Luglio 1942
1° luglio
Africa settentrionale.La 90à divisione leggera tedesca si sposta lungo
il perimetro difensivo di Ei Alamein
seguendo da vicino la IV brigata corazzata inglese che si sta portando
verso Alam el Onsol.
Ore 18: le due divisioni corazzate
dell’Afrikakorps (la l5à e la 21à)
invadono la zona di Dir el-Shein ma
l’attacco viene contenuto dalla XVIII
brigata indiana e dal successivo intervento della i divisione corazzata
inglese.
Malta.Ennesima incursione di aerei
italo-tedeschi sulle basi aeronavali
dell’isola.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Centro prosegue l’avanzata nel bacino del Don.
2 luglio
Londra.Ai Comuni viene discussa
la mozione di sfiducia presentata
contro il primo ministro Winston
Churchill dal deputato conservatore
sir John Wardlaw Milne. I rovesci in
Africa hanno messo in grave difficoltà il premier
inglese che alla notizia della caduta di Tobruk è
rientrato precipitosamente in patria da
Washington. Ora anche i suoi migliori amici (come l’ammiraglio Keyes e
Hore-Belisha) lo attaccano duramente sostenendo
in pratica che la direzione della guerra deve essere assunta da
una persona non coinvolta nel
governo. L’inghilterra, si sostiene,
“ha bisogno di un generalissimo;
non può più accontentarsi di un primo ministro indipendente...”.E' una
situazione molto delicata.
Nella risposta alla mozione di sfiducia Churchill sfodera tutta la sua
aggressività, il suo realismo, la sua
abilità dialettica. Dice, tra l’altro:
“Le nostre forze erano superiori a
quelle dell’Asse. Noi avevamo 100
mila uomini contro 90.000, di cui
solamente 50.000 tedeschi. Era nostra la superiorità d’artiglieria nelle
proporzioni di 8 a 5 e mettevamo in
linea i nuovi obici semoventi. Ciò
nonostante, Tobruk è caduta dopo
una sola giornata di combattimento.
Abbiamo ripiegato fino a Marsa
Matruh mettendo 190 km di deserto
tra la nostra 3à armata e il nemico.
Appena cinque giorni dopo, Rommel è arrivato davanti alla nostra
nuova posizione e abbiamo dovuto
sganciarci nuovamente, rientrare in
Egitto, indietreggiare fino a EI Alamein. Non capisco che cosa possa
essere accaduto...”. La mozione viene respinta con 476 voti contro 25:
Churchill può continuare a dirigere
la guerra secondo i metodi e sistemi
che gli sono congeniali.
Africa settentrionale.L’8à armata
britannica strappa l’iniziativa agli
italo-tedeschi contrattaccando col
XIII corpo alle spalle delle loro posizioni avanzate. La RAF appoggia
con grande efficacia le operazioni
terrestri. Gli italo-tedeschi, non riuscendo a sfondare
al centro, estendono le loro posizioni verso sud.
Malta.L’aviazione dell’Asse bombarda duramente gli aeroporti di
Micabba e Ta Venezia.
Oceano Indiano.Truppe britanniche
e coloniali occupano l’isola di Mayotte, a nord del Canale
di Mozambico, per installarvi una base aerea.
Australia.La VII brigata australiana
riceve l’ordine di partire per la Baia
di Milne in Nuova Guinea.
Pacifico sud-occidentale.Vengono
emanate le direttive per l’occupazione della fascia Nuova Britannia-
Nuova Irlanda-Nuova Guinea. Le
forze armate alleate dovranno, a partire dal 1° agosto, occupare le Isole
Salomone, poi la costa nord-orientale della Nuova Guinea,
infine Rabaul, nella Nuova Britannia, e le posizioni vicine nella Nuova Guinea
e nella Nuova Irlanda. La data d’inizio dell’operazione
sarà successivamente spostata di una settimana.
3 luglio
Proseguono i preparativi americani
per la progettata operazione nel Pacifico.
Fronte sovietico.Secondo una valutazione fornita dal “Ramo Armate
Straniere Est”, un ufficio del servizio informazioni
tedesco specializzato nel raccogliere informazioni sull’esercito sovietico, alla data del 1°
maggio 1942 i russi avevano perduto
7.300.000 uomini fra morti, feriti,
invalidi permanenti e prigionieri.
