Maggio 1943

1° maggio
Tunisia.Gli americani conquistano “Quota 609” ma non riescono a procedere per l’accanita difesa tedesca. In particolare la 1à divisione corazzata americana è bloccata dalle retroguardie nemiche nella “Trappola per topi” il grosso dell’esercito tedesco ripiega verso Mateur,dove organizza una nuova linea difensiva.
2 maggio
Tunisia.Nonostante gli sforzi, gli americani non riescono a sfondare nella “Trappola per topi
3 maggio
Tunisia.La 1à divisione corazzata americana ha ragione della resistenza tedesca e riesce a sfondare le linee nemiche in direzione di Mateur. Intanto anche il settore centrale e meridionale del fronte sono in movimento per quello che si ritiene l’attacco finale.
USA.Il gen. Marshall, capo di Stato Maggiore Generale dell’Esercito USA, trasmette al gen. Stilwell, capo di Stato Maggiore di Chiang Kai-shek, notizia della decisione del presidente Roosevelt di partecipare con rilevanti forze aeree allo sforzo bellico cinese. Il presidente chiede anche che si rielabori il piano “Anakim” (riconquista della Birmania).
4 maggio
Tunisia.Sulla linea difensiva di Mateur i tedeschi si difendono ancora. Italia. Dopo quattro giorni di stasi riprendono i bombardamenti alleati sulla penisola: è oggi la volta di Taranto e Reggio Calabria, che tuttavia non subiscono gravi devastazioni.
Isole Aleutine.Con un giorno di ritardo sul previsto per il maltempo, salpa da Cold Harbor il convoglio destinato all’invasione dell’Isola di Attu. A causa di forti venti contrari, durante la navigazione il giorno X dovrà essere spostato di altri 3 giorni, cioè all’ 11 maggio.
Birmania.Con la loro tecnica di infiltrazione in piccoli reparti, i giapponesi sono riusciti ad attestarsi sulla linea della strada Buthidaung- Maungdaw. Gli attacchi delle forze britanniche per sloggiarli sono respinti con facilità.
5 maggio
Tunisia.Verso sera la 1à divisione di fanteria inglese conquista Djebel Bou Aoukaz: alle sue spalle sta avanzando il IX corpo del gen. Horrocks, che ha sostituito da pochi giorni il gen. Crocker, rimasto ferito.
A sud il XIX corpo francese del gen. Juin attacca in direzione di Pont-du-Fahs, ultima linea di difesa prima di Tunisi.
6 maggio
Tunisia.All’alba, protette da un formidabile fuoco d’artiglieria, la 6à e la 7à divisione corazzata, del IX corpo inglese, riescono a penetrare nella pianura alle spalle di Djebel Bou Aoukaz, creando lo scompiglio nelle comunicazioni e nei collegamenti delle forze dell’Asse. Pur con molta difficoltà, le due divisioni corazzate inglesi riescono a raggiungere Massicault.
A sud continua l’avanzata delle truppe francesi in direzione di Pont-du-Fahs, mentre a nord, la 9à divisione americana punta su Biserta e la 1à corazzata americana, superata Mateur, marcia su Ferryville (a nord) e su Protville (a est).
Sicilia.Disastrosa incursione aerea alleata su Reggio Calabria: si contano 150 morti e danni molto gravi.
Pacifico sud-occidentale.Il Quartier Generale alleato dirama ulteriori istruzioni per la preparazione di “Cartwheel”, il piano per la conquista di Rabaul nella Nuova Britannia.
7 maggio
Tunisia.Gli americani entrano a Biserta, gli inglesi conquistano Tunisi, i francesi raggiungono Pont-du-Fahs. La resistenza delle truppe dell’Asse comunque continua.
Birmania.I giapponesi passano all’attacco nella zona di Buthidaung, costringendo la 26à divisione indiana a ripiegare verso nord-ovest.
Pacifico meridionale.Posamine americani stendono uno sbarramento minato attraverso lo Stretto di BIackett nel Golfo di Kula, nelle Salomone.
