Marzo 1941
1° marzo
A Vienna, al Castello del Belvedere,
i rappresentanti della Bulgaria
sottoscrivono, alla presenza di Ribbentrop, Ciano e dell’ambasciatore
giapponese a Berlino gen. Oshima,
l’adesione al Patto Tripartito.
Africa settentrionale.In Tripolitania,
le truppe della ‘‘Francia Libera’’
agli ordini del gen. Jaeques-Philippe
Leclerc, costringono alla resa i soldati italiani che difendono l’oasi di
Cufra.
2 marzo
Le truppe tedesche destinate ad attaccare la Grecia incominciano ad
attraversare il Danubio e a riversarsi
in territorio bulgaro. Si tratta di forze imponenti: la 12à Armata,
composta da 5 corpi d’armata (il IV,
l‘XI, il XIV, il XVIII e il XXX);
il 1 Gruppo corazzato di von Kleist,
forte di 3 divisioni (5à, 9à e 11à),
un’altra divisione corazzata, la 2à,
aggregata all’XI corpo d’armata, e
infine l’8° Corpo aereo al comando
dal gen. Wolfram von Richthofen.
La Romania adotta una serie di
provvedimenti antisemiti, a imitazione del modello tedesco.
Rientra ad Atene da Ankara la
missione inglese guidata dal ministro
degli Esteri Anthony Eden: i colloqui con i governanti turchi non
hanno sortito l’effetto sperato in vista della progettata formazione di
una coalizione anti-Asse.
Fronte greco-albanese.Mussolini
giunge in Albania per un’ispezione alle truppe combattenti.
3 marzo
Penetrate in Bulgaria col consenso
del governo, ormai alleato della Germania,
truppe tedesche vanno ad attestarsi al confne con la Grecia.
Due giorni dopo, la Gran Bretagna
romperà le relazioni diplomatiche
con Sofia.
4 marzo
Lascia Alessandria d’Egitto il primo
convoglio di navi mercantili e da
guerra britanniche con a bordo le
truppe e i rifornimenti destinati alla Grecia. La protezione dei convogli
viene affidata a 4 incrociatori e 4
cacciatorpediniere.
Il gen. Henry Maitland Wilson,
designato il 28 febbraio a comandare le forze
britanniche in Grecia, arriva ad Atene.
A Berchtesgaden Hitler riceve in
gran segreto il principe Paolo, reggente di
Iugoslavia, cui chiede l’adesione al Patto Tripartito e il libero
passaggio delle truppe tedesche sul
territorio iugoslavo: in cambio la
Iugoslavia potrà a suo tempo annettersi il porto di Salonicco e una
parte della Macedonia greca da essa
rivendicata.
5 marzo
La Gran Bretagna rompe le relazioni diplomatiche con la Bulgaria.
6 marzo
In Olanda, il tribunale di guerra tedesco condanna a morte 18
appartenenti all’Organizzazione di lotta
clandestina. Sono le prime vittime
della resistenza olandese all’invasore tedesco.
7 marzo
Incominciano i primi sbarchi del corpo
di spedizione britannico in Grecia, nel porto del Pireo e a Volos.
In precedenza, la presenza inglese
consisteva soprattutto nell’aviazione.
Il corpo di spedizione è formato non
dai 100.000 uomini concordati, ma
da oltre 57.000 uomini in quattro
divisioni, due delle quali corazzate.
8 marzo
*****
9 marzo
Fronte greco-albanese.Alla presenza di Mussolini, ha inizio in Albania
(metà della quale è in mano ai greci) l’offensiva italiana fra Tomor e il
fiume Voiussa; si registrano alcuni
successi nel settore di Mali Arza e
del monte Trebescini, a sud-est di
Berat. I greci riusciranno tuttavia, il
14, a fermare la spinta italiana.
10 marzo
Con la mediazione nipponica, viene
composta la vertenza fra Thailandia
e Francia con la cessione alla prima
della regione di Luang Prabang, alla
destra del fiume Mekong, e di alcune province cambogiane.
Il Giappone estende il suo controllo sull’amica Thailandia,
ottiene il monopolio della produzione di riso dell’indocina e l’accesso al porto di
Saigon.
11 marzo
In Iugoslavia scoppiano disordini e
dimostrazioni antitedesche e antiitaliane.
USA.Il Congresso americano, con il
voto favorevole del Senato (60 contro 31), approva la legge “Affitti e
prestiti” che diventa cosi operante.
Essa consente al presidente degli Stati Uniti di
“vendere, trasferire, scambiare, affittare, prestare o altrimenti
adoperare materiali di difesa a beneficio di ogni paese la cui difesa sia
giudicata vitale per la difesa degli
Stati Uniti d’America”. L’America
diventa anche de jure, come già lo è
di fatto, "I’arsenale delle democrazie".
