Gennaio 1941
1° gennaio
In un proclama al popolo tedesco
Hitler afferma, tra l’altro, che “nel
1941 l’esercito, la marina e l’aviazione della
Germania saranno talmente rafforzati e riceveranno tali
miracolosi perfezionamenti che i loro
colpi determineranno la fine dei
guerrafondai, aprendo la strada all’attuazione di un nuovo stile, di un
nuovo ordine nella convivenza tra i
popoli...”.
A Vienna, von Ribbentrop incontra il ministro bulgaro Filov, con il
quale concorda le modalità del transito di truppe tedesche in territorio
bulgaro.
2 gennaio
*****
3 gennaio
Africa settentrionale. Gli inglesi, dopo l’arrivo di rinforzi,
e in particolare della 6à divisione australiana in
sostituzione della 4à divisione indiana inviata nel Sudan, riprendono
l’offensiva in Cirenaica investendo
la piazzaforte italiana di Bardia, località ai confini con l’Egitto.
Le difese di Bardia sono sfondate quasi
subito, soprattutto grazie all’impiego di un
gruppo di carri armati Matilda contro i quali nulla possono
i minuscoli e meno veloci carri italiani.A Bardia, dove le truppe italiane
si sono ritirate in seguito alla disfatta di
Sidi-el-Barrani e alla caduta di Sollum,
si trovano 45.000 uomini al comando del gen. Annibale
Bergonzoli, soprannominato per il
suo dinamismo “barba elettrica”.
Da Londra si sollecita il gen.Wavell,
comandante supremo delle forze britanniche in Medio Oriente,
a procedere ai preparativi su vasta scala per
l’invio di un corpo di spedizione inglese dall’Egitto verso la
Grecia.
Gli italiani sono in rotta disordinata, ma il gen. Wavell, comandante
delle forze britanniche, non osa, almeno per il momento, sfruttare il
successo incalzando il nemico dappresso, sia perché le sue linee
di rifornimento, che fanno capo all’Egitto,
si sono allungate troppo, sia perché
Londra ha già progettato il ritiro dall’Africa settentrionale di un
corpo di spedizione da inviare in
Grecia.
4 gennaio
Fronte greco-albanese.I greci, pur
rimasti alquanto stremati dopo l’offensiva di novembre e avendo
l’equivalente di 13 divisioni contro 16 divisioni italiane (alcune delle quali
tuttavia in condizioni di scarsa efficienza),
cercano di ottenere un ampio successo prima che il nemico, il
quale si rafforza di giorno in giorno,
tolga loro l’iniziativa.
5 gennaio
Africa settentrionale.Nonostante la
coraggiosa difesa opposta agli inglesi dagli uomini del gen. Bergonzoli,
la piazzaforte di Bardia cade. Gli inglesi fanno prigionieri quasi 40.000
uomini e catturano 462 pezzi d’artiglieria e 129 carri arniati leggeri e
più di 700 automezzi. Gli inglesi
hanno perduto 456 uomini tra morti
e feriti. Il gen. Bergonzoli riesce ad
abbandonare Bardia e a raggiungere
Tobruk con poche migliaia di uomini.
6 gennaio
In un lungo memorandum al Consiglio dei capi di Stato Maggiore,
Churchill pone al primo posto l’aiuto alla Grecia, a rischio
di sacrificare ogni ulteriore avanzata in Africa settentrionale.Il premier
sostiene che occorre aiutare i greci nella
conquista di Valona, in Albania, per
evitare che, sentendosi abbandonati
dall’alleato inglese, possano scoraggiarsì e magari firmare una pace
separata con l’italia. Pochi giorni
dopo, avuta notizia dei concentramenti di
truppe tedesche che preludono a una vasta azione nei Balcani,
lo stesso Churchill precisa a Wavell
che, una volta conquistata Tobruk,
tutte le operazione in Libia devono
essere subordinate alle esigenze del
fronte greco.
7 gennaio
Africa settentrionaleI primi contingenti britannici prendono contatto
con i difensori dcl settore orientale
di Tobruk. La caduta di Bardia ha
più che dimezzato le truppe di cui
può disporre il comandante in capo
delle forze italiane in Africa gen.
Graziani. Per la difesa di Tobruk
egli puo ora contare su non piu di
25.000 uonlini, 220 cannoni e una
settantina di carri armati medi e leggeri.