8 maggio
Tunisia.L’avanzata alleata continua verso il mare mentre le truppe dell’Asse si ritirano nella penisola di Capo Bon. Intanto un convoglio italo-tedesco, formato da 3 piroscafi, riesce a raggiungere le acque di Tunisi, dove però viene attaccato da unità inglesi: le navi dell’Asse colano a picco senza poter scaricare niente. In mattinata il comando del Gruppo di armate italo-tedesche in Nordafrica segnala che nessuna delle sue unità può muoversi per mancanza di carburante.
Mediterraneo.Con un violento bombardamento alleato cominciano i preparativi per la conquista dell’isola di Pantelleria (operazione “Corkscrew”).
Pacifico meridionale.A causa delle mine deposte il giorno precedente, e per attacchi aerei, tre cacciatorpedifiere nipponici colano a picco nel Golfo di Kula, tra l’isoletta di Kolombagara e la Nuova Georgia.
9 maggio
Tunisia.Gli Alleati avanzano verso la penisola di Capo Bon. Gli inglesi giungono in prossimità di Hammam Lif dove vengono duramente impegnati dai tedeschi.
Italia.Si susseguono senza sosta i bombardamenti aerei sulle città dell’Italia meridionale e sulla Sicilia: particolarmente gravi le conseguenze dell’attacco su Palermo.
Estremo Oriente.Il generale americano Wheeler è incaricato di coordinare e affrettare i lavori per la costruzione di un grande aeroporto nell’Assam, in india, al fine di servire il fronte birmano e di accrescere le capacità di rifornimento alla Cina.
10 maggio
Tunisia.Conquistata Hammam Lif, la 6à divisione corazzata inglese si getta su Hammamet e su Korba, sulla costa orientale della penisola di Capo Bon, con l’intento di ricongiungersi ai reparti dell'8à armata di Montgomery che stanno avanzando da Enfidaville.
Isole Aleutine.La guarnigione nipponica dell’Isola di Attu, posta in allarme una settimana prima contro il pericolo di un’invasione americana in seguito a segnalazioni del servizio informazioni nipponico, abbandona lo stato d’allarme nella convinzione che gli americani abbiano rinunciato all’operazione, date anche le proibitive condizioni del mare.
11 maggio
Tunisia.Cessa ogni resistenza da parte delle truppe dell’Asse: gli Alleati hanno conquistato tutto il paese. In Africa è proclamato il “cessate il fuoco”.
Sicilia.Pesante incursione alleata su Catania, Marsala e Trapani.
Isole Aleutine.La 7à divisione USA sbarca in vari punti dell’Isola di Attu, occupata dai nipponici dai tempi della battaglia di Midway. La fitta nebbia limita fortemente l’appoggio delle artiglierie della Task Force 16 del contramm. Kinkaid nonché l’appoggio aereo, ma favorisce la sorpresa. I reparti sbarcano nel pomeriggio nella Baia del Massacro, a Punta Alexai, a ovest della Baia di Holtz nella parte settentrionale dell’isola. Altri sbarchi avverranno nella notte sul 12. Gli invasori avanzano verso il Passo Jarmin, ma verso le 19 sono bloccati dall’intenso fuoco dei difensori appostati sui rilievi che delimitano il passo.Il fango paralizza autocarri e trattori. Il comandante della divisione, gen. Brown, predispone un assalto al passo per l’indomani.
India.Le piogge monsoniche impongono la sospensione dei lavori per la costruzione della nuova “Strada della Birmania”, che da Ledo, nell’Assam, dovrebbe raggiungere la Cina. Il tracciato è stato completato fino a 75 km a est di Ledo, in territorio birmano.
12 maggio
USA.Si riunisce a Washington la Conferenza Trident cui prendono parte il presidente Roosevelt, il premier britannico Churchill e i capi degli Stati Maggiori Combinati. Oggetto della conferenza è la messa a punto della strategia anglo-americana alla luce dei recenti sviluppi in Africa, sul fronte sovietico e nelle Aleutine.
Tunisia.Il gen. tedesco Jurgen von Arnim, comandante delle truppe tedesche in Africa, si arrende.
Isole Aleutine.Con l’appoggio degli aerei e dell’artiglieria navale, la 7à divisione converge da due direzioni sul Passo Jarmin. Un attacco frontale condotto dalla Baia del Massacro non dà alcun risultato.