Poiché, secondo il rapporto, le forze mobilitabili dall’URSS
assommavano a 17 milioni di uomini, se ne
deduce che il potenziale umano ancora disponibile ai sovietici è di
9.700.000 uomini. Di questi, 7,8 milioni sono già alle armi (6 milioni
nell’esercito, 1,5 milioni nell’aviazione, 300.000
nella marina da guerra): 4,5 milioni sono truppe di prima
linea. Le riserve ancora mobilitabili
sono circa 2 milioni di uomini. Sempre alla stessa data,
i sovietici avevano perduto il 60% della loro produzione di coke, e tale perdita si è
ripercossa sulla produzione siderurgica.
A compensare il diminuito potenziale interno, tuttavia, L’URSS riceve
cospicui aiuti alleati. Per la rotta artica di Murmansk sono giunti,
al luglio 1942, Ca. 2800 carri armati, migliaia di aerei e locomotive.
Non senza gravi sacrifici, come mostra la storia dei convogli PQ e QP
(Islanda-URSS e viceversa). Tragica
l’odissea del PQ-17, salpato il 27
giugno con 36 navi e una scorta poderosa. Temendo l’attacco di grandi
unità tedesche, il 4 luglio l’Ammiragliato ordina
alla scorta di ritirarsi e al convoglio di disperdersi.
È una festa per U-Boote e Luftwaffe,
che in pratica annientano le navi
sparse: solo 11 arriveranno.
Africa settentrionale.La divisione
italiana Ariete, che ha attaccato in
direzione di Alam Nayil, viene bloccata dall’artiglieria neozelandese che
infligge agli italiani gravi perdite.
Alle 12 all’Ariete sono rimasti solo
5 carri armati e 2 cannoni: per Rommel è una vera sciagura.
Malta.Si susseguono i bombardamenti sulle postazioni militari.
4 luglio
Africa settentrionale.Il XXX corpo
dell'8à armata britannica è rinforzato con la 9à divisione australiana che
viene avviata a El Alamein.Proseguono gli attacchi del XIII corpo sul
fianco meridionale dell’Asse.
5 luglio
Fronte sovietico.In Crimea è cessata ogni resistenza
sovietica organizzata. Il IV Panzergruppe raggiunge il Don
nella zona di Voronez,
dove si fa tenacissima la resistenza
nemica. Nel settore centrale, i tedeschi migliorano le proprie posizioni
nella zona di Smolensk.
6 luglio
Fronte sovietico.La 6à armata tedesca e il IV Panzergruppe si
avvicinano a Voronez da ovest e da sud-
ovest.
Africa settentrionale.Proseguono i
combattimenti attorno a EI Alamein.
Aerei della RAF attaccano Tobruk
e Bengasi.
7 luglio
Fronte sovietico.La 6à armata tedesca e il IV Panzergruppe
si congiungono a nord-est di Valuiki. Voronez
è occupata, ma immediatamente a est
della città i sovietici fermano il nemico con una
violenta controffensiva. Frattanto, le altre unità dello
Heeresgruppe Sud procedono alla liquidazione delle
forze russe nel bacino del Don.
Pacifico.Le portaerei Saratoga e
Enterprise salpano da Pearl Harbor
per il Pacifico meridionale.
Sicilia.Aerei inglesi effettuano un’incursione su Messina e Reggio.
8 luglio
Pacifico.L’amm. Nimitz emana il
suo definitivo piano di operazioni.
Le forze navali americane del Sud
Pacifico dovranno conquistare Santa
Cruz e le isole di Tulagi e Guadaicanal nel gruppo delle Salomone.
Cina.Il gen. Chennault assume il comando delle forze aeree americane
in Cina. Per la loro audacia, i suoi
piloti si guadagneranno il soprannome di “tigri volanti”.
Fronte sovietico.I russi annunciano
l’evacuazione di Oskol, a sud-est di
Kursk. Non riuscendo a sfondare oltre Voronez, i tedeschi distolgono da
quel settore la 6à armata avviandola
a sud lungo la riva destra del Don,
per attaccare Stalingrado.
Malta.Nuove azioni di bombardieri dell’Asse contro le basi di Luka
e Micabba.
9 luglio
Pacifico sud-occidentale.Truppe australiane si imbarcano
per la Nuova Guinea.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Sud è diviso in due gruppi: il Gruppo di armate A, a sud,
comprendente la 1à armata corazzata, l’11à e la
17à armata. Il Gruppo di armate B,
a nord, comprende la 2à armata tedesca, la 2à ungherese, la 4à armata
corazzata (ex IV Panzergruppe) e la 6à
armata. Il Gruppo di armate A dovrà
conquistare Rostov-na-Donu, dove si
ritiene siano concentrate le maggiori
forze nemiche, e quindi avanzare a
sud verso il Caucaso. Il Gruppo di
armate B deve avanzare lungo il Don
fino a Stalingrado, e quindi lungo
il Volga in direzione di Astrachan.
