POIRINO

 

 

 

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Fra gli accessori del costume festivo poirinese, non bisogna dimenticare i gioielli: caratteristica dell’oreficeria  popolare erano i dorini (durin), tradizionalmente ereditati di madre in figlia. Ai primi durin si aggiunsero, col tempo, vari tipi di collane ( curà ) e modesti spilloni. Completavano l’acconciatura , vari tipi di pettinatura (  cunsà): a cucuzzolo  (puciu ), quello delle donne anziane; vari tipi di trecce legate in circolo per le ragazze,  con pettini o spilli ( punsùn) infilati. Il “Baschil” l’ampia gonna arricciata, lunga sino alle caviglie stretta ai fianchi “ra camisin-a” cioè la camicetta femminile ricamata “er faudà”, il grembiule “ghen” colletto di tulle o pizzo che poteva scendere sin quasi sul petto “fisù o filàs” scialle neri.

Il costume maschile era più sobrio, ma non per questo meno interessante, si componeva di una lunga camicia con maniche quasi sbuffate; pantaloni al ginocchio; un panciotto di seta operata o cotone, cappello di feltro, calze ai ferri di cotone, zoccoli di legno o di cuoio. Nel periodo invernale si avvolgeva nel tabarro: alle mani guanti di lana ai ferri (müfle). L’unico ornamento del costume festivo  maschile consisteva nella catenella dell’orologio da taschino, solitamente con il fondo cesellato (sciùla ).

 

Il costume da lavoro era più semplice e più grezzo: vi erano il fazzoletto al collo, il cappello di paglia, le calze ai ferri e gli zoccoli ai piedi. Completava il vestito da lavoro un grembiule lungo sino alle ginocchia: Esso si portava anche alla festa, alle funzioni religiose e ad altri avvenimenti. Il grembiule festivo era confezionato con la tela più fine. Il carrettiere (cartunè) vestiva sostanzialmente come altre categorie ma ha conservato più a lungo l’uso della fascia di lana stretta ai fianchi, ai piedi indossava scarpe di pelle comune.

L’uso di portare i capelli annodati indietro (codino), finì dopo Napoleone ed il persistere di tale acconciatura trova credito nel soprannome di una famiglia Poirinese, i Cudinet (Bosco), in cui si dice che uno degli avi fosse l’ultimo Poirinese a portare questa acconciatura. Un vago ricordo riguarda l’uso di portare il berrettone a sacco di maglia (bërcia). Il costume maschile ( sarebbe più corretto dire il vestire paesano maschile ) si è conservato quasi integro sino ai giorni nostri, eliminando stoffe pesanti, colori vivaci e zoccoli di legno.

       

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