Giugno 1942
1° giugno
Africa settentrionale.La CL brigata
inglese è distrutta dalle forze corazzate di Rommel: vengono catturati
3000 prigionieri e 123 cannoni.
L’Afrikakorps riesce cosi ad aprire
un varco alle colonne dei rifornimenti.
Per l’occasione il gen. Ritchie scrive:"Mi dispiace di aver perduto la
CL brigata, ma la nostra situazione
va migliorando di giorno in giorno..."
Malta.Aerei italiani e tedeschi bombardano le installazioni di Hal Far.
Australia.Un sommergibile tascabile
giapponese penetra nel porto di Sydney e
affonda un mercantile australiano.
1-2 giugno
Africa settentrionale.Un primo timido tentativo
delle forze inglesi dell’8à armata di
penetrare nel “Calderone” fallisce per la pronta reazione
dei carri di Rommel.
2 giugno
Africa settentrionale.Rommel invia
a Bir Acheim, difesa dalla I brigata
dei Francesi Combattenti, la divisione Trieste e la 90à divisione leggera
tedesca, confluita qualche giorno
prima nel “Calderone”. Le due unità rilevano la
divisione italiana Ariete impegnata invano contro la brigata francese dal 26 maggio.
Oceano Pacifico.Le Task Forces dei
contrammiragli Fletcher e Spruance
si congiungono a circa 350 miglia
da Midway, a nord-est dell’isola.
Fletcher assume il comando delle
operazioni e sposta le due squadre
a circa 200 miglia a nord di Midway.
Nelle Aleutine, ricognitori americani
avvistano 2 portaerei nipponiche a 400 miglia da Kiska.
Fronte sovietico.Nel settore meridionale,11à armata
dello Heeresgruppe Sud inizia una violentissima
preparazione di artiglieria, che durerà cinque giorni,
in vista dell’assalto tedesco-romeno alla piazzaforte
di Sebastopoli, in Crimea.
3 giugno
Oceano Pacifico.Aerei americani decollati da Midway
avvistano e attaccallo, a circa 600 miglia a ovest dell’isola,
le navi trasporto della Flotta combinata dell’amm. Yamamoto.
L’attacco non porta a risultati tangibili.
Africa orientale.Una mezza brigata
britannica si imbarca per il Madagascar per dare il cambio alle truppe
che presidiano l’isola.
Malta.Si susseguono senza sosta le
incursioni di velivoli dell’Asse sulle
postazioni dell’isola e contro l’aeroporto di Micabba in particolare.
Sardegna.Incursione aerea inglese su
Cagliari e sull’Isola di Sant’Antioco.
4 giugno
Oceano Pacifico.Ha inizio la decisiva battaglia di Midway, che durerà
fino al 7 e vedrà la sconfitta dei
nipponici, i quali perderanno 4 portaerei.
Isole Aleutine.Aerei nipponici decollati da portaerei attaccano Dutch
Harbor nell’Isola di Unalaska, danneggiando una
nave americana e colpendo serbatoi di carburante.
Ricognitori e bombardieri americani cercano la flotta nipponica per tutto il
giorno, ma non riescono a localizzarla.
Africa settentrionale.L’8à armata
passa al contrattacco al cader della
notte, per ridurre il saliente nel quale
sono penetrate, nel settore centrale
della linea, le forze dell’Asse. Nella
notte sul 5, la 15à divisione corazzata
tedesca si attesta a Bir el-Harmat e
respinge gli attacchi dei britannici.
Cecoslovacchia.In seguito alle ferite
riportate nell’attentato del 27 maggio, muore il Reichsprotektor della
Boemia e Moravia Heydrich:i tedeschi reagiscono
procedendo a numerose esecuzioni di patrioti imprigionati
e trucidando tutti gli abitanti maschi di Lidice; le donne e i bambini vengono internati.
5 giugno
Gli Stati Uniti d’America dichiarano
guerra a Bulgaria, Romania e Ungheria.
Africa settentrionale.Il contrattacco
britannico (denominato, in codice,
“Aberdeen”) fallisce. Il saliente italo-tedesco
non viene ridotto e gli inglesi perdono 2 brigate di fanteria
e 4 reggimenti di artiglieria.E' mancato il coordinamento tra i reparti,
ed è stato micidiale il fuoco di sbarramento
opposto dalle forze corazzate tedesche.