A ovest di Tobruk, e precisamente a Derna,Bengasi e el-Mechili
si trovano rispettivamente la divisione
Sabratha, la 17à e un gruppo corazzato.L’indomani, Tobruk è assediata.
8 gennaio
Fronte greco-albanese.I greci premono con grande energia contro
Klisura (Kèlcyrè) che il giorno dopo
deve essere evacuata dagli italiani.
Non riescono tuttavia a sfondare in
direzione di Berat, e la loro offensiva contro Valona si spegne. Nei
combattimenti di Klisura, gravi perdite per le divisioni Lupi di Toscana,
Julia, Pinerolo e Pusteria. Gli scontri in questo settore dureranno fino
a fine mese.
Nel corso di un bombardamento Inglese su Napoli, subisce danni seri la
corazzata italiana Giulio Cesare. di
29.000 t (dovrà essere trasferita alla
Spezia per un lungo periodo di riparazioni): viene colpita anche, ma in
maniera non grave, la modernissima
corazzata Vittorio Veneto,
Il presidente degli Stati Unìti,
Franklin Delano Roosevelt, ordina
che su tutte le unità navali americane gli
effettivi vengano gradualmente portati a i livelli previsti in caso di guerra.
9 gennaio
*****
10 gennaio
Poco dopo l’alba, al largo dell’isola
di Pantelleria, due torpediniere italiane attaccano una squadra navale
britannica che scorta un convoglio
diretto a Malta.Ia torpediniera italiana Vega viene affondata. Entrano
successivamente in azione 40 aerei
tedeschi Ju-87 e Ju-88, che fanno
parte dei 10à Fliegerkorps di stanza
in Sicilia, e colpiscono la portaerei
Illustrious,che subisce danni molto
seri, e l’incrociatore Southampton
(che viene affondato dagli stessi inglesi perché è impossibile recuperarlo). La corazzata Warspite riesce a
passare fra le bombe: vengono invece colpiti alcuni piroscafi del convoglio e altre più piccole unità di
scorta. È la prima azione nel Mediterraneo di aerei tedeschi.
L’aviazione italo-tedesca compie
pesanti attacchi contro Malta.Il 10°
Flìegerkorps (o meglio una parte di
esso) si è da poco affiancato alle
squadriglie aeree italiane che operano sul Mediterraneo: proviene dalle basi del nord Europa e nel corso
della campagna norvegese ha svolto
un ruolo molto importante nelle
operazioni antinave. Il gruppo, ospitato negli aeroporti siciliani,
comprende, ai primi di gennaio 1941, 96
bombardieri e 25 caccia ma, completo, è formato da 120 bombardieri,
150 bombardieri in picchiata, 40
caccia e 20 aerei da ricognizione:
una unità insomma di tutto rispetto.
11 gennaio
A Mosca, la Pravda annuncia “un’altrà vittoria
della politica estera sovietica”, come è definito il nuovo
accordo russo-tedesco, sottoscritto
il giorno prima da Molotov e dall’ambasciatore del Reich von der
Schulenburg, relativo alla delimitazione
dei nuovi confini fra i due paesi. Con l’accordo si è anche deciso
di dare un forte impulso agli scambi
commerciali fra Germania e URSS.
12 gennaio
Aerei inglesi decollati da Malta attaccano l’aeroporto di Catania.
13 gennaio
Re Boris di Bulgaria, invitato da
Hitler in Germania, temporeggia di
fronte alle richieste del dittatore tedesco: 1) aderire al Patto Tripartito
2) aprire le frontiere del suo paese
alle truppe tedesche per consentire
l’attacco alla Grecia 3) prendere
parte attiva alle operazioni militari
dell’Asse.
14-15 gennaio
Il gen. Wavell e il maresciallo dell’aria Longmore sono ad Atene, ove
esaminano situazione e prospettive
con il premier greco Metaxas e il
comandante in capo dell’esercito gen.
Papagos. Sul fronte albanese sono
schierate 12 divisioni e 3 brigate di
fanteria; a presidio della frontiera
bulgara stanno 4 divisioni, ma una
sta per essere trasferita dalla Macedonia all’Albania, ove gli italiani
stanno rafforzando di giorno in giorno il loro dispositivo. Si ha notizia
che i tedeschi, d’altro canto, hanno
in Romania almeno 12 divisioni, e
che in Bulgaria ufficiali tedeschi in
borghese dirigono il potenziamento
della rete stradale e aeroportuale.
