Febbraio 1944
1° febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 2à armata d’assalto forza
il passaggio del fiume Luga. Nella
giornata, viene liberata la città di
Kingisepp. Più a sud, la 18à armata
tedesca contrattacca nella zona della città di Luga circondando presso
Peredel 2 divisioni e un reggimento
di partigiani sovietici.
Fronte italiano.Sul fronte di Cassino, il 135° reggimento della 34à
divisione americana (II corpo USA)
lancia un attacco contro Castelleone
e il Monte Maiola con l’appoggio
dell’artiglieria del 168° reggimento
(34à divisione USA) da Quote 56
e 213: ambedue gli obiettivi vengono raggiunti.
Pacifico.Isole Marshall.Dopo una
preparazione di fuoco analoga a
quella che ha quasi polverizzato Roi
e Namur, gli americani sbarcano
all’estremità ovest di Kwajalein, presso il locale aeroporto, 11.000
uomini della 7à divisione fanteria. Lo
sbarco ha inizio alle 9,30 e si svolge
a tempo di primato. La guarnigione
nipponica oppone una tenace resistenza, nonostante le gravi perdite
subite a causa dei bombardamenti,
ma entro sera gli americani occupano circa un terzo dell’isola (inclusa
la parte occidentale dell’aeroporto).
A Roi i giapponesi hanno smesso
ogni resistenza e gli americani si
limitano al rastrellamento, mentre
a Namur resistono ancora con ostinazione, e nella notte rinnovano, ma
inutilmente, i contrattacchi.
Birmania.Reparti della 38à divisione cinese attaccano un caposaldo
nipponico nella zona di Taihpa Ca.
Reparti del genio iniziano la costruzione di una strada militare nella
valle dello Hukawng, per appoggiare l’offensiva in programma contro
la Birmania centro-settentrionale. Ma
anche i nipponici vanno da tempo
concentrando forze per lanciare una
offensiva contro l’india.
2 febbraio
Fronte sovietico.Mentre proseguono
le operazioni nel settore settentrionale, dove le due divisioni sovietiche
e il reggimento di partigiani accerchiati riescono ad aprirsi un varco,
e a ovest di Cerkassy continuano
furibondi scontri nella zona di Korsun-Sevcenkovskij,
nel settore meridionale il 3° Fronte ucraino
(Malinovskij) e il 4° Fronte ucraino
(Tolbuchin) aprono una poderosa
offensiva, su un fronte di 10 km,
contro la 6à armata tedesca dello
Heeresgruppe A (von Kleist).
Fronte italiano.Il gen. Lucas, comandante il VI corpo USA che
opera nel settore di Anzio, riceve
l’ordine di rinforzare le teste di
sbarco e di prepararsi alla difesa.
Sulla linea Gustav continuano gli attacchi del Il e del X corpo alleato,
peraltro ben contenuti dalle forze
tedesche del XIV corpo corazzato.
Pacifico.Isole Marshall.La conquista di Roi e Namur è completata nel
pomeriggio. Gli americani hanno
avuto 737 tra morti e feriti, i giapponesi 3742 morti (tra cui molti
suicidi), 99 prigionieri (in massima
parte feriti e in preda a shock da
bombardamento).165 operai coreani aggregati ai nipponici e chiamati
dagli americani “termiti” si sono invece dati spontaneamente prigionieri.
Proseguono i combattimenti a Kwajalein, mentre piccoli reparti iniziano
l’occupazione di tutti gli isolotti dell’atollo.
Cina.Chiang Kai-shek risponde al
recente messaggio di Roosevelt, ribadendo la richiesta di un cospicuo
prestito e la propria disponibilità a
inviare in Birmania le armate cinesi
dello Yunnan, a patto che gli Alleati
diano corso a una grande operazione
anfibia nel settore.
Nuova Guinea.Il quartier generale
della 6à armata USA si trasferisce
dall’Australia alla zona di Capo Cretin in Nuova Guinea.
3 febbraio
Fronte sovietico.Nella zona di Korsun-Sevcenkovskij, da cui la 1à
armata corazzata tedesca sta cercando
di disimpegnarsi, le truppe del 1° e
del 2° Fronte ucraino convergono a
sud della località nominata accerchiando due corpi d’armata dell’8à
armata tedesca. Viene compiuto ogni
sforzo per liberare dalla morsa nemica le due grandi unità, facendo
affluire rinforzi e riducendo al minimo ogni altra
iniziativa nel settore.
A sud di Leningrado, lo Heeresgruppe Nord è sempre
severamente impegnato dalle armate dei Fronti di
Leningrado e del Volchov, e del 2°
Fronte del Baltico.
Fronte italiano.Il gen. Alexander,
comandante il XV Gruppo di armate,
ordina la costituzione della 2à divisione neozelandese
e della 4à divisione indiana inserendole nel corpo
d’armata neozelandese e ponendole
al comando del gen. Bernard Freyberg. Il nuovo corpo d’armata entra
a far parte della 5à armata USA del
gen. Clark.
Pacifico.Isole Marshall.L’amm. Nimitz, visto che
le operazioni a Kwajalein e nelle altre isole dell’atollo
stanno per concludersi in un tempo
e con forze inferiori a quelli previsti, decide di anticipare l’invasione
dell’atollo di Eniwetok. Frattanto a
Kwajalein prosegue l’avanzata americana; i soliti contrattacchi notturni
della guarnigione nipponica sono respinti, e non possono giovarsi del
fattore sorpresa, grazie all’installazione di potenti fari
davanti alle posizioni americane. Reparti della 7à
divisione, dopo la consueta preparazione di fuoco, sbarcano nell’Isola
Burton, dove incontrano un’accanita
resistenza, e su altri due isolotti che
vengono occupati senza problemi.