Nel pomeriggio Rommel sferra un contrattacco lanciando
i carri di riserva verso est. Al calar
del sole tutte le unità inglesi che hanno tentato
di penetrare nel “Calderone” sono volte in fuga.
L’8à armata ha perduto 6000 uomini tra
morti, feriti e dispersi. Dal canto
suo Rommel annuncia di aver fatto
4000 prigionieri e di aver catturato
150 carri armati nemici.
Italia.Nella notte aerei inglesi effettuano un’incursione
su Napoli e dintorni causando danni e vittime.
6 giugno
Africa settentrionale.Rommel invia
la 15à Panzerdivision a Bir Acheim
a dar man forte alla divisione Trieste e alla 90à divisione
leggera tedesca che non riescono ad aver ragione della resistenza francese guidata
dal gen. Marie-Pierre Koenig. Gli
italo-tedeschi si concentrano nella
zona detta Knightsbridge, minacciando Tobruk.
Malta.I bombardieri dell’Asse martellano le
attrezzature belliche dell’isola:
nel corso di aspri combattimenti aerei si registrano gravi perdite da
ambo le parti.
7 giugno
Fronte sovietico.Dopo 5 giorni di
preparazione di artiglieria, tedeschi
e romeni dello Heeresgruppe Sud
lanciano l’offensiva finale contro la
piazzaforte di Sebastopoli, in Crimea.
La spina di Sebastopoli va eliminata prima
che si possa intraprendere la conquista del Caucaso. Azioni
minori si svolgono anche nei settori centrale e
settentrionale per rettificare localmente le linee.
Africa settentrionale.Continua la resistenza della i brigata francese a
Bir Acheim.
Sardegna.Un’incursione notturna
di aerei inglesi su Cagliari provoca
gravi danni e numerose vittime.
Isole Aleutine.I nipponici invadono
le isole occidentali, sbarcando 1800
uomini a Attu e Kiska.
Cina.Proseguendo l’offensiva nella
provincia del Chekiang, i nipponici
conquistano l’aeroporto di Chuhsien
e attaccano la città.
8 giugno
Africa settentrionale.Sempre incerta
la lotta nella zona di Knightsbridge
e di Bir Acheim. I francesi difendono
valorosamente quest’ultima posizione,
ma sono costretti a cedere terreno e la
loro situazione logistica diventa critica.
Pacifico sud-occidentale.A seguito
del brillante esito della battaglia di
Midway, MacArthur propone un’offensiva
di portata limitata per riguadagnare le posizioni perdute nelle
Isole Bismarck.
9 giugno
Stati Uniti e Gran Bretagna firmano
un accordo per la messa in comune
delle risorse agricole e industriali.
Filippine.I giapponesi hanno ormai
completato la conquista dell’arcipelago,
benché gruppi isolati di difensori non abbiano ancora deposto le
armi. Gli americani hanno cosi' perduto una forza combattente di
140.000 uomini.
Africa settentrionale.Risultano vani
i tentativi dei britannici per recare
soccorso agli assediati di Bir Acheim,
dove si seguita a combattere furiosa mente.
Italia.Aerei inglesi bombardano Taranto causando gravi distruzioni.
10 giugno
Africa settentrionale.Gruppi d’assalto dell’Afrikakorps penetrano nelle
posizioni nemiche di Bir Acheim.
Durante la notte i francesi superstiti
fuggono attraverso le linee tedesche,
abbandonando dietro di sé i feriti, e
riescono a ricongiungersi alle truppe
alleate. Gli inglesi non lesinano gli
elogi al generale francese la cui coraggiosa difesa ha costretto Rommel
a ritardare di molti giorni l’assalto
finale a Tobruk. Il vincitore però
resta comunque lui, la vecchia “volpe del deserto”.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Sud compie lenti progressi contro le
fortificazioni di Sebastopoli. La piazzaforte è
difesa da 7 divisioni di fucilieri,1 di cavalleria appiedata, 2
brigate di fanteria, 3 brigate di fucilieri di marina,
vari battaglioni corazzati e unità autonome, 10 reggimenti
di artiglieria, 2 battaglioni di
lanciabombe,1 reggimento controcarro,
45 gruppi di artiglieria da marina:in tutto 101.000 uomini, con
600 cannoni e 2000 mortai. Da parte tedesca, sotto il comando di von
Manstein, operano 7 divisioni tedesche e 2 divisioni romene. Anch’esse
sono servite da cospicue forze di artiglieria,
tra cui mortai e obici di calibro eccezionale.
