Giugno 1943

1° giugno
USA.Si raggruppano e si addestrano in California nuove forze che, insieme a quelle già nelle Aleutine, dovranno conquistare l’Isola di Kiska, aneh’essa occupata dai nipponici.
Mediterraneo.Continua, massiccia, l’offensiva aerea alleata sull’Isola di Pantelleria.
Germania.Incursione aerea della RAF sugli stabilimenti Zeppelin a Friednichshafen dove si producono gli impianti radar tedeschi.
2 giugno
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3 giugno
Algeria.Ad Algeri i “Francesi liberi” annunciano la costituzione del Comitato Francese di Liberazione Nazionale (C.F.L.N.), un governo provvisorio dell’Impero francese, presieduto dai generali De Gaulle e Giraud.
Pacifico.Isole Salomone.L’amm. Halsey dirama le istruzioni di massima in vista dell’invasione delle isole della Nuova Georgia, nelle Salomone centrali. L’obiettivo principale sarà l’aeroporto di Munda, trampolino di lancio per un successivo balzo verso le Salomone settentrionali. Le forze di sbarco saranno comandate dal contramm. Turner, quelle di occupazione dal gen. Hester che guiderà la 43à divisione dell’esercito rafforzata da due battaglioni di Raiders del corpo dei Marines.
Cina.I nipponici concludono la loro “offensiva del riso” nella parte occidentale della provincia della Hupeh, nella zona di Yichang, e iniziano il ripiegamento. Hanno fatto razzia di riso e catturato molte imbarcazioni nel corso superiore dello Yangtze.
4 giugno
Italia.Due incursioni aeree alleate su Taranto e dintorni causano una ventina di morti e gravi danni.
5 giugno
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6 giugno
Mediterraneo.Su Pantelleria si intensifica l’attacco alleato contro le batterie costiere dell’isola.
7 giugno
Pacifico.Isole Salomone.L’aviazione nipponica lancia una serie di pesanti attacchi su Guadalcanal, base di raccolta e centro di comunicazioni delle truppe americane che si preparano all’offensiva. La caccia alleata intercetta e distrugge 23 aerei nemici, perdendone 9.
8 giugno
Isole Aleutine.Il Comando Supremo nipponico ordina l’evacuazione della Isola di Kiska, quotidianamente sottoposta al fuoco dei cacciatorpediniere americani che la bloccano impedendo l’arrivo di rifornimenti, salvo quelli trasportati da sommergibili.
Mediterraneo.Aerei e navi inglesi, tra cui 6 incrociatori e 10 CT, iniziano a bombardare i porti e le batterie costiere dell’isola di Pantelleria.
9 giugno
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10 giugno
Fronte sovietico.Hitler preme per l’attuazione dell’operazione “Cittadella", ossia la penetrazione nel saliente di Kursk e l’annientamento delle forze sovietiche che lo presidiano. L’attacco sarà lanciato da nord dalla 9à armata, da sud dalla 4à Panzerarmee; entrambe le armate disporranno del maggior numero di mezzi corazzati che sarà possibile fornire, eventualmente distogliendoli da altri settori del fronte.
Mediterraneo.Si fa sempre più pressante l’offensiva contro Pantelleria (1400 t di bombe) e Lampedusa.
11 giugno
Mediterraneo.Dopo dieci giorni di attacchi aeronavali, durante i quali sono stati abbattuti 45 aerei alleati, la difesa di Pantelleria cessa e il suo presidio firma la resa: sull’isola sbarca la 1à divisione inglese. A partire dall’8 maggio sono state scaricate sull’isola oltre 5000 t di bombe: la caduta di Pantelleria consente alle forze alleate aeree del Mediterraneo di concentrare gli sforzi in preparazione dell’operazione "Husky” (invasione della Sicilia).
Nella notte Lampedusa viene sottoposta a un intenso fuoco aereo e navale da parte di unità alleate.
Germania.L’8à Forza aerea americana attacca in pieno giorno Wilhelmshaven, danneggiando i cantieri ove vengono costruiti gli U-Boote.
Si constata che, senza un’adeguata scorta di caccia, l’azione degli intercettori nemici impedisce la precisione dei bombardamenti.
12 giugno
Mediterraneo.Lampedusa accetta la resa incondizionata alle forze alleate.
Sicilia.Continua senza soste l’azione dei bombardieri alleati che con successive incursioni su Catania e Palermo causano decine di morti e seri danni.
Pacifico.Isole Salomone.Caccia alleati attaccano grosse formazioni di bombardieri e caccia nipponici diretti nella zona di Guadalcanal, abbattendo 31 apparecchi e perdendone 6.