3-4 febbraio
Fronte italiano.Nella notte, nel settore di Anzio, unità della 14à
armata tedesca del gen. Mackensen lanciano un pericoloso contrattacco “di
assaggio” verso il saliente che la 1à
divisione americana ha creato nei
pressi di Campoleone.
4 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 2à armata sovietica
d’assalto occupa Gdov, già liberata dalle
forze partigiane. Nel settore meridionale, proseguono i combattimenti
a ovest di Cerkassy, dove i tedeschi
cercano di sottrarre all ‘accerchiamento i due corpi d’armata dell’8à
armata tagliati fuori dalle armate
russe.
Fronte italiano.Nel settore di Montecassino, il 135° reggimento della
34à divisione USA (II corpo) conquista Quota 593, il punto più alto
di quella che gli americani chiamano
“la cima a testa di serpente”, e Quota 445. L’Abbazia di Montecassino
dista solo 900 m. Più a nord, il
168° reggimento conquista il Colle
Sant’Angelo, ma un deciso contrattacco tedesco
costringe l’unità americana ad abbandonare la posizione.
Pacifico.Isole Marshall.Nel tardo
pomeriggio, cessa ogni resistenza organizzata dei nipponici nell’Isola di
Kwajalein, la cui conquista è costata
agli americani 177 morti e un migliaio di feriti, contro circa 4800
fra morti e dispersi, 41 prigionieri
nipponici e 125 coreani da parte nemica.
Proseguono tuttavia le operazioni nell’Isola Burton e nelle isole
minori della parte meridionale dell’atollo, mentre è già stata
completata l’occupazione o l’esplorazione
delle isole della parte settentrionale.
Birmania.I nipponici si ritirano segretamente dalla zona di Taihpa Ga,
e contemporaneamente passano all’offensiva sul fronte dell’Arakan,
nella regione costiera della Birmania settentrionale,
attaccando frontalmente la 7à divisione indiana e
avanzando sul fianco sinistro della
stessa, pronti ad aggirarla.
5 febbraio
Fronte sovietico.Truppe del I° Fronte ucraino occupano Rovno e Luck
(a ovest di Kiev), evacuate dai tedeschi.
Fronte italiano.Il II corpo continua
la battaglia per Cassino con attacchi
diurni e notturni che però non sortiscono risultati apprezzabili anche se
alcuni reparti riescono, per breve
tempo, ad attestarsi al margine della
vallata su cui guarda l’Abbazia.
Pacifico.Isole Marshall.Proseguono
l’occupazione e il rastrellamento delle isole minori
della parte meridionale dell’atollo di Kwajalein;
la maggior parte di esse risulta deserta, ma
su alcune si trovano ancora piccoli
reparti nipponici, che come sempre
combattono fino alla fine.
L’Argentina rompe le relazioni diplomatiche con la Francia di Vichy,
Bulgaria, Ungheria e Romania.
6 febbraio
Fronte sovietico.Il 3° Fronte ucraino
(Malinovskij) opera un ampio sfondamento delle linee tedesche nella
zona a nord-est di Krivoj Rog e
di Nikopol conquistando Apostolovi,
centro ferroviario fra le due città,
raggiungendo il Dnepr presso Nikopoi e chiudendo
in una sacca notevoli forze nemiche appartenenti alla
6à armata.
Nel settore settentrionale, i tedeschi
sono respinti oltre il fiume Narva a
nord e a sud dell’omonima città.
L’intera costa del Golfo di Finlandia
è saldamente in mano ai sovietici.
Fronte italiano.Sui fronte di Cassino, gli americani del 135°
reggimento (34à divisione USA) ritentano la
conquista di Quota 593, poco lontano dall’Abbazia,
in direzione nord-ovest.
Pacifico.Isole Marshall.Prosegue la
occupazione delle isole minori dell’atollo di Kwajalein.
Birmania.I nipponici minacciano di
accerchiamento la 7à divisione indiana.
Da Ledo, neIl’Assam, si mettono in
marcia per la Birmania settentrionale le avanguardie
della “Forza speciale” del gen. Orde Wingate (il brillante comandante dei “Chindit”),
formata da due brigate indiane, la
LXXVII e la CXI, e da tre brigate
autonome della 70à divisione britannica (XIV, XVI e XXIII),
appoggiate da un Gruppo aereo USA. Le
colonne di Wingate hanno il compito di distogliere truppe nipponiche
dalla zona di Myitkyina onde facilitare l’afflusso delle truppe cinesi del
gen. Stilwell dallo Yunnan, e di infliggere le maggiori perdite possibili
ai giapponesi nella Birmania settentrionale.
7 febbraio
Fronte sovietico.Truppe del 3° Fronte ucraino raggiungono la periferia
di Nikopol, importante centro per la
produzione di manganese.
Fronte italiano.Nel settore di Anzio
i tedeschi lanciano un nuovo contrattacco contro le posizioni della 1à
divisione inglese (VI corpo USA) in
direzione di Carroceto e Aprilia.
