Agosto 1942
1° agosto
Africa settentrionale.Attività di pattuglie e scambi di artiglieria, mentre
ambo le parti si preparano a nuove
operazioni di vasto impegno.
Londra.Churchill decide di recarsi
al Cairo. Un telegramma del comandante in capo
delle forze armate iniglesi nel Medio Oriente,
gen. Auchinleck, lo ha reso nervoso e inquieto e
vuole esaminare di persona la situazione.Dice il telegramma: “A
causa della nostra mancanza di riserve e in
seguito al consolidamento delle posizioni nemiche,
dobbiamo concludere, seppure a malincuore,che nella situazione attuale non
è possibile rinnovare i nostri tentativi di sfondamento
del fronte nemico.E improbabile che la possibilità di
riprendere l’offensiva si ripresenti prima della metà di settembre”.
Atlantico.In agosto inizia una nuova fase della Battaglia dell’Atlantico
che si concluderà nel maggio del
1943.E' il periodo in cui raggiunge l’acme l’attività di gruppi di U-
Boote (i cosiddetti “branchi di lupi”)
contro i convogli alleati nell’Atlantico settentrionale,
mentre si registrano azioni isolate nell’Atlantico centrale e meridionale.
Mediamente operano contemporaneamente 108
U-Boote. Il bottino dei sommergibili
tedeschi è cospicuo: 3.857.705 t di
naviglio affondato contro la perdita
di 123 U-Boote. Si tratta comunque
di un successo che con il passare del
tempo si fa sempre meno clamoroso:
con i primi mesi del 1943 infatti
gli Alleati possono disporre di aerei
a largo raggio di azione specializzati
nella caccia ai sommergibili, di radar perfezionati,di Asdic-Sonar, di
navi scorta più numerose e gruppi
di caccia antisommergibili attivi soprattutto nel Golfo di Biscaglia che
sono inoltre dotati di nuove bombe
di profondità: a questo punto il prezzo del successo che i mezzi tedeschi
devono pagare diventa decisamente
alto rispetto ai risultati.
Fronte sovietico.Nel settore meridionale, il Gruppo di armate A (al
quale è stata restituita la 1à armata
corazzata) avanza a ventaglio a sud
di Rostov, tagliando la ferrovia Novorossijsk-Stalingrado e occupando
la città di Salsk; le avanguardie raggiungono il fiume Kuban. Nel settore
del Gruppo di armate B, proseguono
furiosi combattimenti nell’ansa del
Don di fronte a Stalingrado, nel
tentativo da parte tedesca di isolare
i difensori. Nel settore centrale, i sovietici rinnovano i loro attacchi nella
zona di Rzev.
Cina.Chiang Kai-shek accetta le
proposte di collaborazione del gen.
Stilwell per la riconquista della Birmania e modifica le tre richieste che
aveva avanzato il 29 giugno.
2 agosto
Malta.Proseguono gli attacchi dei
bombardieri dell’Asse contro i porti, gli aeroporti e le varie installazioni
militari dell’isola.
3 agosto
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A tedesco avanza rapidamente
nel Kuban, conquistando la città
di Vorosilovsk (oggi Stavropol). Varcato il Don e stabilita una testa di
ponte a Cimljanskaja, i tedeschi raggiungono Kotelnikovo,
donde avanzeranno più lentamente fino al 18
agosto verso Stalingrado. I russi riescono tuttavia a tenere la regione a
nord della grande ansa del Don e un
certo numero di teste di ponte al di
qua del fiume, come a Kleckaja, contrastando il
passo al Gruppo di armate B.
Nel settore centrale, i sovietici proseguono i loro attacchi nella
zona di Riev.
4 agosto
Churchill giunge al Cairo.
5 agosto
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A tedesco conquista una testa di
ponte oltre il Kuban nella regione
di Armavir-Nevinnomyssk, a breve
distanza dalle pendici settentrionali
del Caucaso e dai campi petroliferi
di Majkop. Conquista anche la città di Kropotkin. L’Armata Rossa
prosegue la coraggiosa ma apparentemente
inutile resistenza nella grande ansa del Don.
