1° gennaio
Hella Woulijoki, drammaturga finlandese,
socialista, informa il ministro degli Esteri del suo paese,
Vàinò Tanner, di aver ricevuto l’invito
di recarsi a Stoccolma per mettersi
in contatto con la signora Aleksandra Michajlovna Kollontaj,
sua amica nonché ambasciatore sovietico in
Svezia. Si tratta di un nuovo tentativo dei sovietici di
risolvere “diplomaticamente” la questione finlandese.
2-4 gennaio
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5 gennaio
L’Unione Sovietica riprende la politica di penetrazione nei Balcani:
il primo atto di questa “offensiva”
è la firma di un trattato commerciale con la Bulgaria.
6 gennaio
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7 gennaio
Cambio della guardia al vertice delle gerarchie militari sovietiche:
il comando della guerra contro la Finlandia viene assunto dal gen. Semen
Konstantinoviè Timosenko.
8 gennaio
Nella zona di Suomussalmi i finlandesi guidati dal gen.
Siilasvuo fanno
a pezzi la 44a divisione d’assalto sovietica e catturano 35 carri armati,
50 cannoni, 25 cannoncini anticarro
e 250 autocarri.
9 gennaio
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10 gennaio
Il ministro degli Esteri finlandesTanner autorizza la signora Woulijoki
a recarsi a Stoccolma per incontrare
l’ambasciatore sovietico.
Hitler comunica ai comandanti
delle tre armi Hermann Gòring (aviazione), Erich Raeder (marina)
e Walter von Brauchitsch (esercito) la decisione di sferrare l’offensiva
a Occidente il 17 gennaio.
Un aereo tedesco con a bordo i
maggiori Reinberger e Hoenmans è
costretto ad un atterraggio di fortuna nei pressi di Mechelen-sur-Meuse,
un centro agricolo del Belgio, non
lontano dal confine tedesco. I due
ufficiali hanno con sé documenti importantissimi e segretissimi destinati
al comando del Gruppo di armate
B, relativi al piano di attacco in Occidente.
Le autorità di Bruxelles vengono cosi a conoscere le intenzioni
aggressive di Hitler nei confronti del
loro paese e dell’Olanda
11-12 gennaio
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13 gennaio
A causa delle sfavorevoli condizioni atmosferiche,
Hitler rimanda al
20 gennaio l’attacco a Ovest.
14 gennaio
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15 gennaio
Il Belgio non consente alle truppe
francesi e inglesi di attraversare il
suo territorio.
16 gennaio
Hitler rimanda definitivamente alla
primavera l’offensiva sul fronte occidentale.
In Francia si decide di allestire
due nuove divisioni corazzate.
Gli Alleati cominciano a preparare un intervento armato nella penisola scandinava.
17-19 gennaio
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20 gennaio
Hitler espone al suo Stato Maggiore alcune modifiche
al piano di attacco in Occidente; secondo queste
modifiche la sorpresa del “Piano Falce”
dovrebbe essere ancora più sicura.
In un discorso alla radio londinese Winston Churchill
rileva la superiorità degli Alleati sul mare nei
confronti della Kriegsmarine.
21-26 gennaio
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27 gennaio
Per quanto non ancora del tutto
convinto, Hitler ordina la preparazione
della campagna contro la Norvegia e la Danimarca. Ma gli occhi
sulla Norvegia li hanno messi pure
gli Alleati.
In un discorso alla Camera di
commercio di Manchester, Churchill
manifesta la sua perplessità e preoccupazione
per quella guerra simulata e si chiede come mai la Gran
Bretagna non ha ancora subito nessun bombardamento aereo.
28 gennaio
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29 gennaio
A seguito dei colloqui che si svolgono a Stoccolma
tra la drammaturga finlandese Woulijoki e
l’ambasciatore sovietico in Svezia Aleksandra
Kollontaj, l’URSS invia al governo
svedese una nota che dice, tra l’altro:“L’Unione Sovietica non pone
alcuna obiezione di principio in relazione ad un eventuale accordo con
il governo Ryti”(cioè il governo
legittimo della Finlandia).Con questa dichiarazione è aperta la strada
della pace, dal momento che l’URSS
ammette implicitamente di essere
pronta a rinunciare a sostenere il
governo fantoccio Kuusinen.
30 gennaio
In un discorso allo Sportpalast di
Berlino Hitler annuncia che la prima fase della guerra si è conclusa con
la distruzione della Polonia; la seconda fase potrebbe forse iniziare
subito con una “guerra di bombe”
per la quale Churchill aveva dimostrato tre giorni prima tanta impazienza.
31 gennaio
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