Nella notte sull’8 febbraio, nel settore meridionale della linea Gustav,
il X corpo britannico lancia un attacco limitato in direzione
del Monte Faito, nel tentativo di impadronirsi delle montagne
dietro Castelforte e di aprirsi la strada verso la
valle del Liri. L’attacco fallisce.
Pacifico.Isole Marshall.Si completano le operazioni di rastrellamento
delle isole minori dell’atollo di Kwajalein. Gli americani si preparano
all’occupazione di Eniwetok, l’atollo
più occidentale dell’arcipelago delle
Marshall, in direzione delle Caroline.
Cina.Nuovo messaggio del presidente Roosevelt a
Chiang Kai-shek riguardante il prestito americano alla
Cina. Il Generalissimo anticipa in
moneta cinese le somme necessarie
per il mantenimento e le paghe del
personale militare USA in Cina per i
prossimi tre mesi, stanziando inoltre 500 milioni di dollari cinesi per
la costruzione degli aeroporti di
Cheng-tu, a ovest di Chungking, destinati a ospitare le “Superfortezze
Volanti” B-29. La 14à Forza aerea
USA, al comando del gen. Chennault, opera dagli
aeroporti di Liuchow, Kweilin, Lingling, Hengyang
e Chinkiang, nella Cina sud-orientale, arrecando seri danni al traffico
marittimo e alle installazioni nipponiche in Cina e a Formosa.
8 febbraio
Fronte sovietico.Il 3° Fronte ucraino penetra a Nikopol e liquida nel
settore una testa di ponte tedesca
oltre il Dnepr.
Fronte italiano.Nel settore di Anzio
continua il contrattacco tedesco nei
salienti di Carroceto e Aprilia dove
è attestata la 1à divisione britannica.
Nel settore meridionale della linea
Gustav la testa di ponte stabilita dai
reparti del X corpo britannico a
nord del fiume Garigliano raggiunge
la massima profondità con la 46à
divisione britannica attestata su una
vasta area a nord-est di Castelforte.
Il II corpo USA inizia un nuovo
violento attacco per raggiungere la
strada statale n. 6 (via Casilina).
Africa.A Brazzaville (già capitale
dell’ex Africa Equatoriale francese)
termina la conferenza sul nuovo assetto dei domini francesi inaugurata
il 30 gennaio.
Estremo Oriente.Il maresciallo Terauchi,
comandante supremo giapponese in Birmania,
prevenendo l’ofIensiva alleata, si prepara a lanciare un
attacco in forze contro la provincia
indiana dell’Assam.
9 febbraio
Fronte sovietico.E' in corso, nella
zona di Kirovograd, a ovest del
Dnepr, la liquidazione dell’8à armata
tedesca da parte del 3° Fronte ucraino (Malinovskij) e del 2° Fronte
ucraino (Konev).
Fronte italiano.Ad Anzio il LXXVI
corpo corazzato e il I corpo paracadutisti tedeschi
conquistano i salienti di Cari oceto e Aprilia scacciandone gli inglesi della 1à divisione
del gen. Penney.
Nel settore di Cassino fallisce il tentativo del II corpo USA
di raggiungere la via Casilina.
10 febbraio
Pacifico sud-occidentale.La 6à armata USA
e le forze australiane portano a termine l’operazione
“Dexterity” (conquista della parte occidentale della Nuova Britannia e della
penisola di Huon in Nuova Guinea).
I reparti americani che hanno effettuato lo sbarco di Saidor e la 5à
divisione australiana, che risale la
costa nord della penisola di Huon,
si congiungono pochi chilometri a
est di Saidor.
Birmania.Occupando il Passo di
Ngakyedauk, i nipponici isolano a
Sinzweya la 7à divisione indiana del
XV corpo britannico. La 26à divisione indiana (14à armata),
incaricata di ristabilire le comunicazioni,
libera Taung Bazaar. Ma la 7à divisione indiana resta isolata e d’ora
in poi dovrà essere rifornita per via
aerea. Nel settore montuoso orientale dell’alta Birmania, al confine
con la Cina, i nipponici si limitano
a controllare la zona del fiume Salween, da cui potrebbero affluire le
armate cinesi dello Yunnan.
11 febbraio
Fronte sovietico.Il 1à Fronte ucraino (Vatutin), seguitando la pressione
sullo Heeresgruppe Sud (von Manstein). conquista Sepetovka, presso
il confine orientale polacco prebellico.
Fronte italiano.Un nuovo tentativo
da parte delle unità del II corpo
USA di raggiungere la via Casilina
resta senza effetto.
A nord di Cassino, il 168° reggimento della 34à divisione USA tenta
inutilmente di impadronirsi del Monastero di Montecassino.
12 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, le truppe del Fronte
del Voichov (Mereckov) conquistano
l’importante nodo ferroviario di Bateckaja e raggiungono i sobborghi di
Luga.
Fronte italiano.Il corpo neozelandese del gen. sir Bernard Freyberg
sostituisce sul fronte di Cassino il II
corpo americano: il settore della 34à
divisione USA, a nord di Cassino,
passa alla 4à divisione indiana del
gen. Tuker, mentre a sud di Cassino
la 2à divisione neozelandese dà il
cambio alla 36à divisione americana.
Il gen. Freyberg fa sapere che, prima di un qualsiasi
altro attacco contro Montecassino, l’Abbazia deve
essere bombardata.