Africa settentrionale.I tentativi di
Rommel di sfondare le difese di El
Alamein si infrangono contro la Caparbia resistenza degli inglesi.
10 luglio
Africa settentrionale.Con una serie
di attacchi limitati, la 9à div. australiana del XXX corpo britannico si
impadronisce dei rilievi di Teli ei-Eisa, a ovest di El Alamein.L’Afrikakorps
compie un vano tentativo di
ridurre il saliente conquistato dal nemico.
Mussolini rientra a Roma dall’Africa settentrionale rinunciando per il
momento ai progettato trionfale ingresso al Cairo.
Fronte sovietico.La 4à armata corazzata tedesca si unisce alla 6à
nell’avanzata lungo il Don verso Stalingrado,
mentre la 1à armata corazzata e la 17à del Gruppo di armate
A premono in direzione di Rostov. I
sovietici ammettono la perdita di
Rossos.
11 luglio
Fronte sovietico.L’OKW annuncia
che dal 28 giugno al 9 luglio le truppe del Reich hanno sfondato le linee
nemiche oltre Charkov e Kursk. Proseguendo l’avanzata verso Rostov, il
Gruppo di armate A supera Lisicensk, sul Donec.
Africa settentrionale.Continuano i
combattimenti nella zona di Ei Alamein.
Malta.Continuano le azioni di bombardamento sull’isola,formazioni
aeree dell’Asse colpiscono le attrezzature di Hal Far, Ta Venezia e
Micabba.
12 luglio
Nuova Guinea.Un reparto australiano partito
da Port Moresby raggiunge Kokoda.
Africa settentrionale.Combattimenti
incerti attorno a EI Alamein.
Fronte sovietico.I russi costituiscono il “Fronte di Stalingrado”, sotto il
comando del mar. Timosenko.
13 luglio
Pacifico.Vengono lievemente modificati i piani operativi per
la realizzazione di “Tulsa Il” e incominciano in Australia gli spostamenti di
truppe relativi.
14 luglio
Pacifico.Il gen. Harmon è nominato
comandante delle forze armate americane nell’area del Pacifico
meridionale. In vista dell’invasione delle
Salomone, le navi della Task Force
44 lasciano Brisbane dirette in Nuova Zelanda,
dove sono assegnate alla Forza anfibia delle Salomone. La
Task Force 42, costituita da sommergibili, dovrà interdire i traffici
nipponici nella zona di Rabaul. Il
7° regg. Marines, di stanza nelle Samoa,
riceve l’ordine di tenersi pronto a partire per le Salomone con un
preavviso di 4 giorni.
Fronte sovietico.I Gruppi di armate
B e A proseguono rapidamente la
loro avanzata verso, rispettivamente, Stalingrado e Rostov.
La 4à armata corazzata è trasferita dal Gruppo
di armate B ai Gruppo di armate A
per partecipare alle operazioni a
sud di Rostov.
Africa settentrionale.I britannici attaccano lungo la Cresta Ruweisat e
a sud di questa, compiendo progressi
limitati ma infliggendo notevoli perdite al nemico.Il sogno di Rommel
di conquistare Alessandria e Suez
in pochi giorni sta svanendo.
15 luglio
Pacifico sud-occidentale.Sono approntati i piani
dell’operazione “Providence” per l’occupazione da parte
alleata della zona di Buna, sulla costa settentrionale
della Nuova Guinea.
Cina.Entra in funzione il ponte aereo India-Cina,
realizzato dai coraggiosi piloti del gen. Chennault.
Africa settentrionale.Gli italo-tedeschi contrattaccano per due volte con
i carri armati e riconquistano una
piccola parte del terreno perduto
nel settore della Cresta Ruweisat
(circa 8 km a sud del perimetro di El
Alamein). Assai brillante è l’azione
dell’artiglieria inglese.
Fronte sovietico.I bollettini sovietici ammettono la perdita di Bogucar
e di Millerovo. Mentre il Gruppo di
armate A tedesco prosegue con rapidità verso Rostov, la 1à e la 4à
armata corazzate raggiungono Kamensk, sul Donec.
