Maggio 1941
1° maggio
Africa settentrionale.Infuriano i
combattimenti nel saliente prodotto
dalle truppe italo-tedesche nel perimetro occidentale delle difese di
Tobruk: per ampliare il varco, Rommel invia continuamente in prima
linea truppe fresche, ma ciò nonostante non
riesce a compiere progressi apprezzabili.
Africa Orientale Italiana.Cresce la
pressione inglese sulle difese italiane nel settore
dell’Amba Alagi.
Grecia.I tedeschi non sono riusciti,
com’era loro intento, ad annientare
il corpo di spedizione britannico,
ma occupano tutte le rive dell’Egeo.
Germania.A Berlino, parlando al
Reichstag, Hitler annuncia l’esito
trionfale della campagna balcanica.
2 maggio
Africa settentrionale.Situazione immutata a Tobruk:
gli inglesi riescono a bloccare i reiterati tentativi
degli attaccanti di ampliare il saliente
creato nel settore occidentale del
perimetro difensivo.
Iraq.Truppe irachcne occupano
Rutba e attaccano i presidi inglesi
di varie località presso il Golfo Persico, fra cui Bassora.
3 maggio
Africa Orientale italiana.Inizia la
fase finale della battaglia deIl’Amba
Alagi: gli italiani respingono un duplice attacco inglese.
Grecia.Grande parata italo-tedesca
ad Atene per celebrare la vittoria.
4 maggio
Africa settentrionale.A Tobruk il
tentativo di sfondamento messo in
atto dalle truppe italo-tedesche del
gen. Rommel può considerarsi fallito.
Dopo questo secondo insuccesso, i comandi dell’Asse elaborano
un piano di potenziamento delle rispettive forze
nell’Africa settentrionale.
I contingenti italo-tedeschi dovrebbero assumere
l’entità di un’armata, formata da 3 corpi d’armata
(2 italiani e 1 tedesco) con 5 divisioni corazzate
(3 italiane e 2 tedesche), 7 divisioni motorizzate (italiane)
e 4 divisioni non motorizzate
“da occupazione” (anche queste italiane).
Per la sola parte italiana questo progetto
comporterebbe il trasporto in Africa di 100.000 uomini,
14.000 automezzi e 850 cannoni.Il
piano rimarra comunque sulla carta.
Africa Orientale Italiana.La XXIX
brigata di fanteria indiana conquista
e riesce a mantenere, con l'appoggio
dell’artiglieria, le tre cime più occidentali del Passo Alagi.
5 maggio
Africa Orientale italiana.Nel 5° anniversario dell’occupazione italiana
di Addis Abeba, l’imperatore d’Etiopia Hailé Selassié rientra in trionfo
nella sua capitale.
Creta.Il gen. Freyberg informa
Churchill che ritiene possibile respingere un tentativo di invasione
dell’isola per via mare o mediante
paracadutisti a patto che gli vengano forniti in misura
adeguata artiglierie, carri armati, automezzi e
aerei da caccia. La RAF, dopo le
gravi perdite subite in Grecia, si oppone allo stabilimento
di basi permanenti a Creta: fornira' l’appoggio
aereo dalle basi dell’Africa settentrionale.La Royal Navy, sfidando
la minaccia della Luftwaffe, riesce
a trasportare nell’isola 16 carri leggeri e 6 autoblindo.
A nessuno sfugge l’importanza strategica di Creta,
distante 1000 chilometri da Alessandria d’Egitto e poco piu di 300 da
Tobruk. I britannici temono per l’Africa, i tedeschi la minaccia aerea
che, da Creta, si profilerebbe per
i pozzi petroliferi di Ploesti.
6 maggio
Creta.Freyberg viene informato dai
servizi segreti britannici circa le linee particolareggiate
dell’operazione “Merkur”,
ossia il piano d’invasione tedesco dell’isola di Creta.
URSS.Il Praesidium del Soviet Supremo nomina Stalin,
già segretario del Partito, presidente del consiglio dei commissari del popolo,
ossia capo del governo.
Malta.Continuano gli attacchi di
formazioni aeree italo-tedesche su
obiettivi dell’isola.
Africa Orientale Italiana.Aumenta
la pressione inglese nel settore dell’Amba Alagi.
