovietico attacca la Finlandia,
concentrando l’urto sull’istmo di Carelia.
Aerei sovietici bombardano Helsinki.I finlandesi comunque reggono bene al primo urto
di un nemico preponderante in fatto
di uomini e di mezzi che tuttavia,
sottovalutando le capacità di resistenza del piccolo paese vicino,
aveva messo in campo solo le grandi
unità del distretto militare di Leningrado.
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