Pacifico.Isole Marshall.I Marines
sbarcano sull’atollo di Arno, dando
cosi inizio all’occupazione degli atolli
minori dell’arcipelago. La potente
Task Force 58 salpa dall’ancoraggio
di Majuro per la massima base nipponica del Pacifico, l’atollo di Truk,
nel centro delle Cardine. Il viceamm. Spruance spera di sorprendere
a Truk il nerbo della flotta nipponica; non sa che il Quartier Generale
Imperiale ha ordinato da pochi giorni al viceamm. Hitoshi Kobayashi,
governatore di Truk, di far ripiegare la flotta verso le Isole Palau.
Tuttavia la “neutralizzazione” di
Truk potrebbe costituire ugualmente una grande vittoria strategica.
Birmania.Nell’Arakan, la 26à e la
5à divisione indiane convergono rispettivamente da nord e da sud per
liberare dalla morsa nipponica la 7à
divisione indiana accerchiata. L’inattesa tenuta del nemico
sorprende Terauchi, che aveva previsto di lanciare
in questi giorni il grosso delle proprie
forze contro l’India in un attacco
possibilmente decisivo.
13 febbraio
Fronte sovietico.I sovietici conquistano Luga e proseguono l’avanzata
in direzione di Pskov. A nord, le
truppe del Fronte di Leningrado
(Govorov) raggiungono il fiume Narva e la sponda orientale del Lago
Peipus. Si irrigidisce la resistenza dello Heeresgruppe Nord (Model), che
blocca ai sovietici l’accesso all’Estonia e alla Lettonia.
Fronte italiano.Mentre gli Alleati
sospendono gli attacchi verso Cassino, la 4à divisione indiana (corpo
ncozelandese) prende le posizioni del
168° reggimento americano (34à divisione).
Pacifico sud-occidentale.Il gen. Mac-Arthur stabilisce per il principio di
aprile l’invasione dell’Isola di Manus,
delle Isole dell’Ammiragliato e della
base nipponica di Kavieng nella Nuova Irlanda,
con l’obiettivo di estendere il controllo americano
all’arcipelago delle Bismarck e di isolare,
neutralizzandola, la base di Rabaul.
14 febbraio
*****
15 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, reparti della 2à armata
d’assalto, della 42à e della 67à armata sovietica superano il fiume
Narva conquistando qualche villaggio estone.
Fronte italiano.142 “Fortezze volanti” B-17 in una prima ondata e
87 B-25 in una seconda sganciano
su Montecassino circa 400 t di bombe: l’abbazia, fondata verso il 529
da san Benedetto, uno dei tabernacoli della cultura occidentale
e cristiana, è completamente distrutta.
Restano uccisi anche alcuni monaci.
La decisione di bombardare il monumento benedettino è stata presa in
seguito alla richiesta del gen. Freyberg, comandante del corpo
neozelandese, formulata il 12 febbraio:
egli ritiene infatti che l’antica abbazia sia stata trasformata dai tedeschi
in una specie di fortezza dalla quale
il nemico dominerebbe tutti i movimenti delle forze alleate nel settore
rendendo sterile qualsiasi attacco. Il
convincimento di Freyberg trova un
notevole puntello nella testimonianza del generale britannico Henry
Maitland Wilson, il quale, sorvolando a bassa quota l’abbazia, sostiene
di aver visti soldati tedeschi nei suoi
cortili. La realtà è un’altra, ma purtroppo si verrà a
conoscerla solamente alla fine dei conflitto: non ci
sono soldati tedeschi nell’abbazia. Il
maresciallo Kesselring ha formalmente assicurato al Vaticano che
l’abbazia non sarebbe stata occupata
e che nessuno dei suoi soldati vi
avrebbe messo piede: a tale fine è
stata predisposta attorno all’edificio
una specie di “zona franca” di 300
m di raggio vietandovi l’accesso a
tutti i soldati. Per ogni eventualità,
inoltre, i preziosissimi e antichissimi documenti conservati
nell’abbazia sono stati trasferiti dagli stessi
tedeschi nella Città del Vaticano.
In campo alleato la richiesta di
Freyberg suscita aspre polemiche.
Molti sono infatti decisamente contrari al bombardamento
del monastero: il comandante dell’aviazione
Ryder, ad esempio, contesta la testimonianza di Wilson mentre il gen.
Keyes, che comanda il Il corpo USA,
che è stato impegnato appunto nel
settore di Montecassino, assicura che
nessuno dei suoi soldati ha mai visto
sparare un solo colpo di fucile dall’abbazia.
A questo punto della polemica il gen. Clark, comandante la
5à armata USA da cui dipende il
gen. Freyberg, e a cui spetta la decisione finale,
passa la patata bollente al suo diretto superiore,
il comandante del XV Gruppo d’armate,
gen. Alexander. Questi, ritenendo
fondata la testimonianza del gen.
Wilson, ordina di procedere al bombardamento.
Dell’abbazia non restano che rovine
fumanti, ma gli Alleati non ne ottengono alcun vantaggio: il 3°
reggimento paracadutisti del colonnello
Heillmann, infatti (un’unità scelta
della 1à divisione paracadutisti del
gen. Heidrich), occupa la posizione
e vi piazza la propria artiglieria trasformando le rovine di Montecassino
in una specie di fortezza. Da qui i
reparti tedeschi possono ora, non
visti, controllare ogni minimo movimento dell’avversario. Gli Alleati
non hanno studiato comunque un
coordinamento tra il bombardamento
aereo di Montecassino e le successive operazioni terrestri :
il gen. Tuker, ad esempio, comandante la 4à
divisione indiana, ignora l’ora precisa stabilita per l’incursione e di
conseguenza l’intervento delle sue
truppe, eseguito fuori tempo, si riduce a poca cosa (alcune bombe di
aerei alleati hanno colpito anche le
sue posizioni) e per di più è diretto
non verso Montecassino ma verso
Monte Calvario, distante circa 1 km.