7 maggio
Africa settentrionale.Sul fronte di
Tobruk, in Cirenaica, scambi di colpi di artiglieria e bombardamento
aereo delle posizioni inglesi.
8 maggio
Africa settentrionale.Violenta, rapida puntata offensiva
inglese nel tentativo di alleggerire la pressione su
Tobruk.
Germania.L’aviazione inglese effettua un violento bombardamento su
Amburgo.
Inghilterra.Durante la notte pesante
bombardamento aereo tedesco su
Londra.
9 maggio
Germania.L’aviazione inglese bombarda pesantemente Brema.
Africa settentrionale.Incursione di
aerei inglesi su Derna. Attività di
artiglierie attorno a Tobruk, ma la
situazione resta immutata.
Africa Orientale Italiana.La pressione inglese aumenta in tutti i settori
dell’Amba Alagi.
10 maggio
Inghilterra.Ore 10,30: il delfino di
Hitler, Rudolf Hess, si lancia col
paracadute dal suo Messerschmitt
110 sul villaggio di Eaglesham, nel
Lanarkshire, poco lontano dal castello di Dungavel House,
residenza del duca di Hamilton. Fatto prigioniero da una guardia territoriale,
ottiene di parlare col duca cui rivela
la sua vera identità dicendosi latore
di un piano di pace: l’Inghilterra, egli
sostiene, non potrà mai vincere il
confronto con la Germania ed è quindi auspicabile e necessario trovare
un accordo tra i due paesi per far
cessare il conflitto. Churchill non ritiene opportuno dare seguito
a conversazioni di questo tipo e del resto Hess parla a titolo puramente
personale, essendo stato sconfessato da
Hitler non saputo
della sua “diserzione”. Il gerarca
nazista viene quindi imprigionato e
rinchiuso a Buchanan Castle, poi alla
Torre di Londra, e infine confinato
in una villa ad Abergavenny, nel
Galles meridionale. Il 10 ottobre
1945 verrà trasferito a Norimberga per essere processato
dal tribunale alleato.
Nuovo durissimo attacco aereo tedesco su Londra:
viene danneggiato tra l’altro il Palazzo del Parlamento.
Francia.Francois Darlan,vicepresidente del Consiglio dei Ministri
francese nonché ministro degli Esteri e degli Interni di Vichy, incontra
Hitler a Berchtesgaden: in cambio
di alcune formali concessioni da parte tedesca,
offre alla Germania alcune basi in Siria per
eventuali operazioni dell’esercito tedesco.
11 maggio
*****
12 maggio
Africa settentrionale.Giunge ad
Alessandria d’Egitto un convoglio
(denominato “Tiger”) di navi cariche di carri armati (238) e di aerei
da caccia del tipo Hurricane (43).
L’invio è stato deciso dallo stesso
Churchill ed è la sua risposta al messaggio urgente speditogli da Wavell
il 20 aprile in cui si reclamavano rinforzi per raddrizzare in
qualche modo la situazione al confine tra Libia
ed Egitto, ora che l’arrivo di Rommel ha vanificato l’attacco inglese
in Cirenaica.
13 maggio
Africa settentrionale.Gli italo-tedeschi rintuzzano
un nuovo tentativo inglese di spezzare l’accerchiamento di Tobruk.
14 maggio
Malta.Aerei italiani e tedeschi bombardano basi aeree e
navali dell’isola.Dal primo pesante attacco sferrato dalla Luftwaffe sulla portaerei
Illustrious, il 16 gennaio, i caccia inglesi preposti alla difesa di Malta
hanno abbattuto 62 velivoli tedeschi
e 15 italiani: dal canto loro gli inglesi hanno perduto in
combattimento 32 Hurricane e quasi altrettanti
sono stati distrutti al suolo.
15 maggio
Africa settentrionale.Inizia I‘operazione “Brevity”,
nome convenzionale che designa l’azione decisa dal gen.
Wavell, comandante in capo delle
forze armate inglesi in Medio Oriente,
per riconquistare il passo di HaIfaya, al confine tra Libia ed Egitto,
dal 25 aprile in mano tedesca. WavelI ritiene il contrattacco
indispensabile se si vuole organizzare una qualsiasi operazione per alleggerire la
pressione italo-tedesca su Tobruk.
