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13. Il Processo di Creazione
by Dani

 

In quest' articolo mi propongo di spiegare la mia tesi su come sia avvenuta la creazione dello spazio-tempo. Tesi che si basa sull'idea che la Creazione segua un ordine matematico preciso.

La matematica è logica matematica e quindi simbolica. Esiste anche una logica verbale e quindi concettuale. Sono i due modi, l'uno alternativo all'altro, per comprendere la realtà.

Abbiamo detto che la consapevolezza pura o Dio sta al di fuori di spazio-tempo. E sa già tutto, perché è pensiero infinito. E' quindi mente infinita. E quindi sa tutto, e non ha bisogno di spiegare qualcosa con la matematica. Come si legge nella Bibbia, all'inizio fu il Verbo.

La matematica è lo strumento spazio-temporale e quindi finito che rappresenta nello spazio-tempo il pensiero infinito della consapevolezza pura. Ora, come si rappresenta nello spazio-tempo il pensiero infinito?

Abbiamo visto che la consapevolezza pura è pensiero infinito. Significa che al di fuori di spazio-tempo esiste l'infinito. Lo spazio-tempo invece è finito. Ma, dato che esiste la parola infinito, significa che anche nello spazio-tempo esiste il pensiero di infinito. Ora, come rappresentare tale pensiero?

Ragioniamo ancora. Cos'è il nulla? Esiste il nulla? Se esiste il non-spazio-tempo che è infinito, ed esiste lo spazio-tempo che è finito, ed è tutto ciò che esiste, dato che il non-spazio-tempo è infinito, allora non può esistere il nulla. Esiste però il pensiero del nulla. E quindi significa che il nulla esiste! Ma cos'è allora?

L'unica conclusione possibile è che con il termine nulla si indichi qualcosa che già esiste ma che è indicato con un altro termine. E cos'è? E' l'infinito! Nulla e infinito sono due termini che servono per indicare lo stesso concetto di qualcosa di non finito. Il nulla non è finito, e l'infinito non è finito. E dato che ciò che non è finito può essere solo infinito, allora significa che il nulla non è altro che un altro termine per indicare l'infinito.

Quindi possiamo rappresentare nello spazio-tempo tale concetto nulla/infinito con un unico simbolo. E il simbolo che più dà l'idea dell'infinito è il cerchio. Perché? Perché il cerchio non ha inizio e non ha fine. Rappresenta cioè l'infinito. Tutti i punti del cerchio sono uniti da un'unica linea che è chiusa in sé. Indica cioè l'unità del finito. E l'unità nel finito non è altro che la rappresentazione dell'infinito del non-spazio-tempo, dove tutto è uno. Quindi l'infinito può essere rappresentato matematicamente con il simbolo 0.

Per distinguere il nulla dall'infinito, si può però utilizzare un solo zero (0) per il nulla ed un doppio zero (00) per l'infinito. O e OO (che può essere visto anche come un 8 inclinato di 90°) non sono da considerare numeri, sebbene siano simboli utilizzati per indicare il nulla (zero) e l'infinito.

Quindi lo 0 indica l'origine di tutto. Cioè indica la consapevolezza pura o Dio al di fuori di spazio e tempo. Cosa viene dopo lo 0, cioè dopo la consapevolezza pura?

La consapevolezza pura si rende finita per fare esperienza. Fare esperienza emotiva di ciò che già sa. E le emozioni non sono altro che la rappresentazione fisica dell'amore. Ciò che la consapevolezza pura vuole sperimentare è cioè l'amore in una forma fisica. Perché la consapevolezza pura è amore. Quindi si rende finita per creare la forma fisica. Come fa?

Crea uno spazio-tempo. Ora, prima di descrivere la creazione del nostro spazio-tempo, dobbiamo dire che in realtà il nostro spazio-tempo non è l'unico esistente. Diciamo che Dio ha creato due spazio-tempo: uno che esiste da sempre e sempre esisterà ed è uno spazio-tempo ad un'unica dimensione vibrazionale. E sempre sarà così. Questo è il Regno di Dio, dove Dio/Dea esistono in forma umana. Essi crearono poi uno spazio-tempo che si sarebbe contratto ed espanso nell'arco del tempo creando molte dimensioni. Tale spazio-tempo, quello in cui noi viviamo, è quello che tratteremo qui.

