Maggio 1942
1° maggio
Filippine.Proseguono i combattimenti a Mindanao e
l’offensiva aerea e di artiglieria contro Corregidor.
Birmania.I nipponici occupano Monywa e Mandalay.
2 maggio
Filippine.In qualche punto dell’Isola di Mindanao lo slancio offensivo
dei nipponici è ben contenuto dalle
truppe filippine. I nipponici sbarcati a Cotabato avanzano verso est in
direzione di Kabacan, che viene rinforzata con tutte le unità disponibili.
Allargo dell’isola viene avvistato un
nuovo convoglio che presumibilmente trasporta altre forze d’invasione.
Isole Salomone.Nella parte meridionale dell’arcipelago,
di fronte a Guadalcanal, un convoglio nipponico si
appresta a sbarcare truppe nell’isoletta di Tulagi.
La piccola guarnigione formata da un reparto dell’aviazione australiana distrugge subito
le installazioni e si imbarca per le
Nuove Ebridi. Grazie al possesso del
codice della marina nipponica, gli
americani sanno del nuovo sbarco. Il
comandante della squadra navale che
pattuglia il Mar dei Coralli, contramm. Frank J. Fletcher,
fa immediatamente rotta su Tulagi con le
portaerei Yorktown e Lexington e le
loro forze di appoggio. Da parte nipponica, il convoglio d’invasione è
scortato dalle portaerei Shokaku e
Zuikaku, al comando dell’amm. Takagi, con le loro unità d’appoggio,
tra cui almeno un’altra portaerei e 4
incrociatori pesanti.
Birmania.Tre brigate del I corpo birmano attaccano
Monywa, appena occupata dai nipponici, ma sono
respinte. Si ritirano in ordine sparso,
mentre il resto dell’esercito birmano
ripiega su Shwegyin. I nipponici sono ormai a Mandalay.
Atlantico settentrionale.L’incrociatore inglese Edinburgh è affondato
da un U-Boot mentre scorta un convoglio di ritorno dall’URSS.
Mediterraneo.Aerei inglesi hanno
compiuto incursioni notturne sulle
isole di Rodi e di Lero e, in Grecia,
nella zona del Pireo e nei dintorni
di Atene.
3 maggio
Isole Salomone.Un piccolo contingente nipponico sbarca,
come previsto, a Tulagi, che viene subito
trasformata in una base per idrovolanti con i quali
appoggiare le operazioni di sbarco a Port Moresby in
Nuova Guinea, porta dell’Australia.
Fletcher con la Yorktown e le unità
di scorta giunge nella zona, ma le
unità nipponiche si sono già allontanate e gli americani riescono
solo ad affondare qualche trasporto
nemico.
Filippine.Alle ore 1, reparti anfibi
nipponici provenienti dall’Isola di
Panay sbarcano nella Baia di Macajalar a Mindanao e subito si mettono
in marcia verso sud, invano contrastati dalle truppe filippine.
Altri giapponesi arrivano a Kabacan, ma non
vi trovano più difensori: il comando
ha già dato l’ordine di ritirata verso
le colline dell’interno.
Le azioni aeree e di artiglieria contro Corregidor,
in preparazione dell’invasione, proseguono senza sosta.
4 maggio
Filippine.A Mindanao, i filippini
completano la ritirata su una nuova
linea di difesa nei settori di Dalirig
e di Puntian. Un terzo raggruppamento difende la valle del fiume
Cagayan. Da parte nipponica, è attiva solo l’aviazione.
Luzon.Il bombardamento di Corregidor raggiunge l’apice dell’intensità:
ben 16.000 proiettili tempestano l’isola.
Nuova Britannia.Un convoglio d’invasione nipponico
lascia Rabaul diretto a Port Moresby in Nuova Guinea.
Birmania.I britannici evacuano
Akyab nel Golfo del Bengala. I giapponesi
occupano Bhamo e sconfiggono la 29à divisione
cinese a Wanting Chiang Kai-shek ordina che la
5à armata cinese si concentri nella
zona di Myitkyina.
Isole Salomone.La Yorktown raggiunge
il resto della squadra navale del Mar dei Coralli.
Malta.Aerei italiani e tedeschi bombardano gli aeroporti di Micabba,
Gudia, Hal Far e i depositi di Floriana.
Africa settentrionale.Nuovo bombardamento aereo di Alessandria
d’Egitto da parte di aerei dell’Asse.
5 maggio
Mar dei Coralli.Lexington e Yorktown con le unità di scorta seguitano
la caccia alla squadra nipponica.
