Giugno 1941
1° giugno
Creta.La battaglia di Creta può dirsi conclusa,
anche se gli ultimi rermbarchi dei britannici avverranno
nella notte suI 2 giugno. A quanti
sono rimasti isolati o abbandonati
non resta altra soluzione che arrendersi o ripararsi sulle montagne.
2 giugno
Creta.Si può tracciare un bilancia
della cruenta battaglia: i britannici
hanno perso 16.583 uomini (8200
inglesi, 3376 australiani, 2996 neozelandesi,
per quanto riguarda l’esercito,oltre a 2011 uomini
della Royal Navy). Quanto ai tedeschi, hanno avuto 3714 morti e dispersi e
circa 2500 feriti, ma si è trattato di
truppe sceltissime, tanto che l’Alto
Comando non oserà più impiegare
paracadutisti in operazioni di casi
vasta portata.
Africa settentrionale.Il governo di
Vichy concede agli eserciti dell’Asse
l’utilizzazione del porto di Biserta,
in Tunisia: la concessione vale esclusivamente per la
spedizione di viveri e vestiario escludendo il movimento di uomini e materiale bellico.
In un incontro tra Hitler e Mussolini al Brennero
vengono affrontati i più scottanti problemi militari
del momento.
3 giugno
Africa settentrionale.Continuano i
bombardamenti degli aerei dell’Asse contro la base diTobruk.
4-5 giugno
*****
6 giugno
Negli Stati Uniti d’America viene
varato un progetto di legge che autorizza il governo a requisire le navi
mercantili straniere immobilizzate
nei porti statunitensi.
7 giugno
Africa settentrionale.Mentre i velivoli italiani bombardano ancora la
piazza di Tobruk l’aviazione inglese compie incursioni su Bengasi e
Derna.
8 giugno
In Siria, le truppe britanniche attaccano le forze francesi fedeli
al governo di Vichy che presidiano il paese.
Gli attaccanti sono appoggiati da reparti di Francesi Liberi. Le forze di
Vichy (45.000 uomini, al comando
del gen. Dentz) si oppongono con
fermezza all’aggressione.
9 giugno
*****
10 giugno
Africa Orientale Italiana.Gli inglesi
attaccano a fondo il centro di resistenza della regione di Galla
e Sidamo, a sud-ovest di Addis Abeba.
A capo degli italiani è il gen. Pietro
Gazzera, comandante superiore delle
forze armate dell’Africa Orientale
dopo la cattura dell’Amba Alagi e la
resa di Amedeo d’Aosta.
11 giugno
Una forza navale anglo-indiana occupa il porto di Assab, nell’Eritrea
meridionale, già sgombrata dalle
truppe italiane.
12 giugno
Malta.Violenti combattimenti aerei
tra caccià italiani e inglesi sul cielo
dell’isola: secondo il bollettino di
guerra del comando italiano 8 Hurricane sarebbero stati abbattuti Contro
2 velivoli attaccanti.
Africa Orientale Italiana.Nella zona
di Gondar, a occidente dell’Amba
Alagi, continuano gli attacchi inglesi
alle postazioni difensive italiane.
Anche il presidio di Debra Tabor è
sottoposto a un pesante bombardamento da parte delle
artiglierie britanniche.
13 giugno
*****
14 giugno
Africa settentrionale.Nel pomeriggio forze inglesi
avanzano da Sidi el Barrani avvicinandosi di circa 40
km alla frontiera libica. Verso sera,
mentre l’avanzata riprende dopo i rifornimenti, Rommel mette in stato
di allarme le sue truppe.
Nella notte caccia italiani bombardano Alessandria d’Egitto.
Africa orientale.Continua la pressione inglese attorno a Gondar,
Debra Tabor e nella regione di Galla
e Sidamo.
15 giugno
Malta.Arrivano di rinforzo sull’isola 43 aerei da caccia del tipo
Hurricane, provenienti dalle portaerei
Ark Royal e Victorious: prima della
fine del mese ne giungeranno altri
64, alcuni dei quali però destinati
alle basi aeree in Egitto.