Cos'è lo spazio-tempo? E' energia. Energia che trattiene in sé consapevolezza. L'energia è quindi consapevolezza. Ma non consapevolezza originaria, poiché la consapevolezza originaria è al di fuori di spazio-tempo. E' parte di consapevolezza pura limitata in una forma energetica. Quindi non è più pura, bensì semplicemente consapevolezza. Il cui scopo è di ritornare alla purezza.

Spazio e tempo vennero creati assieme? Proviamo a riflettere.

Può esistere spazio senza tempo? Sì. Immaginiamo che la creazione sia creata come pensiero ma senza tempo. Ma nel momento in cui si manifesta a livello fisico, per forza deve esserci il tempo, perché anche un istante è tempo, seppur infinitesimale. Ma nel momento in cui rimane come pensiero non energetico della consapevolezza pura, può esistere come immagine spaziale. E quindi può esistere spazio senza tempo.

Può invece esistere tempo senza spazio? No. La consapevolezza pura conosce il pensiero di tempo, ma non può crearlo se non c'è già uno spazio che possa rappresentare la base fisica attraverso cui il tempo si manifesta.

Quindi è chiaro che prima venne creato lo spazio, e poi il tempo. E la prima manifestazione dello spazio-tempo fu l'energia necessaria per creare lo spazio ed il tempo. Cioè il pensiero che costituisce proprio la consapevolezza pura nello spazio-tempo. Possiamo indicare l'energia con il numero 1.

Perché una linea (1) per indicare l'energia? L'energia non ha ancora spazio e tempo, quindi non può essere che nell'ora e nel qui. E quindi un punto. Che, nella nostra forma numerica, si rappresenta con il simbolo 1. Ma tale simbolo, seppur oggi il più diffuso, indica che esiste uno spazio nel presente, dato che è una linea verticale. E quindi rappresenta in realtà la fase successiva in cui si crea lo spazio.

Cosa significa? Significa che manca un simbolo. E tale simbolo è il punto. Quindi la rappresentazione matematica dell'infinito e delle prime due fasi della creazione è (0) cioè Dio, il punto (.) cioè la creazione dell'energia e l'(1), cioè la creazione dello spazio.

Quindi cosa avviene dopo la creazione dello spazio? Avviene come detto la creazione del tempo. E come lo rappresentiamo numericamente? Se la creazione dello spazio si rappresenta con una linea verticale, allora il tempo lo indichiamo con una linea orizzontale.

Ma, dato che già esiste lo spazio, la fase 3 diventa un simbolo che comprende una linea retta ed una orizzontale. Ora, come avvicinarle tra loro? Dato che lo spazio è la base su cui si crea poi il tempo, allora la linea verticale sta sotto a quella orizzontale. Si toccano, dato che l'uno è la base dell'altro. E dato che il tempo inizia solo quando c'è lo spazio, allora avremo una linea verticale la cui estremità superiore coincide con l'estremità sinistra della linea orizzontale. Tale simbolo indica la terza fase della creazione.

Quindi possiamo indicare la creazione del tempo con il simbolo (2). Anche se tale simbolo è stato distorto dalla sua forma originaria, è quello che per comodità utilizzeremo. E lo stesso varrà per i numeri successivi.

Dopo la creazione del tempo cosa avviene? Si comincia a creare la forma fisica grazie ai pensieri di spazio e tempo. E quale forma fisica viene creata per prima? La natura? Gli animali? L'essere umano?

Tutte queste specie per esistere necessitano dell'esistenza di ciò che le compone. Cioè il pensiero dell'essere umano per esistere necessita dell'esistenza dei pensieri che lo compongono, e quindi anche dei pensieri di occhio, organo, pelle, cellula, ecc. Ma qual è la particella elementare di tutto il creato? Esiste una particella più piccola di quelle che, secondo la corrente dominante della scienza, sembrano essere le particelle fondamentali, cioè i quark e i leptoni (elettrone, 2 tipi di mesone, 3 tipi di neutrino)?