Il presidente ha la libertà di designare le nazioni
beneficiarie e di fissare la natura e l’ammontare
dell’aiuto. La sintesi, paradossale, ma reale,
del provvedimento la dà un senatore
del Texas che esclama: “Se ho ben
capito questa legge consente di trasferire alla Repubblica
dei Soviet la corazzata Texas”.
Le prime due nazioni ammesse a beneficiare degli aiuti
americani sono la Gran Bretagna,
che riceverà 28 potenti vedette lanciasiluri,
e la Grecia che otterrà notevoli forniture di artiglieria.
12 marzo
*****
13 marzo
Fronte greco-albanese.Durissimi i
combattimenti fra gli attaccanti italiani e i difensori greci;
sono impegnati 32 reggimenti di fanteria italiani e 34 reggimenti greci. Gli italiani
puntano in direzione di Klisura (alb.
Kèlcyrè). Non riescono a travolgere
i greci, e i combattimenti si protrarranno fino alla fine del mese. Ma
scopo del comando italiano non è
tanto il guadagno territoriale, quanto
il logoramento del nemico.
14-15 marzo
*****
16 marzo
Africa orientale.Reparti inglesi provenienti via mare dal protettorato di
Aden sbarcano a Berbera, nella Somalia britannica, ne ricacciano gli
italiani che l’avevano occupata e
puntano verso ovest in direzione
del confine con l’Abissinia.
Mai cessate, le incursioni aeree
tedesche sulla Gran Bretagna registrano un’improvvisa recrudescenza.
17 marzo
Africa orientale.Le truppe britanniche del gen. Cunningham (11à e 12à
divisione africana e 1à divisione sudafricana), penetrate in Abissinia
dalla Somalia italiana, raggiungono
Giggigà, località poco distante dal
confine con la Somalia inglese, da
poco evacuata dagli italiani.
In Eritrea, nel settore di Cheren, durante un
violento contrattacco contro gli inglesi,
muore il generale italiano Orlando Lorenzini.
18 marzo
La Spagna si annette il Territorio Libero di Tangeri.
18-19 marzo
Durante la notte Londra subisce
uno dei più pesanti attacchi aerei
dall’inizio del conflitto.
19 marzo
L’ammiraglio Weichold, rappresentante della marina germanica presso
il comando supremo italiano a Roma, invia una lettera al capo di Stato
Maggiore della marina italiana ammiraglio Arturo Riccardi, in cui si
mostra favorevole ad un attacco in
forze italiano nel Mediterraneo
orientale; da notizie in suo possesso, infatti,
risulta che nella base inglese di Alessandria d’Egitto solo
una nave da battaglia (la Valiant) risulta in piena efficienza.
I tedeschi lanciano una specie di
ultimatum alla Iugoslavia concedendole solo 5
giorni di tempo per decidere sulle richieste di collaborazione
e di adesione al Patto Tripartito
avanzate da Hitler al reggente Paolo il 4 marzo.
20 marzo
Nel corso di una riunione del Consiglio della Corona a Belgrado, il
principe reggente Paolo si mostra
propenso ad aderire alle richieste di
Hitler.
Africa settentrionale.Dopo una lunghissima e tenace difesa, il presidio
italiano dell’oasi di Giarabub, in pieno deserto cirenaico, si arrende.
Africa Orientale.Nella Somalia inglese,
contingenti britannici provenienti da Berbera
giungono ad Hargeisa, presso il confine con l’Abissinia.
21 marzo
Africa settentrionale.Il generale Italo Gariboldi prende effettivo
possesso della sua nuova carica di governatore della Libia e di comandante
in capo delle forze italiane in Africa settentrionale in sostituzione di
Rodolfo Graziani.
22 marzo
Africa Orientale Italiana.In Abissinia, di fronte alla
pressione incombente delle truppe inglesi, la città di
Harar, a ovest di Giggigà, viene
dichiarata dagli italiani “città aperta”.
23 marzo
*****
24 marzo
Africa settentrionale.Con rapida
azione, Rommel occupa con le sue
truppe el-Agheila, al confine tra la
Tripolitania e la Cirenaica.
Una nota diplomatica del governo
inglese ammonisce il governo iugoslavo a non allinearsi alle potenze del
Patto Tripartito.
25 marzo
A Vienna, presente il suo ministro
degli Esteri Cinkar Markovié, il presidente del
Consiglio iugoslavo Dragisa Cvetkovic firma il trattato di
adesione del suo paese al Patto Tripartito.
Anche la Bulgaria aderisce al
Patto Tripartito.
25-26 marzo
Nella notte sei “barchini” esplosivi
appartenenti al reparto speciale della marina italiana denominato X
MAS partono dalla base di Lero,
nell’Egeo, al comando del tenente
di vascello Luigi Faggioni in direzione di Creta.