Africa settentrionale.In Cirenaica
inizia l’operazione “Battleaxe”, voluta dal gen. Wavell
al fine di alleggerire la pressione delle truppe dell’Asse su Tobruk e,
se possibile, liberare la piazzaforte.
A Tobruk infatti se la situazione militare è pressoché
immutata, quella logistica va
lentamente, ma decisamente, peggiorando.E' su questo che conta
soprattutto Rommel che in una lettera di
questo periodo scrive: “l’acqua a
Tobruk è molto scarsa; le truppe inglesi ne ricevono solo mezzo litro al
giorno. Spero, con l’aiuto dei nostri
bombardieri, di riuscire a ridurre
ancora di più le loro razioni. Il caldo peggiora di giorno in giorno e non
si riesce a placare la sete...”.
Il piano inglese prevede un attacco
frontale al passo Halfaya, l’occupazione della Cresta Hafid
(a ovest della Ridotta Capuzzo) ad opera della
VII brigata corazzata, e l’aggiramento della Ridotta Capuzzo e di Sollun
ad opera della IV brigata corazzata
della 4à divisione indiana. Prima di
sera gli inglesi hanno conquistato la
Ridotta Capuzzo e la posizione fortificata nota come Quota 205 sulla
Cresta Hafid. Al passo Halfaya gli
attaccanti sono respinti dall’artiglieria tedesca i cui cannoni contraerei
da 88 mm fanno strage di carri armati inglesi.
Avendo ricevuto l’ordine tassativo di non attaccare,
Rommel affida alle sue truppe di trincea
il compito di spezzare l’attacco inglese e sposta a ovest la 5à divisione
leggera facendola procedere verso
sud in direzione Sidi Omar a occidente della Cresta Hafid.
16 giugno
Africa settentrionale.Mentre prosegue la sua marcia verso sud,
la 5à divisione leggera tedesca viene attaccata per tutta la giornata dalla VII
brigata corazzata britannica che però,
in battaglia o per guasti, perde quasi tutti i suoi carri.
Intanto la IV brigata corazzata inglese si ritira dalla
Ridotta Capuzzo verso sud per ricongiungersi alla VII brigata corazzata
e proteggere il fianco sinistro
dello schieramento inglese dall’aggiramento della 5à divisione leggera
tedesca.
USA.Il Dipartimento di Stato americano chiede al governo tedesco di
chiudere tutti i suoi consolati negli
Stati Uniti.
17 giugno
Africa settentrionale.Giunta all’altezza di Sidi Omar la 5à divisione
leggera tedesca piega verso est in direzione Sidi Suleiman.
Contemporaneamente, in mattinata, Rommel
lancia verso sud-ovest e poi verso est
l'8° reggimento corazzato che si era
portato a ridosso della Ridotta Capuzzo.Il piano di Rommel prevede
il congiungimento delle sue corazzate
a occidente del passo di Halfaya e
sferrare quindi un attacco congiunto
in quella direzione, contro gli inglesi che ancora premono sul passo.
Di fronte al successo della manovra tedesca i britannici, anche per evitare
di essere presi in una morsa mortale,
si ritirano precipitosamente. Al pomeriggio la situazione militare al
confine tra Libia ed Egitto è esattamente quella di due giorni prima.
18 giugno
Africa settentrionale.L’aviazione tedesca bombarda le truppe inglesi in
ritirata dal passo di Halfaya.
Ankara.L’ambasciatore tedesco von
Papen sottoscrive un trattato decennale di amicizia fra
Germania e Turchia.
19 giugno
Africa Orientale Italiana.Si fanno
sempre più insistenti gli attacchi inglesi contro le posizioni italiane di
Gondar e di Debra Tabor.
Italia e Germania chiedono agli
Stati Uniti d’America di chiudere gli
uffici consolani nei rispettivi paesi.
20 giugno
*****
21 giugno
Africa settentrionale.Il premier inglese sir Winston Churchill decide di
sostituire sir Percival Wavell, comandante in capo delle forze
inglesi operanti in Medio Oriente, con sir Claude Auchinleck. comandante in capo
dell’india.