Africa settentrionale.Churchill visita il fronte. Verso sera comunica a
Clement Attlee, ministro dei Dominions: “Di chiunque possa essere la
colpa della grave situazione esistente, non lo è certamente delle truppe
e può essere ascritta solo in piccola parte al loro
armamento ed equipaggiamento...”. Il premier inglese
è del parere insomma che occorra
un drastico e immediato mutamento in seno all’Alto Comando della
guerra nel Medio Oriente, avendo
ormai perso ogni fiducia nel gen.
Auchinleck.
6 agosto
Fronte sovietico.I russi ammettono
la perdita di Kotelnikovo. I tedeschi
conquistano Tichoreck nel Kuban (a
sud di Rostov e a nord di Krasnodar)
e superano Armavir sul fiume Kuban
con il Gruppo di armate A, mentre
la resistenza sovietica al Gruppo
di armate B nell’ansa del Don presso Stalingrado si viene affievolendo.
Pacifico.La forza d’invasione alleata diretta alle Salomone si avvicina
all’obiettivo senza essere stata scoperta dai nipponici.
Nuova Guinea.Situazione stazionaria.
Tutte le forze australiane e americane nella Nuova
Guinea australiana (Papua e Nuova Guinea nord-
orientale) sono riunite nella “New
Guinea Force”.
7 agosto
Pacifico.Dopo un massiccio bombardamento aeronavale delle zone
prescelte per gli sbarchi, la 1à divisione Marines al comando del gen.
Vandegrift invade le isole di Florida, Tulagi, Gavutu, Tanambogo e
Guadalcanal nel gruppo delle Salomone.E' la prima azione offensiva
terrestre effettuata dagli americani.
Con l’appoggio ravvicinato delle artiglierie navali e degli aerei decollati
dalle portaerei al comando del viceammiraglio F.J. Fletcher, i Marines
sbarcano alle 7,40 sull’Isola di Florida, alle 8 sulla costa meridionale di
Tulagi. Su quest’isola incontrano la
accanita resistenza dei nipponici, che
li fermano a circa 1 km dalla punta
sud-orientale. Alle 9,10 un reggimento di Marines
sbarca senza incontrare resistenza sulla costa
settentrionale di Guadalcanal, a circa 6 km da
Punta Lunga, e stabilisce una testa
di sbarco tra le foci dei fiumi Tenaru
e Tenavatu. Quindi avanza verso
sud-ovest in direzione del Monte
Austen. A sera, gli invasori sono
penetrati all’interno per circa 1600
metri. Alle 12, un battaglione di paracadutisti
invade le isolette gemelle (unite da un argine) di Gavutu e
Tanambogo, a est di Tulagi, e le occupa quasi interamente nonostante
il fuoco nemico.
I nipponici contrastano gli sbarchi
anche con attacchi aerei, danneggiando un cacciatorpediniere
americano, il Mugford.
Isole Aleutine.Una Task Force di
incrociatori e di cacciatorpediniere
americani al comando del contramm.
W.W. Smith bombarda l’Isola di
Kiska, occupata dai nipponici, danneggiando installazioni.
Nuova Guinea.Scontri di pattuglie.
A causa degli sbarchi americani nelle Salomone, i nipponici richiamano
un convoglio salpato da Rabaul e diretto a Buna.
Africa settentrionale.L’aereo che sta
portando al Cairo dal fronte il gen.
W.H.E. Gott, già comandante del
XIII corpo britannico e designato da
Churchill al comando dell’8à armata,
viene intercettato e abbattuto da due
Messerschmitt tedeschi: Gott muore
con tutto l’equipaggio. A sostituirlo
viene chiamato il gen. Bernard Law
Montgomery.
8 agosto
Churchill e Roosevelt concordano
nella decisione di affidare al gen.
Eisenhower il comando dell’operazione “Torch” (sbarco in Africa).
India.Il Congresso indiano chiede ai
britannici l’indipendenza.
Africa settentrionale.Churchill sostituisce il gen. Auchinleck con il
gen. Harold Rupert Alexander,51
anni, nel comando del Medio Oriente.
Auchinleck è destinato ai comando del settore Iraq-Persia.
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate B tedesco
conquista Surovikino, a ovest di Stalingrado. Il Gruppo di armate A si avvicina sempre
più a Majkop e Krasnodar.