Cina.I cinesi, dopo quattro giorni di
combattimenti, sono costretti a ritirarsi da Chuhsien.
11 giugno
A Londra e a Washington viene annunciata la stipulazione di un nuovo
accordo di mutua assistenza con
l’URSS. Questa potrà ripagare in natura i prestiti contratti in base alla
legge “Affitti e prestiti”.
Africa settentrionale.Gli italo-tedeschi prendono
Bir Acheim e catturano circa 500 francesi.
Mediterraneo.Iniziano le operazioni
“Harpoon” e “Vigorous”.
12 giugno
Romania.I pozzi petroliferi di Ploesti sono
bombardati da aerei americani di base in Egitto. Di ritorno
dall’incursione, parecchi B-24 sono
costretti ad atterraggi d’emergenza in
Turchia, dove gli equipaggi vengono
internati.
Africa settentrionale.Proseguono i
combattimenti tra carri armati nelle
zone di El Adem e Knightsbridge.
Fronte sovietico.Dopo aver contenuto l’offensiva sovietica nella zona di
Charkov, i tedeschi passano al contrattacco e nel giro di pochi giorni
annientano 3 armate sovietiche.
13 giugno
Africa settentrionale.I carri armati
italo-tedeschi infliggono una pesante sconfitta a
quelli britannici, costringendo il nemico a ritirarsi dalla zona di EI Adem e Knightsbridge.
Di conseguenza, la linea dei rifornimenti
del XIII corpo viene a trovarsi minacciata.
I difensori di Knightsbridge ripiegano su Acroma.
14 giugno
Oceano Pacifico.Lo Stato Maggiore Imperiale
nipponico decide l’invasione della Nuova Caledonia, delle
Samoa e delle Figi.
Africa settentrionale.Il gen. Ritchie
ordina la ritirata delle divisioni più
avanzate del XIII corpo, la 1à sudafricana e la 50à britannica, venute a
trovarsi in situazione precaria dopo
la perdita di EI Adem e di molti carri armati.
Le due divisioni, l’una passando per il litorale,
l’altra all’interno, ripiegano sul confine egiziano.
Gli italo-tedeschi attaccano in direzione di Acroma ma, nonostante la
superiorità in fatto di mezzi corazzati, compiono progressi irrilevanti.
“Comunque” dice il gen. Auchinleck
“Tobruk deve essere tenuta e non si
deve consentire al nemico di investirla.”
Probabilmente il comando supremo del Cairo
non conosce la reale situazione dell’8à armata.
Il gen. Auchinleck informa Churchill
che il comandante dell’8à armata,
gen. Ritchic, prospetta la possibilità
che gli inglesi debbano ritirarsi sulla “vecchia frontiera”,
cioè al confine con l’Egitto. Churchill si allarma:
che ne sarà di Tobruk? E telegrafa ad Auchinleck: “Presumo che
in ogni caso non si pensi minimamente di evacuare Tobruk”.
La risposta del comandante in capo delle
forze inglesi nel Medio Oriente è rassicurante: “Il gen. Ritchie si prepara
a lasciare a Tobruk le forze da lui
ritenute sufficienti a difenderla, anche nel caso che
la piazzaforte dovesse venire temporaneamente isolata...
con scorte adeguate di munizioni, carburante, viveri e acqua".
Intanto nel settore di Gazala le forze dell’Asse, superata la località di
Acroma e la via Balbia, raggiungono
la costa ad ovest del perimetro di Tobruk.
15 giugno
Africa settentrionale.Rommel comunica che la battaglia contro
l’8à armata inglese è vinta: manca solo la
conquista di Tobruk.
