L'Impero Nazista

Alla fine del 1942 raggiunge la massima estensione la parte di Europa sotto l’amministrazione del Reich, che è destinata, nei progetti di Hitler, a essere completamente germanizzata. Il suo cuore è la “grande Germania”, che ha inglobato prima dello scoppio del conflitto l’Austria, i Sudeti tedeschi, la Boemia e la Moravia e include una parte della Polonia (retta da un governatorato generale), l’Alsazia e la Lorena strappate alla Francia nel 1940, il Lussemburgo, la Slovenia, una zona del Belgio (Eupen e Malmedy). Attorno a essa ci sono(in qualità di “paesi satelliti”)le nazioni aderenti al patto tripartito (Italia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovacchia, Finlandia). Un altro “livello”(che esclude la Danimarca, l’Olanda e la Francia di Vichy, governate da regimi che mantengono una relativa autonomia da Berlino)comprende quei territori e quei paesi soggetti a occupazione (come la Francia settentrionale e la Norvegia) o la Croazia e la Slovacchia (stati satelliti del Reich) le cui risorse (umane e materiali) sono suscettibili di forme coatte di collaborazione. La Polonia orientale, la Russia Bianca, gli stati baltici (Estonia, Lituania e Lettonia) e l’Ucraina invasi nel giugno 1941 sono ribattezzati Ostland e amministrati come vere e proprie colonie da commissari del Reich.
La riorganizzazione economica e demografica di molte zone del continente, che poggia sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse umane e materiali, è volta a soddisfare le necessità belliche di Berlino. Per quei territori dell’Europa orientale in cui sono presenti le truppe tedesche i vertici nazisti elaborano un piano per la deportazione al di là degli Urali di 30 milioni di persone “razzialmente indesiderabili” che comunque, a causa degli sviluppi del conflitto, non verrà messo in esecuzione.Agli ebrei residenti in questi territori viene riservato il tragico destino dello sterminio nei lager o nei ghetti. Nei territori occupati dell’Unione Sovietica la presenza delle truppe tedesche si traduce in massacri indiscriminati condotti non solo dai corpi delle SS(principali esecutrici della repressione e della politica di sterminio razziale) ma anche dalla Wehrmacht. Quest’ultima è il principale garante dello stato nazista nel corso di una guerra che, condotta in nome dell’ideologia della razza e della supremazia continentale del Reich, non offre all’avversario e alle popolazioni dei territori occupati alcuna via di scampo.


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