Pacifico.Nelle Salomone, gli aerei
nipponici attaccano le forze navali
americane che trasportano la forza
di sbarco, affondando il trasporto
George F. Elliott e danneggiando il
trasporto Barnett e il cacciatorpediniere Jarvis,
che affonderà mentre tenta di raggiungere Nouméa, il
giorno 9.
A Guadalcanal, gli americani si impadroniscono
del villaggio di Kukum e di un campo d’aviazione in
corso di costruzione. Il campo viene
subito ribattezzato “Henderson
Field”. Si completa la conquista di
Tulagi, Gavutu e Tanambogo.
Battaglia dell’Isola di Savo.Nella
notte sul 9, una squadra giapponese
salpata da Rabaul (Nuova Britannia)
alla notizia dello sbarco americano
nelle Salomone e comprendente 5
incrociatori pesanti (Chokai, Aoba,
Kako, Kinugasa e Furutaka), 2 incrociatori leggeri (Tenryu e Yubari)
e il cacciatorpediniere Yunagi, al comando del viceammiraglio Gunichi
Mikawa, sorprende al largo dell’Isola di Savo
la flotta alleata che protegge i trasporti destinati all’invasione delle Salomone. La comanda il
contrammiraglio australiano Crutchley e la compongono 6 incrociatori
pesanti (Chicago, Vincennes, Àstoria, Quincy e gli australiani Australia
e Canberra), 2 incrociatori leggeri
(San Juan e l’australiano Hobart) e
8 cacciatorpediniere. Nella dura battaglia notturna
gli incrociatori pesanti Astoria, Quincy, Vincennes e
Canberra sono affondati, l’incrociatore pesante Chicago
e 2 cacciatorpediniere sono gravemente danneggiati. I giapponesi si allontanano
quasi senza danni: gli incrociatori
Kinugasa, Chokai e Aoba leggermente danneggiati.Lamentano 58 morti
e 53 feriti. Gli Alleati hanno avuto
1023 morti e 709 feriti.
9 agosto
Pacifico.Dopo la grave sconfitta
notturna, gli americani ritirano in
tutta fretta dalle Salomone il gruppo
anfibio e quello di appoggio aereo,
portando via oltre la metà dei rifornimenti per 60 giorni destinati alla
forza di sbarco e circa 2000 uomini
della stessa.I 17.000 Marines ormai
a terra restano abbandonati a se stessi nelle varie isole.Gli 11.000
Marines che hanno preso terra a Guadalcanal
consolidano la testa di ponte e intraprendono
il completamento della pista dell’aeroporto. Gli altri
occupano le isolette di Mbangai, Kokomtambu e Makambo.
Nuova Guinea.Il gen. australiano
Sydney F. Rowell assume il comando degli Alleati in Nuova Guinea.
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A conquista i centri petroliferi
di Majkop e Krasnodar, nel Caucaso. Alle pendici
della catena, la resistenza sovietica si fa più vigorosa,
favorita dal terreno.
10 agosto
Africa settentrionale.Churchill indica al gen. Alexander
il suo obiettivo: la distruzione delle forze italotedesche in Egitto e in Libia.
Mediterraneo.Inizia l’operazione
“Pedestal” che mira a far giungere
a Malta un grande convoglio di rifornimenti.
Pacifico.Un sommergibile americano
affonda davanti a Kavieng (Nuova
Irlanda) l’incrociatore pesante nipponico Kako, reduce dalla battaglia
di Savo.
11 agosto
Nuova Guinea.Gli americani impiantano un grosso
centro di rifornimenti e comunicazioni a Port Moresby. Australiani e indigeni devono
abbandonare l’aeroporto di Kokoda,
non più difendibile.
Fronte sovietico.Si aggrava la minaccia tedesca su Stalingrado con
l’eliminazione, da parte del Gruppo
di armate B, della testa di ponte sovietica presso Kalac nell’ansa del
Don.
Dissensi tra Hitler e Halder. Questi seguita a sostenere il carattere
prioritario che deve avere la conquista di Mosca, mentre Hitler mira ai
pozzi petroliferi del Caucaso. Cosa
errata, tant’è vero che la Germania
potrà combattere per altri due anni
e mezzo senza i pozzi del Caucaso.
