Febbraio 1941
1° febbraio
Africa settentrionale.Gli italiani
sgombrano la zona di Bengasi, per
evitare che tutte le forze dislocate rischino di rimanere chiuse in una
sacca.
II governo italiano è costretto a
chiedere ufficialmente rinforzi alla
Germania per la campagna d’Africa.
GiI Stati Uniti riorganizzano le loro forze navali raggruppandole in 3
flotte, dell’Atlantico, del Pacifico e
Asiatica.
Di primo mattino, il gen. O’Connor. comandante dele truppe inglesi che
operano in Libia, invia al Cairo,
sede del comandante in capo gen.
Wavell, il brigadiere generale Erich
Dorman-Smith per ottenere l’autorizzazione a tagliare la strada alle
truppe italiane che si stanno ritirando verso la Tripolitania.
2 febbraio
Africa settentrtonale.Dorman-Smith
rientra dal Cairo e riferisce al gen.
O’Connor che Wavell autorizza l’operazione contro il nemico che si sta
ritirando.
Il Gran Consiglio di Guerra
tedesco mette a punto i particolari dell’operazione “Barbarossa” contro
l’Unione Sovietica in base alla relazione (sommaria) presentata dal gen.
Halder sull’esercito russo. Sul fronte occidentale le forze sovietiche si
valutano in 145 divisioni di fanteria,
26 di cavalleria e 40 brigate motorizzate: in totale 211 grandi unità di
fronte alle 190 della Germania e dei
suoi alleati. Una sostanziale parità
numerica, conclude la relazione Halder,
dove però il fattore tecnico-strategico è decisamente a favore dell’esercito tedesco.
3 febbraio
Africa settentrionale.Il gen. Graziani
ordina la ritirata generale delle truppe italiane verso la Tripolitania.
Il Comando Supremo tedesco decide il trasferimento in Libia dei
primi contingenti dell’Afrikakorps.
Africa Orientale Italiana.Inizia in
Eritrea la battaglia di Cheren.
Francois Darlan, ministro della
Marina francese e fedelissimo di Pétain,
e Pierre LavaI, già vicepresidente del Consiglio dei ministri
francese con lo stesso Pétain, si incontrano
a Parigi con l’ambasciatore tedesco Otto Abetz: questi propone ai
rappresentanti del governo di Vichy
i modi con cui inserire la Francia
nel “nuovo ordine” europeo predicato da Hitler,
convincendoli alla fine a collaborare sempre più strettamente con i tedeschi.
Cina.Dopo un rapido sbarco nella
zona di Wai Chow, reparti giapponesi occupano Tam-shin, a est di
Canton.
4 febbraio
Africa settentrionale.Cominciano ad
affluire a el-Mechili, in Cirenaica, i
primi rifornimenti inglesi provenienti da Tobruk:
la IV brigata corazzata
può cosi procedere verso ovest per
tagliare la strada alle truppe italiane che si sono ritirate da Bengasi.
5 febbraio
Africa settentrionale.In Cirenaica,
la IV brigata corazzata inglese e l'11°
reggimento autoblindato Ussari riescono a tagliare la colonna italiana
che da Bengasi si sta dirigendo verso
Agedabia.
Al crepuscolo gli uomini del gen.
O’Connor sono penetrati profondamente nella Cirenaica meridionale
in direzione ovest. La IV brigata corazzata si sta avvicinando a Beda
Fomm dove gli italiani si stanno
ammassando frettolosamente in vista
di quella che potrebbe rappresentare
l’ultima resistenza. A sud-est di Beda Fomm si arrende una colonna di
5000 uomini tra militari e civili italiani.
Hitler scrive a Mussolini per
esprimergli la sua preoccupazione e
la sua disapprovazione per il modo
con cui il comando italiano sta conducendo
le operazioni in Africa settentrionale; all’alleato offre inoltre
l’aiuto di una divisione corazzata a
condizione che nel frattempo gli italiani tengano duro e non ripieghino
fino a Tripoli.
6 febbraio
Africa settentrionale.In Cirenaica,
Bengasi viene occupata dalle truppe
inglesi. Per sottrarsi all’accerchiamento
gli italiani impegnano severamente le
truppe corazzate britanniche lungo la strada Bengasi-Beda
Fomm: nel corso di ripetuti tentativi
per spezzare il cerchio che si è rapidamente
formato attorno a loro, perdono più di 80 carri armati.
A Berlino Hitler riceve il gen.
Erwin Rommel cui affida il comando dell’Afrikakorps, cioè delle forze
tedesche che dovranno appoggiare
l’esercito italiano in Libia. Pur trovandosi nella sfera d’azione del gen.
Albert Kesselring, comandante del
settore operativo sud (che abbraccia
l’italia e lo scacchiere del Mediterraneo), Rommel
dipende direttamente da Hitler cui solo deve riferire.
lI Congresso degli Stati Uniti vota
un emendamento che rimette in discussione la legge “Affitti e prestiti”
(Lend-Lease Act) per i soccorsi alla
Gran Bretagna.