A capo delle forze destinate all’attacco (il VII gruppo Brigata Corazzata
il XXII gruppo Brigata Guardie e il Gruppo costiero), Wavell
pone il gen. di brigata W.H.E. Gott.
Gli attaccanti puntano su tre obiettivi
diversi: il Passo di Halfaya, la città di
Sollum e la Ridotta Capuzzo. Il
passo viene conquistato rapidamente
e dopo un pesante scontro il XXII
gruppo Brigata Guardie si impadronisce anche della Ridotta Capuzzo.
Convinto che si tratti di un attacco
di vaste proporzioni Rommel sferra un immediato contrattacco che
vede impegnati 3 reggimenti corazzati e il 54° fanteria.
Secondo i piani d’attacco degli inglesi, la 7° divisione corazzata avrebbe
dovuto concentrare gli sforzi in direzione di Sidi Azeiz,
sulla fascia sinistra del fronte d’attacco, mentre la
XXII Brigata Guardie avrebbe dovuto continuare a tenere
la Ridotta Capuzzo cercando contemporaneamente di spingersi in direzione di Sollum.
L'indomani il contrattacco tedesco è
in pieno sviluppo: le truppe corazzate di Rommel puntano sulla Ridotta
Capuzzo e mirano ad aggirare da
ovest le posizioni inglesi sul Passo
di Halfaya. I britannici non reggono
alla controffensiva e ripiegano: in
breve la Ridotta Capuzzo è di nuovo in mano tedesca mentre
per la riconquista di Halfaya è solo questione di giorni,
dipendendo dal tempo che impiegherà l’8° reggimento
corazzato del colonnello Cramer ad
aggirare il passo. La manovra tuttavia non sfugge ai
comandanti inglesi, e infatti il gen. Gott ordina ai
difensori del passo, il 3° Coldstream
Guards, di ritirarsi.
Iugoslavia.Viene costituito, sotto
l’egida italiana, il regno di Croazia
che, oltre a questa regione, comprende le province serbe di Bosnia
e Erzegovina.
Creta.Attuando la direttiva del Fuhrer, i tedeschi incominciano una
serie di bombardamenti aerei su Creta in preparazione allo sbarco.
All’operazione, diretta dal gen. Student,
prenderanno parte la 7à divisione paracadutisti e la 5à divisione
da montagna, rinforzate da 6 reggimenti di
fanteria e con l’appoggio dell’VIlI
corpo aereo (gen. von Richthofen)
forte di 280 bombardieri in quota,
150 bombardieri in picchiata, 239
caccia e 50 ricognitori. 500 trimotori Junkers Ju-52 e 72
alianti provvederanno al trasporto della prima
ondata d’invasione. Gli italiani scorteranno con 2 cacciatorpediniere e
12 torpediniere le truppe alpine, che
raggiungeranno l’isola via mare.
16 maggio
Africa settentrionale.Il capo di Stato Maggiore Generale tedesco,
maresciallo Franz Halder, ordina a
Rommel di lasciare agli italiani il
compito di continuare l’assedio a Tobruk e di concentrare invece le sue
truppe nei pressi di Sollum.
17 maggio
Africa Orientale.I circa 7000 italiani che presidiano l’Amba Alagi
agli ordini del viceré d’Etiopia Amedeo d’Aosta si arrendono
agli inglesi.
Creta.Si completa in Grecia il dispositivo tedesco per l’attacco all’isola.
La data dell’operazione, fissata al
18, viene rimandata al 20 maggio.
Iraq. Aerei italiani raggiungono basi
irachene per contribuire alla lotta
contro gli inglesi.
18 maggio
Il duca di Spoleto, Ajmone di Savoia-Aosta, è eletto re del regno-fantoccio di Croazia e assume il nome
di Tomislao Il. Accetta l’investitura,
ma non si recherà mai a visitare il
suo reame.
Con l’uscita dal porto di Gdynia,
sul Baltico, inizia l’avventura della
corazzata tedesca Bismarck.
19 maggio
Africa Orientale.Il duca Amedeo
d’Aosta firma la resa offerta dagli
inglesi: gli italiani che hanno difeso
l’Amba Alagi ottengono l’onore delle armi mentre agli
ufficiali viene lasciata la pistola.