12 agosto
Fra il 12 e il 15 agosto si incontrano a Mosca Stalin, Churchill, Averell
Harriman in rappresentanza di Roosevelt e emissari del gen. De Gaulle
per discutere l’apertura del secondo fronte in Europa.
Fronte sovietico.Gli attacchi russi
nella zona di Rzev raggiungono la
massima intensità ma non portano a
risultati decisivi. Nel settore meridionale, le avanguardie del Gruppo di
armate A tedesco raggiungono Slavjansk nel Kuban, a breve distanza
dalla costa orientale del Mar d’Azov.
Africa settentrionale.Il gen. sir Bernard L. Montgomery,
nuovo comandante dell’8à armata britannica,
giunge in Egitto dall’Inghilterra.
Pacifico.1400 Marines che avrebbero dovuto essere
sbarcati a Guadalcanal sbarcano nell’isola di Espiritu
Santo, che dovrà servire come base
di rifornimento per le truppe delle
Salomone. Il primo aereo con rifornimenti atterra a Guadalcanal sullo
Henderson Field appena completato.
13 agosto
Fronte sovietico.I tedeschi conquistano Elista, nel distretto di Kalmyk,
a sud di Stalingrado e a sud-est di
Kotelnikovo.
Nuova Guinea.Un convoglio nipponico sbarca 3000 genieri a Basabua,
presso Gona. I nipponici attaccano
in forze gli australiani e indigeni nella zona di Deniki, facendoli arretrare
di 8 km. Dopo essersi assicurata con
questo successo la pista Buna-Kokoda,
si limitano a consolidare le posizioni.
Nuova Britannia.Il Quartier Generale Imperiale nipponico
affida al comando della 17à armata, di stanza a
Rabaul, il compito di scacciare gli
americani da Guadalcanal e dalle
altre isole delle Salomone da essi
occupate. Il gen. Maruyama prende
le opportune disposizioni.
14 agosto
Fronte sovietico.Gran parte della 6à armata tedesca (von Paulus), con
l’appoggio dell’armata corazzata del
gen. Hoth, completa la conquista di
tutta la regione compresa nell’ansa
del Don (tranne piccole teste di ponte sovietiche a nord) e avanza su
Stalingrado da sud, da ovest e da
nord-ovest.
15 agosto
Pacifico.Arrivano a Guadalcanal i
primi cacciatorpediniere adibiti al
trasporto veloce di rifornimenti, nonché reparti di personale di terra
dell’aviazione per far funzionare l’aeroporto Henderson. Come misura
precauzionale, le razioni dei Marines
vengono ridotte.
Fronte sovietico.I tedeschi conquistano Georgijevsk presso Pjatigorsk,
ai piedi del Caucaso.
Medio Oriente.Il gen. Alexander sostituisce effettivamente Auchinleck
nel comando del Medio Oriente.
Africa settentrionale.Appena giunto
dall’inghilterra, Montgomery avvia il
rafforzamento e la riorganizzazione
dell’8à armata britannica. Il X corpo
è schierato in riserva. La 44à divisione e la 10à divisione corazzata, che
stanno addestrandosi nella zona del
Delta, vengono inviate a presidiare
il costone di Alam Halfa, alle spalle
della linea di El Alamein, giudicato
dal nuovo comandante posizione di
vitale importanza per la difesa di
Alessandria. Una brigata della 44à
divisione viene aggregata alla 2à divisione neozelandese a El Alamein.
16 agosto
Africa settentrionale.Per la prima
volta, bombardieri medi americani
attaccano le posizioni dell’Asse a El
Alamein.
17 agosto
Pacifico. Isole Gilbert.Un reparto di
Marines sbarcato da 2 sommergibili
prende terra nell’isola di Makin impegnando in un’incursione durata 2
giorni la guarnigione giapponese e distruggendo una stazione radio.
Guadalcanal.La Task Force 62
(amm. Turner) è incaricata di assicurare le comunicazioni
con le truppe sbarcate. Il campo di aviazione
Henderson entra pienamente in
funzione. I nipponici, nella notte sul
18, sbarcano rinforzi presso la Punta Taivu e nella zona di Kokumbona:
in tutto 900 uomini portati da 4
cacciatorpediniere.
