POIRINO

 

 

 

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Nei primissimi anni del ‘7oo ,durante il regno di Vittorio Amebeo II, il figlio ed erede al trono  Carlo  Emanuele  III ebbe seri problemi  di  salute  dovuti a difficoltà di digestione e di assimilazione dei cibi. Fu dato incarico al fornaio di corte di preparare un pane con meno mollica possibile e facilmente digeribile. Dopo diversi tentativi il mastro fornaio provò a fare un filone  molto piccolo, praticamente solo crosta e niente mollica, leggero e friabile:  ERANO NATI I PRIMI GRISSINI!

Il principino Carlo, piano piano, guarì dai suoi disturbi ed i grissini non abbandonarono più la mensa di Casa Savoia.

Il mastro fornaio di corte venne nominato docente presso l’Università dei panettieri, così  da poter insegnare la produzione dei grissini.

Nei primi decenni dell’Ottocento Napoleone Bonaparte, rientrando da Parigi dopo la vittoriosa  Campagna d’Italia, sostò a Torino ed apprezzò così tanto i grissini che ordinò ad un corriere militare di non farli    mancare mai dalla sua mensa a Parigi.

Verso la fine  del secolo  il grissino iniziò ad essere prodotto in due modi: il GRISSINO STIRATO ( tipico di Torino ed ottenuto facendo oscillare la pasta trattenuta con le dita    e dando tre o quattro colpi decisi con i polsi) e  il  G R I S S I N O   R U B A T A’  ( OTTENUTO FACENDO  ROTOLARE  LA PASTA SOTTO IL PALMO DELLA MANO)  diffusosi nel sud- est  DELLA PROVINCIA DI Torino è  SPECIALITA’ POIRINESE.

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