Inghilterra.Il premier Churchill informa sir John Dill, capo di Stato
Maggiore Generale imperiale, di ritenere opportuno un
avvicendamento ai vertici del comando inglese
in Africa: al posto del gen. Wavell
intende mettere il gen. Claude Auchinleck,
comandante in capo in India, ma conviene con Dill che non è
questo il momento migliore per una
operazione del genere, considerato
soprattutto il fatto che sono in corso o stanno per iniziare importanti
operazioni.
Creta.16 aerei da caccia britannici
rimasti a Creta (29 sono stati distrutti dall’inizio del mese dalla
Luftwaffe) vengono trasferiti in Egitto. Si ritiene inutile sacrificarli, vista
la schiacciante superiorità dell’avversario.
20 maggio
Creta.Ore 5,30: violento bombardamento aereo tedesco
sugli aeroporti di Maléme e Iràklion. Ore 7,15:
nuovo attacco aereo. Lo scopo è
quello di immobilizzare i britannici,
e sarà pienamente raggiunto. Dopo
il secondo bombardamento arriva
la prima ondata di paracadutisti. Ai
difensori (circa 32.000 britannici, in
prevalenza australiani e neozelandesi, e 10.000 greci mal equipaggiati;
vi sono inoltre 68 pezzi contraerei
fra pesanti e leggeri, sparsi su ben
260 km, quanti ne misura l’isola da
est a ovest), essi appaiono come
“palloncini che scendano dal soffitto di un salone alla fine di una festa”:
i paracadute sono infatti di
ogni colore, rosa o violetto per gli
ufficiali, nero per sottufficiali e soldati, giallo per i rifornimenti di
medicinali, bianco per le armi e le
munizioni. A terra, gli uomini hanno l’ordine di radunarsi in squadre
formate da 8 uomini armati di fucile mitragliatore, 2 tiratori scelti
muniti di fucile Mauser con mirino
telescopico e i 3 serventi di una mitragliatrice leggera Solothurn.
Speciali reparti sono muniti di armi leggere anticarro, lanciafiamme, mortai.
493 sono i trimotori Ju52 che sbarcano i paracadutisti,
oltre a una settantina di alianti. La contraerea britannica
riesce ad abbattere solo 7 Ju-52. Gli invasori sono lanciati su
Maleme e nelle zone della Canea
(Khanià). Réthimnon ed Iràklion.
Pagano un prezzo alto, costituendo
un bersaglio troppo facile per i difensori.
Il nucleo principale degli invasori attacca senza successo il
promontorio di Akrotiri che domina La
Canea e la baia di Suda.
Nel pomeriggio giunge una nuova
ondata oli invasori, ma gli apparecchi che li trasportano,
anziché presentarsi in formazione serrata, arrivano alla spicciolata.
Gli aerei destinati a proteggere l'aviosbarco, a
causa del ritardo dei paracadutisti,
sono costretti a rientrare anzitempo
alle basi.Tutto cio' facilita il compito dei difensori. A sera,
i tre aeroporti di Maléme,Réthimnon e lràklion sono ancora in mano agli
inglesi e i tedeschi hanno subito
pesanti perdite. Ma gli inglesi non
contrattaccano durante la notte e i
tedeschi, approfittandone, concentrano i loro sforzi sull’aeroporto di
Maléme, espugnandolo.
I primi convogli di truppe alpine e rifornimenti diretti a Creta lasciano il
Pireo e Salonieco scortati dalle torpediniere Lupo e Sagittario. Il primo è
distrutto, ma il Lupo affonda un incrociatore,
prima di rifugiarsi nell’isola di Milo.
All’alba del 22 il Sagittario, ripresa la rotta per Creta, è intercettato
da 4 incrociatori e due caccia inglesi. Li affronta, affondando
un incrociatore e immobilizzando un
caccia che sarà preda degli Stukas.
21 maggio
Creta.Nella notte sul 21 alcune unità della Royal Navy sono avvistate
in prossimità della costa settentrionale di Creta. All’alba, aerei dell’VIII
corpo aereo tedesco le attaccano
colando a picco il cacciatorpediniere Juno e danneggiando l’incrociatore Ajax.
Africa settenrrionale.Si registrano azioni di artiglierie sul
fronte di Tobruk mentre aerei italiani e tedeschi
bombardano batterie e impianti logistici della piazzaforte.
