Operazione"Colpo di Falce"
L'operazione Sichelschnitt
(“colpo di falce” in tedesco) è una
rielaborazione del piano ideato dal
generale tedesco Alfred von Schlieffen
per la guerra del 1914-18. Con una
manovra a tenaglia l’esercito del Kaiser
avrebbe dovuto rapidamente annientare
l’esercito francese passando per il Belgio.
Il piano del 1939 affida a tre gruppi
d’armate tedesche precise direttive. Il
Gruppo d’armate B (29 divisioni di
fanteria, di cui 3 corazzate e 2
motorizzate al comando del generale
Fedor von Bock) deve attaccare Belgio e
Olanda settentrionale dirottando i
contingenti franco-britannici a est per
aggirarli quindi da nord. Il Gruppo
d’armate C (19 divisioni di fanteria
comandate dal generale Wilhelm Ritter
von Leeb) ha il compito di sfondare la
linea Maginot.Al Gruppo d’armate A di
Gerd von Rundstedt (45 divisioni di
fanteria, di cui 7 corazzate e 3
motorizzate) spetta la prova più ardua: su
un fronte che si estende da Aquisgrana a
Treviri deve avanzare al centro attraverso
le Ardenne, attraversare la Mosa tra
Sedan e Dinant per proseguire lungo la
Somme fino alle coste della Manica.
Comandante in capo delle forze
tedesche è il feldmaresciallo Walther von
Brauchitsch.
Oltre il confine sono appostati 3 eserciti:
quello olandese (8 divisioni), quello belga
(18 divisioni) che fronteggia il Gruppo
d’armate A tedesco e quello
anglofrancese così dislocato: la VII armata
francese dal Mare del Nord a Bailleul, le
9 divisioni della BEF (British Expeditionary
Force) da Bailleul a Maulde, il 1° Gruppo
d’armate francesi (22 divisioni) da questa
località fino all’estremità della linea
Maginot, e il 2° e 3° Gruppo d’armate
francesi (rispettivamente con 35 e 14
divisioni) lungo la linea Maginot fino al
confine svizzero. Comandante in capo
delle forze alleate è il generale Maurice
Gamelin.
Gli Alleati schierano 2.900.000 uomini e i
tedeschi 2.750.000. Quanto agli
armamenti, gli Alleati dispongono di 2.574
carri armati e di 2.128 aerei (di cui 1.648
francesi, suddivisi tra 219 bombardieri,
946 caccia e 483 da ricognizione) e 480
inglesi. Le forze armate del Reich
contano su 2.600 carri armati e 3.227
aerei.
La struttura del comando tedesco è
organizzata secondo una scala gerarchica
che dal comando personale di Hitler
(OKW, Oberkommando der Wehrmacht,
cioè il comando supremo) scende allo
stato maggiore dell’esercito (OKH,
Oberkommando des Heeres) e poi ai
comandi di ciascun Gruppo d’armate. Il
comando della Luftwaffe (OKL,
Oberkommando der Luftwaffe) coordina le
operazioni aree con le forze di terra.Tale
schema di comando si traduce sul campo
in assoluta efficienza operativa.
Di contro il sistema di comando alleato ha al vertice il
comandante in capo francese,Maurice
Gamelin, ma viene esercitato attraverso
un comandante delle forze di terra,
Joseph Doumenc,e poi dal comandante
del settore di nord-est,Joseph Georges,
da cui dipendono sia i Gruppi d’armate
francesi sia la BEF il cui comandante, il
visconte John Gort, risponde
operativamente a Georges ma
politicamente al governo inglese. La RAF
(Royal Air Force) in Francia obbedisce a
due comandi: a quello di Gort e, nel caso
della AASF (Advanced Air Striking Force), al
Comando bombardieri in Inghilterra.
L’invasione della Francia è preceduta da
una serie di successi sul fianco sinistro
della linea di difesa anglofrancese: le
operazioni aviotrasportate in Belgio e
Olanda riescono a distrarre l’attenzione
degli Alleati dal fulcro dell’attacco
tedesco nella regione delle Ardenne.
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