D'ora in poi useremo solo il termine quark sia per i quark che per i leptoni. Questo perché la mia tesi è che i leptoni ed i quark abbiano le stesse caratteristiche ed appartengano quindi allo stesso gruppo. Sostengo quindi che la teoria del leptoquark sia corretta, sebbene penso che non esistano particelle più piccole dei quark (o leptoquark). Fra l'altro, questa tesi è in sintonia con l'importanza data al numero dodici ed alla polarità nei miei scritti, dato che esistono 6 quark e 6 leptoni, costituendo quindi un gruppo di 12.

Vediamo quindi se può esistere una particella più piccola dei quark. Abbiamo detto che lo spazio-tempo è finito. E quindi al suo interno vi è un numero finito di pensieri. E i pensieri stessi sono in sé finiti come concetto. Quindi non può esistere un pensiero non finito nello spazio-tempo, il che significa che esiste un pensiero che rappresenta il pensiero più semplice esistente in tutto il creato. Il pensiero più semplice è quello che contiene una minor quantità di energia e quindi di consapevolezza in sé. Qual è tale pensiero?

Non può essere altro che un pensiero che si conosce. Cioè dato che siamo nel punto più basso della creazione ed è da qui che sta per iniziare l'ascensione globale e pura e cioè la fase di contrazione dello spazio-tempo, allora significa che ora e qui per forza esiste il pensiero del pensiero più semplice di tutto il creato, perché se non fosse così non sarebbe potuta iniziare la fase di contrazione. La fase di contrazione, cioè di ascensione, inizia quando si raggiunge il punto massimo di espansione. Ed è a quel punto che tutto comincia a ripurificarsi e a contrarsi. Per forza, quindi, esiste sulla dimensione più bassa il pensiero più semplice, altrimenti non potrebbe iniziare la contrazione. Perché tutti i pensieri dello spazio-tempo devono essere anche qui. Dai più semplici ai più complessi.

Quindi, se così è, dato che il pensiero più semplice oggi conosciuto è quello del quark (compresi i leptoni, come sopra detto), ciò significa che il quark è la base di tutto il creato. Quella che potremmo chiamare la particella di Dio.

Ora però, cerchiamo di spiegare perché lo spazio-tempo ha raggiunto la sua massima espansione. Solo se così è, allora può essere vero che il quark è in effetti la particella fondamentale di tutto il creato.

Quindi, abbiamo detto che lo zero (0) rappresenta Dio, il punto (.) la creazione dell'energia, l'uno (1) la creazione dello spazio, il due (2) la creazione del tempo… ed il tre (3)?

Il 3 rappresenta la creazione della particella fondamentale dello spazio-tempo. Sopra abbiamo detto che tale particella è il quark. Tale particella costituisce la base di tutto ciò che c'è nello spazio-tempo, e nulla vi è escluso.

Il 4 rappresenta la forma più complessa dopo il quark, cioè l'atomo.

Il 5 rappresenta gli elementi fondamentali acqua, aria, terra, fuoco ( è l'elemento che riscalda l'energia e le permette di essere visibile dandole colore; corrisponde al nostro termine luce, visibile e non) e le altre molecole.

Il 6 rappresenta le cellule.

Il 7 rappresenta la prima forma cellulare creata: l'essere umano, la forma più evoluta che si nutre d'aria.

L' 8 rappresenta la seconda forma cellulare creata: il delfino, la forma più evoluta che si nutre d'acqua.

Il 9 rappresenta la terza forma cellulare creata: il rettile, la forma più evoluta che si nutre di terra.

Venne creata una forma che si nutre di fuoco? Sì, sono i draghi, conosciuti anche come angeli e devas. E qual è il numero su cui si basa il drago? E' il 10.

Tali 4 specie sono, nell'ordine, le quattro specie più evolute di tutto il creato. La natura invece (compresi i pianeti) fu creata per essere l'ambiente fisico in cui ogni essere avrebbe fatto esperienza. La natura rappresenta, in sostanza, la casa di tutte le forme esistenti, sia di quelle meno evolute (quark, atomi, molecole, cellule) sia di quelle più evolute (esseri umani, delfini, rettili, draghi e animali).

