Germania e Jugoslavia contrapposte
I tedeschi schierano contro la
Iugoslavia, dall’Austria e dall’Ungheria,
la 2à armata (von Weichs)
con 3 corpi d’armata di cui I corazzato,
e la 4à Luftflotte. Dalla
Romania attacca in direzione di
Belgrado il XLI corpo motorizzato.
Dall’Ungheria si prepara a intervenire
la 3a armata ungherese.
Dalla Bulgaria muovono parte
della I2à armata tedesca (von
List) con 5 corpi d’armata e 1
corpo corazzato, il I Gruppo corazzato
(von Kleist) con 3 divisioni corazzate e parte della 8à
Luftflotte (von Richthofen) destinata alle operazioni contro la Grecia.
Gli italiani mettono in campo la loro 2à armata (gen. Ambrosio)
che è schierata alla frontiera
giuliana, mentre altre 4 divisioni
sono al confine albanese, pronte
a intervenire contro il fianco nemico e comunque in posizione tale
da immobilizzare numerose divisioni avversarie.
Le forze tedesche assommano a
21 divisioni, di cui 4 motorizzate
e 6 corazzate, fra cui le divisioni
SS Adolf Hitler, Germania e il
regg. motorizzato Grossdeutschland.
Gli ungheresi concorrono alle operazioni con 6 brigate; gli
italiani dalla frontiera giuliana
con 8 divisioni di fanteria, 2 divisioni motorizzate, i blindata e
3 divisioni di cavalleria, e dall’Albania, come già si è detto, con 4
divisioni di fanteria.
Agli aggressori, che contano una
cinquantina di divisioni con ingenti forze corazzate e godono di
una schiacciante superiorità aerea, gli iugoslavi possono opporre 28 divisioni,
di cui 3 corazzate, e circa 600 aerei di tipo superato.
Tali forze sono divise in tre
gruppi di armate, il primo dei
quali è schierato a difesa della
Croazia, da Fiume a Brod, il secondo protegge il confine con la
Bulgaria, mentre il terzo è destinato a operare, in caso di attacco
italiano, contro l’Albania.
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