Filippine.Dopo una micidiale preparazione aerea e di artiglieria, i
giapponesi sbarcano nell’Isola di
Corregidor presso Punta Nord. A
Mindanao, i filippini organizzano
una nuova linea di difesa.
Giappone.Il Quartier Generale Imperiale
impartisce alla Flotta combinata l’ordine di predisporre
l’invasione dell’isola di Midway e delle Aleutine.
Birmania.Il gen. Stilwell, che sta ritirandosi con i cinesi su Myitkyina,
apprende a Indaw che la ferrovia è
interrotta e che il nemico ha occupato Bhamo,
per cui decide di ripiegare non più verso la Cina, ma verso
l’India.
6 maggio
Mar dei Coralli.Prosegue la battaglia fra le squadre
americana e nipponica.
Filippine.Dopo un’intera giornata
di negoziati, il gen. Wainwright firma
l’atto di resa incondizionata di tutte
le forze americane e filippine ai nipponici del gen. Masaharu Homma. A
Corregidor, i nipponici conquistano
il Malinta Tunnel e sbarcano nuove
forze. A Mindanao, i nipponici riprendono l’offensiva, conquistando
Tankulan e avvicinandosi a Dalirig,
che viene a trovarsi sotto il fuoco
delle artiglierie.
Birmania.La 200à divisione cinese
e parte della 55à, che si trovano ancora a Taunggyi, ricevono l’ordine
di ritirarsi a Myitkyina. Riusciranno
a rientrare in Cina.
Madagascar.Una squadra navale inglese agli ordini del
contramm. Syfret e formata dalla corazzata RamilIies,
dalle portaerei Indomitable e Illustrious, dall’incrociatore leggero
Hermione, dall’incrociatore olandese
Van Heemskerk e da 4 caccia torpediniere sbarca un
contingente britannico nella rada di Courier, nella parte nord-orientale
dell’isola, occupando i porti di Diego Suarez e Antsirene.I presidi locali,
fedeli al governo di Vichy, offrono una resistenza
poco più che simbolica. Diego Suarez viene rapidamente trasformata in
una grande base aeronavale che preoccuperà i comandi giapponesi.
7 maggio
Filippine.Da Manila, il gen. Wainwright annuncia
alla radio l’avvenuta resa, implicitamente invitando i
reparti filippini e americani che ancora resistono
in varie isole a deporre le armi. A Corregidor, i nipponici
hanno fatto 15.000 prigionieri. A
Mindanao, essi sospendono i combattimenti pur proseguendo le azioni
aeree e di artiglieria.
8 maggio
Mar dei Coralli.Si conclude la battaglia aeronavale fra americani e
giapponesi. L’esito è in sostanza favorevole ai primi,
perché i giapponesi sono costretti a rimandare l’invasione in forze di Port Moresby.
Filippine.Il gen. Wainwright invia
messaggi ai vari comandanti militari
invitandoli alla resa. A Mindanao
i nipponici riprendono l’offensiva
annientando un reggimento di fanteria e avanzando su Dalirig.
Birmania.I nipponici occupano
Myitkyina.
Fronte sovietico.I tedeschi iniziano
una serie di attacchi per saggiare la
consistenza delle forze nemiche in vista della grande offensiva estiva che
avrà come obiettivo i campi petroliferi del Caucaso.L’11à armata dello
Heeresgruppe Sud avanza in Crimea
puntando verso Kerc.
9 maggio
Filippine.A Mindanao, i nipponici
conquistano Dalirig e volgono in
rotta i difensori. La conquista dell’isola è virtualmente compiuta.
Nuova Guinea.Il Comando Supremo nipponico ordina la sospensione
dell’invasione di Port Moresby.
Malta.Lanciati dalle portaerei Wasp
(statunitense) e Eagle (britannica) 60
Spitfire raggiungono l’isola. Ammaestrati dalla precedente esperienza del
20 aprile, quando un improvviso attacco nemico aveva danneggiato o
distrutto al suolo numerosi velivoli appena atterrati, questa volta il
personale di terra li rifornisce rapidamente di carburante consentendo
il decollo dopo soli 35 minuti dall’atterraggio.
Il successo dell’operazione riaccende la speranza negli
“assediati” di Malta.
Isole Tonga.Gli americani sbarcano a Tongatabu.
Isole Galapagos.Sono occupate da
reparti americani con il consenso
del governo dell’Ecuador, cui appartengono.
