POIRINO

 

 

 

torna all'elenco
IL PAESAGGIO NATURALE E LE ATTIVITA' PRODUTTIVE:
IL PELOBATE
Il Pelobate Fosco era un tempo assai diffuso in tutti gli ambienti idonei della Pianura Padana, dove le sue popolazioni erano considerate persino abbondanti.

Il declino del Pelobate si è verificato presumibilmente negli ultimi decenni e si deve imputare alle trasformazioni subite dalle campagne, con la riduzione degli ambienti adatti alla sopravvivenza della specie, al generale peggioramento della qualità delle acque, e all’introduzione di tecniche agricole ad elevato impatto ambientale. Attualmente la specie è in via d’estinzione ma è ancora presente in alcune parti Lombarde e in Piemonte, nel territorio Poirinese.

E’ probabilmente l’anfibio italiano più raro e minacciato d’estinzione.

Il Pelobate Fosco è un piccolo anfibio della famiglia Pelobatidae, di dimensioni comprese tra i 50 mm (maschi) e i 58 mm (femmine); la colorazione varia dal marrone scuro al grigio perla, con puntini rossi e macchie più scure isolate o riunite in due strisce longitudinali.

Il Pelobate depone da 1200 a 3400 uova contenute in un cordone trasparente e gelatinosa di dimensione variabile (da 40 cm a 100 cm e spessore di 1-2 cm); la larva, talora di dimensioni superiori a 100-120 mm è nera alla schiusa e bronzea all’inizio della vita attiva.

Il Pelobate durante il giorno vive interrato; è attivo solo di notte e al di fuori del periodo riproduttivo, che coincide tra la fine di marzo e i primi di maggio, è difficilmente osservabile.

Dal 1873 al 1914 erano note circa 50 stazioni di presenza dell’anfibio. Successivamente, il declino numerico del Pelobate è stato rapidissimo: dal 1970 le stazioni si erano ridotte a tre.

Il Pelobate Fosco resta dunque un animale raro e minacciato; le azioni di tutela, coordinate in gran parte dal WWF su tutto il territorio nazionale sin dal 1987, anno sinora visto la realizzazione di centri di riproduzione, l’istituto di un’oasi di protezione a Bellinzago Novarese, il salvataggio d’ovature, larve e adulti e l’ampliamento del parco della Valle del Ticino con l’inclusione dei siti riproduttivi.

Il Piemonte ospita quattro popolazioni di Pelobate ed è la regione nella quale la specie è più abbondante; le località dove è possibile osservarlo sono situate nell’eporediese: come Poirino.                

 

torna all'elenco