Il progetto "Manhattan"

Il 2 agosto 1939 Albert Einstein, il fisico tedesco emigrato negli Stati Uniti, invia una lettera al presidente Roosevelt, informandolo della possibilità che la Germania nazista giunga in tempi brevi a costruire un’arma micidiale sfruttando il processo di fissione atomica, e incitandolo ad avviare un programma di ricerca che assicuri il primato agli occidentali.
Solo nell’estate del 1942 il governo americano vara il grandioso “progetto Manhattan”, che verrà diretto dal generale Leslie Groves, affiancato dal fisico J. Robert Oppenheimer. lI 2 dicembre 1942 un gruppo di ricercatori guidato dall’italiano Enrico Fermi sperimenta la reazione nucleare a catena.
Nel frattempo a Los Alamos (Nuovo Messico) viene costruita una città laboratorio, che ospiterà 65.000 persone. Nel più stretto segreto, all’inizio del 1943 comincia lo studio delle modalità costruttive della bomba, che sarà pronta all’inizio del 1945, quando è ormai certo che i tedeschi sono ben lontani da un risultato del genere. Il primo esemplare sperimentale al plutonio verrà fatto esplodere nel deserto di Alamogordo il 16 luglio 1945, a capitolazione tedesca avvenuta. “I bambini sono nati bene”: questo messaggio in codice informa Truman alla conferenza di Potsdam che l’esperimento ha avuto un pieno successo.


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