Pacifico.La 3à Forza anfibia USA,
scortata da incrociatori e cacciatorpediniere e protetta da aerei di base
nelle Isole Salomone, sbarca contingenti neozelandesi (la 3à divisione,
al comando del gen. Barrowclough)
nelle Isole Green al largo della Nuova Irlanda. La reazione nipponica è
affidata soltanto all’arma aerea, ed
è inefficace data la grande superiorità alleata.
Isole Marshall.Salpa da Kwajalein il
Gruppo d’invasione di Eniwetok.
Isole Gilbert.Aerei della marina
USA, decollati dall’isola di Abemama, bombardano la base di Wake.
Argentina.Un “gruppo di sei ufficiali” (tra cui Peròn) occupa il
Ministero degli Esteri per impedire
la dichiarazione di guerra ai paesi
del Tripartito.
15-16 febbraio
Germania.Nella notte più di 800
bombardieri inglesi compiono una
pesante incursione su Berlino arrecando gravi distruzioni alle
industrie della città.
16 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, riprende slancio l’offensiva
sovietica, di recente rallentata sia
dalla difesa tedesca, sia dalle pessime
condizioni del terreno.
In Ucraina, a ovest di Cerkassy, 7
divisioni tedesche riescono a sfuggire all’accerchiamento sovietico nella
sacca di Korsun-Sevcenkovskij. La 1à
Panzerarmee, grazie all’azione coordinata dei suoi reparti, ha gran parte
del merito dell’operazione, grazie alla quale i tedeschi
riescono a mettere in salvo 30.000 dei 50.000
uomini accerchiati.
Fronte italiano.Nel settore di Anzio,
nuova massiccia offensiva tedesca
della 14à armata del gen. Mackensen
contro la testa di sbarco anglo-americana. L’azione costringe le truppe
alleate presso a poco sulla linea del
29 gennaio. Ma le perdite, troppo
pesanti per un esercito già dissanguato,
inducono Kesselring a sospendere l’offensiva.
Pacifico.Isole Marshall.Aerei USA
decollati dal Gruppo portaerei del
contramm. Ginder bombardano lo
atollo di Eniwetok distruggendo alcune batterie e 14 aerei nemici, e
mettendo fuori uso l’aeroporto dell’isolotto di Engebi.
Birmania.Proseguono gli scontri
nell’Arakan e presso il confine cinese.
17 febbraio
Fronte sovietico.Il comando sovietico annuncia la liquidazione
della sacca di Korsun-Sevcenkovskij.
Secondo le notizie sovietiche, i tedeschi
avrebbero perso 100.000 uomini; secondo le memorie del mar. Konev,
comandante del 2° Fronte ucraino,
i tedeschi avrebbero avuto 55.000
morti e feriti e 18.000 prigionieri.
Un cospicuo bottino di armi e munizioni è caduto in mano sovietica.
Il giorno dopo, a Mosca, 12 salve
di 224 cannoni salutano la grande
vittoria.
Fronte italiano.I monaci superstiti
di Montecassino vengono evacuati
dalle autorità militari tedesche e
condotti a Roma.
Nella notte, unità della 4à divisione
indiana danno l’assalto a Quota 593,
a nord di Montecassino.
Pacifico.Isole Caroline.La Task
Force 58 del viceamm. Spruance, che
pur incompleta (manca del gruppo
destinato all’invasione di Eniwetok)
conta 9 portaerei e 6 corazzate, attacca le installazioni e il naviglio
nipponico a Truk. Bombardieri e
aerosiluranti americani provocano
gravi devastazioni: 265 aerei nipponici sono distrutti al suolo o in
combattimento (tra essi 200 aerei
che sarebbero dovuti andare a rafforzare la base di Rabaul),
l’incrociatore leggero Naka, 3 incrociatori
ausiliari, 2 cacciatorpediniere e una
trentina di altre navi, fra cui 5 petroliere, sono affondate; gli aeroporti e
le installazioni portuali sono sconvolti. Gli americani perdono solo
25 aerei, e la portaerei Intrepid subisce danni, nella notte sul 18, da
parte di un aerosilurante nemico.
Nel contrattacco notturno i nipponici perdono altri 31 aerei.
Le corazzate Iowa e New Jersey intercettano l’incrociatore leggero Katori e
un cacciatorpediniere sfuggiti al primo attacco contro Truk,
affondandoli.
Isole Marshall.Il Gruppo d’invasione di Eniwetok, al comando del
contramm. Hill e comprendente le
corazzate Pennsylvania, Colorado e
Tennessee, sbarca truppe dell’esercito e dei Marines su alcuni isolotti
dell’atollo di Eniwetok, dopo una
potente preparazione aerea e di artiglieria navale. La tattica è quella
già collaudata a Kwajalein: occupazione di obiettivi minori e meno
difesi di quello principale, sbarco
su di essi di artiglierie con cui martellare l’obiettivo
principale e assistere le operazioni su di esso. L’atollo è difeso
da 2600 nipponici, al comando del gen. Yoshima Nishida,
concentrati soprattutto su Eniwetok
e sulla vicina isoletta di Engebi.