Questi “barchini” erano motoscafi a fondo piatto con motore
fuoribordo dotati di una potente carica di esplosivo e di un sedile
a molla, che consentiva al pilota di
porsi in salvo prima dello scoppio
del “barchino” contro l’obiettivo.
Dopo aver forzato gli sbarramenti
nemici della baia di Suda, dirigono
i loro mezzi contro le navi inglesi
alla fonda mettendo fuori combattimento l’incrociatore pesante York di
8250 t e la nave cisterna Pericles
di pari stazza.
26 marzo
Da Londra Leopold Stennett Amery,
ministro per l’india e la Birmania,
lancia un appello ai serbi affinché
non consentano a nessuno di ridurli
“ancora una volta al rango di razza
sottomessa”.
Iugoslavia.Si allarga a macchia d’olio la
protesta per l’adesione del paese al Patto Tripartito, che coinvolge
sindacati, contadini, Chiesa ed esercito. Mentre scendono dal treno che
li riporta da Vienna a Belgrado, il
ministro degli Esteri Markovic e il
presidente del Consiglio dei ministri
Cvetkovic vengono arrestati: il reggente Paolo è consegnato nel suo
palazzo.
Africa Orientale.Gli inglesi occupano Harar.
Mediterraneo.Ricognitori del Corpo Aereo Tedesco
di stanza in Sicilia avvertono il comando della
marina italiana che sono rientrate nella
base di Alessandria d’Egitto le corazzate Barham e
Warspite e la portaerei Formidable.
27 marzo
In Iugoslavia, un gruppo di ufficiali
dell’aeronautica, guidati dal capo di
Stato Maggiore gen. Dusan Simovic,
mette in atto un colpo di stato e rovescia il governo. Il Consiglio di
Reggenza è sciolto, il principe Paolo viene esiliato ed è chiamato al
trono il non ancora diciottenne Pietro,
figlio dell’assassinato re Alessandro. Viene costituito un governo
di unione nazionale, presieduto dallo stesso gen. Simovic,
che tra i primi atti stipula un patto di non aggressione con Mosca.
Hitler dirama la direttiva n. 25, che
ordina la liquidazione della Iugoslavia, paese che dopo il colpo di
stato militare “deve essere considerato nemico e perciò schiacciato al più
presto”. L’OKH prepara nuovi piani
per l’operazione “Marita”, a causa
della quale è necessario un rinvio
dalla metà di maggio a fine giugno
dell’operazione “Barbarossa” (l’invasione dell’URSS).
Terminano a Washington le consultazioni tra i rappresentanti degli
Stati Maggiori britannico e americano durante le quali sono state fissate
le direttive strategiche dei due paesi
in caso di un intervento diretto degli
Stati Uniti nel conflitto.
Africa Orientale Italiana.In Eritrea,
dopo 12 giorni di aspri combattimenti, gli italiani si
ritirano da Cheren verso l’Asmara.
Le difese dell’Africa Orientale Italiana si vanno
sgretolando. La battaglia per Cheren
è durata 8 settimane ed è costata agli
inglesi 4000 uomini tra morti e feriti, circa 3000 agli italiani.
28 marzo
Il mar. John Dill. capo dello Stato
Maggiore Generale Imperiale inglese, si reca a Belgrado per sondare le
intenzioni del nuovo governo di Dusan Simovic. Nonostante la difficile
situazione il governo iugoslavo invierà quanto prima,
sembra, un proprio rappresentante per riprendere i
colloqui con gli Alleati in vista della
progettata “alleanza balcanica” dall’Egeo al Danubio.
Africa Orientale Italiana.Gli italiani abbandonano
Diredaua e ripiegano verso Addis Abeba.
29 marzo
Africa Orientale Italiana.Gli inglesi occupano Diredaua,
località dell’Abissinia a nord-ovest di Harar.
30 marzo
Hitler nel pomeriggio approva il piano particolareggiato per l’invasione
della Iugoslavia.
In 4 nazioni del continente americano,
cioè Stati Uniti, Messico, Costarica e Venezuela, vengono posti
sotto sequestro tutti i piroscafi tedeschi, italiani e
danesi che si trovano nei loro porti.
Mediterraneo.Nel tardo pomeriggio
la flotta inglese dell’ammiraglio Cunningham raggiunge
il porto di Alessandria dove viene celebrata una
funzione religiosa di ringraziamento
per il successo di Capo Matapan: vittoria tanto più
significativa se si pensa che gli inglesi hanno perduto un
solo aereo.
31 marzo
Africa settentrionale.Gli italo-tedeschi di Rommel attaccano
Marsa el-Brega, località della Cirenaica a
nord-est di el-Agheila. Gli inglesi
sono costretti a ritirarsi.
HOME
|