POIRINO

 

 

 

torna all'elenco
 
 

Ottobre vedeva riuniti tutti i poirinesi per celebrare le feste delle due patrone del paese: la compatrona si festeggia la seconda domenica del meese nella chiesa di San Giovanni Battista  ( Beata Vergine del Rosario ), la patrona vera e propria  ( Sant’orsola ), la prima domenica dopo il 21.

 

I santi e i morti: la tradizione popolare voleva che, nella notte tra il 1° e il 2 novembre, i morti ritornassero sulla terra ciascuno alla propria casa e stanchi del viaggio: perciò, al mattino tutta la famiglia si alzava più presto, le donne facevano subito il letto, affinché le anime trovassero già pronto.Alla sera tutta la famiglia si riuniva in casa a recitare il rosario (na curuna antèra); nessuno usciva in quelle sere.

 

Il Natale: Questa festa è stata da sempre molto sentita dai poirinesi, che nel periodo preparatorio si recavano in chiesa per la novena di Natale, detta semplicemente “ ra nuven-a” cioè la novena per eccellenza, per distinguerla dalle altre dedicate ai santi. I ragazzi andavano per “muffa”, muschio e per “ maciafèr” (scorie di carbone) per allestire nelle proprie case il presepe.

Durante il periodo natalizio, i nonni , alla sera nelle stalle, leggevano ai bambini e a quanti stavano ad ascoltare la storia di Gelindo, il prototipo dei pastori che accorsero ad adorare Gesù Bambino:« ar’è stait  ër prim cha r’ha vistru » ( è stato il primo che l’ha visto ). 

torna all'elenco