Noi ci troviamo in una creazione che rappresenta la creazione più distorta per tutti e 10 i creati. Quindi possiamo vedere lo spazio-tempo come una piramide rovesciata in cui la nostra creazione rappresenta il punto più basso, il vertice della piramide rovesciata. E' quindi da qui che tutte le forme possono tornare ad essere pienamente coscienti, cioè utilizzare tutte le proprie capacità emotive e mentali che variano da forma a forma e sono massime nell'essere umano.

Vediamo ora come si è distorta la creazione unidimensionale iniziale e come la rappresentiamo numericamente. Dato che trattiamo della simbologia numerica della caduta di consapevolezza dello spazio-tempo sin dall'origine, non c'è alcuna rappresentazione simbolica puntuale, dato che lo spazio-tempo unidimensionale rappresenta già uno spazio-tempo ben definito, non energia pura.

La "caduta di purezza" dall'1 al 10 seguente vale per ognuno dei 10 piani di realtà inizialmente creati che rappresentavano le 10 esperienze che la consapevolezza pura scelse di fare nella forma. Tali 10 esperienze sono quelle di quark, di atomo, di molecola, di cellula, di natura, di animale, di angelo, di rettile, di delfino e di essere umano. Lo scopo dell'esistenza di 10 realtà uni-dimensionali iniziali era quella di far evolvere ogni specie tra simili per poi unire le 10 realtà in un'unica realtà in cui tutto il creato avrebbe poi vissuto assieme. Delle 10 esperienze, quella più complessa e più bella da vivere è quella umana, cioè quella della più evoluta forma complessa creata.

Possiamo schematicamente rappresentare la caduta di consapevolezza dello spazio-tempo nel seguente modo:

Lo 0 rappresenta il non-spazio-tempo

L' 1 rappresenta lo spazio-tempo unidimensionale ( parliamo di dimensioni vibrazionali e non spaziali, le quali invece sono 3 in tutto il creato)

Il 2 rappresenta lo spazio-tempo con 12 dimensioni

Il 3 rappresenta lo spazio-tempo con 12x12 dimensioni

Il 4 rappresenta lo spazio-tempo con 12x12x12 dimensioni

Il 5 rappresenta lo spazio-tempo con 12x12x12x12 dimensioni

Il 6 rappresenta lo spazio-tempo con 12x12x12x12x12 dimensioni

Il 7 rappresenta lo spazio-tempo con 12x12x12x12x12x12 dimensioni

L' 8 rappresenta lo spazio-tempo con 12x12x12x12x12x12x12 dimensioni

Il 9 rappresenta lo spazio-tempo con 12x12x12x12x12x12x12x12 dimensioni

A livello di "dimensioni di responsabilità", cioè dimensioni particolarmente importanti, abbiamo:

0: Dio/Dea o consapevolezza pura ( Regno di Dio)

1: 429.981.696° dimensione (Paradiso o Eden): dalla 429.981.684° dimensione (cioè dalla 13° dimensione creata) vi è distorsione di intento

2: 35.831.808° dimensione (Pensiero Primo): prima distorsione di pensiero (prima dis-integrazione delle polarità)

3: 2.985.984° dimensione (Parola Prima): prima distorsione di parola

4: 248.832° dimensione (Essere Primo): prima distorsione di azione

5: 20.736° dimensione (Uno): distorsione di pensiero, parola e azione (energia elettromagnetica)

6: 1.728° dimensione (Tao): primo pensiero di super-luce (energia elettrica)

7: 144° dimensione della nostra creazione (Gran Sole Centrale): pensieri di super-distruzione e di super-luce (energia elettrica)

8: 12° dimensione della nostra galassia: pensieri di super-distruzione (energia radioattiva) e pensieri di super-luce e super-distruzione (energia elettrica)

9: 3° dimensione: come a livello galattico

Notare che ognuno di questi numeri ha come numero fondamentale (somma di tutte le cifre di ogni numero fino a che non si ottiene una sola cifra) il numero 9, ad esclusione della 3° dimensione (3 appunto) e della 12° dimensione (1+2=3). Perché? Perché in realtà le dimensioni dovremmo numerarle in modo contrario, dalla più alta (la prima) alla più bassa (cioè la 429.981.696°, che è quella che noi chiamiamo prima dimensione), dato che la prima dimensione creata è la più alta e l'ultima creata la più bassa.