Africa Orientale Italiana.Truppe britanniche entrano a Gimma, località
a sud-ovest di Addis Abeba, e accettano la resa dell’intero presidio
italiano. Intanto il grosso delle truppe italiane della regione al comando
del gen. Pietro Gazzera, comandante
in capo delle forze armate dell’Africa Orientale, concentrate nel Galla
e Sidamno sono costrette a evacuare
la zona dopo aver resistito per 3 mesi agli attacchi delle truppe del gen.
Cunningham. Gli italiani ripiegano
verso ovest. Ma la resistenza italiana in Abissinia non è cessata:
gli ultimi reparti, arroccati nella zona del
Lago Tana, a sud di Gondar, terranno ancora duro fino a
novembre sotto la guida del gen. Guglielmo Nasi.
22 giugno
Ore 3,15: scatta l’operazione “Barbarossa”,l’invasione
dell’Uniomie Sovietica. Già il 21 luglio 1940 Hitler
aveva ordinato ai suoi generali di
elaborare un piano d’attacco contro
l’URSS. Un’altra direttiva in tal senso, la n. 21, era stata emanata dal
Fuhrer il 18 dicembre dello stesso
anno. Il piano era stato rielaborato
due volte. Nella versione originaria si
prevedevano due offensive principali,su Mosca e su Kiev,
con un’azione di copertura a nord, in direzione di Leningrado.
Nella seconda elaborazione, pur restando Mosca
l’obiettivo principale, era prevista anche un’avanzata in
Ucraina con forze provenienti dalla Romania, nonché una più
massiccia spinta su Leningrado. Secondo il piano definitivo,
lo sforzo più immediato sarà
esercitato su Leningrado, con una
contemporanea pressione in direzione di Smolensk e Mosca.
L’attacco coglie i sovietici quasi
completamente di sorpresa; il concentramento dell’immensa armata
tedesca è avvenuto senza che il nemico sia riuscito a rendersi conto
della situazione di estremo pericolo.
Il successo degli invasori, che contano di concludere la campagna prima
dell’inverno, è travolgente: i tedeschi sfondano su quasi tutta la linea.
Italia e Romania dichiarano guerra all’URSS.
Il Fuhrer ha posto il suo Quartier
Generale (convenzionalmente chiamato Wolfsschanze -
Tana del Lupo) in Prussia Orientale, in una foresta presso Rastenburg.
Le truppe tedesche sfondano clamorosamente le linee sovietiche in ogni
settore salvo quello meridionale, dove la loro penetrazione è scarsa a
causa dell’accanita resistenza sovietica. D’altronde, le forze russe, oltre
a difettare di veicoli a motore per gli
spostamenti rapidi, non sono schierate a ridosso della frontiera (che
è nuova e scarsamente fortificata), ma scaglionate in profondità, su
fasce che vanno dai 100 ai 500 km.
Come si è detto, i tedeschi traggono pieno vantaggio dalla sorpresa.
Eppure, il loro attacco avrebbe dovuto essere previsto:
l’agente segreto Richard Sorge, che operava in
Giappone, l’aveva preannunciato,
specificando le forze che vi sarebbero
state impiegate, fin dal 19 maggio, e
il 15 giugno ne aveva precisato anche la data.
Una conferma alle informazioni di Sorge era venuta il 18
giugno da un disertore tedesco consegnatosi ai russi per sfuggire alla
corte marziale. Ma Stalin e Molotov,
convinti che la Germania non potesse né volesse
distogliersi dall’impegno contro l’Inghilterra, non ne
tennero conto.
Varie ore dopo l’inizio dell’attacco
tedesco, Molotov ne dà l’annuncio al
popolo sovietico: “Alle 4 di stamane, senza dichiarazione di guerra e
senza che alcuna rivendicazione fosse stata avanzata
all’Unione Sovietica, truppe tedesche hanno assalito
il nostro paese, attaccato in molti
punti la nostra frontiera e bombardato dall’aria Zitomir, Kiev,
Sebastopoli, Kaunas e alcune altre località.I morti e feriti
superano i duecento. Analoghi attacchi aerei e d’artiglieria sono stati anche compiuti
partendo dal territorio romeno e finnico.