10 maggio
Filippine.Il gen. Sharp, che comanda le forze filippino-amenicane delle
isole centrali e di Mindanao, ordina
alle sue truppe di arrendersi. Piccoli
reparti seguiteranno a resistere sia
nelle Filippine meridionali sia a Luzon,
ma deporranno le armi nel giro di un mese.
Birmania.I nipponici attaccano nel
settore di Shwegyin.
Mediterraneo.Il gen. Albert Kesselring, in Sicilia quale comandante
del fronte sud (Mediterraneo), comunica a Berlino
che “Malta è stata completamente neutralizzata”.
11-17 maggio
Malta.Violente incursioni aeree italo-tedesche
martellano quotidianamente le basi aeronavali dell’isola
mentre la caccia dell’Asse ingaggia
con quella inglese furibondi duelli
aerei. Considerevoli le perdite da ambo le parti.
11 maggio
Cina.I giapponesi lanciano un’offensiva locale
nella provincia del Chekiang.
12 maggio
Birmania.I nipponici attraversano il
fiume Salween puntando su Kengtung.
Fronte sovietico.Mentre lo Heeresgrappe Sud
prosegue l’offensiva contro Kerc,
i sovietici sferrano un attacco a tenaglia
contro Charkov puntando verso nord dal saliente di Izum
e in direzione sud-ovest, oltre l’alto
Donec.
13 maggio
Isole Figi.Un contingente americano sostituisce i
neozelandesi nel presidio di queste isole.
Fronte sovietico.I sovietici contrattaccano in Crimea,
mentre conseguono qualche successo nell’offensiva
contro Charkov.
14 maggio
Birmania.Le truppe britanniche che
si ritirano dalla Birmania raggiungono Tamu, nell’Assam.
Una nuova divisioneamericana,
la 32à, arriva in Australia.
15 maggio
Nuova Guinea.Mezza brigata australiana e gruppi
di artiglieria contraerea partono per Port Moresby
per potenziare le difese locali.
India.Il gen. Alexander sposta il suo
quartier generale dalla Birmania alla zona di lmphal in India. Anche il
generale americano Stilwell giunge in
India.
Fronte sovietico.Dopo dura lotta, i
tedeschi riconquistano la città e il
porto di Kerc, in Crimea, catturando
170.000 uomini e 1400 cannoni, e distruggendo 300 carri armati.
Africa settentrionale.L’8à armata
britannica ha quasi completato i preparativi per passare all’offensiva, ma
le forze dell’Asse mostrano tutte le
intenzioni di prevenirla.
16 maggio
India.Reparti di sussistenza e di sanità americani giungono a Karachi.
17 maggio
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Sud passa al contrattacco contro il
saliente di Izum e a est di Charkov,
bloccando l’offensiva sovietica. Si
accendono scontri violentissimi.
18 maggio
Birmania.Chiang Kai-shek ordina
che la 5à armata cinese (ormai praticamente ridotta alla 22à e 96à
divisione cinesi) prenda posizione tra
Myitkyina e Fort Hertz. I superstiti
della 22à divisione raggiungeranno
la zona di Ledo fra luglio e agosto.
Più tardi, i resti della 96à rientreranno in Cina da Fort Hertz.
Londra.Il generale di squadra aerea
A.T. Harris, capo del Bomber Command della RAF, presenta un piano
dettagliato per attacchi aerei sulla
Germania, basato sul presupposto di
riuscire a trasferire sul paese nemico
1000 bombardieri in una sola notte.
19 maggio
*****
20 maggio
Londra.Arriva nella capitale inglese
il vicepresidente del comitato di difesa nazionale dell’URSS Molotov: la
sua visita suggella l’alleanza anglo-russa che impegna
tra l’altro l’Unione Sovietica a diventare un membro
delle Nazioni Unite e a non interferire negli affari interni degli altri
Stati.
Il piano di attacco aereo della
RAF sulla Germania, elaborato dal
gen. Harris, ottiene l’approvazione
definitiva del Comando Supremo e
del governo. In una lettera inviata ai
comandi costiero e caccia e a quello
per la cooperazione con l’esercito,
Harris illustra il piano chiedendo
la massima collaborazione possibile.
La sua direttiva prevede la distruzione di uno dei principali centri
industriali della Germania; Colonia
(o Amburgo) deve essere rasa al suolo in una sola notte.
Oceano Pacifico.Al corrente, grazie
alla conoscenza del codice giapponese, che il nemico sta per invadere
Midway e le Aleutine, gli americani
fanno affluire d’urgenza rinforzi nei
due settori.
