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IL CASTELLO
(Dal libro BOLLENGO, STORIA CIVILE E RELIGIOSA di Mons. G. Testore)

         Le prime notizie di Bollengo risalgono all’anno 917 cresciuto su nuclei di paesi di origine romanica.

         Bollengo era conteso tra la città di Ivrea e quella di Vercelli per il predominio dell’imbocco della Valle d’Aosta.

         Nel 1142 diventa feudo di Vercelli concesso ad Ivrea purché giurasse fedeltà a  Vercelli. Ivrea, però stanca della infedeltà vercellese decise di liberarsene: costruì intorno al1200, sul monte un Castello Franco chiamando i bollenghini ad abitarlo.

         Una mappa del 1783 indica quale fosse l’assetto e la reale consistenza del nucleo difensivo. In alto il castello intorno correvano mura protette da un ampio fossato. La costruzione terminò nel 1250.

Nei secoli successivi e fino al XVII il castello fu abitato da conti e signori feudatari di questo o quel regnante, venduto e ricomprato o regalato per meriti di guerra ad un comandante distintosi in battaglia. Ad esempio i conti Dentis  comprò il feudo di Bollengo al prezzo di lire 20.000 d’oro l’8 luglio 1700.  I suoi discendenti lo tennero fino al 1798.

Acquistato poi dai Fratelli Larghi di Vercelli il castello venne restaurato ed abbellito, tale opera venne continuata dal successivo proprietario: il Conte Senatore Costantino Nigra che lo trasformò in dimora ricca, grandiosa e lussuosa  C’era un ostacolo: il campanile che disturbava  la tranquillità e il silenzio desiderato. Propose di abbatterlo e di ricostruirlo, a sue spese, più in basso, ma il comune rifiutò.

Purtroppo non se ne fece nulla perché morì il fratello del Conte Costantino, per il quale egli aveva comprato la costruzione bollenghina.  A causa di ciò vendette il castello ai Conti Derossi, poi nel 1909  divenne “Collegio S: Luigi Gonzaga” proprietà dei Gesuiti francesi in fuga dalla Francia. Lo abbandonarono nel 1919

Dal 1921 al 1932 diventò sede dell’O.N.M.I.  (Opera Nazionale “Maternità ed Infanzia”). I nati in questo arco di tempo furono 475.

In seguito abitato dai Gesuiti Spagnoli e dall’anno !939 dai Figli di don Bosco. fino al 1968 anno in cui fu definitivamente abbandonato a se stesso.