Dato che vi è ancora una purezza di intento al 100% nelle prime 12 dimensioni create, allora le prime 12 dimensioni hanno ancora la possibilità di riunirsi dato che si lavora a livello di quark (cioè il livello 3). Dalla 13° dimensione creata in poi si lavora o a livello di quark distorti o a livelli ancora meno particolari (atomi, molecole, ecc.) il che significa che diventa sempre più difficile ascendere in modo completo.

Esiste una involuzione rappresentata dal numero 10? Sì, ed è il limite non raggiungibile dello spazio-tempo. Tale limite coincide con la vibrazione che sta sotto la vibrazione di prima dimensione.

Perché le distorsioni dimensionali sono avvenute di 12 dimensioni in 12? Perché il 12 rappresenta il massimo numero non distorto raggiungibile. 12 furono infatti le tappe del processo di creazione. Oltre alle 10 già dette, abbiamo che l' 11 rappresenta gli animali (uccelli, animali a quattro zampe, pesci) mentre il 12 rappresenta la natura ( regno vegetale, regno minerale, montagne, fiumi, laghi, oceani, pianeti, stelle). Il livello 13 del processo di creazione rappresenta invece le prime creazioni non pure, cioè non create originariamente da Dio. Il processo di creazione avvenne quindi in 12 fasi.

Tutte le dimensioni dello spazio-tempo rappresentano l'inconscio della prima dimensione creata. Sono cioè pensieri di separazione creati dai nostri "io" multidimensionali, a partire da quelli della prima dimensione creata. Lo stato dell'Eden è quello a cui torneremo anche noi, man mano che i nostri "io" multidimensionali integrano il loro inconscio e si riallineano quindi con tutte le dimensioni che hanno creato (il loro subconscio appunto).

Ogni dimensione fisica ha il suo subconscio. Per la nostra terza dimensione, il subconscio è rappresentato dalla prima e dalla seconda dimensione, dimensioni in cui abbiamo scaricato i pensieri di super-distruzione e di super-luce, connessi alla radioattività (prima dimensione) e all'elettricità (seconda dimensione).

Se lo spazio-tempo scendesse ad una vibrazione inferiore a quella di prima dimensione, raggiungerebbe quella che abbiamo chiamato fase 10 cioè il limite non raggiungibile. Così facendo, lo spazio-tempo si auto-distruggerebbe.

Dio ha creato lo spazio-tempo per fare esperienza emotiva. Dato che 10 non è altro che 1+0=0 (energia + infinito = infinito), allora lo spazio-tempo a livello 10 tornerebbe all'infinito, cioè non esisterebbe più. A livello 10 non si fa più esperienza emotiva, perché si utilizza solo la parte razionale del cervello, e quindi tutto diventa automatico, nulla è più emotivo. La vita si automatizza e tutto diventa programmato. Nulla più si basa sull'emozione e quindi sull'amore. E viene quindi meno il motivo dell'esistenza dello spazio-tempo.

Anche la scienza ha dimostrato che l'universo (per noi lo spazio-tempo) ha avuto origine circa 13 miliardi di anni fa. Sappiamo che la massima distorsione raggiungibile è il 12. Ed infatti il Big Bang avvenne poco meno di 13 miliardi di anni fa. Se raggiungessimo i 13 miliardi di anni di vita dello spazio-tempo, tale momento coinciderebbe con il livello 10 sopra accennato e quindi con l'autodistruzione dello spazio-tempo.

Siamo quindi nel punto di massima espansione dello spazio-tempo e per questo quindi, per le motivazioni di cui sopra, il quark è la particella di Dio.

Dio potrebbe aver scelto inoltre, nella polarità dello spazio-tempo, due basi numeriche fondamentali: il 10 per la comunicazione (linguaggio) ed il 12 per la creazione vera e propria. Se tale tesi fosse vera sarebbero 10 e 12, quindi, i due numeri puri che ci permettono di ascendere in modo completo e puro e reincorporare in noi la nostra essenza divina.