Birmania.I nipponici hanno virtualmente completato la conquista della
Birmania. Le quattro divisioni che
hanno realizzato l’impresa (18à, 33à
55à e 56à della 15à armata) danno il
via a operazioni di rastrellamento e
assumono posizioni difensive.
India.Le retroguardie del I corpo
birmano riparano in India ove sono
aggregate al IV corpo d’armata.
21 maggio
Hitler decide che l’invasione di Malta
(denominata ora “operazione Ercole”),
progettata dai comandi dell’Asse, venga rimandata a dopo la
conquista dell’Egitto, cui gli italo-tedeschi si stanno apprestando.
22 maggio
Nuova Guinea.Vengono avviati rinforzi nella zona di Wau,
a difesa della vallata del Bulolo. Sono stati arruolati anche volontari locali che si
affiancano alle truppe alleate, principalmente australiane.
Il Messico dichiara la guerra a
Germania, Giappone e Italia.
23 maggio
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Sud infligge duri colpi ai sovietici
nella zona di Charkov, isolando parte delle forze nemiche del saliente
di Izum, a ovest del Donec.
24 maggio
Malta.Proseguono durissimi i bombardamenti
dell’aviazione italo-tedesca sull’isola, che è completamente
neutralizzata come base aeronavale.
25 maggio
India.Provenendo dalla Birmania,
giungono in India i superstiti della
38à divisione cinese.
26 maggio
Londra.Viene diramato l’ordine di
operazione dei “1000 bombardieri”.
Molotov firma un trattato ventennale
di assistenza fra URSS e Gran Bretagna. Quindi parte per Washington.
Africa settentrionale.Rommel riprende le operazioni interrotte il 7
febbraio quando si era attestato in
prossimità di Gazala, sulla linea
Derna-Bir Acheim. Il generale tedesco dispone
di 3 divisioni germaniche (la 15à e la 21à corazzata e la
90à leggera), e di 2 italiane (la Ariete e la Trieste), disposte sull’ala
destra del suo schieramento; sull’ala sinistra, cioè nel settore di Gazala,
c’è il gruppo del generale Ludwig
Cruwell, amico personale di Rommel, che dispone del X e del XXI
corpo d’armata italiani (divisioni
Sabratha, Trento, Brescia e Pavia) e
della 15à brigata di fanteria leggera
tedesca. Dal canto suo il gen. Neil
Ritchie, comandante l’8à armata inglese,
ha schierato di fronte a Cruwell il grosso delle sue truppe (a
nord il XIII corpo, con in prima linea la 1à divisione sudafricana e la
50à divisione inglese affiancate dalla 2à divisione sudafricana,dalla 5à
indiana, dalla IX brigata indiana e
dalla I brigata carri), convinto com’è
che Rommel attaccherà nel settore
litoraneo per poter puntare direttamente su Tobruk. In prima linea a
sud, sull’ala sinistra dello schieramento inglese
(quello cioè direttamente interessato ai movimenti dei
carri di Rommel), ci sono 2 divisioni corazzate (la 1à e la 7à), affiancate
da: CCI brigata Guardie, III gruppo
di brig. indiano motorizzato, XXIX
brigata della 5à div. indiana. Bir
Acheim è tenuta dalla I brigata dei
Francesi Combattenti, 5500 uomini
al comando del gen. Koenig, che resisteranno eroicamente fino all’11
giugno.
Quando, nel primo pomeriggio del
26 maggio, Cruwell attacca nel settore di Gazala,
il gen. Ritchie è fiero di se stesso perché pensa di aver
previsto esattamente le mosse dell’avversario e il punto
in cui il nemico avrebbe cercato di sfondare le
linee inglesi. In realtà l’azione di
Cruwell è un diversivo: il vero attacco, quello decisivo, avviene a sud, ed
è condotto dalle truppe corazzate comandate da Rommel.
Ore 21: le divisioni corazzate di
Rommel avanzano in direzione sud-est, attraverso il deserto.
27 maggio
Africa settentrionale.Ore 6: i carri
armati di Rommel si trovano a sud
di Bir Acheim e con essi la divisione Ariete; l’altra divisione italiana,
la Trieste, invece di dirigere verso
sud-est, in direzione di Bir Acheim
appunto, sta puntando per errore verso est-nord-est, dove è appostata
la CL brigata inglese. L’aggiramento del fronte meridionale inglese è
riuscito in pieno: l’operazione è intesa a lanciare verso Tobruk la 90à
divisione leggera tedesca per disorientare le retrovie nemiche, mentre
la divisione italiana Ariete “si occuperà” di Bir Acheim;
dal canto loro le due divisioni corazzate dell’Afrikakorps
(la 15à e la 21à) puntano in direzione nord per accerchiare il grosso dell’esercito inglese.