La XXIX brigata della 5à divisione
indiana respinge tre attacchi delle
fanterie italo-tedesche appoggiate
da carri armati e da aerei nella zona di El Adem.
Il magg. gen. Klopper, comandante la 2a div. sudafricana, è posto a capo della piazzaforte
di Tobruk con l’incarico di difenderla a oltranza.
Mediterraneo.Battaglia aeronavale
di Pantelleria. Gli italiani perdono
l’incrociatore Trento, gli inglesi 1 incrociatore, 3 cacciatorpediniere e 6
mercantili facenti parte di due convogli diretti a Malta.
16 giugno
Africa settentrionale.Gli inglesi
guarniscono la piazzaforte di Tobruk
con 4 brigate di fanteria e contingenti di artiglieria e
di mezzi corazzati.Il resto dell’8à armata
britannica prosegue le operazioni contro le
forze dell’Asse che premono con
energia. Il presidio di Acroma contiene gli attacchi dei carri armati
di Rommel. Una colonna corazzata
italo-tedesca punta su Sidi Rezegh
e finge una diversione verso EI
Adem, la cui guarnigione si ritira
nottetempo.
Londra.Evidentemente rassicurato
dai dispacci del gen. Auchinleck, il
premier inglese Winston Churchill
parte per Washington per un esame
della situazione militare sui vari
fronti con il presidente americano
Roosevelt.
17 giugno
Africa settentrionale.Gli italo-tedeschi,
convergendo sulla costa iall’interno, si assicurano il controllo della
strada per Bardia, isolando Tobruk.
Fronte sovietico.In Crimea, i tedesco-romeni
che attaccano Sebastopoli espugnano la fortezza “Siberia”,
importante caposaldo della cinta difensiva.
18 giugno
Africa settentrionale.Gli italo-tedeschi occupano davanti a Tobruk la
zona di Gambut, dove si trovano i
campi d’atterraggio che dovrebbero
servire per i rifornimenti alla piazzaforte. Rommel ha cosi completato la
manovra di accerchiamento.
Fronte sovietico.A Sebastopoli, i tedeschi espugnano il forte "Maksim
Gorkij" dopo 11 giorni di sanguinosi combattimenti.
Il gen. Spaatz assume il comando
dell’VIII Forza aerea statunitense,
di stanza in Inghilterra.
Si riunisce a Mosca il Soviet Supremo per
ratificare l’alleanza anglo-sovietica.
19 giugno
Africa settentrionale.I britannici si
ritirano oltre Bardia, sulla linea di
confine tra Libia ed Egitto.
20 giugno
Africa settentrionale.Preceduto da
un violento bombardamento aereo
che inizia alle 5,30, l’attacco alla
piazzaforte di Tobruk è affidato all’Afrikakorps e
al XX corpo d’armata italiano. Alle ore 7 entrano in
azione i carri armati, che penetrano
per circa 2 km nel perimetro difensivo. Il XXI corpo d’armata italiano
attacca invece in direzione sud-ovest.
I carri e le artiglierie della guarnigione britannica sono distrutti. Il
gen. Klopper viene autorizzato a evacuare la piazzaforte,
ma non è in grado di farlo perché gli italo-tedeschi
riescono a isolarlo anche dal porto.
La 7à divisione corazzata del XXX
corpo britannico tenta di aprire un
varco alle truppe accerchiate, ma
non riesce a intervenire tempestivamente.
Alle ore 19, i carri della 21à Panzerdivision entrano a Tobruk.
Fronte sovietico.I tedeschi e romeni
che si battono per la conquista di Sebastopoli occupano il forte “Lenin”
e raggiungono la sponda settentrionale del porto.
21 giugno
Africa settentrionale.Ore 2: il comandante della piazza di Tobruk, gen.
H.B. Klopper, promette al suo superiore, il gen. Ritchie, che resisterà
“fino all’ultimo uomo e all’ultima
cartuccia”.
Ore 6: il gen. Klopper chiede a Ritchie l’autorizzazione ad arrendersi.
Ore 8: Klopper invia una delegazione(con bandiera bianca)
per chiedere a Rommel i termini della resa: in
mano tedesca cadono con Klopper
altri cinque generali e 30.000 uomini
della 2à divisione sudafricana, della
XXIX brigata indiana e di due battaglioni delle Guardie.