Fronte sovietico.I tedeschi stabiliscono una testa
di ponte oltre il fiume Kuban, nel Caucaso. Conquistano le stazioni termali di Pjatigorsk,
Essentuki e Kislodovsk alle pendici
del Caucaso. Reparti della 1à e 4à
divisione tedesche da montagna si
accingono a scalare l’Elbrus (oltre
5600 m, la più alta vetta della catena del Caucaso).
Ma è più un’impresa sportiva che militare. Data la
natura del terreno, i sovietici avranno sempre la meglio sugli attaccanti.
18 agosto
Nuova Guinea.Tre trasporti nipponici scortati
sbarcano un nutrito contingente di truppe a Basabaua senza
essere avvistati dagli aerei alleati.
19 agosto
Fronte sovietico.Mentre le divisioni
tedesche avanzano a raggiera nell’ansa del Don, un contrattacco russo
apre un varco tra l’armata italiana
e la 6à armata tedesca.
Nel settore settentrionale, da questa
data fino alla fine di settembre i sovietici del Fronte di Leningrado e del
Volchov tentano con una serie di attacchi di tagliare
il corridoio fra Tosno, a sud di Leningrado, e il Lago
Ladoga, al fine di liberare Leningrado,ma sono ben contenuti dalla
18à armata tedesca.
Africa settentrionale.Alexander raccomanda a Montgomery di tenere
a ogni costo le posizioni di EI Alamein mentre
viene preparata la controffensiva.
Pacifico.A Guadalcanal, nelle Salomone, il 5° regg. Marines libera i
villaggi di Matanikau e Kokumbona
dai nipponici. Ma il perimetro della
zona occupata dagli americani è ancora molto ristretto,
intorno a Lunga e allo Henderson Field. Frattanto i nipponici
fanno salpare da Rabaul nella Nuova Britannia altri
1500 uomini, in 4 trasporti scortati
da cacciatorpediniere, per Guadalcanal.
Nuova Guinea.Reparti della 7à divisione australiana giungono a Port
Moresby e subito si dirigono verso
Isurava per soccorrere la “Maroubra
Force” in difficoltà.
Francia.Un contingente di truppe alleate cerca di sbarcare a Dieppe,
cittadina di pescatori sulle coste francesi della Manica (dipartimento della
Seine-Maritime): ne fanno parte
5000 canadesi, 1100 inglesi, una cinquantina di Rangers americani e un
pugno di uomini della Francia Libera.
Ore 3: le unità che trasportano le
truppe da sbarco giungono senza essere scoperte
a circa 8 miglia al largo di Dieppe.
Ore 3,30: gli LSI (Landing Ship, Infantry), cioè le navi da trasporto
e sbarco per fanteria, calano in mare
i mezzi da sbarco. I guai iniziano
quasi subito: la flottiglia dei mezzi
da sbarco che trasporta il Reggimento
Reale del Canada è finita lontano dalla
rotta prefissata e non riesce quindi a trovarsi
nel punto preciso della spiaggia al momento giusto.Alle 3,47 poi, la cannoniera che
fa da battistrada al Commando n. 3 è
finita in mezzo a un gruppo di pescherecci tedeschi armati. Si scatena
un fuoco d’inferno durante il quale
l’unità inglese ha la peggio: i 20 mezzi da sbarco
che trasportano il Commando n. 3 si
mettono in salvo disperdendosi.
Dal canto loro i canadesi riescono a
raggiungere i punti prestabiliti ma
vengono subito inchiodati sull’angusta spiaggia
ghiaiosa da un fuoco micidiale e preciso. Appena sbarcati
dai mezzi speciali della marina inglese, 27 carri leggeri sono distrutti e
gli assalitori fatti a pezzi.
Ore 9: visto il totale fallimento dell’azione,
viene dato l’ordine di reimbarco immediato delle truppe: circa
3000 degli uomini impiegati, cioè
una buona metà, restano a terra, uccisi o prigionieri;
tutti i veicoli, l’equipaggiamento e un buon numero
di armi vengono abbandonati sulla
spiaggia. (A questo proposito Hitler
dirà: “E' questa la prima volta in cui
si ha la cortesia, da parte inglese, di
attraversare il mare per offrire al nemico un campionario completo delle
sue nuove armi”).