Ore 6,30: Rommel lancia la 21à divisione corazzata
tedesca e la divisione italiana Ariete verso le postazioni
della III brigata indiana (appostata a sud di Bir Acheim) i cui
soldati vengono sorpresi mentre fanno colazione.
La “volpe del deserto” non si smentisce: è sempre prodiga di
sorprese spiacevoli per i britannici.
Intanto la 90à divisione leggera tedesca avanza verso Tobruk forzando
la posizione di Retma tenuta dalla
VII brigata motorizzata inglese che
riesce a disimpegnarsi e a rifugiarsi a Bir el-Gobi.
Mentre l’attacco della divisione Ariete contro Bir Acheim viene respinto
dalla I brigata dei Francesi Combattenti, le due Panzerdivisionen (la 15à
e la 21à) sono attaccate sui fianchi
dalla Il brigata corazzata inglese (da
destra) e dalla I brigata carri (da
sinistra). La situazione per Rommel
si fa estremamente delicata: egli ha
perso un terzo dei suoi carri, mentre
scarseggia la benzina, cosi che si trova praticamente bloccato e isolato in
un territorio controllato dagli inglesi.
Per di più la 90à divisione leggera tedesca si trova
pericolosamente esposta non avendo la copertura dell’Afrikakorps.
Sul fianco sinistro dello schieramento tedesco, vale a dire nel settore di
Gazala, le truppe dell’Asse hanno
raggiunto la scarpata costiera e controllano la via Balbia, l’unica linea
di ritirata che possa essere utilizzata
dal nemico.
Sicilia.In ondate successive aerei
britannici bombardano Messina, Catania e Siracusa.
Londra.Formazioni temporalesche
e nubi basse costringono il gen. inglese Harris a
rimandare l’operazione dei “1000 bombardieri” contro
una delle città più industrializzate
della Germania.
Oceano Pacifico.La squadra navale
di portaerei al comando del viceammiraglio Chuichi Nagumo lascia il
Giappone con le portaerei e 21 altre
unità, seguita a 600 miglia di distanza dal grosso della flotta imperiale
sotto il comando dell’amm. Yamamoto, diretta a Midway. Gli altri
gruppi sono comandati dai viceammiragli Tanaka, Kurita e Kondo.
Anche da Saipan e da Guam partono trasporti nipponici scortati da
incrociatori e cacciatorpediniere,diretti a Midway. Le forze americane
che attenderanno il nemico nella zona di Midway sono sotto la guida dei
contrammiragli R.A. Spruance e F.
J. Fletcher; le compongono 3 portaerei (Yorktown, Enterprise, Hornet),
26 fra incrociatori e cacciatorpediniere, petroliere e navi minori, e
19 sommergibili.
Cecoslovacchia.Patrioti cechi paracadutati nel paese
da un aereo britannico attentano, a Praga, alla vita
del Reichsproteklor Reinhard T.E.
Heydrich. Il “protettore” della Boemia-Moravia,
duro proconsole di Hitler, morirà il 4 giugno in
seguito alle ferite riportate. I tedeschi reagiscono con l’esecuzione
di molti patrioti imprigionati e con la strage di
tutti gli abitanti maschi del villaggio
di Lidice, presso Praga.
28 maggio
Pacifico.Il grosso della flotta nipponica, al comando dell’amm. lsoroku
Yamamoto, lascia le basi seguendo
l’avanguardia comandata da Nagumo. La squadra del contramm.
Spruance lascia Peanl Harbor, diretta anch’essa a Midway.
Truppe americane provenienti da
Efate sbarcano nell’isola di Espiritu
Santo (Nuove Ebridi) dove sarà costruito un aeroporto
atto ai bombardieni per appoggiare l’invasione delle
Salomone.
Birmania.I nipponici occupano
Kengtung, uno dei pochi centri del
paese che non avevano ancora raggiunto.
Cina.Sotto la pressione dei nipponici, i cinesi si ritirano da Kinhwa,
nella provincia del Chekiang.
Africa settentrionale.L'8à armata
britannica frustra gli sforzi degli italo-tedeschi per raggiungere la costa
alle spalle delle posizioni di Gazala.