Questo inaudito attacco al nostro paese è un atto di perfidia che
non ha uguali nella storia delle nazioni civili.E' stato compiuto
nonostante l’esistenza di un patto di non
aggressione tra l’Unione Sovietica e
la Germania.., e benché il governo
tedesco non sia mai stato in grado
di sollevare la minima lamentela per
inadempienze dei propri obblighi da
parte dell’Unione Sovietica. Pertanto l’intera responsabilità
di quest’atto di rapina deve essere fatta ricadere sui governanti nazisti.., il governo
dell’Unione Sovietica è profondamente convinto che
l’intera popolazione del nostro paese farà il suo
dovere... Il governo fa appello a voi,
uomini e donne, cittadini dell’Unione
Sovietica, perché vi raduniate ancora più strettamente attorno
al glorioso partito bolscevico, al governo
sovietico e al nostro grande capo.
compagno Stalin. La nostra causa è
buona. Il nemico sarà sconfitto. La
vittoria sarà nostra”. Stalin parlerà
al popolo solo undici giorni dopo.
Viene costituito d’urgenza un Comitato supremo di difesa (Stavka) e
sono richiamati alle armi 15 milioni
di uomini.
Africa settentrionale.Il gen. Wavell
viene informato dal suo governo delle decisioni di sollevarlo dall’incarico
di comandante in capo degli inglesi
nel Medio Oriente e di inviarlo in
India come comandante supremo
delle truppe britanniche là dislocate. La guerra nel Medio Oriente
perde così uno dei suoi primi protagonisti.
23 giugno
Fronte sovietico.Il successo dei tedeschi è spettacoloso. Nel settore
dello Heeresgruppe Nord, il LVI corpo corazzato (gen. Manstein) del IV
Panzergruppe (Hoepner) ha superato l'importante viadotto di Ariogala sul
fiume Duhysa. in Lettonia, a
80 krn dal punto di partenza. Nel
settore centrale, superato di slancio
il fiume Bug a monte e a valle di
Brest Litovsk, i carri di Gudenian
(XXIV corpo corazzato, gen.von
Schweppenburg, e XLVII corpo corazzato,gen. Lemelsen)
sono attestati a Kobrin e a Pruzany, ossia a
65 e 75 km dalla linea di frontiera,
mentre quelli di Hoth (LXII corpo
corazzato, gen. Kuntzen, e XXXIX
corpo corazzato, gen. Schmidt) hanno conquistato Merec e Alytus
prendendo intatti i ponti sul Niemen con un’avanzata di 90
km. Nel settore meridionale, a sud
del Pripet, i progressi del I Panzergruppe di Kleist
sono invece modesti, data la forte concentrazione su
quel fronte di truppe sovietiche (56
divisioni di cui 16 corazzate).
La Luftwaffe seguita a infliggere colpi durissimi al nemico (1200 aerei
sono stati distrutti al suolo o in combattimento prima di mezzogiorno del
22, primo giorno di operazioni).
Alle grandi unità sovietiche, in preda al caos, giungono dallo Stato
Maggiore Generale direttive che rivelano una totale ignoranza della
realtà della situazione, come quella
impartita al comando del fronte sud-occidentale di sferrare
una grande offensiva e di conquistare
entro il 24 Lublino, 50 chilometri
entro le linee nemiche.
Africa settentrionale.Continuano le
incursioni aeree italo-tedesche sulla
piazzaforte di Tobruk.
Italia.Incursione aerea inglese su
Siracusa.
24 giugno
La Slovacchia dichiara guerra all’URSS.
Si apre in Spagna e in Danimarca
l'arruolamento di volontari contro
l’Unione Sovietica.
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale,
violento contrattacco sovietico.
Africa settentrionale.Durante la
notte squadriglie di bombardieri inglesi hanno attaccato Bengasi e Tripoli.
25 giugno
Fronte sovietico.Nel settore meridionale, i tedeschi occupano Dubno,
importante centro a nord-est di Leopoli
(Lwòw), le ali corazzate dello Heeresgruppe Centro,
comandate da Guderian e da Hoth, raggiungono Baranovici, Lida e Borodecno, oltre
200 chilometri a est di Bialystok (dove si trova il comandante
del fronte occidentale sovietico, Pavlov).