Percio' i greci chiedono agli inglesi almeno 9 divisioni,
e un più consistente appoggio aereo. Wavell dice
ai greci che può fornire loro solo un
reggimento di artiglieria, un reggimento controcarro e contraereo, e
circa 60 carri armati. In seguito l’Inghilterra potrà fornire, in capo a due
o tre mesi, circa tre divisioni e maggiori forze aeree.
15 gennaio
Mediterraneo.Durante la notte, aerei da
ricognizione tedeschi sorvolano il porto
di Malta per localizzare la portaerei Illustrious che vi si è
rifugiata per riparare i danni subiti
nell’attacco aereo tedesco il 10 gennaio al largo dell’isola di Pantelleria.
16 gennaio
Mediterraneo.Partendo dalle basi aeree in Sicilia circa 80 Stukas della
Luftwaffe attaccano il porto di Malta nel tentativo
di affondare la portaerei Illustrious e di mettere fuori
uso l’arsenale. L’unità britannica viene colpita da un solo proiettile: gravi
invece risultano i danni provocati dai
bombardieri attaccanti alle installazioni portuali,
alle chiese e agli edifici pubblici e privati. L’incursione
causa quasi 100 vittime tra la popolazione civile, tra cui sono numerosi
i bambini e le donne.E' la prima incursione tedesca di una lunga serie
che gli abitanti dell’isola ricordano
come il “Blitz deIl’lllustrious”.
17 gennaio
Si registra un’intensa attività di ricognizione di velivoli tedeschi su
Malta.
18 gennaio
I greci accettano l’aiuto, non certo
cospicuo, promesso dagli inglesi.
Non vogliono invece irrisori aiuti immediati, per non fornire a Hitler il
pretesto per accelerare il suo intervento.
Mediterraneo.Nuovo attacco della
Luftwaffe su Malta. Questa volta sono
presi di mira gli aeroporti di Luqa e Hal Far.
19 gennaio
Hitler e Mussolini si incontrano a
Berchtesgaden per discutere la critica situazione italiana. Mussolini
chiede che non vengano inviati in
Albania rinforzi tedeschi, mentre
non rifiuta un eventuale aiuto dell’alleato in Africa settentrionale.
Africa Orientale.Il comandante della forza inglese del Sudan, tenente
generale sir William Platt, lancia una
offensiva contro le forze italiane in
Eritrea. Dispone di 2 divisioni (la
4à e la 5à indiana dei generali M.N.
Beresford-Peirse e Heath) e delle forze di difesa del Sudan.
Le truppe italiane in Eritrea, ammassate in particolare nella zona di Kassala e nei
capisaldi di confine, ammontano a
circa 17.000 uomini con carri armati leggeri e artiglierie, al comando
del gen. Trusci.
Mediterraneo.Nuovo, durissimo attacco aereo tedesco su Malta: gli
Stukas riescono a colpire ancora, anche se in maniera
non grave, la portaerei Illustrious.
20 gennaio
Personalmente Hitler ha già preso la
decisione di inviare in Libia, in appoggio
all’esercito italiano, la 15à divisione
corazzata tedesca agli ordini del gcn Erwin Rommel.
Secondo i capi di Stato Maggiore
britannici, la presenza della Luftwaffe in
Sicilia rende inattuabile il piano che prevede
l’occupazione dell’isola di Pantelleria con un’azione di
Commandos. Contro tale progetto
comunque (visto peraltro con entusiasmo dal premier inglese Churchill)
si era già schierato l’ammiraglio Cunningham che non poteva sopportare
un ulteriore carico alle già incredibili
difficoltà che incontrava l’opera di rifornimento alla squadra nel
Mediterraneo. Malta è destinata a rimanere, per lungo tempo ancora, la
sola fortezza inglese nel Mediterraneo centrale.
21 gennaio
Africa Orientale Italiana.Gli inglesi
conquistano Kassala,presso il confine tra il Sudan e l’Eritrea. Sotto la
pressione nemica gli italiani si ritirano ad Agordat e successivamente
raggiungono la munitissima fortezza
di Cheren.
Africa settentrionale.Si scatena contro Tobruk l’attacco della fanteria
australiana.