Fronte sovietico.La battaglia di
Chankov finisce con una brillante
vittoria tedesca: 240.100 prigionieri,
1250 carri e 2000 cannoni sovietici
distrutti o catturati.
Nuovo rinvio dell’operazione
“1000 bombardieri” sulla Germania,
a causa del maltempo.
29 maggio
Africa settentrionale.Aperto un varco nei campi minati che difendono
le linee dell’8à armata britannica nel
settore centrale, gli italo-tedeschi
avanzano coi carri armati nonostante la violenta reazione
dei britannici. Il grosso dei Panzer di Rommel,
momentaneamente sulla difensiva
finché non sia aperta una strada per
i rifornimenti, arretra verso sud sotto la spinta
dei carri del XXX corpo.L’Afrikakorps difetta di carburante.
30 maggio
Oceano Pacifico.La squadra del
contramm. Fletcher lascia Pearl Harbor alla volta di Midway, dove si
prepara una trappola per la flotta
nipponica. Un’altra squadra navale
nipponica, con 2 portaerei, 2 incrociatori,
3 cacciatorpediniere e 2 trasporti, salpa dal Giappone per le
Aleutine con il compito di sbarcarvi piccoli contingenti
di truppe e soprattutto di effettuare un attacco diversivo che attiri nelle acque artiche
la flotta americana distogliendola da
Midway.
Africa settentrionale.Le forze dell’Asse, per consolidare le teste di
ponte conquistate oltre i campi minati inglesi,
attaccano senza successo le posizioni britanniche. Intensissima
l’attività della RAF. Il gen. Ritchie decide un contrattacco
per la sera del 31, ma in seguito alle richieste
dei comandanti sul campo acconsente a un rinvio dell’operazione di 24
ore. La I brigata corazzata, appena
giunta in Libia, viene suddivisa fra
le altre unità per colmare i vuoti.
Il gen. tedesco Ludwig Crùwell, che
comanda la fanteria italiana nel settore di Gazala,
viene fatto prigioniero.
Rommel abbandona l’idea di avanzare verso nord e si
pone sulla difensiva spostando tutti i suoi mezzi corazzati nel cosiddetto “Calderone”,
una zona a sud di Sidi Muftah e a
ovest di Bir el-Harmat, girando in
questo modo le spalle ai campi minati inglesi:
egli si attende da un momento all’altro l’attacco dell’8à
armata inglese, che però, incredibilmente, non avviene.
Londra.Primi segni di un miglioramento delle condizioni atmosferiche
sulla Germania: nel frattempo il piano “1000 bombardieri”
è una realtà. Gli aerei sono pronti a decollare:
la loro destinazione sarà Colonia.
Ore 22,30: viene dato il via all’operazione. I primi a decollare sono gli
Stirlings del XV gruppo, di base a
Wyton, nello Huntingdonshire, seguiti via via da tutti gli altri.
Appena dopo mezzanotte si inizia il
bombardamento di Colonia: sono
ore terrificanti per gli abitanti della
città, centinaia dei quali rimangono
bloccati nelle cantine. Furiosi incendi devastano il centro cittadino, una
nuvola di fumo acre e denso avvolge Colonia, su cui cadono oltre 2000
t di bombe. I danni sono ingentissimi: 13.000 abitazioni distrutte,
6000 gravemente danneggiate, più
di 45.000 senzatetto, 469 morti,
più di 4500 i feriti. Gli inglesi perdono 39 bombardieri, la maggior
parte abbattuti dai caccia notturni tedeschi.
Nel suo diario il delfino di Hitler,
Hermann Gòring, cosi commenta il
bombardamento di Colonia: “Certamente gli effetti della guerra aerea
sono terribili se si considerano casi
singoli. Ma bisogna accettarli...”.
31 maggio
Africa settentrionale.Il gen. Neil Ritchie, che
comanda l'8à armata inglese, è convinto che la manovra di
Rommel si sia ormai arenata. “Ormai l’ho in pugno” scrive al gen.
Auchinleck, comandante in capo delle forze armate
britanniche nel Medio Oriente. “Lo schiaccerò nel suo
calderone.” Ma Rommel è tutt’altro
che domato e si getta infatti sulla CL
brigata inglese della 50à divisione,
attestata tra la pista Capuzzo e la
pista EI Abd, a sud-ovest di Sidi
Muftah. Nel pomeriggio, il XIII corpo britannico dà l’avvio a uno sterile
tentativo di contrattacco, prontamente rintuzzato.
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