Inizia la caccia della marina inglese alla corazzata gigante tedesca
Bismarck nei mari dell’Europa settentrionale.
22 maggio
Creta.Serie di scontri tra la Luftwaffe e la Royal Navy, che sotto
le bombe degli Stukas perde gli incrociatori FiJi e Gloucester e 4
cacciatorpediniere. Altre 4 unità vengono danneggiate.
Convogli tedeschi, contrastati dalla
marina britannica, fanno rotta verso
Creta trasportando le truppe da montagna e materiali.
Giudicando insoddisfacenti i risultati finora ottenuti dagli alleati, gli
italiani escono dal loro atteggiamento di prudenza e offrono una piu'
diretta collaborazione alla conquista
di Creta.
Africa settentrionale.Incursione aerea inglese su Bengasi.
Africa Orientale.Nel settore del
Galla e Sidamo aumenta la pressione delle forze inglesi sui difensori
italiani.
23 maggio
Creta.Aerei in glesi Hurricane muniti di serbatoi supplementari
attaccano l’aeroporto di Maléme. Alcuni di
essi atterrano addirittura a Iràklion,
sotto il fuoco tedesco.E'una prodezza inutile:
nella stessa giornata i primi caccia tedeschi
riescono ad atterrare a Maléme.
Il gen. Ringel, cui è affidato il comando delle operazioni tedesche a
Creta, avendo ricevuto rinforzi di
truppe da montagna decide di ripulire tutta la parte
occidentale dell’isola.Il nemico è attestato su una linea
difensiva che corre dalla costa alle
colline attraverso il paese di Gàlathas. Ringel decide di dividere le
forze del settore di Maléme in due: i
paracadutisti attaccheranno lungo la
strada costiera settentrionale dell’isola, mentre la fanteria da montagna si
dirigerà a sud, nell’aspro interno,
con l’intento di prendere i britannici
alle spalle.
24 maggio
Creta.L’amm. Cunningham informa
Londra che non è più in grado di
sbarrare la strada ai convogli tedeschi se non a rischio
di perdite estremamente gravi.
La risposta di Londra è categorica: Royal Navy e RAF
devono impedire, a qualsiasi costo,
che i tedeschi ricevano rifornimenti
via mare.
Sull’isola, si combatte aspramente
ovunque, i paracadutisti contro i britannici, le truppe alpine contro i
greci attestati sulle montagne. I caccia tedeschi attaccano duramente il
nemico. A sera, la situazione a Réthimnon e a lràklion è
sempre incerta. Durante la giornata, le forze tedesche del settore di Iràklion sono
state rafforzate con un altro battaglione di paracadutisti.
Il gen. Freyberg si rivolge a Wavell
chiedenclogli un massiccio intervento
della RAF in appoggio alle truppe
di terra. In serata, gli inglesi sbarcano a Soda due battaglioni di
Commandos agli ordini del col. Laycock.
25 maggio
Creta.I tedeschi passano decisamente all’offensiva:
obiettivi sono Alikianou, da dove spingersi avanti per
tagliare la strada principale dell’isola
a sud della baia di Soda; Gàlathas,
a sud-ovest di La Canea; il villaggio
delle Carceri, presso Gàlathas. A
sera, la posizione di Gàlathas è conquistata, nonostante i contrattacchi
alla baionetta dei britannici. Momentaneamente perduta,
viene riconquistata dopo un violentissimo scontro.
La posizione di Alikianou, all’interno,tenacemente difesa
dall’8° reggimento greco, non viene raggiunta.
Mediterraneo.Durante la notte tre
gruppi di sommozzatori italiani della X Mas forzano il porto
di Gibilterra: li comanda il tenente di vascello Decio Catalani.
L’azione va a
vuoto per il difettoso aggancio dei
“maiali”, i siluri a lenta corsa dei
mezzi di assalto.
26 maggio
Creta.Prendendo atto del deterioramento della situazione il gen.
Freyberg comunica a Wavell che a
suo parere la sola cosa che resta da
fare è evacuare l’isola, per salvare
almeno una parte delle truppe britanniche.
In uno scontro con aerei in picchiata tedeschi,
la portaerei inglese Formidable è gravemente danneggiata,
tanto che sarà necessario trasferirla
nei cantieri americani per ripararla.