13 giugno
Mediterraneo.Anche il presidio dell’isola di Linosa si arrende, senza condizioni, agli Alleati.
Germania.60 bombardieri B-17 dell’8à Forza aerea USA attaccano i cantieri di sottomarini di Kiel: nella battaglia aerea che ne segue, ben 22 aerei americani vengono abbattuti.
Nuova Guinea.In preparazione dell’imminente ripresa dell’offensiva, americani e australiani si riorganizzano anche dal punto di vista tattico, formando nuove “Forze” composte da un paio di battaglioni di fanteria appoggiati da gruppi di artiglieria, più adatte delle unità classiche al tipo di guerra che si conduce nell’isola.
14 giugno
Mediterraneo.Con la conquista dell’Isola di Lampione, da parte di unità della marina inglese, gli Alleati controllano tutte le isole del Canale di Sicilia.
Cina.Il comando della 14à Forza aerea americana si insedia a Kweilin, nella Cina meridionale, nella provincia dello Kwangsi Chuang.
15 giugno
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16 giugno
Pacifico.Isole Salomone.Il Comando americano fissa gli obiettivi preliminari che dovranno essere conquistati nelle Salomone centrali in vista dell’attacco all’obiettivo principale, che è l’aeroporto di Munda nella Nuova Georgia. Il giorno d’inizio dell’operazione sarà il 30 giugno.
Circa 120 aerei nipponici attaccano Guadalcanal e il naviglio nelle acque dell’isola, danneggiando due unità militari e un trasporto che vengono fatti incagliare per evitarne l’affondamento. Ma pagano assai caro questo relativo successo, perdendo in duelli con la caccia americana, levatasi in forze dal Campo Henderson, quasi 100 dei componenti la formazione.
17 giugno
Cina.Il gen. Stilwell espone al Generalissimo Chiang Kai-shek le conclusioni della Conferenza Trident, con particolare riguardo alla strategia proposta per il teatro estremo-orientale.
18 giugno
Sicilia.In preparazione dell’operazione “Husky” (invasione della Sicilia), gli anglo-americani intensificano gli attacchi aerei su Messina.
Pacifico.Isole Salomone.Il comando della 43à divisione USA dirama istruzioni dettagliate relative ai complessi spostamenti connessi con l’invasione della Nuova Georgia.
Cina.Il gen. Chennault, comandante la 14à Forza aerea USA operante in Cina e in India, riferisce al presidente Roosevelt circa le attività e i problemi delle “tigri volanti”.

Churchill annuncia che il gen. Auchinleck sostituirà il gen. Wavell, designato alla carica di vicere in india, nel comando delle forze britanniche in India.
19 giugno
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20 giugno
Nuova Guinea.Il Quartier Generale della 6à armata USA (gen. Krueger) si insedia nella Baia di Milne. I nipponici attaccano con vigore le posizioni della XVII brigata della 3à divisione australiana nella zona collinosa tra Mubo e Lababia, ma sono respinti.
India.Il gen. Auchinleck assume il comando in capo delle forze britanniche nel settore dell’Estremo Oriente.
Germania.Lancaster della RAF attaccano gli stabilimenti Zeppelin di Friedrichshafen, dove si fabbricano gli impianti radar tedeschi, e anziché rientrare in inghilterra proseguono il volo verso il Nordafrica, inaugurando la tecnica della “spola”. Nel volo di ritorno dall’Africa all’inghilterra bombarderanno, la notte sul 24, la base navale della Spezia.
21 giugno
Germania.In due incursioni su Wuppertal, la RAF provoca ingenti distruzioni e 5000 morti. La produzione è bloccata per 52 giorni: la famosa incursione tedesca su Coventry aveva causato 380 morti e un arresto produttivo durato un mese. Gli stessi inglesi protestano quando sui giornali compaiono le fotografie della città bombardata.
Pacifico.Isole Salomone.Un battaglione di Raiders americani partito da Guadalcanal occupa Punta Segi, all’estremità meridionale dell’Isola della Nuova Georgia.
22 giugno
Pacifico.Isole Salomone.Reparti di fanteria della 43à divisione USA vanno a rafforzare il battaglione di Raiders dei Marines sbarcato a Punta Segi, nella Nuova Georgia.
Isole Trobriand.Un gruppo reggimentale americano inizia a sbarcare sull’Isola Woodlark senza incontrare opposizione.
Germania.Nella loro prima grande incursione diurna, bombardieni dell’8à Forza aerea USA attaccano con successo un impianto per la produzione di gomma sintetica a Hùls, nella Ruhr, mettendolo temporaneamente fuori uso.
