Il lancio su Creta
La paternità dello "Sprung nach Kreta",
il lancio su Creta, si deve al generale
Kurt Student, veterano dell’aviazione
della Grande Guerra. La prima delle
operazioni aviotrasportate tedesche
del secondo conflitto mondiale deve
consolidare le conquiste dell’Asse nei
Balcani, culminate nella presa di Atene
il 27 aprile 1941.Il 20 maggio il lancio
di paracadutisti tedeschi coglie di
sorpresa i circa 35.000 effettivi della
guarnigione inglese sull’isola (coadiuvati
da 2 divisioni greche) al comando
del generale Bernard Freyberg.
Il successo di questa inedita variante
del Blitzkrieg(gli inglesi ritengono
impensabile che il nemico sia in grado
di conquistare Creta senza il controllo
del mare)si deve alla combinazione
di due elementi: il bombardamento
aereo degli aeroporti seguito dall’arrivo
dei paracadutisti. Sebbene Freyberg
sia stato informato dell’operazione
tedesca e richieda rinforzi, i comandi
inglesi gli negano qualsiasi aiuto per non
compromettere la segretezza di Ultra,
il codice con cui sono stati decrittati
i messaggi che i tedeschi si sono
scambiati per perfezionare i dettagli
dell’attacco. Peraltro Freyberg dispone
di soli 6 carri armati e di pochi aerei
che non sono in grado di intercettare
le truppe aviotrasportate che arrivano
su alianti e aerei da trasporto.
Dopo dieci giorni di dominio dei cieli
da parte della Luftwaffe-che vanifica
ogni possibilità di intervento della Royal
Navy (3 incrociatori e 6 cacciatorpediniere affondati), e nonostante
le gravi perdite tedesche -Student
volge a proprio favore l’esito della
battaglia.
Gli aeroporti di Maleme e
di Retimo (a nord dell’isola) cadono ben
presto in mano tedesca. Gli inglesi
contano circa 3.000 tra morti e feriti,
18.000 soldati vengono evacuati nel
corso di operazioni in cui l’aviazione
tedesca distrugge una considerevole
quantità di naviglio britannico, 12.000
sono fatti prigionieri. Creta è un
brillante successo per gli strateghi
tedeschi, e la bandiera del Reich
sventola in una zona strategicamente
vitale per la squadra navale britannica,
che perde così il controllo dell’Egeo.
La conquista dell’isola, realizzata con
un’operazione condotta esclusivamente
dall’aria, resta una delle più audaci
imprese militari dell’intero conflitto.
Ma l’alto numero delle perdite (circa
4.000 morti e altrettanti feriti) dissuaderà
i tedeschi dall’intraprendere in seguito
analoghe azioni aviotrasportate in
territorio nemico. Poco dopo inizia sulle
montagne dell’isola la resistenza dei
partigiani greci, coadiuvati da alcuni
superstiti inglesi. I tedeschi
abbandoneranno l’isola nel 1944.
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