Si delinea la minaccia di accerchia-
mento per la 3à, 10à e 4à armata sovietiche.
Sul fronte settentrionale, i sovietici
attaccano il dispositivo difensivo dei
finnici; sono contrattaccati nella zona di Murmansk.
Africa Orientale Italiana.Il presidio
italiano di Debra Tabor a sud-ovest
dell’Amba Alagi è sottoposto a pesanti attacchi aerei inglesi.
26 giugno
Anche la Finlandia dichira guerra
all’URSS.
Fronte sovietico.Nel settore setten trionale, il IV Panzergruppe di
Hoepner dilaga in Lituania e conquista Daugavpils,
sulla Dvina, stabilendo teste di ponte oltre il fiume.
Nel settore dello Heeresgruppe Centro,
i carri di Guderian e di Hoth stabiliscono un primo
contatto a Slonim, tra Baranovici e Bialystok.
A Verona, Mussolini passa in rassegna la divisione Torino, destinata
al fronte sovietico.
27 giugno
L’Ungheria dichiara guerra all’Unione Sovietica.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Centro di von Bock, penetrato in
profondità oltre Brest-Litovsk, con
una manovra a tenaglia chiude ingenti forze nemiche in una vasta
sacca nel settore tra Bialystok e
Nowogrodek (oggi Novogrudok).
Lo Heeresgruppe Sud di von Rundstedt, col I Panzergruppe di von
Kleist, irrompe tra i Carpazi e le Paludi del Pripet in direzione di Kiev
e di Vinnica (a sud-est di Kiev). Tenace
e talvolta brillante la resistenza sovietica.
All’attacco si unirà il 2 luglio sull’ala destra, nel settore della
Moldava, il Gruppo di armate Antonescu, formato dalla 3à e 4à armata
romena e dall’11à tedesca.
Il generale CarI E. Mannerheim,
eroe nazionale finlandese, lancia un
proclama al popolo incitandolo alla “guerra santa” contro i sovietici.
Malta.Furiosi duelli aerei nel cielo
dell’isola tra caccia inglesi e formazioni dell’Asse.
Gli attacchi agli impianti del porto della Valletta si susseguono con maggiore frequenza.
28 giugno
L’Albania dichiara guerra all’URSS.
Fronte sovietico.Le truppe dello
Heeresgruppe Centro proseguono la
loro avanzata minacciando Minsk.
Nipponici entrano in Cocincina.
29 giugno
Fronte sovietico.Nel settore centrale, i corpi corazzati di Hoth (III
Panzergruppe) e di Guderian (Il
Panzergruppe) si congiungono, dopo
una nuova manovra a tenaglia, presso Minsk, isolando in un’immensa
sacca le truppe sovietiche nella zona
di Gorodisce, cittadina della Bielorussia a sud-ovest di Minsk, presso
Baranovici. In Finlandia, i finnici attaccano i russi in Carelia, mentre
nell’estremo Nord tedeschi provenienti dalla Norvegia
e finlandesi sono impegnati nella zona di Murmansk-Petsamo (oggi Pecenga).
Sono in gioco l’unico porto sul Mare
di Barents quasi sempre libero dai
ghiacci e una miniera di nichel, di
grande importanza strategica. L’obiettivo ultimo dell’offensiva in
Carelia è il congiungimento con lo
Heeresgruppe Nord tedesco.
30 giugno
La Francia di Vichy rompe le relazioni diplomatiche con l’URSS.
Fronte sovietico.Nel settore centrale, i tedeschi occupano Bobrujsk e
stabiliscono una testa di ponte oltre
la Beresina (Berezina). Nel frattempo eliminano la grande
sacca di Bialystok, distruggendo quanto resta della 10à armata sovietica.
Lo Heeresgruppe Sud prende Leopoli (Lwow, Lvov)
e investe la linea Stalin, sistema di fortificazioni
del tutto trascurato dai sovietici dopo l’avanzamento del
confine in Polonia. La minaccia su Kiev prende
sempre maggiore consistenza.
I tedeschi, impegnati sul fronte orientale con la Russia, sospendono la
Battaglia d’Inghilterra che ha causato fino ad oggi la distruzione di
116.000 edifici nella sola Londra.
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