Questo campo fu constituito con lo scopo dichiarato di servire al genocidio degli ebrei e dei polacchi.
Ben poche informazioni ci sono pervenute di ciņ che avveniva in questa fabbrica della morte. Si sa che almeno 600.000 deportati furono uccisi nelle sue camere a gas. Inizialmente i corpi venivano interrati in grandi fosse comuni, poi cosparsi di benzina e dati alle fiamme su bracieri appositamente costruiti con binari ferroviari.
Le camere a gas di Belzec funzionarono a ritmo sostenuto e nel giro di pochi mesi il compito degli specialisti fu portato a termine. Nella primavera del 1943 il campo fu abbandonato ed ogni sua traccia accuratamente occultata e distrutta.
Le fondamenta delle baracche, riemerse dagli scavi effettuati nel dopoguerra, indicano oggi i luoghi dove, prima di affrontare la morte, ebrei, polacchi, ufficiali e soldati russi furono stipati a migliaia, in attesa del finto bagno che doveva chiudere la loro esistenza. Questi resti sono l'unica testimonianza che č stato possibile recuperare, in mezzo al bosco delle conifere che i nazisti hanno usato per proteggersi da sguardi .
|