16 luglio
Africa settentrionale.I britannici
contrattaccano a loro volta e allargano il saliente aperto a ovest di El
Alamein con la conquista di un costone roccioso a 5 km dalla stazione
ferroviaria. Il XIII corpo britannico lancia alcuni attacchi a sud.
Hitler trasferisce il suo Q.G. da
Rastenburg a Vinnica (Werwolf).
Gli Stati Uniti informano il governo finlandese che a partire dal 1°
agosto interromperanno le relazioni consolari con la Finlandia.E' un
gesto doveroso nei confronti dell’alleato sovietico.
17 luglio
Fronte sovietico.I russi resistono con
accanimento sul Don nella zona di
Stalingrado, per consentire che siano apprestate le difese della città.
Africa settentrionale. L’intervento
dell’Afrikakorps in aiuto delle divisioni italiane
Trieste e Pavia nel settore della Cresta di Miteirya (a sud-
ovest del perimetro di El Alaniein)
riesce a bloccare un contrattacco delle truppe inglesi e ad evitare che lo
schieramento dell’Asse ceda; ma le
perdite delle forze italo-tedesche sono pesanti. Cosi Rommel riassume
la situazione: “Quel giorno furono
gettate in combattimento le ultime
riserve tedesche. Le nostre forze erano ormai talmente esigue rispetto a
quelle britanniche in costante aumento che
cominciavamo gia a ritenerci fortunati se fossimo riusciti
a tenere la linea che occupavamo.
il nostro fronte era presidiato da reparti sparsi a causa
delle enormi perdite subite dagli italiani... Eravamo
rimasti praticamente senza riseve...”. Il problema dei rifornimenti
rappresenta la nota dolente per gli
italo-tedeschi: Rommel insiste per
avere rinforzi, ma inutilmente e
quando, realisticamente, in un incontro con Cavallero e Kesselring, il
feldmaresciallo tedesco propone che
le truppe dell’Asse arretrino da El
Alamein a Sollum, viene seccamente
messo a tacere; nell’occasione Cavalero afferma: “Ripiegamento è una
parola che deve essere cancellata dal
vocabolario della guerra in questo
settore”.
Dal canto loro gli inglesi sono in
grado di ricevere rifornimenti e rinforzi con regolarità e continuità per
cui possono sopportare l’assedio di
El Alamein in assoluta tranquillità.
Pacifico sud-occidentale.Si iniziano
i movimenti di truppe alleate per
l’occupazione di Buna in Nuova
Guinea. L’operazione dovrà avvenire tra il 10 e il 12 agosto.
18 luglio
Fronte sovietico.Proseguendo l’avanzata verso sud
su un ampio fronte, i tedeschi conquistano Vorosilovgrad, centro minerario e industriale
nel bacino del Donec, e a sud-est
raggiungono il fiume Don all’altezza
di Cimlyansk.
19 luglio
Pacifico sud-occidentale.Un contingente nipponico forte di circa 1800
uomini si imbarca a Rabaul (Nuova
Britannia) per occupare Buna e Gona, in Nuova Guinea.
Cina.Il gen. Stilwell chiede al Generalissimo
Chiang Kai-shek la collaborazione cinese alla riconquista
della Birmania quale condizione per
accrescere gli aiuti americani.
Fronte sovietico.I sovietici concentrano la loro resistenza sul Don a
protezione di Stalingrado. I tedeschi
proseguono l’avanzata su Rostov,
scontrandosi con una forte resistenza
sovietica.
20 luglio
Pacifico.Sono emanate le direttive
tattiche per l’invasione alleata delle
Isole Salomone, parte dell’operazione “Tulsa Il”.
21 luglio
Pacifico.La Forza di spedizione delle Salomone (Task Force 61) riceve
l’ordine di radunarsi a sud-est delle
Isole Figi il 26 luglio.
Aerei alleati avvistano e attaccano
un convoglio nipponico diretto in
Nuova Guinea. Si tratta del contingente salpato da Rabaul il 19, che
nella notte sul 22 sbarca a Gona e
Buna prevenendo l’operazione “Providence” programmata dagli Alleati.
Le forze navali giapponesi di stanza a Lae compiono azioni diversive
attaccando Mubo e Komiatum. Con
quest’impresa, l’impero del Sol Levante raggiunge la sua massima
espansione territoriale.