Ore 16: a Dieppe nessun segno dello
scontro avvenuto la mattina davanti
alla sua spiaggia, la vita vi scorre
normale, i negozi sono aperti...
20 agosto
Fronte sovietico.L’avanzata tedesca a sud-est di
Stalingrado viene rallentata dai fiumi Aksai e Myskova.
Pacifico.A Guadalcanal, una trentina di aerei
americani arriva a guarnire lo Henderson Field.
Unità del 1à divisione Marines sono impegnate in scontri a fuoco, la sera, da
reparti nipponici che avanzano da
est sul fiume llu.
Nuova Guinea.Un contingente giapponese di 1500 uomini provenienti
da Buna e dalla Nuova Irlanda si
prepara a sbarcare nella Baia di Milne, all’estremità orientale dell’isola.
21 agosto
Fronte sovietico.Elementi dei Gruppo di armate A tedesco occupano
Krymsk presso la costa nord dei Mar
Nero, a breve distanza di Novorossijsk.E' sempre
accanita la resistenza sovietica nei settore di Stalingrado.
Pacifico.Guadalcanal.I nipponici
attaccano prima dell’alba per impadronirsi della sponda occidentale dei
fiume Ilu, ma sono respinti e contrattaccati alle spalle,
subendo la perdita di circa 800 uomini.
Nuova Guinea.Il convoglio nipponico segnalato il 20 sbarca rinforzi a
Salamaua, completando il contingente che dovrà procedere alla conquista
di Port Moresby. La XVIII brigata
australiana raggiunge la Baia di Milne,
dove si unisce alla VII, pure australiana,
che si trova in quella posizione da luglio.
22 agosto
Il Brasile dichiara guerra all’italia
e alla Germania.
Pacifico.Nelle Salomone, a Guadalcanal,
un battaglione di Marines proveniente da Tulagi
rafforza la guarnigione di Lunga. A Tulagi giungono
altri Marines dalle Nuove Ebridi.
Nuova Guinea.Le forze nipponiche,
11.000 uomini al comando del gen.
Tomitaro Horii, si preparano all’offensiva.
Le forze australiane, americane, inglesi e
indigene sono equivalenti.
23 agosto
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate B tedesco
sfonda a nord di Stalirigrado in direzione del Volga,
conquistando tra Rynok e Erzovka
un saliente largo 8 km.600 bombardieri della Luftwaffe attaccano la
grande città industriale, provocando
40.000 morti. Ma i sovietici non
perdono la testa, e il saliente viene
“stabilizzato”. Per evitare l’accerchiamento,
il grosso delle truppe sovietiche ripiega sulla città. Nell’ansa
del Don, a Izbusenskij, il “Savoia
Cavalleria” comandato dal col. Bettoni, attacca con 600 cavalleggeri
2000 russi armati di mortai e mitragliatrici per consentire
a italiani e tedeschi di chiudere la breccia aperta
dai sovietici tra la 6à armata tedesca
e l’armata italiana. Gli italiani, con
l’ultima carica di cavalleria della storia, sgominano il nemico. Sciabole e
bombe a mano contro mortai e mitragliatrici: il prezzo della vittoria, di
importanza locale, è altissimo.
La bandiera con la svastica sventola
sulla cima dell’Elbrus, raggiunta dai
reparti alpini tedeschi.
24 agosto
Pacifico.Salomone orientali.Tre
Task Forces americane riunite, al comando del viceammiraglio Frank J.