Il gen. Ritchie decide di ripiegare
su Marsa Matruh, in Egitto, e ordina
al XIII corpo di rallentare l’avanzata nemica mentre il XXX corpo
provvederà a organizzare le difese di
Marsa Matruh.
Verso sera Hitler in persona telegrafa a Rommel che
gli invierà il bastone di maresciallo. “Sarebbe meglio se mi
inviaste una divisione” risponde la “volpe del deserto”.
Con la conquista di Tobruk Rommel si impadronisce di 2000 t di benzina,
5000 t di vettovaglie, di abbondanti quantitativi di munizioni e
quasi 2000 veicoli funzionanti, del
porto e di un grande impianto per
distillare l’acqua. La vittoria è costata a Rommel (dal 26 maggio) 3360
uomini dei quali ben 300 sono ufficiali (cioè il 70% del totale degli
ufficiali dell’Afrikakorps);circa
3000 sono le perdite italiane.
Nell’occasione Mussolini scrive a
Hitler sollecitando una decisione in
rapporto alla progettata invasione
di Malta: “E' mio avviso, e certamente anche il vostro,
che bisogna consolidare, e, al più presto, ampliare i
risultati raggiunti. Al centro del nostro quadro strategico sta il problema
di Malta, a proposito del quale abbiamo preso a suo
tempo le note decisioni.Ora, per mantenere i
risultati conseguiti in Marmarica e provvedere alle future esigenze, occorre
poter eseguire con sufficiente sicurezza i necessari trasporti.
L’occupazione di Malta, oltre a risolvere il problema dei traffici nel Mediterraneo,
ci restituirebbe la piena disponibilità delle forze aeree”. Con questo
messaggio Mussolini sottopone all’alleato un problema che
da lungo tempo il comando italiano sta studiando
e preparando anche dal punto di vista operativo,
cioè il progetto (operazione “C. 3”)
che prevede lo sbarco a Malta. Ne sono stati promotori
il capo di Stato Maggiore italiano
gen. Ugo Cavallero e il feldmaresciallo tedesco Albert Kesselring. I
due alti ufficiali si sono resi conto
dell’importanza che l’isola ricopre
nell’ambito del conflitto nell’area del
Mediterraneo anche per favorire la
guerra di Rommel in Africa. Il piano è stato studiato fin nei minimi
particolari e ora i soldati del corpo
da sbarco, dopo un meticoloso addestramento lungo
le scogliere di Calafuria, a sud di Livorno, che presentano
le stesse caratteristiche morfologiche di quelle di Malta, sono stati
trasferiti in Sicilia in attesa dell’ordine di partenza (si trovano nell’isola
da aprile). Ma Rommel vuole la
precedenza: dapprima chiede (e ottiene) da Hitler di poter attaccare
Tobruk (gli italiani si accontentano
dell’impegno formale del comandante tedesco che una volta conquistata
la piazzaforte africana Rommel si
fermerà per dare la possibilità di realizzare lo sbarco)
poi, una volta conquistata la città, dichiara (e lo fa sapere ad Hitler)
che non intende fermarsi:"Io proseguo per Suez" dichiara "e spero che gli italiani mi
seguano".Per tagliare la testa al toro, Rommel si rivolge direttamente
a Hitler, facendogli balenare davanti agli occhi una
incredibile avanzata verso Suez e una (impossibile)
occupazione dei pozzi petroliferi del
Golfo Persico. Hitler, molto sensibile
al fascino del suo prediletto Rommel
e soprattutto entusiasmato dalla
grandiosità del piano propostogli, finisce per sposare l’alternativa del
comandante dell’Afrikakorps.Si tratta però, a questo punto, di calmare
e persuadere l’alleato italiano che
gli ha appena inviato il messaggio
in cui chiede espressamente l’intervento a Malta.