A Tokyo, sotto gli auspici del governo nipponico,
ha inizio la conferenza di pace tra la Francia di Vichy
e la Thailandia.
7 febbraio
Africa settentrionale.In Cirenaica
la 10à armata italiana è accerchiata
a Beda Fomm.Anche Agedabia, a
sud di Beda Fomm, uno degli ultimi
caposaldi italiani in Cirenaica, cade
in mano inglese. Quanto resta delle
truppe italiane, che hanno perduto a
Beda Fomm ben 20.000 uomini, più
di 200 cannoni e 120 carri armati, si
attesta sulla strada costiera che porta
da Agedabia a el-Agheila, al confine
tra la Cirenaica e la Tripolitania.
Tutta la Cirenaica risulta ormai in
mano inglese.
8 febbraio
Africa settentrionale.Il gen. Rodolfo
Graziani, comandante in capo delle
forze armate italiane in Africa settentrionale, nonché governatore della
Libia, invia a Mussolini una lettera
in cui tra l’altro scrive: “Duce, gli
ultimi avvenimenti hanno fortemente
depresso i miei nervi e le mie forze, tanto da non consentirmi
di tenere più il comando nel pieno possesso delle mie facoltà.
Vi chiedo pertanto di essere richiamato”.
Il neopresidente del Consiglio greco Koritzis
riapre con gli inglesi il
discorso sugli aiuti in caso di intervento tedesco contro il suo paese.
Gli giungono assicurazioni da parte
di Churchill che ordina di costituire
il nucleo di un’armata per un rapido
intervento in Grecia.
Delegati degli Stati Maggiori Generali germanico
e bulgaro stipulano un accordo militare.
9 febbraio
Velivoli decollati dalla portaerei britannica Ark Royal bombardano
Pisa e Livorno mentre tra le 8,15 e le
8,45 le corazzate inglesi Renown
e Malaya e i’incrociatore Sheffield
rovesciano su Genova 1500 proiettili di grosso e medio calibro.
L’attacco provoca lievi danni agli impianti portuali, ma molte vittime
tra la popolazione civile: la sorpresa per questa azione è totale e mette
a nudo l’inefficienza, se non addirittura
l’inconsistenza, delle difese italiane. Una squadra navale italiana
cerca di stabilire il contatto con il
nemico, ma dopo 35 ore di inutili ricerche
deve rinunciare: le unità inglesi sembrano essersi volatilizzate;
neppure gli aerei sono riusciti a localizzarle.
In Libia, gli inglesi raggiungono
el-Agheila, al confine tra Cirenaica e
Tripolitania.
10 febbraio
Il governo tedesco e quello spagnolo
stipulano un accordo (segreto) in base al quale la
Spagna si impegna a
respingere un eventuale attacco da
parte delle forze alleate occidentali.
Churchill telegrafa a Wavell, comandante in capo delle forze armate
inglesi nel Medio Oriente: “La distruzione della Grecia” ammonisce
il premier inglese “metterebbe in
ombra le vittorie ottenute dalle forze inglesi
in Libia e la nostra indifferenza per
la sorte degli alleati potrebbe indurre
la Turchia a cambiare atteggiamento”.
11 febbraio
Giunge a Roma il generale tedesco
Erwin Rommel, comandante delI ‘Afrikakorps.
11-13 febbraio
Mussolini incontra a Bordighera il
capo dello stato spagnolo gen. Francisco Franco. Il comunicato finale
parla di “identità di vedute” tra i due
governi, ma il vertice si risolve in sostanza in un nulla di fatto.
12 febbraio
Il gen. Italo Gariboldi è designato
a sostituire il maresciallo Rodolfo
Graziani al comando delle truppe
italiane in Africa settentrionale.
Africa Orientale Italiana.In Eritrea,
le truppe alpine italiane rioccupano
il Roccione Forcuto, nella zona di
Cheren, obbligando i britannici
(operano nel settore la 4à e la 5à divisione indiana)
a ripiegare verso est.
Africa settentrionale.Il gen. Erwin
Rommel arriva in volo a Tripoli.
Churchill invia un telegramma al
gen. Wavell congratulandosi per la
rapida conquista di Bengasi, ma ordinandogli
di sospendere l’avanzata e di prepararsi a inviare in Grecia
tutte le forze non strettamente indispensabili.
A disposizione degli inglesi, in Libia,
resta solo una squadriglia di caccia. Wavell ordina a
O’Connor di rientrare al Cairo:a
presidio del territorio conquistato
agli italiani vengono lasciate pochissime truppe. Churchill teme che, se
non tempestivamente aiutati, i greci
possano accordarsi con Hitler.