Fletcher e comprendenti 3 portaerei
(Saratoga, Enterprise, Wasp, con un
totale di 254 aerei), la corazzata
North Carolina, 5 incrociatori pesanti (Minneapolis, New Orleans,
Portland, San Francisco, Salt Lake
City), 2 incrociatori leggeri (Atlanla, San Juan) e 18
cacciatorpediniere, intercetta a est di Guadalcanal
un gruppo di squadre nipponiche, comandate
dal viceammiraglio Nobutake Kondo ma
dirette strategicamente dal comandante in capo della
flotta combinata amm. Yamamoto,
a bordo della corazzata Yamato, all’ancora a Truk. Le forze nipponiche
comprendono 3 portaerei (Shokaku,
Zuikaku e Ryujo, con un totale di
168 aerei, integrati però da altri 100
aerei con base a terra), 3 corazzate
(Mutsu, Hiei, Kirishima), 13 incrociatori pesanti (Ataqa, Maya, Takao,
Myoko, Aguro, Suzuya, Kumano,
Chikuma, Tone, Chokai, Aoba, Kinugasa, Furutaka), 3 incrociatori
leggeri,1 nave trasporto idrovolanti,
31 cacciatorpediniere e 12 sommergibili.
Una delle squadre scorta 4 navi trasporto truppe con rinforzi per
Guadalcanal. Si scatena una grande
battaglia aeronavale in cui i nipponici perdono 90 aerei, gli americani
20. Prima di ritirarsi, i nipponici perdono inoltre
la portaerei Ryujo, colpita da bombe e siluri, l’incrociatore
leggero Jintsu,1 cacciatorpediniere,
1 trasporto truppa; moltissime le vittime.
Da parte americana, la portaerei Enterprise è
danneggiata da bombardieri in picchiata.
Guadalcanal.Si intensificano i bombardamenti aerei
nipponici sull’aeroporto Henderson,
cui sono assegnati 11 bombardieri in
picchiata distaccati dalla portaerei Enterprise.
Nuova Guinea.Il gen. Horii ordina
di aprire l’offensiva generale. Due
forze anfibie provenienti da Buna e
dalla Nuova Irlanda salpano per la
Baia di Milne. Quella proveniente
da Buna (7 grosse chiatte) e avvistata dagli australiani.
25 agosto
Pacifico.Battaglia delle Salomone
orientali.Bombardieri dell’esercito
e della marina USA attaccano i trasporti nipponici con i rinforzi per
Guadalcanai costringendoli a invertire la rotta.1 trasporto e
1 cacciatorpediniere sono affondati,1 incrociatore è danneggiato.
Isole Gilbert.I giapponesi occupano
Nauru.
Nuova Guinea.I giapponesi occupano l’Isola Goodenough nel gruppo
delle Isole D’Entrecasteaux, presso la
costa sud-orientale della Nuova Guinea. Sono le 7 chiatte dirette alla
Baia di Milne, che hanno perso la
rotta e che vengono distrutte dagli
aerei americani. Nella notte sul 26,
i nipponici riescono ugualmente a
sbarcare a est di Rabi, presso la Baia
di Milne, e sono impegnati dagli australiani mentre avanzano verso
ovest.
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A
respinge un contrattacco sovietico a Mozdok e punta in direzione
di Groznyi e Baku, nel Caucaso.
26 agosto
Pacifico.Nelle Salomone, a GuadaIcanal, i Marines si preparano a una
piccola puntata offensiva per eliminare la
pressione nipponica sul fianco ovest della testa di sbarco.
Nuova Guinea.Aerei alleati attaccano i giapponesi nella Baia di Milne,
all’estremità orientale dell’isola, distruggendo
depositi di viveri e munizioni e danneggiando alcune navi
trasporto. A sera, un convoglio nipponico proveniente
dalla Nuova Irlanda sbarca un nuovo contingente
di truppe nella baia. Nella zona di
Isurava, i nipponici che avanzano attraverso i monti su Port Moresby
costringono i reparti australiani a ripiegare sotto
la loro crescente pressione.
I nipponici occupano l’Isola Ocean.
27 agosto
Pacifico.Guadalcanal.Un battaglione di Marines
sbarca a ovest di Kokumbona mentre un altro reparto
muove da Kukum verso l’interno per
tagliare la ritirata al nemico. La manovra è
sventata dall’energica resistenza dei nipponici a poco più di 1
km da Kokumbona. Una squadriglia
di caccia viene a rinforzare le unità
aeree americane.
Nuova Guinea.Progressi nipponici
sia lungo la costa, sia all’interno lungo
la pista che congiunge Port Moresby con la costa settentrionale. Una
brigata australiana è inviata di rinforzo all’interno.