Piazzate le artiglierie sugli isolotti di
Rujoru e Aitsu, gli americani iniziano il bombardamento aereo,
navale e terrestre di Engebi. Nella notte, gruppi speciali per la demolizione
degli ostacoli sommersi si avvicinano
alle spiagge destinate allo sbarco.
Isole Green.I neozelandesi proseguono la “pulizia” delle isole,
mentre entra in funzione una base per
naviglio motosilurante USA.
18 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale,
le forze sovietiche riconquistano Staraja Russa,
importante posizione a sud del Lago Ilmen e di
Novgorod. Nel settore meridionale,
il 3° e il 4° Fronte ucraino (Malinovskij è Tolbuchin) hanno quasi
portato a termine l’annientamento
dell’8à armata tedesca.
Pacifico.Isole Caroline.La Task
Force 58 del viceamm. Spruance
completa l’opera di annientamento
della base nipponica di Truk. Nella
operazione, iniziata il giorno precedente, sono state distrutte circa 200
mila t di naviglio nemico. Eccezionalmente Radio Tokyo ammette il
grave colpo subito dal Giappone.
Isole Marshall.Dall’alba, i cannoni
delle unità navali americane e quelli
piazzati sugli isolotti presso Engebi
tempestano di fuoco quest’isola, su
cui sbarcano alle 8,42 due battaglioni del 22° regg. Marines. I nipponici
oppongono una resistenza organizzata solo all’estremità meridionale
dell’isola, che tuttavia i Marines conquistano nel
primo pomeriggio. Nella notte, si lanciano,
come di consueto, al contrattacco, ma sono respinti.
Nella giornata, altri reparti americani iniziano l’occupazione
e il rastrellamento degli isolotti minori.
Isole Bismarck.Cacciatorpediniere
alleati bombardano le basi nipponiche di Rabaul nella Nuova Britannia
e di Kavieng nella Nuova Irlanda.
Nuova Guinea.Scontri locali tra
americani e nipponici infiltratisi nella zona di Saidor.
Birmania.Nel settore ove opera la
22à divisione cinese, i reparti nipponici effettuano
una ritirata di qualche chilometro per sottrarsi a una
minaccia di aggiramento.
18-19 febbraio
Fronte italiano.Nella notte, massicci bombardamenti aerei e terrestri
alleati rallentano gli attacchi tedeschi contro la testa di sbarco di
Anzio.
19 febbraio
Fronte italiano.Nel settore di Anzio
gli inglesi della 1à divisione riescono
ad arginare l’avanzata tedesca: la situazione quindi si stabilizza,
rinunciando i tedeschi ad ulteriori contrattacchi e gli Alleati considerando già
un successo il mantenimento della
testa di sbarco acquisita. L’attacco
tedesco viene sospeso dopo la comunicazione fatta alle ore 14,30 dal
gen. Westphal, capo di stato maggiore del maresciallo Kesselring, in
cui si ammette che l’accanita resistenza, la superiorità dell’aviazione
nemica e l’intenso bombardamento
navale non consentono di rigettare in
mare gli Alleati.
Pacifico.Isole Marshall.All’alba riprendono i combattimenti sull’Isola
di Engebi, dove i nipponici resistono
tenacemente, spostandosi da una posizione all’altra
attraverso un sistema di cunicoli costruiti con vecchi
bidoni di benzina. Alle 9,55 sbarca
un altro battaglione di Marines che,
distrutto sistematicamente l’originale
tipo di campo trincerato nemico, pone fine a ogni resistenza.
Alle 9,15, dopo un’intensissima preparazione di artiglieria, sbarcano
nell’Isola di Eniwetok, a sud dell’omonimo atollo, 2 battaglioni del
106° reggimento fanteria USA. La
resistenza nipponica è meglio organizzata che a Engebi, e alle 13,30
il comando giudica opportuno sbarcare anche un
battaglione di Marines. Energici contrattacchi nemici
raIlentano l’avanzata degli invasori.
20 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 22à armata del 2° Fronte
del Baltico (Popov) sfonda le difese
tedesche nei pressi di Cholm.
Fronte italiano.Spostamenti di truppe nello schieramento tedesco: la 1à
divisione paracadutisti del gen. Heidrich comincia a sostituire la 90à
Panzergrenadiere nel settore di Montecassino. Dal fronte viene anche
ritirata la 71à divisione di fanteria
tedesca per essere schierata in un
settore dei Monti Aurunci a nord
della 94à divisione.
Norvegia.Sabotatori alleati danneggiano il ferry-boat che trasporta ai
laboratori tedeschi l’acqua pesante,
elemento fondamentale per la realizzazione della bomba atomica.
Germania.La Forza aerea strategica
statunitense inizia una serie di pesanti attacchi contro le fabbriche di
aerei tedeschi (operazione “Argument”).
Pacifico.Isole Marshall.Lenta avanzata americana
nella parte settentrionale dell’Isola di Eniwetok, mentre
si prepara lo sbarco su Japtan e
Parry, quest’ultima una delle tre
maggiori isole dell’atollo.
Sempre nelle Marshall, un gruppo
di portaerei al comando del contramm. J.W. Reeves bombarda le
posizioni nipponiche nell’atollo di
Jaluit.