22 giugno
A un anno dall’invasione tedesca, il
Sovinformbureau pubblica una Rassegna del primo anno di guerra, che
fa il seguente bilancio delle perdite
sofferte dalle due parti:
Morti, feriti e prigionieri: Germania,
circa 10 milioni, URSS, 4,5 milioni;
cannoni perduti: Germania, 30.500,
URSS, 22.000; carri armati: Germania, oltre 24.000, URSS, 15.000;
aerei: Germania, oltre 20.000,
URSS, 9000.
Queste cifre, alquanto improbabili,
non sono state riprese dalle storie
della Il guerra mondiale pubblicate
dai sovietici dopo il conflitto. Altrettanto improbabili, anzi inverosimili,
le cifre ufficiali fornite dai tedeschi
relativamente alle perdite subite nello stesso periodo: 271.612 morti e
63.730 dispersi.
Più attendibili le cifre fornite, in merito alle perdite
tedesche, dal Diario del gen. Halder, che espone la
seguente progressione (morti, feriti e prigionieri, esclusi i malati):
al 15 febraio1942, 946.000; al 10 maggio 1942,
1.183.000; al 20 maggio 1942, 1.215.000, al
10 giugno 1942, 1.268.000; al 30 giugno1942,
1.362.000. Al 10 settembre1942 le perdite
tedesche in morti, feriti e prigionieri
saranno salite, in seguito alla campagna che precederà la battaglia di
Stalingrado, a 1.637.000.
Le cifre sovietiche vanno corrette in
aumento, per quanto riguarda le
perdite umane, mentre per quelle materiali potrebbero
essere state “gonfiate” al fine di stimolare le
industrie belliche alla massima produttività, nonché per ottenere più
consistenti aiuti.
Nella “Direttiva n. 41”, Hitler ha
tracciato i seguenti obiettivi per la
campagna d’estate: liquidazione dei
sovietici in Crimea, conquista di Voronez per minacciare sia il settore
centrale del fronte sia Stalingrado;
accerchiamento ed eliminazione delle forze sovietiche nell’ansa del Don
attaccando da nord (Voronez) e da
sud (Taganrog). Aperta la strada per
Stalingrado, conquista o distruzione
della città; conversione verso il Caucaso per la conquista delle regioni
petrolifere di Majkop, Groznyi e Baku; raggiungimento della frontiera
turca, cosa che potrebbe indurre la
Turchia a schierarsi con l’Asse.E'
previsto anche un nuovo tentativo di
liquidare Leningrado.
L’evolversi della campagna, con i
suoi elementi imprevisti (i sovietici
bloccano i tedeschi a Voronez, mentre cedono rapidamente a Rostov),
induce Hitler a mutamenti strategici
di grande portata: a voler attuare
contemporaneamente, per esempio,
la presa di Stalingrado e la conquista
del Caucaso. Si tratta, commenterà
in seguito Cuikov, di un madornale
errore, gravido di funeste conseguenze per la Wehrmacht.
Africa settentrionale.L’8à armata
britannica ripiega ordinatamente su
Marsa Matruh senza essere molestata dal nemico
che sta riorganizzandosi. Avanguardie italo-tedesche raggiungono Bardia presso il confine
egiziano. Il gen. Auchinleck fa visita
al quartier generale dell’8à armata e
conferisce col gen. Ritchie.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Sud inizia un’offensiva di portata
limitata nel settore di Izum per migliorare le posizioni a est del Donec
in vista della grande offensiva che
sara lanciata non appena sarà stata
eliminata la “spina nel fianco” rappresentata da Sebastopoli,
dove infuria la lotta.
USA.Un sommergibile nipponico
cannoneggia il deposito militare di
Fort Stevens nell’Oregon, sull’estuario del fiume Columbia. I danni sono
irrilevanti.E' il primo attacco contro
un’installazione militare americana
negli USA dalla guerra del 1812, e
rimarrà l’unico in tutto il conflitto.
23 giugno
Hitler scrive a Mussolini in relazione alla progettata invasione di Malta:
“Il destino, Duce, ci ha offerto un
occasione che non si ripeterà due
volte nello stesso teatro di guerra...