Pacifico.Isole Salomone.Una squadra di incrociatori e cacciatorpediniere americani, agli ordini del contramm. W.L. Ainsworth, bombarda nella notte sul 13 le posizioni nipponiche di Munda e Vila, mentre un gruppo di posamine torna a minare il Golfo di Kula, stretto braccio di mare tra Kolombagara e la Nuova Georgia.
Birmania.La prima campagna dell’Arakan si conclude con un nulla di fatto: la 26à divisione indiana sgombera Maungdaw e ripiega a nord schierandosi in posizione difensiva. Si è trattato di un inutile sacrificio di uomini e di materiale.
Tra le cause del fallimento la più importante è stata il mancato intervento in Birmania di unità cinesi provenienti dallo Yunnan.
13 maggio
USA.La Conferenza Trident approva l’ultima elaborazione del piano di massima per l’invasione della Sicilia (operazione “Husky”), ivi compresa la data (10 luglio) e la zona di sbarco.
Tunisia.Anche il gen. Giovanni Messe, cui proprio oggi viene notificata la promozione a Maresciallo d’Italia, è costretto ad arrendersi agli Alleati: tra tedeschi e italiani hanno deposto le armi circa 250.000 uomini. Il gen. Alexander invia a Churchill il seguente messaggio: “E' mio dovere informarla che la campagna di Tunisi è terminata. Ogni forma di resistenza nemica è cessata. Noi controlliamo le spiagge del Nordafrica...”.
Sardegna.Due incursioni su Cagliari di aerei anglo-americani causano gravissimi danni.
Isole Aleutine.Nonostante ripetuti assalti, gli americani restano sostanzialmente inchiodati alle posizioni occupate subito dopo lo sbarco. Riavutisi dalla sorpresa, i nipponici oppongono una resistenza energica e ben coordinata. Nella parte settentrionale dell’isola, vanno anzi al contrattacco cercando, senza riuscirvi, di sloggiare gli invasori da una piccola cresta, denominata Collina X. L’appoggio navale ed aereo è limitato dal maltempo.
Nuova Guinea.L’aviazione nipponica dà inizio a una nuova serie di incursioni contro le posizioni alleate.
14 maggio
Isole Aleutine.Le posizioni degli invasori e dei difensori restano sostanzialmente immutate. Gli sforzi per la conquista del Passo Jarmin non portano ad alcun risultato. Le condizioni atmosferiche impediscono l’attività aerea, ma le artiglierie delle unità navali americane bombardano violentemente le posizioni nipponiche.
Sardegna.Bombardieri alleati colpiscono Sassari e varie altre località dell’isola causando una ventina di morti. Viene attaccata anche Civitavecchia che è gravemente danneggiata.
15 maggio
Fronte sovietico.Continua la stasi operativa imposta dal disgelo.
USA.I capi di Stato Maggiore decidono di assegnare la priorità assoluta alla costruzione di aeroporti nell’Assam, in India; la quantità di materiale bellico da fornire alla Cina dovrà essere incrementata a 7000 tonnellate mensili entro il 1° luglio.
Isole Aleutine.Si rinnova l’attacco americano nella Baia del Massacro (a sud) ma non vengono compiuti progressi nonostante il consistente appoggio di artiglieria. La nebbia provoca un rinvio dell’attacco nella Baia di Holtz (a nord) fino alle 11, quando gli americani scoprono che i nipponici hanno abbandonato le posizioni che avevano la sera prima per ritirarsi su altre più vantaggiose. Mentre avanzano, subiscono serie perdite a causa del fuoco nemico e soprattutto di un’incursione della loro stessa aviazione.
Cina.Per respingere l' "offensiva del riso” che i nipponici hanno intrapreso nella zona centrale del paese, Chiang Kai-shek ordina al gen. Cheng di tornare con la sua armata a difendere Yichang, sullo Yangtze.
16 maggio
Germania.Nella notte sul 17, una squadriglia di Lancaster della RAF specialmente attrezzati attacca con bombe appositamente studiate, del peso di 4,5 t, le dighe dei fiumi Mòhne, Eder e Sorpe, nella Ruhr.