Africa settentrionale.Gli inglesi attaccano il settore centrale delle linee
dell’Asse, mandando guastatori a
preparare varchi nei campi minati avversari per consentire il passaggio
dei carri armati.
Rommel invia al Comando Supremo
della Wehrmacht un dettagliato rapporto sulla
situazione dell’esercito tedesco in Africa. Nel documento il
feldmaresciallo afferma tra l’altro
che le unità germaniche devono registrare perdite pesantissime, che il
fronte può tenere, ma che la situazione rimarrà
critica per le sue truppe almeno fino a che non potrà disporre di tutta la 164à divisione: le
sue formazioni sono infatti ridotte al
40% degli effettivi. Sugli italiani del
resto, prosegue il rapporto di Rommel, non c’è da contare
essendosi dimostrati di così scarso affidamento
da dover essere incorporati, suddivisi, nei reparti tedeschi.
22 luglio
Pacifico.La Forza d’invasione delle
Salomone, comprendente la 1à divisione dei Marines,
salpa da Wellington in Nuova Zelanda verso il punto
di raduno presso le Isole Figi, dove
è diretto anche un battaglione proveniente da Pearl Harbor.
Nuova Guinea.Gli aerei alleati attaccano i trasporti nemici a nord
dell’isola. Sbarcati a Buna e Gona, i
nipponici si spingono subito fino a
Giruwa e penetrano all’interno fino
alla zona di Soputa per esplorare la
pista che scavalcando le montagne
porta a Port Moresby.
Africa settentrionale.La XXIII brigata corazzata inglese,
da pochi giorni affluita al fronte, penetra attraverso i varchi aperti nei campi minati
delle forze dell’Asse, ma i suoi progressi sono minimi, mentre molto
elevate risultano le perdite di mezzi
corazzati. Gli italo-tedeschi contrattaccano con grande energia,
annientando la VI brigata neozelandese e
un battaglione della CLXI brigata indiana.
Si registrano gravi perdite anche da
parte degli italo-tedeschi. Rommel,
per il momento, decide di abbandonare il primitivo piano di rompere
la linea difensiva britannica e di aggirare EI Alamein per raggiungere
il Nilo.E' più urgente infatti ricostituire le unità e riordinarle prima di
intraprendere qualsiasi nuova azione o di elaborare nuovi piani.
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A apre l’offensiva finale contro
Rostov-na-Donu.
Gli inglesi respingono la proposta
degli americani di tentare uno sbarco in Europa nel 1942.
23 luglio
Fronte sovietico.I tedeschi sono ormai alle porte di Rostov.
Sempre accanita la resistenza sovietica a ovest
di Stalingrado.
Nuova Guinea.I giapponesi avanzano lungo la pista che scavalca le
montagne e si scontrano con reparti australiani presso Awala,
costringendoli a ripiegare verso Wairopi.
23-27 luglio
Africa settentrionale.Sul fronte di
EI Alamein continuano aspri gli
scontri tra le truppe dell’Asse e quelle inglesi: sono tuttavia azioni che
non modificano il quadro tattico.
Anche il gen. Auchinleck, come del
resto Rommel, si dedica soprattutto
alla “ricostruzione” delle sue forze.
Malta.Prosegue il martellamento
dell’isola da parte dei bombardieri
dell’Asse.
24 luglio
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A conquista Rostov e Novocerkassk.
Grosse forze sovietiche sono
annientate o del tutto accerchiate.
Nuova Guinea.Gli australiani devono ritirarsi su Kokoda dopo aver
fatto saltare il ponte di Wairopi sul
fiume Kumusi.
25 luglio
Roosevelt e Churchill, tante volte
sollecitati da Stalin ad aprire il secondo fronte,
mentre rinunciano all’invasione dell’Europa, decidono
un grande sbarco in Africa. Si tratta
dell’operazione “Torch”, nuova denominazione
dell’operazione “Gymnast".
Nuova Guinea.Prosegue l’avanzata
dei nipponici all’interno.
Fronte sovietico.I tedeschi consolidano la conquista di Rostov e
Novocerkassk. Più a sud, si concreta
la minaccia su Stalingrado. I russi
mantengono tuttavia varie teste di
ponte a ovest del Don.
26 luglio
Pacifico.La Forza di spedizione alleata destinata alle
Salomone si raduna a sud-est delle Isole Figi.
Africa settentrionale.Il XXX corpo dell’8à armata britannica sferra,
a sera inoltrata, un attacco sul fianco sinistro delle forze dell’Asse.