Isole Green.I contingenti neozelandesi sbarcati su queste isole davanti
alla Nuova Irlanda liquidano le ultime resistenze
della guarnigione giapponese.
21febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, i sovietici riconquistano
Cholm, a sud di Leningrado. In quello meridionale,
giungono alla periferia di Krivoj Rog, difesa a oltranza
dai tedeschi (come già Nikopol) a
causa dei giacimenti di manganese e
ferro del distretto.
Fronte italiano.Il gen. Freyberg, comandante il corpo neozelandese che
opera nel settore di Montecassino,
dirama un nuovo piano di attacco
contro Cassino.
Pacifico.Isole Marshall.Cessa la resistenza nipponica
sull’Isola di Eniwetok. Gruppi di artiglieria sono
sbarcati e puntati contro l’Isola di
Parry nell’isola di Japtan, preventivamente rastrellata.
Inizia il bombardamento pre-invasione dell’Isola
di Parry.
Nuova Guinea.Il 5° regg. Marines
avanza lungo la costa settentrionale
dell’isola da Natamo verso la Iboki
Plantation. Con operazione anfibia,
un battaglione dello stesso reggimento occupa Karai-ai, presso Capo
Raoult, ove ha sede un deposito
nipponico.
22 febbraio
Fronte sovietico.In Ucraina, i tedeschi perdono Krivoj Rog. L’ala sud
del fronte tedesco, ove opera il
Gruppo di armate A, di von Kleist,
viene sospinta dalla pressione nemica sul Bug meridionale.
Forze tedesche restano tuttavia in alcune posizioni oltre il Bug, presso Uman.
Pacifico.Isole Marshall.Dopo un
bombardamento preliminare, aereo,
navale e infine terrestre, che è durato tre giorni, alle 9 il 22°
reggimento Marines inizia lo sbarco sull’Isola di Parry.
Sull’isola sono cadute 100 t di bombe aeree, 245 t di
proiettili d’artiglieria terrestre e 944
di proiettili navali. Ciò nonostante,
i nipponici oppongono una durissima resistenza.
Pacifico sud-occidentale.Cacciatorpediniere della 7à Flotta USA
bombardano Rabaul nella Nuova Britannia e Kavieng nella
Nuova Irlanda. Scarsa la reazione nipponica.
Parlando dei rapporti russo-polacchi, Churchill dichiara che l’URSS
desidera una Polonia forte e indipendente e che, nel caso che alla
fine della guerra dovesse essere ritoccato il confine
orientale della Polonia, questa riceverà compensi territoriali
a spese della Germania sia a
nord che a ovest. Quattro giorni dopo, il governo polacco in esilio a
Londra protesta contro le dichiarazioni del premier britannico
affermando che la Polonia non potrà accettare come futuro
confine una “linea Curzon” che la priverebbe di
quasi la metà del suo territorio nazionale e di circa 11 milioni di cittadini.
23 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, a sud-ovest del Lago Ilmen,
le truppe sovietiche penetrano nei
sobborghi di Dno.
Fronte italiano.Settore di Anzio: il
gen. John P. Lucas viene sostituito al
comando del VI corpo USA con il
gen. Lucius Truscott, fino a quel
momento comandante la 3à divisione americana.
Pacifico.Isole Marshall.Durante la
mattinata, cessa la resistenza dei nipponici nell’Isola di Parry.
La conquista delle Marshall si può dire
conclusa. Nelle operazioni contro
l’atollo di Eniwetok, gli americani
hanno avuto 300 morti e 766 feriti;
la guarnigione nipponica, di 2600
uomini, è stata sterminata, salvo 66
fanti presi prigionieri.
Isole Marianne.Aerei della Task
Force di portaerei veloci del contramm. Mitscher bombardano
Saipan, Tinian, Rota e Guam.E' il
primo grosso colpo sferrato contro
le Marianne dagli aerei di Mitscher;
ne seguiranno molti altri. Numerosi
aerei nemici sono abbattuti al suolo
o in combattimento.
Nuova Britannia.Reparti di caccia
americani giungono all’aeroporto di
Capo Gloucester.
Birmania.Due reggimenti della 22à
divisione cinese occupano Yawngbang, da cui tuttavia i nipponici si
sono già ritirati. Nel settore della
14à armata britannica, dopo energici
ma vani sforzi per debellare la resistenza della 7à divisione indiana a
Sinzweya, i nipponici iniziano a ritirarsi.
24 febbraio
Fronte sovietico.Truppe del Fronte
di Leningrado e del 2° Fronte del
Baltico occupano Dno, nel settore
settentrionale. Nel settore centrale,
il 1° Fronte bielorusso riduce la testa di ponte
tedesca sulla riva sinistra del Dnepr a sud di Vitebsk e
libera Rogacev, a nord di Zlobin.
Pacifico sud-occidentale. MacArthur
ordina una ricognizione in forze delle
Isole dell’Ammiragliato.
Nuova Guinea.Avanguardie USA
provenienti da Saidor raggiungono
Biliau, su Capo Iris.
Birmania.Nella zona nord-orientale
del paese, la 5307à “unità provvisoria” USA
(Marauders) inizia partendo da Ningbyen una spedizione nella
valle dello Hukawng. L’obiettivo ultimo della piccola campagna è la
conquista, con la collaborazione
delle forze cinesi, dell’aeroporto di
Myitkyina.