Martellati dall’artiglieria e dall’aviazione e sotto la violenta pressione
tedesca, i britannici devono ripiegare verso est su Mourniés e i greci,
all’interno, verso sud.
27 maggio
Creta.Autorizzato da Londra, il gen.
Freyberg predispone l’ordinata evacuazione delle truppe britanniche
da Creta. Questa avverrà dai porticcioli di Hieràpetra e di Sfakia nel
corso di più notti, a bordo delle unità dell’amm. Cunningharn. Le unità
di Commandos e la fanteria di marina proteggeranno
la ritirata delle altre forze e ne proteggeranno il reimbarco.
Frattanto i tedeschi attaccano nella
zona di Pyrghos, cogliendo di sorpresa australiani e neozelandesi, che
tuttavia reagiscono energicamente
riuscendo a respingere momentaneamente il nemico.
Freyberg, però, deve ritirare tutte le
forze possibili per stabilire una linea
di difesa a nord dei punti fissati per
il reimbarco. Facilitati nella loro
azione, i tedeschi tagliano fuori dal
resto delle forze britanniche un battaglione di Commandos nella zona di
Stilos. Ai difensori di Réthimnon e di
lràklion incominciano a scarseggiare le munizioni.
I tedeschi attaccano anche a La Canea.
La giornata si conclude con l’occupazione della conca e della baia
di Suda.
Africa settentrionale.Rommel riconquista e fortifica il passo Halfaya,
al confine tra Cirenaica ed Egitto.
Atlantico.La corazzata Bismarck è
affondata da unità britanniche.
28 maggio
Creta.Non rendendosi conto della
situazione disperata dell’avversario,
il gen. Ringel concentra lo sforzo dei
tedeschi verso Réthimnon e Iràklion,
con l’appoggio delle truppe da montagna,
anziché verso sud, dove vanno concentrandosi i britannici per
l’evacuazione. Nella notte sul 29,
una squadra comandata dall’amm.
Rawlings e comprendente gli incrociatori Orion, Dido, Ajax e 6 CT imbarca
4000 uomini a Iràklion. Altri 4
CT, comandati dal capitano S.H.T.
Arliss, vanno all’approdo di Sfakia,
imbarcano oltre 1500 uomini e tornano ad Alessandria indisturbati. La
squadra di Rawlings è invece duramente attaccata
dai bombardieri tedeschi. Il CT Imperial, bloccato da
avaria, è affondato dal CT Hotspur,
il CT Hereward è affondato dai
bombardieri, gli incr. Orion e Dido
sono gravemente danneggiati. Molti
i morti e i feriti a bordo. 2700 italiani sbarcano a Sitia, all’estremità N-E
dell’isola.
29 maggio
Nella notte suI 30 l’ammiraglio
King, con gli incr. leggeri Phoebe,
Perth, l’incr. antiaereo Calcutta, il
trasporto veloce Glengyle e 3 CT
reimbarca truppe a Sfakia. Il Perth è
colpito e gravemente danneggiato da
un bombardiere in picchiata tedesco.
30 maggio
Creta.Réthimnon e lràklion cadono
in mano dei tedeschi.
Altri 2 cacciatorpediniere britannici
sono colpiti da aerei tedeschi mentre
si apprestano alle operazioni di reimbarco.
Queste proseguono. Si imbarca Io stesso gen. Freyberg.
9000 britannici, parte dei quali sbandati, restano ancora nell’isola.
Africa settentrionale.In un rapporto del Comando Supremo Italiano si
giudica sconsigliabile un attacco in
forze contro la piazza di Tobruk:
“fino a che le forze nemiche non subiscono notevoli aumenti, si sostiene,
la situazione puo essere guardata con
serenità... Solo nel caso che il nemico rinforzasse molto e con intenzioni
aggressive e a noi arrivassero modesti rinforzi (o nessuno)) la situazione
potrebbe capovolgersi e divenire pericolosa per noi,
fino al punto da obbligarci a togliere l’assedio a Tobruk...”.
31 maggio
Creta.King reimbarca a Sfakia 4000
uomini e fa rotta per Alessandria. Il
Calcutta, mandatogli incontro per
proteggerlo, è affondato. Il bilancio
dell’operazione è assai pesante.
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