27 luglio
Fronte sovietico.I tedeschi conquistano Bataisk, mentre proseguono
il rastrellamento delle residue forze
sàvietiche nella grande ansa del Don.
La 6à armata di von Paulus sferra
una poderosa offensiva per eliminare
la testa di ponte sovietica di Kalac,
a ovest di Stalingrado.
Africa settentrionale.Proseguono
scontri non risolutivi nel settore di
El Alamein.
Nuova Guinea.Gli australiani devono evacuare l’importante posizione
strategica di Kokoda, che sarà occupata dai nipponici.
28 luglio
Nuova Guinea.Gli australiani rioccupano Kokoda,
ma la loro posizione è precaria perché rinforzi nipponoici
stanno sopraggiungendo dalla testa di ponte di Buna.
Il Quartier Generale Imperiale nipponico ordina
un’immediata offensiva generale per
la conquista della Nuova Guinea
orientale: sono previste operazioni
anfibie nella Baia di Milne e un attacco da terra e dal mare su Port
Moresby.
Cina.Ha termine l’offensiva nipponica nella provincia del Chekiang,
sferrata come rappresaglia per l’incursione degli aerei di Doolittle su
Tokyo e altre città nipponiche.
Fronte sovietico.I bollettini russi
annunciano la perdita di Rostov-na-
Donu e di Novocerkassk.Anche i comuni cittadini si rendono conto che
i tedeschi stanno per invadere il Kuban e il Caucaso.
Il nemico ha attaccato Rostov non da ovest, come nel
1941, ma da nord e da nord-est, cioè
nel settore più sguarnito.I russi sono stati presi dal panico, i reparti
si sono sbandati, ufficiali di ogni
grado e uomini di truppa sono stati
fucilati per diserzione. L’annuncio
della caduta di Rostov propaga un
vero terrore nell’Unione Sovietica.
Tre giorni dopo, Stalin proclamerà:
“Non più un passo indietro!”. Ci si
ritirerà ancora, ma si sa che non vi
è più molto spazio per farlo: se i tedeschi non
saranno fermati a Stalingrado e alle pendici
del Caucaso, la guerra sarà perduta. Dopo
la caduta di Rostov, nell’Armata
Rossa viene introdotta una disciplina di ferro:
i disertori vengono passati per le armi sul posto.
Si ridà autorità alla casta degli ufficiali,subordinando
ad essi i commissari politici, conferendo loro maggiore
professionalità, ripristinando tra l'altro i
galloni d’oro nelle uniformi, istituendo decorazioni ad essi
riservate di ispirazione chiaramente patriottica e
non di partito: l’ordine di Kutuzov,
di Suvorov, di Aleksandr Nevskij, i
“grandi antenati”. Tra qualche mese
il ruolo dei commissari politici, che
è già stato parzialmente ridimensionato, verrà ulteriormente ridotto.
29 luglio
Fronte sovietico.I tedeschi prendono
la città di Proletarskaya e stabiliscono una testa di ponte oltre il fiume
Manyè, nel Caucaso.
Nuova Guinea.I nipponici riconquistano Kokoda,
quindi consolidano le loro posizioni. L’aviazione alleata
impedisce a due trasporti nipponici di sbarcare
rinforzi sulla costa settentrionale dell’isola.
30 luglio
Indie Olandesi.I giapponesi occupano le isole di Aru, Kei e Tanimbar.
Africa settentrionale.Il gen. Auchinleck decide di restare
sulla difensiva fino all’arrivo di rinforzi. Dal
26 maggio, data d’inizio dell’offensiva, gli italo-tedeschi hanno fatto in
questo teatro di operazioni 60.000
prigionieri inglesi, sudafricani, indiani, francesi,
australiani e neozelandesi, distruggendo oltre 2000 fra
carri armati e automezzi.
Fronte sovietico.Nel settore meridionale,
il Gruppo di armate A consolida la testa di ponte oltre il fiume
Manyè; il Gruppo di armate B procede alla riduzione
della testa di ponte sovietica di Kalac a ovest del Don
e di Stalingrado. Nel settore centrale, i sovietici iniziano un’offensiva
nella zona di Rzev.
31 luglio
Pacifico.La Forza anfibia delle Salomone, protetta dagli aerei e dalle
navi della Task force 63 (amm. McCain), lascia le Isole Figi alla volta
delle Salomone. I Liberators della
Task Force iniziano una serie di incursioni su Guadalcanal e Tulagi,in
preparazione dell’invasione.
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