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate B seguita a
premere su Stalingrado.Il Gruppo di armate
A si avvicina a Groznyi conquistando Prochladnij e attestandosi sul fiume Terck.
28 agosto
Pacifico.Guadalcanal.I Marines si
ritirano sulle posizioni di partenza.
Bombardieri in picchiata affondano
un cacciatorpediniere nipponico, ne
danneggiano due e impediscono al
nemico di sbarcare rinforzi sull’isola.
Nuova Guinea.Gli australiani nella
Baia di Milne contengono violenti
attacchi frontali nipponici. Proseguono i combattimenti all’interno sulla
catena Owen Staniey.
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A tedesco
inizia l’attacco a Novorossijsk sul Mar Nero.
29 agosto
Nuova Guinea.Nuovi rinforzi giapponesi, circa 750 uomini, sbarcano
nella Baia di Milne. Proseguono i
combattimenti lungo la pista sulla
catena Owen Stanley che collega
Port Moresby con la costa settentrionale.
30 agosto
Africa settentrionale.Ore 23: Rommel sferra
un attacco su tutto il fronte di El Alamein;
è iniziata la battaglia di Alam Halfa, cosi chiamata
dall’omonima “Cresta” a sud-est di
El Alamein nei pressi della quale
si svolge la battaglia principale. Il
piano del feldmaresciallo tedesco
prevede delle azioni diversive condotte
dalla sinistra del suo schieramento (verso El Alamein), contro il
XXX corpo nemico dalla 164à divisione tedesca e
dalle divisioni italiane Trento e Bologna: l’attacco principale
è previsto nel settore meridionale delle linee tedesche, contro il
XIII corpo britannico, ad opera della 90à divisione leggera, dei corpo
d’armata motorizzato italiano (con
le divisioni Ariete e Littorio), le due
divisioni corazzate dell’Afrikakorps
(la 15à e la 21à), la divisione Folgore
e il Gruppo Recce. Rommel intende
aggirare da sud le posizioni britanniche, spostarsi ad est della Cresta di
Alam Halfa e quindi accerchiare
l’8à armata britannica.
L’offensiva di Rommel si è resa
necessaria nel momento in cui egli si è
reso conto che il tempo avrebbe favorito la ricostituzione e
la riorganizzazione delle truppe del gen. Alexander.
In quest’occasione il feldmaresciallo tedesco dichiara:
“La decisione di attaccare oggi è la più grave
della mia vita.O si riesce a raggiungere ora il canale di Suez oppure...”.
Pacifico.Guadalcanal.12 bombardieri in picchiata e 18
caccia vengono a potenziare l’aviazione americana nello Henderson Field.
Bombardieri in picchiata nipponici attaccano e affondano, ai largo dell’isola,
il trasporto veloce americano Colhoun.
Nuova Guinea.La sera, i nipponici
attaccano nella Baia di Milne per impadronirsi di una pista d’atterraggio.
Sono respinti all’alba dopo sanguinosi combattimenti.
31 agosto
Africa settentrionale.Rommel non
riesce a sfondare le difese inglesi
di Alam Halfa: ne viene impedito
dagli attacchi della RAF, dalla presenza sul suo fianco destro
della 7à divisione corazzata inglese (che gli
impedisce l’aggiramento completo
della Cresta di Alam Halfa), dalla
scarsità di carburante e dalla presenza di campi minati che rendono
necessariamente molto lenta l’avanzata.
Pacifico.Isole Salomone.La portaerei americana Saratoga è danneggiata
dai siluri di un sommergibile nipponico 260 miglia
a sud-est di Guadalcanal, presso l’Isola Santa Cruz.
Resterà fino a novembre in riparazione
a Pearl Harbor.
Nuova Guinea.Gli australiani assumono l’iniziativa
nella Baia di Milne.Dato il deterioramento
della situazione, il gen. Horii riceve dai comando nipponico
l’ordine di passare sulla difensiva anche all’interno,
sulla catena Owen Stanley.
Fronte sovietico.Nonostante l’accrescersi della resistenza sovietica sul
fiume Terek, le forze del Gruppo di
armate A rafforzano la testa di ponte conquistata oltre lo stesso fiume
nella zona di Mozdok.
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