Pierre Laval, (Càteldon,
Puy-de-Dòme 1883 - Fresnes 1945), uomo politico francese, guidò
il governo collaborazionista di Vichy nel periodo dell'occupazione tedesca,
durante la seconda guerra mondiale. Tra il 1931 e il 1935 fu più
volte ministro. Come ministro degli Esteri, nel 1935 concluse un patto
di mutua assistenza militare con l'Unione Sovietica e, con l'Inghilterra,
il cosiddetto accordo Hoare-Laval, con cui i due paesi riconoscevano, in
pratica, legittimità alle mire espansioniste dell'Italia fascista
in Etiopia.L'indignazione dell'opinione pubblica per questo accordo ne
causò l'annullamento e provocò la caduta del governo Laval
(gennaio 1936).Sconfitta la Francia dai tedeschi, nel giugno del 1940 Laval, che aveva voluto la pace a ogni costo, divenne vicepresidente del consiglio del governo provvisorio collaborazionista, con sede a Vichy, e braccio destro del primo ministro, il maresciallo Henri-Philippe Pètain, che concluse l'armistizio con la Germania. Due anni dopo Laval, divenuto capo del governo, collaborò pienamente con le potenze dell'Asse. Abolì gli ultimi resti del sistema parlamentare e impostò il governo di Vichy sulla base dei principi totalitari della Germania nazista. Dopo la liberazione della Francia venne processato e giudicato colpevole di alto tradimento e collaborazione con il nemico; il 15 ottobre 1945 fu giustiziato. |