L’8à armata inglese è stata praticamente distrutta, le installazioni del
porto di Tobruk sono pressoché intatte. Se in questo momento i resti
dell’8à armata non venissero inseguiti senza un
attimo di tregua accadrebbe ciò che capitò agli inglesi
quando si fermarono quasi alle porte
di Tripoli per inviare rinforzi in Grecia.Questa volta
l’Egitto può, a certe condizioni, essere strappato all’Inghilterra... Il mio consiglio è questo:
ordinate il proseguimento delle operazioni fino al
completo annientamento delle truppe britanniche... La
dea della fortuna in battaglia passa
accanto ai condottieri una sola volta:chi non l’afferra in quel momento
non può più raggiungerla”. La lettera di Hitler riempie di orgoglio
Mussolini che decide nel senso voluto da Rommel e rinvia l’operazione
“C. 3” ordinando anzi che tutti gli
uomini e i mezzi del corpo da sbarco vengano resi
disponibili per Rommel.Verso sera il Comando
Supremo Italiano comunica al comandante italiano in Africa, gen. Bastico:
“Il Duce concorda di massima con
il concetto di procedere nello sfruttamento a fondo del successo”.
Malta è salva.
Africa settentrionale.Le forze italotedesche sono pronte a un nuovo
balzo in avanti. Le avanguardie si
scontrano con la 7à divisione corazzata del XIII corpo britannico nei
pressi di Sollum, già in territorio
egiziano. Data la critica situazione
in questo teatro di operazioni, 24
bombardieri B-17 americani destinati in Cina sono
dirottati a Khartum.
24 giugno
Africa settentrionale.Rommel avvia
l’attacco all’Egitto, lanciando le sue
colonne corazzate verso est e nord-est, e travolgendo le retroguardie
britanniche nella zona di Sidi Barrani.Il X corpo, appena arrivato in
Egitto dalla Siria, rileva il XIII corpo che è inviato a El Alamein per
organizzarvi una nuova linea difensiva.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Sud raggiunge la linea del fiume
Oskol, che era l’obiettivo stabilito
dai comandi nella zona di Izum. Prosegue la battaglia
di Sebastopoli, ormai prossima alla conclusione.
Il magg. gen. Dwight D. Eisenhower assume il comando delle forze
americane in Gran Bretagna.
25 giugno
Fronte sovietico.Avendo praticamente eliminato
la minaccia di Sebastopoli sul loro fianco destro, i tedeschi attaccano in tutto il settore
meridionale con 35 divisioni che
muovono dal settore di Kursk in direzione di Voronez.
Africa settentrionale.Nonostante il
martellamento della RAF, le forze
italo-tedesche avanzano in territorio
egiziano verso Marsa Matruh. Il gen.
Auchinleck assume personalmente il
comando dell’8à armata sostituendo
Ritchie; dopo un approfondito esame della situazione, decide di far
proseguire la ritirata delle sue divisioni da Marsa Matruh a EI Alamein
(155 km a est di Marsa Matruh).
Nuova Guinea.La XXX brigata australiana,
integrata con un battaglione australiano e un
battaglione indigeno, costituisce la Maroubra Force
per presidiare la pista di Kokoda che,
superando la catena Owen Stanley,
collega Port Moresby, sulla costa meridionale,
con Buna sulla costa settentrionale. Una guarnigione alleata
giunge nella Baia di Milne.
26 giugno
Fronte sovietico.Grande vittoria della 6à armata tedesca
(gen. von Paulus) a Charkov sul Donec. Più a sud,
lo Heeresgruppe Sud sta per riprendere Rostov-na-Donu.
Africa settentrionale.Nella tarda serata le truppe dell’Asse attaccano nel
settore a sud di Marsa Matruh:partecipano all’azione la 90à divisione
leggera tedesca, la 15à e 21à Panzerdivision e le
divisioni italiane Littorio, Ariete e Trieste.
27 giugno
Africa settentrionale.Il X e il XIII
corpo dell’8à armata britannica sono
costretti a ritirarsi verso El Alamein
in quanto le forze italo-tedesche si
sono infiltrate fra loro e le hanno
parzialmente circondate nella zona
di Marsa Matruh.
Alle ore 19, infatti, la 90à div. leggera tedesca ha
raggiunto la costa all’altezza di Ras
Hawala, 40 km a est di Marsa Matruh.