23 giugno
Pacifico.Isole Trobriand.Nella notte sul 24, reparti americani sbarcano sull’Isola di Kiriwina, la maggiore del gruppo.
Nuova Guinea.Nella zona tra Mubo e Lababia, i nipponici allentano leggermente la loro pressione sulla XVII brigata australiana.
24 giugno
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25 giugno
Sicilia.Continuano i bombardamenti degli Alleati in preparazione dell’invasione dell’isola: su Messina vengono sganciate 300 t di bombe che causano, oltre a gravi danni, un centinaio di morti e altrettanti feriti.
26 giugno
Nuova Guinea.La Forza MacKechnie, raccolta a Morobe dove è stato costituito un deposito di rifornimenti, si imbarca su naviglio leggero per Punta Mageri, circa 25 km a nord- ovest di Morobe, per prepararsi a un assalto anfibio nella Baia di Nassau.
27 giugno
Pacifico.lsole Salomone.Da Segi, in Nuova Georgia, i Marines del IV battaglione Raiders si spostano via mare in prossimità della piantagione di Lambeti.
28 giugno
Pacifico.Isole Salomone.Nella Nuova Georgia, dopo essere sbarcati indisturbati presso Lambeti, i Marines iniziano la marcia attraverso la giungla verso il porto di Viru.
29 giugno
Pacifico.Isole Salomone.Nella notte suI 30, mentre i reparti da sbarco americani navigano alla volta delle Salomone centrali, 4 incrociatori e 4 cacciatorpediniere al comando del contramm. Merrill bombardano la zona di Vila-Stanmore, nell’Isola di Kolombagara, e quella di BuinShortland a Bougainville. Vengono anche minate le acque davanti al porto di Shortland per impedire o danneggiare l’eventuale afflusso di rinforzi giapponesi.
30 giugno
Pacifico.Si inizia, secondo i piani, l’operazione “Cartwheel” ossia quella serie di assalti e di operazioni anfibie condotti dalle forze del Pacifico meridionale e da quelle del Pacifico sud-occidentale che dovranno condurre alla conquista di Rabaul, pilastro avanzato dell’impero nipponico. Le forze dell’esercito e della marina USA agiscono in modo coordinato, sotto la direzione del gen. MacArthur.
Isole Salomone.La Forza anfibia del Pacifico meridionale, ossia della 3à Flotta USA, organizzata come Task Force 51 sotto il comando del contramm. R.K. Turner e con l’appoggio aereo di reparti con base a terra, al comando del viceamm. A.W. Fitch, sbarca la Forza di occupazione della Nuova Georgia, formata dalla 43à divisione USA e da contingenti di Marines e comandata dal gen. Hester, in varie isole delle Salomone centrali.
Lo sbarco principale avviene sull’Isola di Rendova. Le truppe qui sbarcate dovranno occupare l’isola e in seguito passare nella Nuova Georgia per conquistare l’aeroporto di Munda. Lo sbarco a Rendova avviene senza difficoltà: i reparti della 43à divisione si spingono all’interno per un chilometro senza incontrare resistenza da parte delle scarse pattuglie giapponesi.
Nella Nuova Georgia, reparti del 103° fanteria, non pervenendo il segnale convenuto con i Raiders che avrebbero già dovuto occupare il porto di Viru, sono fatti sbarcare a Punta Segi. I Raiders occuperanno Viru in serata. Altri sbarchi avvengono su isole minori: Sasavele, Baraulu, Vangunu. Qui i nipponici, pur non ostacolando lo sbarco (come d’altronde è la loro tattica consueta) si oppongono con energia alla penetrazione dei Marines da Oleana, punto dello sbarco, verso Wickham Anchorage.
E' assai attiva l’aviazione nipponica, che affonda il trasporto d’attacco McCawley e danneggia altre unità.
Isole Trobriand.Sulle isole di Woodlark e Kiriwina sbarca il grosso delle forze di occupazione della 6à armata USA, con un contingente di Seabees (Api del mare) che dovranno costruire due aeroporti. Il nome di Seabees viene a questi reparti di civili militarizzati dalla pronunzia delle iniziali, con l’aggiunta del suffisso “s” del plurale, delle parole che li definiscono ufficialmente, Construction Battalions.
Nuova Guinea.La Forza MacKechnie, agli ordini dell’omonimo colonnello americano e comprendente reparti americani e australiani, sbarca indisturbata nella Baia di Nassau e subito si spinge a nord verso il fiume Bitoi e a sud verso il fiume Tahali, incontrando una vivace resistenza da parte nipponica.
Il saliente nemico di Mubo è tenuto sotto costante pressione dalla XVII brigata australiana.

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