Nel settore dell’Arakan, elementi della 7à divisione indiana superano il
Passo di Ngakyedauk e stabiliscono
un contatto con la 5à divisione indiana.
25 febbraio
Churchill assicura a Roosevelt che
la campagna della Birmania settentrionale non
verrà sacrificata a favore di operazioni anfibie sia
contro la Birmania centrale, sia contro
le Indie Olandesi.
Birmania.Nella parte nord-orientale
del paese, i reparti americani hanno
i primi scambi a fuoco contro pattuglie nipponiche. Nell’Arakan, l’81à
divisione dell’Africa occidentale occupa Kyauktaw
nella valle del Kaladan.
Pacifico.Nuova Britannia.Un battaglione del 5° regg. Marines sbarca a
Iboki Plantation. Cacciatorpediniere
USA bombardano le basi nipponiche di Rabaul
nella Nuova Britannia e di Kavieng nella
Nuova Irlanda, già quasi completamente bloccate e
neutralizzate dalla lunga offensiva aerea e navale.
Germania.Concludendo l’offensiva
contro le industrie aeronautiche tedesche, l’8à e la 5à Forza aerea
statunitense compiono un’incursione su
Regensburg. L’8à Forza aerea colpisce inoltre gli impianti di Augsburg
(“visitata” nella notte dai bombardieri della RAF), Stoccarda e Fùrth.
26 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, il Fronte di Leningrado e il
2° Fronte del Baltico occupano Porchov, a est di Pskov.
La linea ferroviaria fra Dno (a ovest di Staraja
Russa) e Novosokolniki (a ovest di
Velikje Luki) è completamente liberata della presenza tedesca.
Fronte italiano.Il gen. Heidrich assume il comando
del settore di Cassino, la cui difesa è affidata alla 1à
divisione paracadutisti. L’incarico di
presidiare la cittadina e Montecassino è affidato al 3° reggimento
paracadutisti al comando del colonnello
Heillmann.
Pacifico sud-occidentale.Gli americani stanno per dare attuazione alla
operazione “Brewer” (invasione delle Isole dell’Ammiragliato). Un Task
Group di cacciatorpediniere agli ordini del contramm. Fechteler
sbarcherà nella zona dell’aeroporto di
Momote la forza d’invasione, il cui
nucleo è costituito dalla 1à div. cavalleria USA, comandata dal gen.
Innis P. Swift.I bombardamenti aerei pre-invasione, condotti dalla 5à
Forza aerea USA, devono essere
ridotti a causa delle cattive condizioni atmosferiche.
27 febbraio
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe
Sud (von Manstein; da marzo il
Gruppo di armate assumerà la denominazione di Heeresgruppe Nord
Ucraina) lancia violenti contrattacchi contro le posizioni sovietiche a
ovest del fiume Styr (nella Polonia
prebellica), contrattacchi che sono
respinti a fatica dai sovietici.
Pacifico.Isole dell’Ammiragliato.
Aerei USA bombardano Momote e
Lorengau nelle Isole dell’Ammiragliato, nonché Wewak in Nuova
Guinea. Le forze destinate all’invasione delle Isole dell’Ammiragliato
si imbarcano nella Baia di Oro, in
Nuova Guinea.
28 febbraio
Fronte italiano.Si sviluppa l’ultimo
attacco in forze dei tedeschi contro
la testa di sbarco alleata ad Anzio.
Ma il fango e le pessime condizioni
atmosferiche, che giocano a favore
dei tedeschi davanti a Cassino, diventano qui il loro peggiore nemico:
gli automezzi sprofondano nella melma e la scarsa visibilità
rende inefficace il fuoco dell’artiglieria.
Pacifico.Isole dell’Ammiragliato.I
primi reparti della forza USA d’invasione salpano per Los Negros.
Proseguono i bombardamenti pre-invasione su vari obiettivi nelle Isole
dell’Ammiragliato e in Nuova Guinea.
29 febbraio
Fronte italiano.Nel settore di Anzio
continua l’offensiva della 14à armata
del gen. Mackensen contro le divisioni del VI corpo d’armata USA.
Pacifico.Isole dell’Ammiragliato.
Dopo bombardamenti preparatori
sia aerei che navali, alle 8,17 i primi
reparti destinati all’operazione “Brewer” iniziano lo sbarco sulla costa
orientale dell’Isola di Los Negros.
L’aeroporto di Momote, difeso da
un piccolo presidio nipponico è conquistato entro le 9,50, ma poiché le
forze sbarcate non sono sufficienti
per difenderlo, il perimetro della
testa di sbarco viene ridotto per la
notte. MacArthur giunge di persona
a ispezionare i reparti e ordina che
la testa di sbarco sia tenuta ad ogni
costo contro i previsti contrattacchi
notturni giapponesi, che infatti si verificano ma sono ben contenuti a
causa dello scarso coordinamento
tattico, anche se gli attaccanti sono
in numero superiore agli americani.
Le forze USA sferrano alcuni attacchi aerei e navali contro la base di
Lorengau, nell’Isola di Manus, la
maggiore dell’arcipelago. Cacciatorpediniere USA bombardano anche
la base di Rabaul nella Nuova Britannia.
Birmania.Nel settore dell’Arakan, le
truppe anglo-indiane riescono a sloggiare completamente i nipponici dal
Passo di Ngakyedauk.
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