Le prime due forniscono acqua potabile a 4 milioni di persone e coprono il 75% del fabbisogno di energia elettrica delle industrie del bacino. Le due opere cedono provocando molti morti e vasti allagamenti, ma sono riparate a tempo di primato, cosi che le speranze inglesi di paralizzare la produzione bellica del più importante distretto industriale del nemico vanno deluse.
Quanto alla terza, quella sul Sorpe, non è nemmeno danneggiata.
Isole Aleutine.Nuovi assalti americani nella zona della Baia di Holtz. I nipponici, in grande inferiorità numerica (2380 uomini contro 11.000 americani) e col pericolo di essere presi da tergo se gli americani riuscissero a sfondare nella Baia del Massacro, si ritirano durante la notte sul 17 su Chicagof Harbor per tentare l’ultima resistenza.
17 maggio
Isole Aleutine.I reparti della Baia di Holtz avanzano e occupano le posizioni che il nemico ha sgombrato durante la notte. Anche i reparti disposti nella Baia del Massacro scoprono che i nipponici se ne sono andati e occupano il tanto conteso Passo Jarmin.
18 maggio
Mediterraneo.Si accentuano gli atacchi alleati su Pantelleria, che viene praticamente isolata anche da un blocco navale.
Isole Aleutine.Si congiungono le forze provenienti da nord (Baia di Holtz) con quelle provenienti da sud (Baia del Massacro). Nel settore settentrionale vengono subito sbarcati nuovi reparti e rifornimenti. Si prepara la nuova fase dell’operazione, contro Chicagof Harbor.
19 maggio
Isole Aleutine.Gli americani attaccano prima dell’alba per conquistare un passo che apre la strada alla vaIle di Sarana. I combattimenti durano fino al tramonto, ma infine i nipponici sono sopraffatti.
20 maggio
Isole Aleutine.Gli americani restano bloccati al passo (in seguito chiamato Passo Clevesy) dai nipponici che durante la notte hanno preso posizione sui picchi che lo dominano.
Gli uomini addestrati per la guerra nel deserto devono trasformarsi in scalatori per poter aggirare il nemico. Dopo duri combattimenti, gli attaccanti riescono a avanzare nella valle di Sarana. Qualche progresso viene compiuto anche nella parte settentrionale dell’isola.
Birmania.Viene ufficialmente annunciata la conclusione delle operazioni della brigata indiana dei “Chindit”, comandata dal gen. Orde Wingate, oltre le linee nipponiche. La brigata ha perso circa un terzo degli effettivi.
21 maggio
Isole Aleutine.Sul fronte meridionale dell’isola di Attu, gli americani riescono a eliminare l’unico caposaldo nipponico rimasto su uno dei picchi che dominano il Passo Clevesy e avanzano verso una cresta prossima a un altro passo che dalla valle di Sarana conduce a Chicagof Harbor. Le truppe sbarcate nella Baia di Holtz avanzano più lentamente a causa delle maggiori difficoltà del terreno montuoso.
22 maggio
Isole Aleutine.Le truppe del fronte meridionale dell’isola di Attu riescono a penetrare nella valle che conduce a Chicagof. Quelle del fronte settentrionale restano sulle loro posizioni. Importante, quando le condizioni atmosferiche lo consentono, il contributo di fuoco dato dalle unità della Task Force 51 che, coperta dalla Task Force 16 del contramm. Kinkaid, ha provveduto alle operazioni di sbarco. La Task Force 51, comandata dal contramm. Rockwell, è formata dalle vecchie corazzate Pennsylvania e Idaho, da una portaerei di scorta, 6 incrociatori e 19 cacciatorpediniere.
India.Pressanti sollecitazioni vengono inviate ai comandi interessati perché venga accelerata la costruzione di nuovi aeroporti nell’Assam.
URSS.Mosca annuncia lo scioglimento del Comintern.E' un atto di buona volontà volto a placare i timori che tuttora sussistono nei confronti della Russia sovietica presso larghi strati dell’opinione pubblica occidentale.
Italia.Bombardieri alleati martellano la Sicilia e la Sardegna: particolarmente gravi i danni causati dall’attacco su Messina e Reggio Calabria.