Da Londra due comunicazioni urgenti e importanti ai comandanti delle
forze terrestri e navali britanniche in
azione nel bacino del Mediterraneo:
all’ammiraglio Cunningham si ordina di dotare Malta delle forze aeree
necessarie alla sua difesa; al gen.
WavelI viene comunicato che si ritiene oltremodo
importante la conquista di Bengasi, e che si proceda
quindi verso tale obiettivo. Dal canto suo il gen. O’Connor ha disposto
che la IV brigata australiana si metta in marcia verso cl-Mechili e che la
VII brigata corazzata continui la sua
avanzata verso Derna : con el-Mechili quest’ultima
località è un importante centro della Cirenaica.
In Romania il gen. Antonescu,
che pure è stato portato aI potere
dalle “camicie verdi’’ stronca con
l’aiuto del l’esercito I'insurrezione della “Guardia di Ferro".
22 gennaio
Africa settentrionale.La guarnigione italiana di Tobruk si arrende
dopo aver fatto saltare nella notte le installazioni portuali e l’incrociatore
San Giorgio. Gli inglesi fanno prigionieri 30.000 italiani e catturano
più di 200 cannoni e una settantina
di carri armati. Nell’operazione gli
inglesi hanno impiegato soltanto 16
carridel tipo Matilda.
Verso sera, la VII brigata corazzata
inglese si trova a circa 30 km da
Derna (Cirenaica) mentre alcune pattuglie della IV brigata percorrono
le piste che da el-Mechili conducono
verso ovest, sud e sud-ovest.
Africa Ortentale Italiana.Gli inglesi passano in forze il confine con la
Somalia italiana nella regione dell’Oltregiuba, e occupano Gelib.
A nome di re Boris, il capo di
Stato Maggiore dell’esercito bulgaro,
gen. Boydeff, mette a punto col rappresentante del comando tedesco un
piano di collaborazione e di cooperazione tra i due paesi.
Wavell riceve l’ordine di mettersi
nelle condizioni di sostenere i greci
con tutti i mezzi a disposizione.
23 gennaio
Mediterraneo.La portaerei inglese
Illustrious puo lasciare Malta diretta ad Alessandria d’Egitto.
24 gennaio
Africa settentrionale.Nei pressi di
el-Mechili, in Cirenaica, ha luogo
una delle prime battaglie tra carri armati della guerra d’Africa: la 7à
divisione corazzata inglese distrugge 8 carri armati medi italiani e ne
cattura 1 perdendo a sua volta 1
carro pesante e 6 leggeri.
25 gennaio
*****
26 gennaio
Fronte Greco-Albanese.Prende il via
una controffensiva italiana, sollecitata da Mussolini, per la riconquista
di Klisura (alb. Kèlcyre).
27 gennaio
Il ministro degli Esteri italiano Galeazzo Ciano
raggiunge il fronte greco-albanese per assumervi il comando
di un Gruppo aereo da bombardamento. Altri gerarchi sono pure
mandati al fronte.
L’ambasciatore USA a Tokyo informa il suo governo che lo Stato
Maggiore Imperiale nipponico starebbe approntando piani d’attacco
contro le basi aeronavali americane
nel Pacifico,e in primo luogo menziona esplicitamente Pearl Harbor.
28 gennaio
Africa Orientale Italiana.A Barentu, a sud di Agordat, raggiunta dalla
5à divisione indiana, gli italiani oppongono una strenua resistenza,ma
quando apprendono che Agordat è
stata conquistata dai soldati britannici abbandonano il campo ritirandosi
in direzione sud-ovest, tra i monti.
29 gennaio
Africa settentrionale.I soldati italiani.per sfuggire all’accerchiamento
delle truppe inglesi della 7à divisione
corazzata, abbandonano Derna e si
accingono a sgomberare l’intera Cirenaica per costituire una nuova e
più solida linea difensiva a el-Agheila, al confine con la Tripolitania.
Dopo brevissima malattia muore
il primo ministro greco Joannis Metaxas; gli succede Alexandros Koritzis,
governatore della Banca Ellenica.
30 gennaio
Africa settentrionale.Truppe inglesi
occupano il caposaldo di Derna, in
Cirenaica.
Il governo tedesco rende noto che
qualsiasi nave che trasporti merci dirette in
Gran Bretagna verrà affondata indipendentenìente dalla sua
nazionalità.
31 gennaio
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