Operazione"Leone Marino"
Il 16 luglio 1940 Hitler
dirama la direttiva n. 16 sul piano di
invasione dell’inghilterra da effettuarsi a
metà settembre. L’ipotesi originaria
prevede che nella prima ondata 13
divisioni di fanteria, seguite da 6 divisioni
Panzer e 3 motorizzate, compiano lo
sbarco seguite da 17 divisioni di fanteria.
Gli alti comandi
tedeschi stimano
che il terzo giorno
dell’invasione
260.000 uomini
avranno già messo
piede sul
territorio
inglese.
AIla
Luftwaffe spetta
il compito di
sopperire all’inferiorità
navale tedesca e di fare
da supporto alle truppe di terra.
Il piano subirà continue
modifiche e rinvii e restringerà
l’area dello sbarco a un’ampiezza
di 75 miglia tra le città di
Folkestone e Brighton sul canale
della Manica.
A settembre gli inglesi possono
schierare 27 divisioni di fanteria, di
cui soltanto 4 perfettamente
equipaggiate, e mancano di artiglieria
di campagna, mitragliatrici e cannoni
anticarro. Solo 2 divisioni
corazzate e 2 brigate corazzate
avrebbero avuto a disposizione 600
carri, a testimonianza di un’organizzazione
dei comandi poco flessibile e del tutto
impreparata alle evenienze. La difesa del
territorio è affidata alla milizia territoriale
(Home Guard) di circa 500.000 volontari
in uniforme dotati di antiquati fucili
americani. Ma il presupposto su cui si
basa l’intera operazione(cioè la capacità
della Luftwaffe di annientare la RAF e
ottenere il predominio nei cieli della
Manica)è vanificato dagli esiti della
battaglia d’inghilterra.
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