23 maggio
Isole Aleutine.I reparti del fronte meridionale attaccano l’importante Cresta Fish Hook, ma sono bloccati dall’intenso fuoco nemico. Le montagne dell’Isola di Attu sembrano costituire un ostacolo insormontabile alle pur numerose e bene armate forze americane. Dopo gli inutili tentativi della giornata, viene deciso che la Cresta Fish Hook sarà l’obiettivo di un attacco coordinato dei reparti dei due fronti, meridionale e settentrionale.
24 maggio
Isole Aleutine.Su Attu, rinnovati attacchi contro la Cresta Fish Hook sono respinti dai nipponici, che si difendono con fanatica determinazione.
I Capi di Stato Maggiore Riuniti approvano il piano di invasione dell’Isola di Kiska.
25 maggio
USA.Si conclude la Conferenza Trident, iniziatasi il 12 maggio a Washington.E' stata decisa l’invasione dell’Europa nord-occidentale (operazione “Overlord”) da iniziarsi al principio di maggio del 1944.
L’invasione sarà preceduta da una gigantesca offensiva aerea. In Italia, dopo l’invasione della Sicilia (operazione “Husky”) verranno effettuate le azioni più opportune per eliminare il paese dal quadro della guerra.
Dalle basi del Mediterraneo si procederà al sistematico bombardamento aereo del bacino petrolifero romeno di Ploesti, vitale per la Germania. Viene approvata in linea di massima anche la strategia da adottare nel Pacifico.
Tunisia.Susa è scelta a sede del quartier generale per l’invasione di Pantelleria.
Isole Aleutine.Su Attu, le truppe americane avanzanti da sud riescono a metter piede sulle pendici della Cresta Fish Hook dopo scontri all’arma bianca in un complicato sistema di gallerie scavate dai nipponici. Anche i reparti del fronte settentrionale riescono a compiere qualche progresso dall’altra parte della cresta.
26 maggio
Isole Aleutine.Gli americani migliorano le loro posizioni sia sul versante meridionale che su quello settentrionale della Cresta Fish Hook.
27 maggio
USA.Il Comitato congiunto per i piani di guerra è incaricato di stabilire il fabbisogno in uomini e materiale e di suggerire le possibili date per l’invasione delle Isole Marshall, nel Pacifico.
Francia.Si costituisce a Parigi il Consiglio nazionale della Resistenza.
Isole Aleutine.Su Attu, le forze della 7à divisione USA riescono a conquistare la Cresta Fish Hook. Presso Punta Alexai si inizia la costruzione di una pista per aerei da caccia.
28 maggio
Italia.Gravissimi danni e numerose vittime a Livorno devastata dai bombardamenti alleati.
Isole Aleutine.I nipponici di Attu, ormai compressi nella zona di Chicagof Harbor, si rifugiano sulle montagne circostanti. Gli americani lanciano volantini per invitarli alla resa.
29 maggio
Isole Aleutine.Prima dell’alba, dopo essere scesi in assoluto silenzio dalle montagne di Chicagof Harbor, i nipponici lanciano un violentissimo contrattacco, riuscendo a penetrare entro il dispositivo americano. Selvaggi combattimenti si protraggono per tutta la giornata e nel corso della notte successiva.
30 maggio
Isole Aleutine.Dopo l’ultimo, disperato tentativo, si esaurisce ogni resistenza organizzata dei giapponesi sull’Isola di Attu. Gli americani hanno pagato cara la conquista: solo nei combattimenti del 29, hanno avuto 550 morti e 1140 feriti; alcuni uomini sono impazziti dal terrore di fronte alla furia unlante degli assalitori. Quanto ai nipponici, a parte 28 feriti caduti in mano americana, l’intera guarnigione si è sacrificata.
2352 i morti, 500 dei quali suicidi mediante bombe a mano.
Lo stesso giorno, un distaccamento americano occupa senza incontrare opposizione l’Isola di Shemya.
Algeria.Il gen. De Gaulle arriva ad Algeri per prendere contatto con l' "odiato” Giraud, comandante supremo delle forze francesi nell’Africa del Nord.
Italia.Sessantesima incursione aerea su Napoli. Violentissimi bombardamenti aerei martellano l’Isola di Pantelleria.
31 maggio
Isole Aleutine.Gli americani perlustrano l’Isola di Attu alla ricerca di giapponesi superstiti. Trovano soltanto cadaveri.

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