Galeazzo Ciano

Ciano di Cortellazzo, Galeazzo (Livorno 1903 - Verona 1944), diplomatico e politico italiano; genero di Benito Mussolini, fu uno degli uomini più in vista durante il regime fascista. Nel 1925 Ciano intraprese la carriera diplomatica. Dopo il matrimonio con Edda (1930), figlia di Benito Mussolini, ebbe inizio la sua ascesa all'interno della gerarchia fascista, che lo portò a occupare un seggio all'interno del Gran consiglio del fascismo. Dal 1934 al 1935 fu segretario di stato per la Stampa e la propaganda. Prestò servizio nell'aeronautica durante la campagna d'Etiopia (1935) e nel 1936 divenne ministro degli Esteri, carica che mantenne fino al febbraio 1943, quando Mussolini lo sollevò dall'incarico e lo nominò ambasciatore alla Santa Sede. L'anno precedente, infatti, Ciano aveva per la prima volta dato segno, più in privato che ufficialmente e negli angusti limiti consentiti dalla natura del regime, di voler seguire una linea politica indipendente da quella del suocero, dichiarandosi contrario al totale asservimento dell'Italia agli interessi tedeschi. Nella seduta del Gran consiglio del 24 luglio 1943, Ciano fu tra i membri di quell'organismo che votarono l'ordine del giorno Grandi inteso, praticamente, a sfiduciare Mussolini. Caduto il regime, Ciano si rifugiò in Germania; nel 1944 venne arrestato dai tedeschi e consegnato alla Repubblica di Salò. Processato dal tribunale speciale insieme con altri alti gerarchi firmatari dell'ordine del giorno Grandi, fu condannato a morte e giustiziato.

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