Il ministro degli Esteri inglese
Anthony Eden e il capo di Stato
Maggiore Generale Imperiale sir
John Dill partono per il Cairo: da
qui, assieme al gen. Wavel, si porteranno
ad Atene, Ankara e Belgrado per una serie di colloqui tesi a
costituire contro l’Asse una coalizione che dovrebbe estendersi dall’Egeo
al Danubio. Il governo di Belgrado
però rifiuterà di ricevere i rappresentanti britannici,
i turchi li riceveranno ma dichiareranno
di non poter aderire alla loro proposta.
13 febbraio
A Montpellier il capo del governo
francese di Vichy, maresciallo Pétain,
incontra il gen. Francisco Franco,capo dello stato spagnolo.
A Merano si incontrano l’ammiraglio Arturo Riccardi, capo di Stato
Maggiore della marina italiana, e
l’ammiraglio Erich Raeder, comandante in capo della marina tedesca,
con i rispettivi stati maggiori per
mettere a punto una più stretta collaborazione in campo navale tra i
due paesi.
14 febbraio
Hitler riceve a Berchtesgaden il presidente
del consiglio iugoslavo Dragisa Cvetkovic ed esercita forti
pressioni affinché la Iugoslavia aderisca
al Patto Tripartito.
Fronte greco-albanese.Dopo accaniti combattimenti,
i greci si impadroniscono di Quota 1178 nel settore dello Scindeli.
I bollettini italiani in questo periodo segnalano,
ogni tanto, aspri combattimenti, ma
affermano sempre che gli attacchi nemici sono
stati respinti con gravi perdite. Più spesso si parla di normale
attività di pattuglie e di azioni di artiglieria,
mentre notevole risalto viene dato all’attività aerea.
Africa settentrionale.Sbarcano a Tripoli, in Libia, i primi contingenti
dell’Afrikakorps, un battaglione di
esploratori e un battaglione contro-carro: sono le avanguardie del corpo
di spedizione tedesco che comprende la 15à divisione corazzata e la 5à
divisione leggera motorizzata.
15 febbraio
L’Inghilterra rompe le relazioni diplomatiche con la Romania.
Africa settentrionale.Salvo le oasi
di Cufra e Giarabub, tutta la Cirenaica è in mano agli inglesi.
16 febbraio
*****
17 febbraio
Nella Somalia italiana meridionale le
truppe del gen. Cunningham (la 11à e la 12à divisione africana e la 1à
divisione sudafricana) raggiungono
la base di Chisimaio.
Su pressione tedesca, Turchia e
Bulgaria firmano un patto di amicizia in
base al quale la Turchia si impegna a non considerare come un
casus belli il transito delle truppe tedesche attraverso la Bulgaria.
18 febbraio
Con 260 voti favorevoli contro 165
contrari, la Camera dei Rappresentanti
degli Stati Uniti approva la legge “Affitti e prestiti”.
19 febbraio
Hanno luogo al Cairo le consultazioni tra il ministro degli Esteri inglese
Anthony Eden e il capo di Stato
Maggiore Generale Imperiale sir
John DiIl con il gen. Wavell e l’ammiraglio Cunningham sul piano di
aiuti da inviare alla Grecia.
20-21 febbraio
*****
22 febbraio
Giunge ad Atene la delegazione britannica
incaricata di discutere le modalità per l’invio in Grecia del corpo
di spedizione britannico che si sta
allestendo in Africa: fanno parte
della delegazione il ministro degli
Esteri inglese Eden, sir John DiIl,
capo di Stato Maggiore, il gen. WavelI,
comandante in capo delle forze inglesi in
Medio Oriente e un rappresentante
dell’ammiraglio Cunningham, capo della flotta inglese del
Mediterraneo.
23 febbraio
Il primo ministro greco Koritzis accetta formalmente l’aiuto che la Gran
Bretagna offre al suo paese: una forza di 100.000 uomini con 240 pezzi
di artiglieria da campagna, 32 cannoni di medio calibro, 192 cannoni
antiaerei e 142 carri armati.
Africa settentrionale.Il presidio italiano di Giarabub, nella Cirenaica
orientale, resiste eroicamente.
24 febbraio
Africa Orientale Italiana.Nella Somalia meridionale,
i britannici riescono a passare sulla sponda sinistra
del basso Giuba. Le truppe italiane
arretrano in direzione di Mogadiscio.
25 febbraio
Egeo.Un nutrito Commando inglese
sbarca nell’Isola di Castelrosso (oggi Kastellorizon), nel Dodecanneso,
e la occupa dopo aver sopraffatto la
guarnigione italiana.
In Bulgaria viene sventato un
complotto filobritannico mirante all’attuazione di un colpo di stato.
26 febbraio
Africa Orientale Italiana.Nella Somalia meridionale, le truppe inglesi
del gen. Cunningham occupano Mogadiscio, capoluogo della regione,
evacuata il giorno prima dalle forze
italiane.
27 febbraio
Egeo.Con l’appoggio della marina,
gli italiani sbarcano nell’Isola di Castelrosso,
appena occupata dai britannici, e la riconquistano.
28 febbraio
Africa Orientale Italiana.Aerei inglesi
bombardano la città di Asmara, in Eritrea.
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