Pacifico sud-occidentale.Il gen. MacArthur mette a punto un piano,
denominato “Tulsa lI” per la riconquista della Nuova Britannia, della
Nuova Irlanda e delle Isole dell’Ammiragliato.
Fronte sovietico.I tedeschi stabiliscono varie teste di ponte oltre il
Don. Nel settore centrale si sta
aprendo un varco nelle linee sovietiche.
Anche nel settore settentrionale i tedeschi
hanno ripreso l’iniziativa rimasta per tanto tempo ai
sovietici.
28 giugno
Fronte sovietico.I tedeschi intensificano l’offensiva in tutti i settori. In
quello settentrionale, ottengono una
squillante vittoria sul fiume Volchov,
eliminando il saliente sovietico.
Africa settentrionale.Le forze dell’Asse travolgono la XXIX brigata
della 5à divisione indiana che sta coprendo la ritirata del X corpo nella
zona di Fuka. Il X corpo si ritira su
EI Alamein. Le avanguardie della
90à div. leggera tedesca raggiungono
Fuka, ca. 70 km a est di Marsa Matruh.
Malta.Aerei dell’Asse bombardano
le basi di Luka e Micabba.
29 giugno
Cina.Incontrandosi con il gen. Stilwell, Chiang Kai-shek chiede che
l’America garantisca l’invio in Cina di 3 divisioni, 500 aerei e 5000 t
di rifornimenti al mese.
Africa settentrionale.Le truppe dell’Asse entrano a Marsa Matruh.
Proseguendo la sua marcia verso est,
la 90à divisione leggera tedesca raggiunge Sidi Abd el-Rahman, una
trentina di km da El Alamein dove
il gen. Auchinleck sta preparando
la linea di difesa dell’8à armata. Il
fronte da difendere presenta un’ampiezza di circa
50 km e le sole direttrici su cui il nemico può avanzare
si trovano all’estremità settentrionale e meridionale del fronte stesso,
cioè, rispettivamente, lungo la
costa e attraverso la “Pista Barrel”
che porta direttamente al Cairo.
Mussolini parte per la Cirenaica
pilotando personalmente il suo aereo: si dice porti con sé un cavallo
bianco che il Duce vorrebbe montare in occasione del suo ingresso al
Cairo che egli ritiene questione di
giorni se non addirittura di ore(Dichiara: “Entro 15 giorni vi
installerò un Alto Commissario Italiano”).
Mediterraneo.La nave appoggio inglese per
sommergibili Medway, diretta ad Haifa con un carico di 90
siluri, viene affondata dal sommergibile tedesco U-372.
Il settore centrale del Mediterraneo è sotto il completo dominio della flotta italiana e
delle forze aeree italo-tedesche.
30 giugno
Nuova Guinea.Un reparto australiano compie un’incursione contro la
base nipponica di Salamaua. Pochi
giorni dopo un’analoga azione è effettuata contro un’altra importante
base strategica e di rifornimento nipponica,quella di Lae.
Africa settentrionale.Le forze dell’Asse seguitano a premere, mentre
il XXX corpo britannico si schiera
sulla linea di EI Alamein, a nord;a
sud si schiera il XIII corpo, mentre
il comando del X corpo organizza la
Forza del Delta, incaricata della difesa di Alessandria e del delta del
Nilo. In un suo ordine del giorno rivolto alle truppe il gen. Auchinleck,
comandante in capo delle forze inglesi nel Medio Oriente, dichiara tra
l’altro: “Il nemico sta compiendo il
suo ultimo sforzo e ci ritiene un esercito disfatto... Spera di conquistare
l’Egitto bluffando. Sta a voi dimostrare che è in errore”.
Fronte sovietico.I tedeschi ampliano la loro
offensiva nel settore meridionale. La 2à armata
e il IV Panzergruppe attaccano verso Voronez,
mentre la 6à armata preme verso est
nella regione a sud-est di Belgorod.
In Crimea, la lotta per la conquista
di Sebastopoli è praticamente conclusa.
Solo alcuni reparti isolati resisteranno ancora per qualche giorno. Lo
Heeresgruppe Nord elimina la sacca
sovietica che ancora resisteva a occidente del fiume Volchov.
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